5 Gennaio 2014

Piove sul bagnato a Miramare

Vien da chiedersi se la strategia turistica di chi gestisce Castello e Parco Miramare non sia quella di enfatizzare la fama di sfortuna che, sin da Massimiliano e Carlotta circonda la nostra principale attrazione.

Certo risulterà difficile dare la colpa alla malasorte il fatto che in questi giorni per ammirare le meraviglie della Sala del Trono del Castello di Miramare sia meglio procurarsi abiti impermeabili. Forse è esagerato ma un k-way improvvisato è stato messo ad un’opera. In un angolo della sala un quadro, di sabato è probabilmente difficile trovare chi possa spostarlo e metterlo in salvo, è ricoperto da un telone. C’è da sperare che non abbia subito danni. A terra un telo ed un secchio.
Dai poveri addetti alle visite, costretti a convivere con tale degrado, arriva solo un “per queste cose bisogna telefonare alla Dottoressa Fabiani lunedì“, una melina che nasconde imbarazzo.

Già nel 2011 il castello era stato chiuso per alcuni giorni a causa di spandimenti e, si legge nelle cronache “Il Ministero per i beni culturali ha dirottato a Miramare 760mila euro, in larga parte impegnati a rifare il tetto“. Altri lavori, che coinvolgevano anche le coperture, sono finiti da poco, viene da chiedersi come siano stati fatti visto il risultato.

Di fronte all’incuria evidente il buio del bookshop ed in genere delle sale, la trasandatezza generale passano in secondo piano. La sintesi la danno due turisti austriaci appena usciti dalla visita che dicono “Visto da fuori il castello è meraviglioso“.

A dicembre facendo bilanci il sindaco Cosolini si è soffermato su “il salto di qualità realizzato per la vocazione turistica della città“, ed oggi lo ha ribadito nell’intervista sul quotidiano locale. Indubbio che passi avanti ne siano stati fatti ed è vero che Miramare non rientra nella competenze del Comune, ma Trieste puà ancora attendere che il suo principale monumento, perlomeno più noto, sia in queste condizioni di degrado e di cattiva gestione?

Lo spandimento è solo la punta dell’iceberg di una situazione disastrosa.
Sul sito del castello si dice che nel parco “è possibile ancor oggi respirare un’atmosfera intrisa di significati strettamente legati alla vita di Massimiliano, e cogliere al contempo il rapporto con la natura che è proprio di un’epoca“. Risulta difficile pensare che Massimiliano vivesse tra piante incolte, immondizie e intereventi che si protraggono da mesi.
In questi giorni è prevista, per i bambini, una caccia al tesoro all’interno del castello. Si potrebbe proporre, per i bambini cattivi, una ricerca di quanto descritto sul sito ufficiale del Castello, cose che non troveranno mai.
L’entrata di Grignano è oramai solo un lontano ricordo per tutti, tranne appunto per il sito ufficiale che invita i visitatori in macchina a scendere a Grignano. Lì non troveranno neanche un cartello che spiega che debbono tornare sulla loro strada. Allo stesso modo dal sito si invita i visitatori in autobus a scendere alla fermata che consente di entrare “tra le due gallerie“. Anche questa entrata è chiusa da tempo perché l’assenza del guardrail la rende pericolosa. E’ noto del resto che i turisti escono di corsa dai cancelli e si buttano in mezzo alla strada.

Continuando alla ricerca del castello che fu leggiamo che “la zona sud ovest, protetta dal vento, accoglie aree geometricamente impostate, come nel caso del giardino all’italiana antistante al Kaffeehaus“. Quello che trova il turista sono dei lavori di scavo oramai terminati a luglio, di rifare le aiuole non c’è traccia.

Continuando nella ricerca il “lago dei cigni” è una pozza putrida. L’infopoint di TurismoFVG all’entrata del parco che prevede “Vendita della FVG card, prenotazioni alberghiere” è chiuso senza che ci sia un cartello di spiegazione, del resto informare non pare la priorità. La mattina del primo gennaio qualche turista si è trovato, senza alcun avviso, il cancello del parco sbarrato.
Non resta che consolarsi per quello che non c’è con un caffè nella “Kaffehaus”, nel quale , affinché il turista non si senta di colpo coccolato, con un grande cartello si avvisa che “Non si fa servizio ai tavoli“.

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17 commenti a Piove sul bagnato a Miramare

  1. Massimo Amodeo ha detto:

    Welcome in italy

  2. ZERIAL SERGIO ha detto:

    nel 2005 da fonti all’interno del castello di Miramar appresi che nella sala del trono pioveva, infiltrazioni d’acqua cadevano nei secchi messi dove cadeva l’acqua, andai al Piccolo e denunciai il fatto, venni interpellata o dal giornalista a cui era affidato l’incarico del servizio, lo portai all’interno dove gli feci notare i vari problemi che erano molti, il giorno dopo il Piccolo usci con l’articolo in locandina, ci fu molto stupore sapere quello che succedeva da parte della città, il governatore di allora Illy parlo con Rutelli ministro per la cultura e sul giornale scrissero che Illy aveva proposto a Rutelli di venire a Trieste i due assieme avrebbero lavorato per riparare ai danni che negli anni nessuno dei incaricati avva pensato di risolvere, quella volta il responsabile del parco era l’architetto Sain, quello che l’altr’anno fu beccato con molte assenze ingiustificate, e che io non riuscivo mai a parlare con lui nessuno sapeva dove si trovava, chi diceva in castello, telefonavo in castello, mi dicevano che era alla sovrintenda mi dicevano che era in castello e così via, poi l’altr’anno scoprirono che aveva una ditta e non occorre che vi dico altro, nello stato tutto si può fare tanto di responsabili non si trova mai nessuno, per il degrado si dovevano fare delle indagini e il colpevole doveva essere licenziato in diretta, abbiamo le scatole piene di queste persone che prendono fior di quattrini al mese e se ne strafegano del loro lavoro, da quel tempo sono passati quasi 9 anno e dico nove anni, ciò nonostante le segnalazioni le proteste ed altro questi signori vanno avanti a menefregandosi siamo in un paese dove niente non funziona dove le persone si dimenticano molto presto, dove persone per puttanate vanno avanti giorni a discutere ma dove ci sono problemi come questo e vedremo quanto durerà questo dibattito che non interessano che a pochi, quelli che amano questa città, ma torno a ripetere c’è ne sono pochi che conoscono i problemi di Trieste perlomeno quelli materiali sindaco in testa, io sono spesso in comune per poter risolvere qualche cosa ma mi trovo spesso contro muri di gomma e passa da rompiballe, perche vedo che sono uno dei pochi che protesta, non lo dico con presuntuosità ma con amarezza nel non vederne altri saluti sergio zerial

  3. ZERIAL SERGIO ha detto:

    nel 2005 da fonti all’interno del castello di Miramar appresi che nella sala del trono pioveva, infiltrazioni d’acqua cadevano nei secchi messi dove cadeva l’acqua, andai al Piccolo e denunciai il fatto, venni interpellata o dal giornalista a cui era affidato l’incarico del servizio, lo portai all’interno dove gli feci notare i vari problemi che erano molti, il giorno dopo il Piccolo usci con l’articolo in locandina, ci fu molto stupore sapere quello che succedeva da parte della città, il governatore di allora Illy parlo con Rutelli ministro per la cultura e sul giornale scrissero che Illy aveva proposto a Rutelli di venire a Trieste i due assieme avrebbero lavorato per riparare ai danni che negli anni nessuno dei incaricati avva pensato di risolvere, quella volta il responsabile del parco era l’architetto Sain, quello che l’altr’anno fu beccato con molte assenze ingiustificate, e che io non riuscivo mai a parlare con lui nessuno sapeva dove si trovava, chi diceva in castello, telefonavo in castello, mi dicevano che era alla sovrintenda mi dicevano che era in castello e così via, poi l’altr’anno scoprirono che aveva una ditta e non occorre che vi dico altro, nello stato tutto si può fare tanto di responsabili non si trova mai nessuno, per il degrado si dovevano fare delle indagini e il colpevole doveva essere licenziato in diretta, abbiamo le scatole piene di queste persone che prendono fior di quattrini al mese e se ne strafegano del loro lavoro, da quel tempo sono passati quasi 9 anno e dico nove anni, ciò nonostante le segnalazioni le proteste ed altro questi signori vanno avanti a menefregandosi siamo in un paese dove niente non funziona dove le persone si dimenticano molto presto, dove persone per puttanate vanno avanti giorni a discutere ma dove ci sono problemi come questo e vedremo quanto durerà questo dibattito che non interessano che a pochi, quelli che amano questa città, ma torno a ripetere c’è ne sono pochi che conoscono i problemi di Trieste perlomeno quelli materiali sindaco in testa, io sono spesso in comune per poter risolvere qualche cosa ma mi trovo spesso contro muri di gomma e passa da rompiballe, perche vedo che sono uno dei pochi che protesta, non lo dico con presuntuosità ma con amarezza nel non vederne altri saluti sergio zerial

  4. ZERIAL SERGIO ha detto:

    scusatemi degli errori, ma essendo l’icona piccola non mi viene la voglia di correggere saluti sergio

  5. anna ierni ha detto:

    la domanda sorge spontanea: se il castello é in tali condizioni, ormai da tempo, ci sarà un responsabile ed è giusto che paghi

  6. fabry ha detto:

    Si potrebbe appendere per i turisti un cartello con nome, cognome, foto e retribuzione dei vari dirigenti (ir)responsabili che si sono avvicendati scrivendoci sotto in italiano, tedesco, sloveno, inglese (e anche in triestin, dei) ‘ringraziamo questi signori’

  7. sfsn ha detto:

    fabry, ottima idea!

  8. ZERIAL SERGIO ha detto:

    mi domando dove sono andati quei signori che fanno sempre commenti politici, ma della città pare non glie ne frega niente complimenti

  9. michela ha detto:

    zerial, io dal canto mio ho notato che gli articoli con argomenti culturali non suscitano discussioni e svaniscono in fretta. purtroppo è così anche per argomenti come il tuo. così è, le passioni sono altre. Quanto al mettere un cartello come consigliato da fabry, sarebbe bellissimo ma mi viene in mente un fatto: un amico mio, presidente di un club, mise ad agosto un cartello con i nomi di tutti quelli che da gennaio NON avevano ancora pagato il canone sociale malgrado i solleciti….apriti cielo!! venne giù un casino. Queste persone si offesero moltissimo, benché avessero sempre contiunato a frequentare pur non pagando….. Sono certa che un cartello come suggerito da fabry, farebbe protestare furiosamente i signori con i nomi resi pubblici a tutti!

  10. fabry157 ha detto:

    Purtroppo più uno è rognoso e più si agita quando provi a grattarli la rogna… e allora si tende a lasciarlo in pace. Ma prima o dopo una bella difinfestazione globale bisognerà farla 🙂

  11. Fulvio Rogantin ha detto:

    Un aggiornamento. Il sovrintendente Caburlotto ha detto che il problema era “solo” uno scarico intasato e che sfortuna vuole sia successo di Sabato e la ditta di manutenzione era in ferie.
    MI apre che sia ancora peggio il fatto che non si faccia manutenzione (gli scarichi si puliscono) e che non ci sia nessuno da chiamare per una emergenza.

  12. ZERIAL SERGIO ha detto:

    ringrazio Michela per la risposta, e gli altri,purtroppo è così quando si parla della solita politica arriviamo a centinaia di risposte dai soliti, quando si commenta invece cose che riguardano la nostra città niente anche questa volta il settore sinistro ha da pensare ad altre cose, questi sono i triestini che alla loro città non glie ne frega a quanto pare viste le risposte niente, saluti sergio

  13. ZERIAL SERGIO ha detto:

    l’altr’anno ho visto delle impalcature sul lato est del castello, facevano lavori sul tetto, è possibile che nessuno si sia accorto delle grondaie intasate??

  14. Fiora ha detto:

    @13
    caro Sergio, mi a Miramar no vojo più ‘ndar de mesi e mesi, su Miramar no intervegno perchè “i grandi dolori sono muti”.

  15. michela ha detto:

    zerial, oltretutto io non posso capacitarmi che il bar del giardino a Miramare non sia un BUON BAR! come si fa a dire….self service? mi fa venire in mente il primo anno che era aperta la terrazza del Museo Revoltella, settembre 93…. anche là il bar funzionava da cani. e questa è solo una piccola, piccolissima cosa delle tante che non vanno. giusto l’altro giorno sedevo in piazza Goldoni e consideravo i vari elementi architettonici di quella piazza, anche la storia dei pili spogli di bandiere è tragicomica….più altre ancora. se non si comincia dalle piccole cose, tipo il controllo delle grondaie, come si sarà mai capaci di risistemare quelle grandi?

  16. ZERIAL SERGIO ha detto:

    ditemi oggi cosa funziona? Il bar della terrazza del museo Revoltella quest’estate non era aperto avevo portato dei miei amici, i guardiani gentilmente ci hanno fatto fare il giro attorno alla terrazza, per quanto riguarda la manutenzione della città diremo zero, ho fatto una semplicissima segnalazione al verde pubblico riguardo la fontanella posta in viale XX settembre di fronte alla scuola Divisione Julia da tempi lunghissimi chiusa, mi è stata spedita una lettera da parte della direttrice, che scriveva impossibilità della riparazione per mancanza di soldi, questo pochi mesi fa, dico una fontanella, potrei scrivere un romanzo sulle cose che sono state lasciate andare in rovina, un piccolo esempio la chiesetta posta all’interno del ex manicomio, per non rimettere qualche tegola a posto ora sta crollando, la chiesa di S.Rocco in Cavana proprietà del comune unico immobile ancora da ristrutturare, le case popolari appartenenti alla Provincia in via del Prato di fronte all’ università, in aspettativa di una ristrutturazione da ormai 21 anni, l’impalcatura in via 24 maggio a fianco del palazzo della Regione piazza Oberdan si va per 8 anni, il bellissimo palazzo in via dell’università di fronte alla villa Neker altri 10 anni, immobili che potevano essere ristrutturati ed affittati, quanti soldi sono andati persi? La sovrintendenza non è capace neanche a pulire i vetri e di dare una tinteggiata ai portoni sia di via Tivarnella che di via Pauliana, per non dire quello arrugginito da decine di anni chiuso con una catena che passa attraverso il cancello originale, l’altr’anno quando hanno riparato il tetto del castello di Miramar l’armatura posta sul lato est era tenuta con grossissime viti avvitate nella bianca pietra della parete , mi fermo qui saluti sergio

  17. michela ha detto:

    mi metto le mani nei capelli……..

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