15 Dicembre 2013

In 200 alla prima Critical Mass di Trieste

Quasi 200 i ciclisti che hanno partecipato alla prima Critical Mass di sabato 14 dicembre a Trieste. Presenti 13 associazioni: #Salvaiciclisti, Senza Confini Brez Meja, Consulta Giovani Muggia, Ulisse FIAB, Viaggiare Slow, Amici della Bici, Impronta Muggia, Circolo Decrescita Felice, Raw, SPIZ, ARCI, Legambiente e noi di Bora.La.


E’ innegabile che a Trieste c’è una crescente richiesta di cambiare la mobilità urbana, rendendola più sostenibile e dando maggior spazio e sicurezza alle biciclette. Di questo si è parlato nella parte conclusiva dell’evento con il Sindaco Roberto Cosolini e l’Assessore Elena Marchigiani.
I ciclisti hanno posto 5 domande sugli interventi realizzabili in tempi rapidi e con costi relativamente bassi, ottenendo in alcuni casi delle risposte vaghe sugli impegni a breve termine. Ad esempio è stato smentito l’impegno di realizzare una corsia ciclabile lungo Viale D’Annnunzio, preso durante la recente Settimana della Mobilità sostenibile, né ci sarà la possibilità a breve termine di usufruire delle corsie preferenziali dei bus, come scritto nelle linee guida politiche del PGTU. E’ stato invece annunciato il posizionamento di stalli bici in alcune zone del centro e la realizzazione delle zone 30 nel Borgo Teresiano.
Infine, l’Assessore Elena Marchigiani ha avanzato la proposta di organizzare una Critical Mass che si concluda davanti la sede dell’ Autorità Portuale per far pressione affinché venga autorizzata la realizzazione della pista ciclabile sulle rive, già finanziata con quasi 300mila euro.

Quella di sabato è stata la prima di una serie di pedalate urbane di questo genere che proseguirà anche nei prossimi mesi e avrà il suo apice il 1 giugno 2014, quando con l’arrivo del Giro d’Italia a Trieste, sarà organizzato in contemporanea anche il Giro d’Italia dei ciclisti urbani, quando saranno chiamati a raccolta i ciclisti urbani di tutta Regione.

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1 commenti a In 200 alla prima Critical Mass di Trieste

  1. Giulio Venier ha detto:

    E sarebbe anche importante sottolineare come il sindaco si è defilato dal dibattito in maniera più che discutibile. Pessima figura per lui, che se ne va sbattendo i piedi come potrebbe fare un bambino. Invece di andarsene contestando una critica che riteneva “faziosa”, caro sindaco, avrebbe potuto rimanere e dimostrarci che ci stavamo sbagliando. Il vuoto lascia spazio a dei dubbi (e ce ne ricorderemo la prossima volta che verrà prima a prometterci e poi a chiederci il nostro voto).

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