Non si butta via nulla!
Il formadi frant nasce per necessità. Quella di non sprecare niente. Di recuperare tutto e conservarlo.
Un tempo in Carnia, tutte le forme di formaggio con piccoli difetti venivano recuperate, frantumate e rimescolate con panna di affioramento, latte, sale e pepe. Semplificando, ovviamente, il formaggio ritornava a vivere.
La ricetta variava da famiglia a famiglia, e di volta in volta. Si, perché i formaggi a disposizione per fare il frant cambiavano continuamente, senza possibilità di previsione. Va da sé che il formadi frant, letteralmente frantumato, non era mai lo stesso.
Dalla necessità di un tempo oggi ereditiamo un grande formaggio.
Continua la lettura su čibo.sì
Ultimi commenti
Scampoli di storia: Due grandi alpinisti triestini scomparsi: Enzo Cozzolino e Tiziana Weiss
Orando – Un bicchiere di spritz
Be Hive! Un gioco alla scoperta del mondo delle api
Be Hive! Un gioco alla scoperta del mondo delle api
Magnar ben, per bon – Cucina triestina in dialetto