7 Dicembre 2013

Movida raiding – un nuovo disco bar a Trieste

Ha suscitato parecchio clamore la notizia, apparsa pochi giorni fa sul quotidiano locale, dell’apertura di un “mega disco-bar” in pieno centro a Trieste, per la precisione in via delle Beccherie. Questa novità ha colto di sorpresa la maggior parte della popolazione cittadina, che – soprattutto dopo le ben note misure “anti-movida” – tutto si aspettava tranne l’inaugurazione di un altro locale in centro, addirittura di un “mega disco-bar”. La redazione ha sguinzagliato il suo referente in materia, Lappo El Can, per sondare le reazioni dei triestini e cercare qualche anticipazione esclusiva su quello che ha tutte le carte in regola per diventare una tappa obbligata per il popolo della movida.

Quando si è saputo che in pieno Ghetto sarebbe sorto un nuovissimo locale, peraltro dalle dimensioni imponenti, c’è chi ha subito pensato ad un dato statistico, e cioè alla concentrazione di “abbeveratoi” nella stessa zona. Abbiamo contattato il nostro team di nerds (quelli che vivono nel sottoscala dell’Università, ricordate?) per capire se la densità dei locali nell’area può avere un paragone con quella dei giapponesi in una metropolitana, ma siccome la nostra telefonata ha interrotto una maratona de “il signore degli anelli” in blue ray con 20 secondi di scene tagliate in cui Frodo si scaccola e viene sgridato da Gandalf, abbiamo ottenuto una rispostaccia che non possiamo pubblicare.

Accontentiamoci, quindi, di uno studio più empirico, secondo cui in poche decine di metri è possibile – a seconda della tipologia di consumazioni – prendersi una discreta sbronza o raggiungere comodamente il coma etilico. “Era ora che aprissero un nuovo locale”, ci dice un tizio (ha chiesto l’anonimato) che brandisce una bottiglia di Jack Daniels alla fermata dell’autobus, “da quelle parti rischio sempre di trovarmi con la gola secca, finalmente avrò un posto dove andare a bere, eh che cacchio”.

Mentre il personale del SERT giunge a prendersi cura del nostro interlocutore (“ecco dov’era finito!”), riflettiamo comunque sulle sue parole: effettivamente la zona pullula di offerta, per cui è lecito pensare che il nuovo locale sarà in qualche modo costretto a differenziarsi, per “mangiare la merenda” alla concorrenza. Scorrendo le righe dell’articolo che gli è stato dedicato, in effetti la sensazione viene confermata: si parla di una struttura organizzata a piani diversi, ognuno dei quali integrerà una diversa “situazione”… un po’ come quei motel americani con le stanze a tema, avete presente?

Questa faccenda dei diversi livelli ha stimolato la fantasia del pubblico. “Ah, io farei un livello osmiza, un altro invece con le griglie e uno dove si può anche dormire un po’, perchè mangiare e bere stanca eh”, ci confida un fanatico delle frasche. “Un livello dovrebbe essere solo di lettini solari, e quello subito sopra invece un bel baracchino di spritz, così mi sembrerà di essere a Barcola anche in dicembre”, è invece il parere di un veterano del lungomare, pelle bruciata dal sole e catenazzo al collo. Purtroppo le loro aspettative paiono destinate ad andare deluse, perchè da quello che si è capito il nuovo “mega disco-bar” sarà dedicato ad un target di utenti più raffinati, almeno stando ai dettagli rivelati dalla stampa.

Ed infatti: “risalta il gioco di contrasti tra i banconi in marmo bianco lavorato da artigiani dell’Altipiano, la boiserie e leggere strutture in vetro”, si legge nell’articolo apparso di recente. E mentre una larga fetta di triestini si sta interrogando su cosa diavolo sia la boiserie (si mangia? si beve? si paga a parte? è roba che arriva dal Friuli?), c’è invece chi scalpita già all’idea di poter fotografare col cellulare i banconi in marmo bianco, il cui contrasto con il resto dell’ambiente sarà sicuramente messo in evidenza grazie ad una opportuna funzione su Instagram. Vista la presenza di un “ponte sospeso” che attraverserà l’intera struttura, è facile prevedere un incremento degli hashtags tipo #iostosulponte, #vistadalponte, #daquisivedemegliolaboiserie o ancora #megliodipontecurto. Allo stesso tempo, c’è già chi ipotizza alcune new entries nel linguaggio del popolo della movida, tipo “ciao, ti ho vista al livello 2” oppure “al livello 3 ci vanno solo gli sfigati”, oppure ancora “la boiserie è troppa roba” eccetera. Il tempo ci dirà se le previsioni sono corrette.

Quello che è certo è l’entusiasmo di una buona parte del popolo di Facebook, almeno a giudicare dalle condivisioni e dai “like” che sono stati riservati alla notizia. Non sono mancate alcune voci critiche, così come a qualcuno è parso piuttosto strano che, dopo le crociate anti sballo, improvvisamente sia stata autorizzata l’apertura di un locale così imponente, in pieno centro, nel cosiddetto “salotto buono”. Anche qui, stando alle anticipazioni rilasciate alla stampa, si direbbe che il problema dell’inquinamento acustico sarebbe risolto grazie ad un efficace sistema di insonorizzazione: vetri doppi, muri tripli, pannelli fonoassorbenti e (ma questa è una notizia non confermata, pare sia il vero segreto che il progettista non ha voluto rivelare) l’applicazione di un paio di strati di contenitori di uova vuoti, come nella migliore tradizione delle garage bands.

Fonti riservate parlano di ulteriori – incredibili – soluzioni per evitare le proteste dei residenti: si va da un bunker antiatomico riciclato come “sala fumatori” per impedire il formarsi della tradizionale ressa di tabagisti fuori dall’ingresso ad una museruola (in materiale di nuova generazione e firmata dai migliori designers) da applicare ai clienti che stazionano all’esterno, passando per un cesto natalizio recapitato a casa degli inquilini che occupano i palazzi nelle vicinanze.

Tra poco comunque verrà soddisfatta ogni curiosità e anche i dubbiosi potranno vedere e toccare con mano il banco degli artigiani dell’Altipiano e magari capire cosa cavolo sia la boiserie. C’è da scommettere che nei prossimi mesi il popolo della movida farà a gara per poter dire di essere stato su tutti i livelli, di aver passeggiato sul ponte sospeso eccetera eccetera, metabolizzando anche questa novità e scalpitando in frenetica attesa di quella successiva.

Lappo El Can

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4 commenti a Movida raiding – un nuovo disco bar a Trieste

  1. ikom ha detto:

    spero nel cesto……….

  2. Mario ha detto:

    BASTA MULERIA!!! BASTA CON STA MULERIA CHE FA CASIN A TUTTE LE ORE!!!!!!!

  3. ufo ha detto:

    Un premio per el primo che salta del ponte senza spander del bicier

  4. Fiora ha detto:

    Orpo che investimento de sti tempi de vacche magre! E chi gestissi, Cinesi o xè…”roba nostra” 😉 ?

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