29 Novembre 2013

Il Trgovski dom di Gorizia nuova sede della Biblioteca slovena?

La Regione metterà a disposizione dell’Associazione per la “Biblioteca nazionale slovena e degli studi” alcuni spazi dell’immobile denominato “Trgovski dom” di via Verdi 52 a Gorizia.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Finanze e al Patrimonio Francesco Peroni, ha infatti deliberato di sottoscrivere una specifica convenzione con l’Associazione per la messa a disposizione gratuita degli spazi recentemente ristrutturati al pianoterra del Trgovski dom, edificio progettato da Max Fabiani agli inizi del ‘900 nel capoluogo isontino.

Proprietario dell’immobile è l’Agenzia del Demanio-filiale del Friuli Venezia Giulia ed al suo interno trovano sede anche alcuni uffici della Pubblica Amministrazione: tra gli altri, la Ragioneria provinciale dello Stato, la Commissione tributaria provinciale, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Negli scorsi anni tra Regione ed Agenzia del Demanio era stato siglato un cosiddetto “verbale di consegna” per il trasferimento all’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia di alcune parti dell’edificio.

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Un commento a Il Trgovski dom di Gorizia nuova sede della Biblioteca slovena?

  1. Rosi ha detto:

    Che dire,
    è ancora dal Governo Amato la legge 23 febbraio 2001, n. 38, “Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli – Venezia Giulia”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 56 dell’8 marzo 2001, la quale, all’art. 19, “Restituzione di beni immobili”, ancorché in modo sgrammaticato, recita proprio così:
    “1. La casa di cultura «Narodni dom» di Trieste – rione San Giovanni, costituita da edificio e accessori, è trasferita alla regione Friuli-Venezia Giulia per essere utilizzata, a titolo gratuito, per le attività di istituzioni culturali e scientifiche di lingua slovena. Nell’edificio di Via Filzi 9 a Trieste, già «Narodni dom», e nell’edificio di Corso Verdi, già «Trgovski dom», di Gorizia trovano sede istituzioni culturali e scientifiche sia di lingua slovena (a partire dalla Narodna in studijska Knjiznica – Biblioteca degli studi di Trieste) sia di lingua italiana compatibilmente con le funzioni attualmente ospitate nei medesimi edifici, previa intesa tra regione e università degli studi di Trieste per l’edificio di Via Filzi di Trieste, e tra regione e Ministero delle finanze per l’edificio di Corso Verdi di Gorizia.
    2. In caso di mancata intesa entro cinque anni, si provvede, entro i successivi sei mesi, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
    3. Le modalità di uso e di gestione sono stabilite dall’amministrazione regionale sentito il Comitato.”
    Ebbene, quanto previsto dal comma 2 dell’art.19, sarebbe dovuto accadere ancora nel 2006, ben sette anni fa…

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