Rubrica a cura di Paolo Geri
Nel 1509 scoppia la cosiddetta guerra di Cambrai nel corso della quale vari stati europei coalizzati tentano di soffocare la temibile crescente potenza della Repubblica di Venezia. Le coalizioni si costituirono, si scomposero e si ricomposero più volte in un guazzabuglio di alleanze, di voltafaccia e di tradimenti reciproci.
Nel 1511 siamo nella terza fase della guerra che vedeva Trieste schierata al fianco dell’ imperatore d’ Austria Massimiliano I.
Il 26 marzo di quell’ anno alle 15 e 42 un violento terremoto devastò buona parte del territorio del Friuli e della Venezia Giulia propagandosi anche nelle regioni vicine. A Cividale provocò la morte di alcune decine di persone. Notevoli furono i danni pure a Gemona nonchè a Udine ove venne raso al suolo il castello, un gran numero di abitazioni nonchè la Loggia Vecchia situata presso la chiesa di San Giovanni. Nell’ Alto Isonzo fu colpito il borgo di Tolmino il cui castello venne raso al suolo.
Il terremoto, che scosse il Friuli, Trieste e l’ Istria devastò gran parte dell’ Europa Centrale e che fu avvertito sino a Venezia, aveva il suo epicentro a Idrija nella Slovenia. Le cronache dell’ epoca riportano l’ evento con particolare evidenza. L’ udinese Giorgio Amaseo descrisse quanto accaduto come una sorta di punizione divina scagliata sugli uomini. Nel suo scritto – conservato nell’ Archivio Diplomatico di Trieste – annotò che si era trattato di un “[…] grandissimo Terremoto […] de più spaventosi che mai fossero sentiti d’ huomo vivo, et forsi dalla passione di Christo in qua in quel loco”.
Vediamo che cosa racconta a proposito del terremoto lo storico triestino Vincenzo Scussa che lo descrive come “spaventoso” e narra che Trieste venne travolta anche da un maremoto che distrusse le banchine del porto. “L’ anno 1511, il quarto di questa penosa guerra, si sentirono orribilissimi terremoti, uno de’ queli, li 26 marzo, tra le ore due e tre dopo mezzogiorno, spaventoso, due torri del porto atterrò con molte mura e case. Le eminenze sassose delle montagne cascavano, molti villaggi restarono rovinati, e sì grande era l’ accrescimento del mare, che gli abitanti di Trieste si trasportarono ad alloggiare sotto il Castello. Ciò non solo in Trieste avvenne, ma anco ad Udine e Tolmino, li loro castelli cascarono, come le memorie capitolari e Francesco Palladio raccontano”. Ovviamente i Veneziani tentarono di approfittarne della situazione.
Continua infatti lo Scussa “Inteso a Venezia, che la fusta mandata contro li brigantini nulla operava, spedirono ammiraglio Muscatello con cinquanta valorosi uomini, con ordine che, portatosi a Muggia, prenda li bregantini, o quelli abbrugi in porto di Trieste. In esecuzione del che, radunate da Capodistria e Muggia venti barche, assieme con la fusta se ne venne al porto di questa città, sicuro che le guardie non erano per le mura per il timore del terremoto [……]”.
L’ altro storico triestino Attilio Tamaro conferma la data del 26 marzo 1511 e afferma che vi fu un terremoto con maremoto e che la gente si rifugiava sul colle di San Giusto. Crollò quanto delle mura e delle torri non era già crollato fra il 1469 e l’ assedio veneziano del 1508. Il Tamaro parla di 6.000 morti sui 7.000 abitanti che allora contava Trieste ! Da un documento riportato da Pietro Kandler veniamo ancora a conoscenza che il Comune tergestino decise di far fronte ai danni provocati dal terremoto già il 31 marzo 1511.
Ma le risorse erano praticamente inesistenti. Se pensiamo che l’ anno prima i Triestini avevano inviato una supplica all’ Imperatore Massimiliano I affermando “In nobis nihil resta praeter ossa” (“non ci restano che le ossa”) immaginiamo le condizioni di vita dopo il terremoto. Nel 1514 i Triestini riscrivono all’ Imperatore che “paucissimi sunt” (“sono pochissimi”): “quia civitas est ad praesens valde nuda habitantibus propter tum etiam quia sunt captivi apud hostes (“perchè la città è quasi vuota degli abitanti anche a causa di coloro che furono fatti prigionieri dai nemici).
A parte il fatto che il concetto di “Venezia Giulia” era di là da venire, è appena da notare che la storia di Trieste conobbe un lungo periodo di dignitosa povertà e importanza relativa, causata in gran parte dalla politica di monopolio dei commerci in Adriatico messa in opera da Venezia, che non tollerava alcun tipo di concorrente, nemmeno interno ai propri domini.
In definitiva, Trieste – com’è noto – conobbe il suo sviluppo tumultuoso e il suo periodo d’oro in quei cent’anni circa in cui si rovesciò la situazione ed essa divenne porto monopolistico in Adriatico.
Se a qualcosa serve il passato, dovrebbe essere esattamente questo: come pensare al futuro di una città in mancanza di tali premesse, anzi: nel pieno della competizione fra porti con interessi spesso e volentieri concorrenti.
Per cortesia: astenersi visionari TLTini.
lojze,
inveze che romperne le bale a noi, pensa piutosto ala tua Venezia che grazie al italia xe passada da 200.000 a 58.000 abitanti in venti ani e che secondo le statistiche nel 2030 no gaverà gnanche più un venezian autoctono residente. E vedi se no xe forse le caso de tirar su un MVL.
Frantumar le palle a te, è un piacere. Per cui continuo.
Riguardo a Venezia, mi preme segnalarti che detta città fa parte dell’Italia dal 1866, e che il numero dei suoi abitanti (intendendo la parte storica), è ondeggiato enormemente in questo periodo, conoscendo financo il massimo storico assoluto degli abitanti, superando i 250.000 nei primi anni ’50.
Di conseguenza, il fatto che Venezia sia appartenuta all’Italia è evidentemente del tutto ininfluente sul numero degli abitanti.
Ben altre sono le dinamiche che strozzano Venezia. Ovviamente anche qui dalle mie parti ci sono quelli che pensano che fuori dall’Italia come per incanto tutto si risolverebbe. I sempliciotti hanno bisogno di poche idee per cascarsi.
Certo: far capire tutto ciò a te è impresa non dico titanica: è del tutto inutile.
Concentrati quindi su Trst: non divagare. E vai con Dio.
1El baziloto1 ottobre 2013, 16:13…
Per cortesia: astenersi visionari TLTini.
”
La cortesia non te la riconosco.
come vedi gigi, voi avete avuto il vostro periodo d’oro, e noi anche. ma la differenza che c’é tra noi e voi é che mentre voi siete oramai divenuti italiani, noi NO, e abbiamo almeno la speranza di ritornare ad essere un PORTO INTERNAZIONALE, mentre a voi el puntin franco talian 🙂
@ Paolo Geri,
ma come mai vien ancora usadi termini come Venezia Giulia…capiso benisimo Friul, e xe giusto, ghe sta, ma sto conceto/idea de tre venezie, almeno per persone come ti che scrivi de storia ecc.. no pol terminar?
3El baziloto1 ottobre 2013, 19:02Frantumar le palle a te, è un piacere. Per cui continuo.
gigi venezian…. cambite nome da bazil8 a tazabale 🙂
@4
“mentre voi siete divenuti italiani, NOI NO”
“NOI” chi di grazia, Franzot?!
se parli a nome della tua falange tieletina ,specifica “limitatamente a noi visionari del MTL”.
da triestina purissima in possesso di tutti i requisiti restrittivi che la tua falange pretenderebbe :D, io mi dissocio dal tuo “noi” diffidandoti dal generalizzare.
e sarei davvero contenta se l’interessante articolo di P.Geri fosse premiato da commenti inerenti che ne sviluppino i contenuti anzichè pilotato pro domo franzoti… della cui straripante invasività strumentale francamente non se ne può più!
@al tarantolato supporter della mossa dei 3500.meglio “superficiali” che mon..otematici.
7Fiora2 ottobre 2013, 07:58@4
“mentre voi siete divenuti italiani, NOI NO”
“NOI” chi di grazia, Franzot?!
nisuna “grazia”!
@10″nissunagrazia”
..soto ai oci de tuti l’abissale differenza dialettica tra la “superficiale” e el tarantolato movimentà! 😀 😀 😀
Fiora ma ncora te ruga la tua superficialitá? Inutile che te se incazi con ti stesa…. ma come xe?
@12 “Caro” Franzot me “ruga ” un klinz…ghe giogo su evidentemente…
Evidentemente per tuti ,fora che pel movimentado 🙂
Signor Franzot la parli per lei e i suoi amici. Sia gentile non si allarghi.
@11..parte dell’allure dei vostri asserti se perdi per strada per via de certi supporters come ti, Franzot e se volè el favor popolare no se domanda la carità col s’ciopo come ,come ch’el rivaFranzot che a parte invader ogni spazio con barbose enumerazioni de date e numeri asortidi de personale sa solo inveir là ch’el riva ,dar giudizi e produrse in volgarità.
egregio Franzot la iera quel dele trupe de liberazion naziste, ocori dir altro…………………………………………………………………………………………………
@ TERREMOTO : .. però ‘sti Venessiani!!! visto che ghe jera el teremoto e che le guardie per paura de cascar co’ le tori no fazeva più guardia, i gà pensà de becarse Trieste !!!
Questa fà parilija con quela che i gà riportà
in un altro post che i Venessiani ghe gà contà ai Francesi ,me par, dato che Pola gà una seca de sabia e che no se pol entrar in porto e che xe mejo far la base a Venessia inveze che a Pola –
Birichini ‘sti Venessiani !!! fidite de lori e de quel che i disi!!!
@7 FIORA :
“limitatamente a noi visionari del MTL”
guarda che lù xe la concorenza :
” COPLT”
@18 lonzar
te son sicuro?
Em-etilisti vs Co-plotisti
http://youtu.be/FUfuZJI9LK4
18 Giampaolo Lonzar2 ottobre 2013, 14:32 @7 FIORA :
“limitatamente a noi visionari del MTL”
guarda che lù xe la concorenza :
” COPLT”
concorenza????
per FAR FUNZIONAR EL PLT? per el bene comune locale ed internazionale?
ma te son sciopá? 🙂 hahahahahaha
…
e tutintun te son diventá del’MTL? spieghime questa per favor.
@franzot e lonzar
https://www.youtube.com/watch?v=EhDfT08OMh8
quanto ga de durar sta telenovela?
hobo poi alla fin i se ama
http://youtu.be/pa-oUPTr9LI
si’, ma per quanto?
https://www.youtube.com/watch?v=ULuHJgCos7A
@ 19 HOOBO :
No stemo diventar paranoici per una batuda !!!!!
‘
@21 giacomo franzot :
Per cortesia evita certi termini ! grazie
@ 22 HOBO :
Gentilmente chiedo di NON ASSOCIARE MAI il mio
nome ad altri!
Grazie !
cioè el devi scriver due messaggi uguali ma separati per scriver la stessa roba a ti e a franzot?
Quindi MTL sono i visionari e COPLT sarebbero la manovalanza?
Tipo la mente che non sa cosa fa il braccio?
http://youtu.be/JaTR46iU1Do
ionesco era un dilettante.
tazabale venezian,
contento ti de veder la tua cità che va in merda perchè de drio ghe xe un stato (l’italia) incapace de gestir un gioiel del genere…
@ 28 ALESSANDRO : inutile far dell’ironia.
Xe come che uno imposta la risposta che fa associar le persone , te ga capì ben coss’che volevo dir.
So che no son figo come ti ma le robe le capisso lo stesso.
no xe ironia, solo che me par che nel contesto no me par un dramma se per rivolgerse a due persone se usa un post solo. in fondo no te xe stade attribuide dichiarazioni/frasi per legger “Gentilmente chiedo di NON ASSOCIARE MAI il mio
nome ad altri!”… no?
PS: visto che me par che ti e lonzar partì da posizioni differenti no me par proprio che te vien associado a lui… comunque non sta a mi far l’analisi del testo.
buon proseguimento…
@ 30 HOBO : inutile che te fazi pesar la tua cultura ormai se sa che te fa parte del club
ki-smo-mi…!
Anche se no so chi che esatamente jera Ionesco coss’che’l gà fato o coss’che’l ga scrito;so solo che se te lo conossi ti doveva ‘sser un mato nojoso .
@lonzar#34
no stavo parlando con ti. egocentrico.
@ sfsn
Vedi: io faccio parte di quella scuola di pensiero che ritiene in gran parte responsabili del successo o dell’insuccesso di un’intrapresa i fautori della stessa.
Per tradurlo in linguaggio piu’ semplice: i primi responsabili della situazione di Venezia sono i veneziani, e non gli italiani.
Per farti ancora piu’ incazzare, ti diro’ quindi che penso la stessa identica cosa di Trieste. E aggiungo che in entrambe le citta’ esiste un certo qual pensiero che ritiene che usciti dall’Italia verra’ l’era dell’ambrosia.
Solo a Trieste pero’ i fautori di quest’idea sono convinti che la soluzione passi attraverso i tribunali.
Sciocchezza galattica. Sara’ la bora?
36 El baziloto2 ottobre 2013, 22:45@ sfsn
Vedi: io faccio parte di quella scuola di pensiero che ritiene in gran parte responsabili del successo o dell’insuccesso di un’intrapresa i fautori della stessa.
Per tradurlo in linguaggio piu’ semplice: i primi responsabili della situazione di Venezia sono i veneziani, e non gli italiani.
Per farti ancora piu’ incazzare, ti diro’ quindi che penso la stessa identica cosa di Trieste. E aggiungo che in entrambe le citta’ esiste un certo qual pensiero che ritiene che usciti dall’Italia verra’ l’era dell’ambrosia.
Solo a Trieste pero’ i fautori di quest’idea sono convinti che la soluzione passi attraverso i tribunali.
Sciocchezza galattica. Sara’ la bora?
warda tazabale venezian,
a Trieste gavemo una situazione tutta particolare… semo OKKUPAJ!!!
venezia e i veneziani….made in italy!!!
ti te dixi xe colpa dei veneziani….ma no xe taliani i veneziani? alora xe colpa dei …… (6 letere…. te compri una vocale?)
ma ala fine dei conti che sia colpa dei triestini che el porto no va, che sia colpa dei lianta che el porto no va che sia colpa del UNSC che el porto no va…EL PORTO LIBERO NO FUNZIA.
soluzioni possibili:
1) rimanemo incataj dall’italianissima trieste e i suoi governanti
2) ciapemo simbolicamente pel copin l’UNSC ghe demo un scason e iniziemo a cooperare insieme.
3) mandemo in mona tuti e i triestini o chi se senti tale trasforma trieste in uno stato indipendente….el quinto canton svizero (dato che xe neutrale e piena de bori…degli altri…) o un protettorato cinese (dato che nisun verzi boca contro la superpotenza)!
per venezia? da trieste gaveremo sicuramente collegamenti via mare per facilitare il libero transito di merci e persone.
@37
ECOLOOOO! come te strumentalizo ogni spazio utile…
E pensar che Massimiliano primo ‘ntel quadro no ghe somiglia per gnente e xè ‘ssai più distinto e sobriamente vestì de Giurastante ‘ntela foto 😉
…o visto che de mimetico i lo ga sbertucià, xè sempre Giurastante en travesti?
@ 35 HOBO :
ghe devi ‘sser un lato nascosto femminile in ti ; anche le mie 3 ex mogli
me diseva sempre la stessa roba “egocentrico”
🙂
@ 33 ALESSANDRO :
ognidun ga le sue manie !
mentre voi parlé de cazade immonde el mondo va avanti e senza el PLT e TLT:
dal sito di shippingonline:
“…
Mentre si attendono maggiori dettagli sulle aree e i modi di investimento nella nuova zona di libero scambio inaugurata domenica a Shanghai, le autorità cinesi hanno diffuso un elenco di settori che restano chiusi o sono vietati agli investitori stranieri nell’area. Secondo la lista, gli investimenti stranieri in società bancarie, finanziarie e fondi, resteranno soggetti alle restrizioni delle leggi vigenti. …..”
11mi² = 28.490km²
i ga creá un free trade zone de 28 kilometri squaraj!
e noi semo con porto vecio el molo IV V ….anestetizzadi da sesanta ani da promese de rinascita ricrescita rinovo restauro ampliamenti nuove condizioni cip-e-ciop finanziamenti fantasma operazioni sistematiche de boicotaggio deviazioni di traffico su altri porti italiani ecc ecc ecc ecc
de solito quando che riva el fallimento totale, la catastrofe….quando se raggiungi el famoso fondo…un se rialza e ricomincia da zero!!
i triestini no!
sará forsi perché no xe piú triestini? e/o quei pochi vien sistematicamente kastagnai e derisi…non ultimo el “ridicolo quanto penoso”monito a MTL e i manifestanti per l’uso improrprio di simboli INTERNAZIONALI!!??!!??
@43
“ridicolo e penoso monito a MTL e manifestanti per l’uso improprio di simboli internazionali”
Penoso quanto ridicolo el monito o…l’uso?
bon dei, indiferente! pecato confesato mezo perdonato!
@ 36 EL BAZIL 8 :
“Solo a Trieste pero’ i fautori di quest’idea sono convinti che la soluzione passi attraverso i tribunali”
Questo forse e’ un retaggio asburgico rimasto nel DNA dei triestini che credono nella correttezza dell’amministrazione civile che era disgiunta da quella politica.
Così Stefan Zweig descriveva nel ” Mondo di ieri” …Ognuno sapeva quanto possedeva o quanto gli era dovuto,quel che era permesso e quel che era proibito, tutto aveva una norma ,un peso e una misura precisi….
Ma purtroppo dovette ricredersi e la sua fu una fine triste.
Premetto una risposta a Franzot: i triestini faranno quel che vorranno fare. Certo è che con le carte bollate non si va da nessuna parte, e se vogliono l’aiutino da fuori, credo che se lo dovranno scordare. Stessa cosa per i veneziani, of course.
Cerco invece di tornare in topic.
Devo dire che di questo terremoto non sapevo nulla, e quindi ringrazio Geri per aver scritto questo pezzo. Ho cercato di saperne un po’ di più, ed ho trovato che se ne parla praticamente in tutti i testi di storia locale. Ho letto anche delle cose più recenti, che parlano apertamente di “tsunami” a Trieste. In effetti, a leggere il testo riportato da Geri si capiscono gli effetti di questo maremoto, con la gente costretta a ripararsi sulle alture.
Ho anche letto che lo stesso terremoto ebbe effetti devastanti anche a Lubiana.
A Cividale l’evento più noto fu il crollo del duomo, ma in realtà pare che i sismi quel giorno furono due, e non uno solo: il primo alle 14:00 con epicentro Idria, il secondo alle 21:00 con epicentro in Friuli. E poi ci fu una forte scossa di assestamento l’8 agosto.
Le stime dei morti – come scritto qui – variano alquanto: comunque migliaia di persone.
Alcuni morti ci furono anche a Venezia, a causa di vari crolli di comignoli, statue, merli, ornamenti e vecchie case.
In altre parole: la zona è da sempre altamente sismica. Ovviamente quelli della mia età si ricordano del terremoto del 1976, ma nei secoli gli eventi furono diversi.
Beh peccato che non ci sia più l’accostamento in prima pagina, proprio sopra a questo post c’era questo:
https://bora.la/2013/09/30/a-giorni-da-bruxelles-lelenco-definitivo-dei-progetti-energetici-prioritari-di-interesse-europeo/
Fare uno più uno…
lunga discussione sul terremoto qua http://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=6&t=431 incluso chi mise in dubbio non il terremoto ma il maremoto collegato. All’Orto lapidario ci sono le lapidi de restauro delle torri fatte da Massimiliano nel 1517
Avrei un tema da proporre a Geri, che parlando di Trieste e della rivalità con Venezia (abbastanza blanda, in realtà, per lo meno da parte veneziana) m’ha sempre intrigato.
Il tema è il seguente: l’utilizzo del simbolo di Venezia (il leone alato) da parte delle Assicurazioni Generali nel 1848 (notare l’anno!!!).
Come e perché.
nazionalismo lianta!? complotto!?
@ 49 El BAZIL8 :
Jera tuto spiega nel ultimo o penultimo libro che “Generali” distribuisci quando i fa l’assemblea generale soci in Stazion maritima
@lonzar#40
pol esser, ma tre su tre no te fa vignir nissun dubio?
@52 HOBO :
Come no ! Vivo de dubi e meno mal che no’ i ingrassa.
Geri, ho trovato: ecco qua la storia: http://www.generali.it/Chi-Siamo/La-Storia/La-Storia-di-Generali-Italia/
Insomma: pare che i vertici delle Generali fossero degli sfegatati nazionalisti itagliani…
@54
Grazie Luigi per l’aiuto alla mia pigrizia di cercare.
E pensare che ci stiamo perdendo pure il Leone… 🙁
infatti:
al epoca gavevo sentì de un vecio colo grosso dele Generali (ma sarìa tuto de verificar) che l’Austria-Ungheria xe crolada perchè a un certo punto le Generali ga smesso de sostener finanziariamente el sforzo bellico asburgico, avendo za ciapà acordi con l’Intesa che ghe garantiva el mantenimento dele proprie sedi in Europa e adiritura de verzerghene altre nele colonie (difati dopo la guera le Generali ga verto diverse filiali nele colonie francesi e inglesi, tipo a Beirut), mentre altri istituti bancari e assicurativi austriaci xe stai divisi tra assicurazioni e banche dei paesi successori dell’AU. Sta roba sarìa avenuda grazie al intermediazion del agenzia dele Generali a Londra presso el ministero dei esteri inglese.
Atendo – chiaramente – la smentida sgarbata e sedicente ironica de Lojze.
E perche’ dovrei smentire? Se l’hai sentito tu “all’epoca” sara’ vero senz’altro!
@57
se servi a aprofondir, mai de mejo sfsn..se mira a giudicar, me apariria un bachetonismo del tuto inoportuno…tuta,ma propio tuta la storia xè costelada de aleanze fra banchieri (e per estension asicuratori)regnanti e capi de stato… cesa in primis.
..i banchieri ga sempre imprestà bori a re e potentai cisti per finanziar imprese anche censurabili coi oci de ogi e le apartenenze de ognidun.
moralismi in sto ambito me apari ingenuo.
@ 54 EL BAZIL8 :
Il tuo suggerimento della storia delle “Generali” appare specioso in queso momento di venti indipendentisti che soffiano a Trieste.
Sembrerebbe invece che le stesse GENERALI per qualche ovvia operazione di marketing abbiano a disposizione secondo della clientela una storia che mette in prima linea Venezia ed una Trieste.
Dal libro pubblicato in Aprile 2012 intitolato ” L’archivio storico racconta ”
Giuseppe Lazzaro Morpurgo : Nel Novembre 1831 Morpurgo fonda quello che sarà il nucleo
costitutivo delle Generali : L’Ausilio Generale di Sicurezza,in cui convergono i capitali dei maggiori esponenti delle comunità ebraiche di Trieste e Venezia.
Poi c’e’ il passaggio che descrive i motivi
del cambio nome ” Dall’Aquila al Leone ” dove sembra che fu più un operazione, che oggi sarebbe definita di marketing , che patriottica: Accanto a Daniele Manin,a Niccolò Tommaseo e ad altri capi della rivolta antiaustriaca che nel marzo 1848 portò all’instaurazione della Repubblica di San Marco a Venezia operarono intensamente vicini alle idee degli insorti ……importani esponenti della Direzione Veneta dellle Generali -Samuele Della Vida ,
Leone Pincherle amico personale di Manin,Isacco Pesaro Maurogonato,Pietro Bisaglia …..In concomitanza con quesi eventi nell’Aprile del 1848 fu deciso ….il cambio del nome della Società semplicemente “Assicurazioni Generali” con l’abolizione dell’aggettivo Austro-Italiche.Una decisione mirata a evitare all’Azienda danni materiali- alcune sedi in Italia avevano subito assalti-sia sul piano operativo, data la forte componente antiaustriaca presente fra le popolazioni italiane sottomesse alla Corona Asburgica e attraversate in quel periodo da un diffuso entusiasmo patriottico.
Con ogni probabilità è in quegli anni e nel clima di quegli eventi che matura anche la volontà da parte della Direzione Veneta della Compagnia di adottare per l’attività in Italia,in sostituzione dell’aquila bicipite,il simbolo -logo del leone marciano,il cui effettivo utilizzo,tuttavia sembra iniziare un decennio circa più tardi…più antica attesazione del leone su atti uffciali della Compagnia e’del 1860….
Poi continua sul tipo del leone , cambiò 5 volte, fino ad arrivare a quello in uso ai giorni nostri che data 1971.
@60 GIAMPAOLO LONZAR e ‘desso che i ga savudo che fra poco la holding gaverà la sede in un paradiso fiscale, i ga creado generali italia a mogliano… anche allianz (soc. tedesca), erede de ras e lloyd adriatico, inveze de metter sede a milan, unica piazza finanziaria italiana, xe restada a trieste… che xe cussì facile de raggiunger e probabilmente fa la felecità del top management che devi far i consigli in c.. al mondo. solo perchè se vedi el mar che a milan no xe, naturalmente.