25 Settembre 2013

Trendy a Gorizia: volontario con Gusti di Frontiera

 Sentiamo l’obbligo di completare, anzi di correggere, la notizia data alcuni giorni fa, relativa alla ricerca di volontari per la gestione  Gusti di Frontiera. L’avevamo letta in chiave negativa e polemica, e analogamente avevamo interpretato un successivo comunicato dell’organizzazione in cui si diceva : ” Tanta voglia di partecipare, per collaborare direttamente alla buona riuscita della decima edizione di Gusti di Frontiera. In piazza Municipio non si aspettavano tante adesioni al bando per la ricerca di volontari che affiancheranno l’organizzazione nei quattro giorni della manifestazione. Tante sono state le richieste che il Comune sta pensando di ampliare il numero di posti a disposizione nello staff di volontari. Basta essere maggiorenni e avere voglia di calarsi nell’atmosfera di festa che avvolgerà il capoluogo isontino nel corso di Gusti di Frontiera”. Troppi “Tanta/e” erano suonati un po’ stonati. Ma ora, come ignorare l’ultima nota, che suggella un autentico trionfo e ci costringe ad ammettere che di psicologia giovanile e di spirito identitario non capiamo niente? Ecco il testo.
Sono state più del previsto le adesioni al bando pubblicato dal Comune per diventare volontari di Gusti di Frontiera. Tanto che dalle parti di piazza Municipio, per non lasciare a bocca asciutta nessuno, si è deciso di allargare lo staff di “city angels” che veglieranno sui visita-tori della kermesse, offrendo a loro informazioni sulla dislocazione dei borghi, sulla logistica, sugli orari delle navette e, più in generale, indicazioni su Gorizia e le sue attrazioni turistiche. A coadiuvare l’oliata macchina di Gusti di Frontiera saranno dunque complessivamente 35 volontari, che saranno perfettamente riconoscibili grazie a una maglietta nera con il logo della manifestazione e la dicitura “Staff” sulle spalle. A loro si aggiungerà il personale volontario messo a disposizione dalla Protezione civile, dall’Associazione nazionale Carabinieri in congedo di Gorizia e dalla locale se-zione dell’Associazione italiana Radioamatori.
I selezionati, secondo quanto riportato dal bando pubblicato dall’amministrazione comunale nei giorni scorsi, saranno destinati all’accoglienza dei visitatori, all’informazione anche plurilingue al pubblico e al supporto logistico», in stretta collaborazione con la Ditta “Bensa PM” di Gorizia, responsabile della gestione della sicurezza su incarico del Comune per la manifestazione. ”
Veniamo a sapere anche che i volontari si sono sottoposti  a un percorso formativo di quattro ore (con contestuale consegna dell’attestato di frequenza),  e che lavoreranno ( o saranno partecipi, che è più consono all’appeal dell’iniziativa ) nelle giornate di giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre rispettivamente in uno dei due turni di 6 ore.

16 commenti a Trendy a Gorizia: volontario con Gusti di Frontiera

  1. cristina bongiorno ha detto:

    chi pecora si fa, il lupo se la mangia

  2. nick ha detto:

    cioè, ma ci rendiamo conto su che polemica da nulla che si vuole montare?
    Gusti di frontierà è una manifestazione pubblica, non è una roba a scopo di lucro. Viene chiesto a chi vuole di rendersi disponibile. Gli fanno fare pure un corso di formazione….ma dai! Polemiche inutili!

  3. Paolo Nanut Standrez-Gorica-Gorizia ha detto:

    @3 Si non polemizziamo sempre

  4. dimaco il discolo ha detto:

    non è una roba a scopo di lucro? a giudicare i prezzi che fanno direi proprio il contrario.

  5. nick ha detto:

    gli stand, forse. Non il comune. e’ una manifestazione pubblica. Stop. E poi mica obbligano la gente a fare il volontario? Cioè, posso capire la polemica se i dipendenti del comune in servizio quel giorno (parlo per assurdo) non venissero pagati o qualcosa del genere. Invece, chiedono semplicemente la disponibilità a chi vuole di fare qualcosa per la manifestazione. Che è e vuole essere una manifestazione della città. Anzi, ti fanno pure fare un percorso di formazione di project management che probabilmente pagheresti qualche centinaio di euro (e i cui crediti formativi ti restano). Lo scandalo al quale grida la Luciani proprio non c’è.

  6. dimaco ha detto:

    ma per piacere,la formazione la devono fare per legge. se io ti do la disponibilità’ del mio tempo tu lo devi pagare. punto. altrimenti passerà il concetto che si può lavorare per un buono pasto in qualsiasi circostanza. se la formazione costa centinaia di euro non mi interessa visto che è un obbligo e non si deve usare questo come scusa per sostituirla al salario. vatti a vedere quanto incassa il comune solo dalla tosap per ogni stand. per 12 mq di tendone sono quasi 600 euro.

  7. Martina Luciani ha detto:

    La Luciani non grida allo scandalo, in questo paese nemmeno rubare allo Stato è uno scandalo. Ironizzo con tristezza vera sull’utilizzo di volontari, tutti giovani, cui magari cento euro per affrontare la prossima settimana non facevano schifo. Corso di project management per distribuire volantini e spiegare dove sono i parcheggi o per determinare il raggiungimento di obiettivi a beneficio al committente? In ogni caso è un lavoro, una collaborazione, e di questi tempi, con la crisi che c’è, si poteva far saltar fuori un piccolo compenso. Una manifestazione della città? Sai cosa vuol dire: vuol dire far notare qualcosa di te, far parlare, esprimere. Il Festival vegetariano ha manifestato l’esistenza di Gorizia e di un insieme di scelte, ideologie, convinzioni ( chiamale come ti pare) in tutta Italia. E anche se a me non piace in toto la loro proposta, i contenuti erano tali che ne hanno parlato giornali, blog, radio e televisioni, suscitato attenzione, discussione, approfondimenti, riflessioni. Gusti di Frontiera era nata anni fa con una filosofia ben precisa e con un certo charme, è diventata una sagrona. Per carità, a molti piace così. Però c’è poco da dire, solo contare l’eventuale guadagno economico. Che forse consentirebbe ai ragazzi che fanno i bubez di intascare qualche eurino, così, giusto per sentirsi parte di quel progetto per cui hanno lavorato e per vedersi minimamente riconosciuta la loro collaborazione. Tutti intascano, ed è questo il progetto, giusto?, loro no. Boh!

  8. Diego Manna ha detto:

    la penso come martina.

  9. nick ha detto:

    No, il corso di project management non serve a imparare come si distribuiscono i volantini, ma serve a comprendere le complessità di un evento come Gusti di frontiera. Magari non serve concretamente, ma si tratta pur sempre di nozioni interessanti, utili e – soprattutto – certificate. Sono d’accordo che un compenso non avrebbe fatto schifo. Non fa schifo a nessuno. Ma, ripeto, nessuno è stato tratto in inganno. Una realtà come il comune è libera di chiedere se ci sono volontari e, chi vuole, è libero di accettare. Non si capisce perchè se lo fa il comune di Gorizia è inaccettabile, ma se lo si fa a Pordenone Legge, al Festival del Diritto, a MantovaLetteratura o a Next a Trieste, bè, allora nessuno dice niente. Che gusti di frontiera sia profondamente diversa dall’inizio, francamente, non mi risulta. dieci anni fa era una piccola sagra; oggi è una grande sagra. Stop. Sul fatto che abbia una risonanza molto limitata, specie rispetto a èStoria e al Festival Vegetariano non c’è dubbio; ma questo avviene proprio perchè si tratta di manifestazioni molto, molto diverse. Per cui, inutile avventurarsi in parallelismi inutili.

  10. Poldo ha detto:

    Troppe pljeskavica/e, troppi prezzi che raddoppiano o quasi da un giorno all’altro, troppi “svarioni” culturali ed approssimazioni.
    A proposito: cosa centra l’Inghilterra con la Guinness?

  11. isabella ha detto:

    Un po’ di volontariato non ha fatto male a nessuno.

  12. Silver ha detto:

    Sono d’accordo con Poldo sia sui prezzi che sono folli e poi anche sulla birra Guinness che non ha niente con l’Inghilterra.

  13. Poldo ha detto:

    “Un po’ di volontariato non ha fatto male a nessuno”. Certo, ma..
    Volontariato, di solito, ha a che fare con robe “sociali”. Mi viene difficile da capire cos’ha di “sociale” l’indirizzare più velocemente i visitatori alle bancarelle di privati che già da soli si arrangiano più che bene, con prezzi da ristorante e forchette di plastica..
    Mi sfugge qualcosa?

  14. Poldo ha detto:

    “Non si capisce perchè se lo fa il comune di Gorizia è inaccettabile, ma se lo si fa a Pordenone Legge, al Festival del Diritto, a MantovaLetteratura o a Next a Trieste, bè, allora nessuno dice niente.”
    Non si capisce?!
    Quale differenza c’è tra il Festival del Diritto e Gusti di Frontiera??
    Nessuna.. E’uguaglio, vero?! 🙂

  15. isabella ha detto:

    @13 Beh ma i volontari non forniscono solo indicazioni su come raggiungere il fritolin o il cannolo ungherese, bensì anche sulla viabilità, provvedono al monitoraggio delle vie di fuga affinché rimangano sempre sgombre, l’assistenza sanitaria.

  16. Poldo ha detto:

    “Monitoraggio” delle vie di fuga? Ora comprendo meglio il il corso di project management..
    “L’assistenza sanitaria” nel senso di monitoraggio anche su questo, oppure c’è stato un corso apposito?

    Se c’è una cosa che il volontario NON può fare, è quella di sostituire l’attività di personale qualificato e pagato per quella attività. E’ chiaro il concetto?
    O c’è bisogno di un corso anche per capire questo?

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