14 Settembre 2013

Festival I Mille Occhi: il programma di oggi sabato 14 settembre

La XII edizione di I MILLE OCCHI – Festival Internazionale del cinema e delle arti continua dopo la serata inaugurale di venerdì 13 che ha visto la proiezione di Il vangelo secondo Matteo di Pasolini alla presenza d’eccezione dell’attore protagonista Enrique Irazoqui e del critico cinematografico Padre Virgilio Fantuzzi.
La giornata di oggi è invece interamente dedicata ai molti spunti e rimandi offerti dal cinema di Valerio Zurlini, a cui I MILLE OCCHI aveva già dedicato lo scorso anno una retrospettiva integrale. La sezione monografica, appositamente intitolata L’ombra: il cinema italiano da Zurlini a Zurlini, inizia già dalla mattina alle ore 10, con L’avventura di un povero cristiano (1974) di Ottavio Spadaro e Francesco giullare di Dio (1950) di Roberto Rossellini. Il primo è la riduzione televisiva dell’omonimo dramma di Ignazio Silone, precedentemente rappresentata a teatro da Valerio Zurlini e con un cast che vede, tra gli altri, Riccardo Cucciolla e Ferruccio De Ceresa. Lo sceneggiato mette in scena la vicenda del “Gran Rifiuto” di Papa Celestino V, il pontefice che Dante nella Divina Commedia confinò “per viltade” all’Inferno, una figura tornata attuale quest’anno dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI. Ad esso seguirà il capolavoro di Rossellini Francesco giullare di Dio , la pellicola ispirata ai Fioretti di Francesco D’Assisi che verrà preso a modello di spontaneità interpretativa e autenticità spettacolare da Pasolini per il suo Il vangelo secondo Matteo, riferimento primario, a propria volta, per Seduto alla sua destra di Valerio Zurlini.
Proprio quest’ultimo, uno dei titoli meno noti del cineasta bolognese, verrà presentato alle ore 21 insieme a due testimonianze televisive del regista: introdotto dal neoconservatore della Cineteca Nazionale Emiliano Morreale, Seduto alla sua destra (1968), con Franco Citti e Woody Strode, è la rilettura in chiave evangelica delle vicissitudini esistenziali e politiche del leader indipendentista congolese Patrice Lumumba. Ad esso seguirà l’intenso Il sapore del grano (1986), alla presenza del regista Gianni Da Campo. Si tratta dell’ultimo lungometraggio del cineasta veneziano, la cui realizzazione venne incoraggiata anni prima dal suo stesso mentore Valerio Zurlini, che lo lodò il progetto definendolo “un film per un’altra civiltà.”
Di Da Campo verrà proposto nel pomeriggio, alle ore 15, il secondo lungometraggio La ragazza di passaggio (1970), in cui vengono trattati i temi del femminismo e dell’emancipazione sociale con lo stile intimo tipico del cineasta veneziano. Il film, come fu per François Truffaut con il suo ciclo di film su Antoine Doinel, vede al centro della vicenda nuovamente il personaggio interpretato da Duilio Laurenti, l’attore che da bambino era protagonista del precedente Pagine chiuse (1968).
Ad esso seguirà alle ore 18 uno dei capolavori di Valerio Zurlini, Cronaca familiare (1962), un dramma con Marcello Mastroianni tratto dal romanzo di Vasco Pratolini, che verrà proiettato nella sua prima versione presentata alla Mostra di Venezia unitamente a una testimonianza televisiva del regista. Il film sarà preceduto da I diavoli volanti di Edward Sutherland, una comica di Stanlio e Ollio citata all’interno della pellicola. I MILLE OCCHI torneranno sui due grandi comici americani anche dopo la proiezione di Cronaca familiare, quando si potrà vedere il raro filmato amatoriale Stan visits Ollie di Andy Wade, un breve documento che immortala i due divi in tarda età.

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