Il deputato Giorgio Brandolin (PD), cofirmatario insieme a Serena Pellegrino, dell’interpellanza con la quale si chiedeva il ripristino dell’originario progetto di riforma della geografia giudiziaria, ci invia una nota, che pubblichiamo.
Il futuro del Tribunale di Gorizia non è semplice, e il presidente dell’ordine degli avvocati Gaggioli, ne è stato informato personalmente da me. D’altra parte è l’unico che ha pensato di coinvolgermi per tentare una risoluzione, a differenza degli altri esponenti locali. Il presidente quindi sa che la situazione è molto difficile, e non ci sono stati cambiamenti in positivo rispetto alle ultime notizie che già si sapevano. Ora attendo una risposta ufficiale a un’interrogazione che ho presentato e del cui risultato cui informerò immediatamente il presidente dell’Ordine. Ma, come ho detto, non prevedo purtroppo un futuro roseo.
L’associazione Essere Cittadini di Gorizia composta da cittadini elettori della circoscrizione elettorale di Goriza alcuni mesi fa aveva inviato all’on. Brandolin una dettagliata informativa sullo stato della riforma della geografia giudiziaria con annesse domande circa la sua azione politica in merito (lettera aperta pubblicata sulla stampa locale). A tale scritto non fu mai data risposta. Ora leggendo il comunicato devo forse intendere che i cittadini elettori non rientrano nella categoria degli “altri esponenti locali” e che quindi l’unico interlocutere ritenuto degno di attenzione per l’onorevole sia solo il presidente dell’ordine degli avvocati?
Comunque al di là di questa perlomeno “curiosa” concezione del sistema democratico rappresentativo, i cittadini rimangono pazientemente in attesa che i loro rappresentanti adempiano al loro dovere istituzionale, in primis fornire delle risposte adeguate e circostanziate sul destino del tribunale di Gorizia, presidio di giustizia al servizio del cittadino, in questo caso di tutta la comunità isontina.
Stefano Cosolo pres. Ass. Essere Cittadini Gorizia.