5 Settembre 2013

Monopoli dello Stato: Aidussina italiana!

Mentre ci apprestiamo a rinnovare, dopo un secolo, le atroci memorie della Prima guerra mondiale, qualcuno non si è accorto che di conflitti mondiali ce n’è stato un altro, il Secondo, dal quale l’Italia è uscita sconfitta, perdendo, a Gorizia, il territorio che costituiva la nostra vasta e ricca provincia.
La Guida del Friuli della Società Alpina Friulana, 1930, illustrava descrivendo la provincia di Gorizia i territori dell’Alto Isonzo e Medio Isonzo ( con Plezzo, Sonzia, Caporetto, Tolmino, Santa Lucia…)della Bainsizza ( con Cal, Chiapovano, Gargaro…), dall’Alta e Bassa Val Vipacco ( con Idria, Aidussina, Sanbasso, Ranziano, Riffembergo, Vipacco, Zolla…): cittadine e paesi appartenenti prima alla Jugoslavia e oggi alla Slovenia.
Abbiamo ripercorso un identico elenco che si apre, serenamente fuori dalla Storia e dal bon ton diplomatico, sul sito della Agenzia delle Dogane e dei monopoli ( uno degli enti che vanta i funzionari più pagati del nostro paese), quando si faccia una ricerca sugli esercizi che detengono giochi da intrattenimento nella provincia di Gorizia, estesa esattamente come nel 1930.
Evidentemente, sarà anche vero, come recita il sito, che “Nello svolgimento del ruolo pubblico assegnato, l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato ha l’obiettivo primario di assicurare un ambiente di gioco legale e responsabile in un contesto tecnologicamente monitorato e in grado di certificare l’operato dei concessionari”, ma è sfuggita la data del 1947, quando una linea divise un territorio, e persino una piazza, con un muretto e un filo spinato, più resistenti a sparire persino dell’alto muro di Berlino.
Non resta che chiedere scusa ai nostri vicini e amici di Ajdovščina, Šempas, Idrija, Cerkno,Bovec, Kobarid,Tolmin……fino a Col ( dove forse resiste, per la nostra amministrazione, un ufficio doganale della strada romana Aquileia – Emona).
http://www.aams.gov.it/site.php?id=9920

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39 commenti a Monopoli dello Stato: Aidussina italiana!

  1. Pieri ha detto:

    eh bon, amen

  2. dimaco ha detto:

    non riescono proprio a rinunciare alle cose che hanno rubato nel 19. e perso nel 45.

  3. nick ha detto:

    Ma dai, si tratta di un errore. chiedere addirittura scusa mi pare davvero patetico.

  4. sfsn ha detto:

    chiaro Nick,
    se inveze fussi stada la Slovenia a indicar Trieste in Slovenia te se gavessi scandalizà (e po chissà come mai sti erori li fa sempre e solo i italiani: no sarà miga che xe qualche a qualche funzionarietto fascistoide ghe piasi provocar?)

  5. Pieri ha detto:

    Sfsn gli unici che provocano siete tu e i redattori di questi patetici articoletti…una svista innocua da parte di qualcuno che non saprà dov’è il Friuli, figurati Aidussina

  6. bonalama ha detto:

    ma un paio di anni fa la gelmini non aveva fatto una roba simile con i comprensori scolastici mi sembra in quell’area?

  7. luftanze ha detto:

    Riprendo dai commenti su FB: ciclicamente, questo problema si ripropone. Una volta sul sito del ministero dell’istruzione, un’altra sul sito delle Poste etc..etc…. pare che la rogna abbia origine dal database pensionistico che riporta le localita’ quando erano sotto amministrazione italiana. La stessa fonte di dati verrebbe utilizzata anche per altri database di interesse statale, replicandosi cosi’ in maniera grottesca. Sarebbe attuale ed interessante anche sapere, come nello stesso database viene considerata Trieste nel periodo TLT…bona de Dio che ai tempi dei romani no i gaveva database informatici, senno’….

  8. capitano ha detto:

    Accisa manent.

  9. nick ha detto:

    ma figurarsi, caro Sfsn. ad Aidussina figura cosa gli frega di essere finiti sul sito dei Monopoli….ma dai, siamo seri. E comunque cerchiamo di fare parallelismi intelligenti. Un conto è sbagliarsi su un paesino come Aidussina; un conto, sua una città come Trieste. Ribadisco, ad ogni modo: si tratta di un banale errore e basta, e credo che luftanze abbia ragione nell’ipotizzare quel tipo di proveniente. Vederci dietro strane dietrologie è davvero grottesco!

  10. Fattori Mario ha detto:

    Non bisogna aspettarci nulla da questi personaggi.
    Ancora oggi qualcuno giustifica simili “sbagli”mah!

  11. luftanze ha detto:

    un conto e’ sbagliarsi su un paesino, un conto e’ riportare tutta una fetta di territorio sul quale si sono svolte vicende storiche tragiche, causate proprio da ben noti appetiti territoriali, che risultano in un tasto dolente ancora oggi.
    C’e’ gente che nell’ottica di espansione territoriale ancora oggi crede nell’argomento della displuviale come confine etnico… Mi sembra piu’ che comprensibile che qualcuno se ne possa risentire se si persevera in strafalcioni del genere a distanza di quasi tre quarti di secolo.

  12. boris ha detto:

    scusate…ma solo io al link suggerito vedo un semplice elenco di soggetti italiani?
    Non trovo traccia di Aidussina…

  13. boris ha detto:

    OK…ho trovato…dal link proposto…bisogna fare una ricerca per esercizi, inserire Gorizia come provincia e a quel punto nella successiva tendina di comune compare Aidussina… che ovviamente non restituisce alcun risultato…
    ed effettivamente è un po’ anomalo come errore, visto che solitamente non si inserisce manualmente i dati dei comuni…ma si usa database già belli pronti… mah…

  14. El baziloto ha detto:

    @ boris

    Devi ravanare alla grande per arrivarci: non è proprio “evidentissimo”.

    Confermo però la ricostruzione di luftanze: tutto deriva da un vecchio database creato in realtà dall’ISTAT (così la so io) e ceduto alle amministrazioni pubbliche per i loro scopi.

    Questo database obsoleto esiste a causa del fatto che i cittadini nati o vissuti nei territori già appartenuti all’Italia hanno giornalmente necessità di interfacciarsi con l’amministrazione pubblica, soprattutto in termini di INPS e di assistenza sanitaria.

    Circa 5.000 pensioni sloveni e croati ricevono in media 400 euro pro capite dall’INPS con la “minima” o all’assegno sociale, per ottenere il quale devono fare dei salti mortali che un giorno racconterò.

    L’importo di 400 euro è fra l’altro maggiore della media delle pensioni croate, che è pari a 300 euro, di conseguenza i pensionati INPS sono considerati dei “privilegiati”, in quel paese.

    Nelida Milani ha scritto un divertente racconto di una famiglia istriana che tiene la nonna morta – ma pensionata – in cella frigorifera, tirandola fuori una volta ogni tanto per la visita del funzionario che deve accertarsi della sua situazione. In tal caso, i figli la piazzano a letto o sulla sedia a dondolo e dicono che “sta dormendo”.

    E così la pensione continua a correre…

  15. luftanze ha detto:

    @El baziloto, grazie per la precisazione. Sai mica come questo database considera lo stato del luogo di nascita quando qualcuno e’ nato ad esempio a Trieste e questa non era sotto l’Italia?Teoricamente questo dovrebbe anche influire sui documenti d’identita’.
    1943-45 Adriatische Kuestenland, 1945 i 40 giorni Jugoslavi, il TLT nel dopoguerra…

    Ad esempio, se si riporta Aidussina come territorio Italiano per uno che vi e’ nato nel 1930, viene riportato TLT per uno che e’ nato a Trieste nel 1950? Tanto per capire se vi e’ coerenza o piuttosto opprtunismo di base. grazie per l’eventuale risposta!

  16. El baziloto ha detto:

    Che io sappia, Trieste è sempre indicata come “Italia”. Quindi il principio seguito è un altro.

    Su questa materia s’è poi creato un ulteriore casino con la legge del 1989 che prevede che “nel rilasciare attestazioni, dichiarazioni, documenti in genere a cittadini italiani nati in Comuni già sotto la sovranità italiana ed oggi compresi nei territori ceduti ad altri Stati, ai sensi del trattato di pace con le potenze alleate ed associate, hanno l’ obbligo di riportare unicamente il nome italiano del Comune di nascita, senza alcun riferimento allo Stato cui attualmente appartiene.”

    In pratica, tu dici che sei nato a Pola e Pola nel documento risulta non appartenente a nessuno stato.

    In realtà pochi sono gli enti pubblici che hanno adeguato i propri programmi informatici a questa normativa, che di fatto prevede un database comune e una lunga serie di eccezioni: una per ogni comune ceduto.

    Siccome poi a semplice richiesta orale l’impiegato deve modificarti il documento secondo quanto previsto dalla norma, allora va a finire che i dirigenti se ne sono in parte infischiati, pensando che tanto dopo si arrangiava l’impiegato allo sportello.

    Risultato: se tu sei milanese ti rilasciano “di default” un documento scritto in un certo modo, se tu sei veneziano il documento è diverso.

    Ancora peggio, ma per ovvi motivi la cosa è scemata di molto col tempo: se uno era nato a Fiume al tempo dell’Ungheria ti rilasciavano un documento per cui era nato a Fiume – Italia. Cioè: non contava quando eri nato: contava il fatto che ad un certo punto quel posto era stato parte dell’Italia e quindi sempre in Italia eri nato.

    A patto che tu fossi nato prima del 1947 (Trattato di pace): se sei nato dopo, allora non puoi chiedere nulla e risulti nato in Croazia, anche se in realtà sei nato in Jugoslavia.

    Però anche qui c’erano le eccezioni. Esempio: ho una cugina nata a Spalato nei due anni di formale sovranità italiana (fine 1941 / settembre 1943). Questa qui non può chiedere il documento con scritto “Spalato” senza nulla, perché “Spalato” non è considerata fra i comuni “ceduti”. Gli accordi di Roma con la creazione della “Dalmazia italiana” sono considerati (a pieno diritto, direi) carta straccia.

    Ciò a prescindere dal fatto che a questa cugina non gliene sia mai fregato nulla, anche perché era figlia di un matrimonio misto e – girando parecchio – si è sempre sentita “cittadina del mondo”.

  17. luftanze ha detto:

    Molto interessante, un singolare esempio di burocrazia applicata senza metodo logico o piuttosto con l’unica finalita’ di far apparire le cose in un unico modo anche quando la realta’ era ben diversa e piu’ variegata. La carta si lascia scrivere…

  18. Sandi Stark ha detto:

    E chi ve ga dito che xe un refuso?

    2004: legge de la giornata della memoria

    Violante e Fassino partecipa alle manifestazioni della finta foiba de Basovizza, Napolitano dichiara che le foibe iera “pulizie etniche”. La maggior parte dell’elettorato de sinistra o certamente quei del PD ga ormai le stesse convinzioni dei fassisti. Spadaro fa outing, tutti i altri ex comunisti se adegua.

    Circolare del ministero dell’istruzion, i presidi devi segnalar i prof. che pol parlar de foibe nelle scole, l’ANVGD decidi quali storici pol parlar de foibe nelle scole e nel suo Statuto xe scritto come scopo principale:

    “compiere ogni legittima azione che possa agevolare il ritorno delle Terre Italiane della Venezia
    Giulia, del Carnaro e della Dalmazia in seno alla Madrepatria”

    Pirina fa seratine alle TV private venete, el convinzi tuti che Tito voleva invader el veneto per slavizzarlo, no per portar el comunismo

    Oggi el 98% dei “indipendentisti” veneti rivendica l’Istria e la Dalmazia

    La Provincia de Gorizia vien chiusa, le competenze de tutela linguistica e culturale passa a Udine dove no i ga alba e una longa tradizion de etnocidio e assimilazion dei sloveni

    El governo taia i contributi per le tutele linguistiche, certi prefetti nega la corrispondenza in sloven ai cittadini che ne ga diritto

    Riassumemo: solo l’estrema sinistra se salva col 3%, tuto el resto de l’elettorato xe convinto della pulizia etnica, che l’Istria iera italiana e coltiva sentimenti de giustificazionsimo per le rivendicazioni territoriali. El centro destra lo disi senza problemi solo che “no se pol” el C.S. no disi ancora che se pol cominciar a rivendicar ma el più del lavoro xe fato.

    Probabilmente el 90% dei italiani xe pronto.

    I ministeri e i Enti Statali comincia a sbagliarse e pubblicar elenchi con le vecie colonie slovene ancora italiane; questo xe el secondo caso che ricordo in pochi mesi.

    Sbaglio? Refuso? Mi go dei seri dubbi che ste robe succedi per caso, prima no iera mai successo e nei altri Paesi no succedi.

  19. El baziloto ha detto:

    Stark, tu ti fumi roba TROPPO buona.

  20. luftanze ha detto:

    hm, se il database incorporasse semplicemente tutto cio’ che era considerato territorio italiano prima delle perdite dovute alla II.GM, allora dovrebbero comparire anche localita’ cedute ai Francesi, Albania, Grecia, Libia etc… e non mi pare ci siano (non ho verificato pero’ in modo approfondito, dato che bisogna includere la provincia..).

    Se cosi’ fosse, effettivamente si tratterebbe di un “refuso” alquanto singolare e parziale, guarda caso, relativo solo alla Venezia Giulia…

  21. Giovanni Rotolanti ha detto:

    La tua al contrario basil eight,è morka?

  22. Giovanni Rotolanti ha detto:

    Ah,scusate…morka(Morca)= fondacci di caffè.

  23. hobo ha detto:

    mi no capisso piu’ njente, sandi. go leto sul sito del “governo nasionae veneto in exilio” (che ga sede a trieste in via udine) che lori i rivendica i confini dela republica de venezia del 1797, cioe’ istria ocidental (fin punta sotile, quindi compresa tuta la zona b e anche un tochetin de zona a), e dalmazia. ‘desso digo cossa che no me torna. no me torna che el “governo nasionae veneto in esilio”:
    1. partecipa ale manifestazioni de mtl;
    2. xe rapresenta’ in tribunal da edoardo longo.

  24. ikom ha detto:

    @18 Stark bevi col tappo!

  25. ikom ha detto:

    @18 Stark bevi col tappo!

  26. ikom ha detto:

    @18 Stark bevi col tappo!

  27. Sandi Stark ha detto:

    @ 23 difati son fòra de mi per sta roba. Li gavevo avisai più de un anno fa, ma i gaveva altre priorità. Adesso sembra che i gabi mandà a cagar quel personaggio che se ga messo l’indirizzo sociale nella loro sede, i disi abusivamente e no go motivo per dubitar perchè de almeno 4 persone del loro direttivo, me fido.

    I ga anche scritto de qualche parte che no i ga niente cossa spartir.

    Se te vol che te conto altre robe su le quali no son d’accordo con lori, poderia scriver un libro, difatti no son iscritto al loro movimento. Ma se tratta per lo più de argomenti se volemo secondari, disemo più “culturali e de principio” che politici. Per mi i xe prevalenti, per lori nò ma no se pol pretender de esser Gesù Cristo.

    Resta el fatto che per el momento MTL xe l’unica possibiità de portar Trieste fora de le jaize de l’Italia, compresi i kolaborazionisti sloveni che per 4 bori i vendi mare, pare e cugini.

    E giuro che mai, gavessi pensà una volta, de trovarme a darghe ragion ai sloveni bigotti piuttosto che ai comunisti, ma i tempi cambia e bisgona tignir contatto con la realtà, che la “sinistra” italiana xe ormai nazionalista e che nissun triestin che se senti sloven doveria più aver a che far con èla se ghe piasi vardarse in specio senza spudarse… opinion personale, ovviamente della quale me assumo la responsabilità nei confronti dei miei parenti e amici, perchè i altri no li go pel cul.

    No te me son antipatico, sa?

  28. aldo ha detto:

    @27 Sandi Stark

    Ma come MTL “no ga cossa spartir coi indipendentisti veneti”? I partecipa ai cortei de MTL con tanto de bandiere col leon de San Marco e i ga el stesso avvocato, Edoardo Longo. Inoltre tempo fa MTL gaveva scrito proprio qua in un thread che i ghe ga fato meter la sede legale nela sede MTL a Trieste in modo che i gabi la sede fora de l’Italia o qualcossa del genere. Abusivi?
    Se inveze adesso le robe xe cambiade e i ga roto che i lo comunichi uficialmente o te se fidi de quel che i te sussura in orecia?

  29. aldo ha detto:

    @28 Sandi Stark

    ‘la “sinistra italiana xe ormai nazionalista’

    ‘i kolaborazionisti sloveni che per 4 bori i vendi mare, pare e cugini’

    ‘trovarme a darghe ragion ai sloveni bigoti’

    Per fortuna che te resta la destra italofona e i “sloveni bigoti”. Che po’ iera i filo-imperiali za prima del ’14. In fondo xe un ritorno ale origini. Bona fortuna!

  30. Sandi Stark ha detto:

    Sior Aldo per favor, no La me staghi ciamar in causa dierettamente. Mi no intervegno sui Suoi post, parlo solo con gente che reputo onesta intellettualmente. La me moli per favor, La supplico. Nianche el principe dei troll xe mai rivà a farme scaturir, no La riverà Lei. La se tegni tranquillo e no La sprechi tempo per niente.

  31. El baziloto ha detto:

    @ luftanze

    No: il criterio non è quello dei comuni già appartenenti al territorio italiano. E’ un criterio sostanzialmente inesistente. Le uniche province a presentare nel database nomi di comuni un tempo appartenenti al loro territorio sono Gorizia e Trieste.

    Ma nemmeno tutti: nel database di Gorizia manca per esempio Opacchiasella, in quello di Trieste c’è Sesana ma manca la gran parte degli altri comuni un tempo italiani oggi sloveni. Non ci sono i comuni istriani. Non c’è la provincia del Carnaro.

    Pare in definitiva un database “estemporaneo”.

  32. El baziloto ha detto:

    @ aldo

    “Mi no intervegno sui Suoi post, parlo solo con gente che reputo onesta intellettualmente”.

    Disonesto intellettualmente, ti xe!

    El Stark me par in un momento de grave involuzion. Se ga talmente tanto incazzà coll’universo extra-austriaco che el so zervel se ga invarigolà.

  33. aldo ha detto:

    @30 Sandi Stark (no per lù ma come riferimento per i altri)

    Orpo, ‘lora cambio “Per fortuna che TE resta…” in “Per fortina che GHE resta…”

  34. Sandi Stark ha detto:

    La ga capelà de grosso Herr Pampel, che la destra italofona xe el pezo nemico mio e de i rari che la pensa come mi. Ma solo perchè i ga el cortel da la parte del manigo, i nazionalisti sloveni me sta anche su le jaize solo che conossendoli ‘bastanza ben no li considero pericolosi visto che no i rivendica territori, popoli e supremazia culturale.

    Salvo qualche rara monada che i fa, tutto sommanto trascurabile, che fa mal ai singoli quando la subissi ma che no xe confrontabile con el vostro nazionalismo missionario che xe come la bomba atomica.

    La go pregada de no rivolgerse direttamente al sottoscritto perchè no la reputo intellettualmente onesto, la capissi el triestin? La preferissi un’altra lingua? La me mola o no?

  35. aldo ha detto:

    idolo!

  36. sfsn ha detto:

    @ Nick 9:
    veramente no xe un paesotto: xe tutto l’ex territorio della provincia de Gorizia, dunque circa 100.000 persone.
    Se te leggessi i aticoli forsi te capirìa meio de cossa se sta parlando.
    Ah, ma tanto ti ormai te son come Lojze: scienza infusa e contatto diretto con dio.

  37. Fiora ha detto:

    @35 e 32
    vanti cussì e in colegio voi dò! 😀
    per el Bazil8 e Aldo me toca riesumar l’antica minacia…

  38. effebi ha detto:

    Sandi: “…i rari che la pensa come mi…”

    xe quel che volevimo sentir…

    rari… appunto… rari

  39. dimaco ha detto:

    ma come in coleggio? sperò li dei frati che on quello’altro ci sono io
    🙂

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