3 Settembre 2013

Presentata a Monfalcone l’autobiografia di Giacomo Scotti “Per caso e per passione”

Ha scelto Monfalcone, città a cui è profondamente legato sin dal 1947, lo scrittore Giacomo Scotti per la sua prima presentazione del nuovo libro “Per caso e per passione” autobiografia uscita in queste settimane per l’editoriale Lint, scritta all’età di 85 anni e nella quale si ripercorrono le vicende politiche a cavallo dell’ultima guerra e del dopoguerra. La presentazione, coordinata da Lucio Gregoretti, si è svolta sabato scorso nella galleria espositiva assieme al presidente del Circolo di cultura isto-veneta Istria, Fabio Scropetta.
Il volume è una testimonianza davvero eccezionale di un intellettuale e poeta, un autodidatta enciclopedico, che l’ostinazione ed i casi della vita hanno portato a vivere controcorrente i grandi eventi che hanno segnato la storia degli ultimi settant’anni delle terre della ex-Jugoslavia. Scotti, partendo assieme ai cosiddetti “canterini” ha vissuto nella direzione opposta l’esodo che dopo il secondo conflitto vide migliaia di italiani abbandonare la terra istriana. Lui fece il percorso contrario verso la “terra del socialismo”, assieme a molti altri operai ed ex-partigiani, provenienti in particolare da Monfalcone.
Il libro si apre con la ricostruzione delle vicende familiari per approfondire nella parte centrale il periodo della scelta di vivere nella nuova Jugoslavia e le complesse vicende che caratterizzarono gli anni del 1950 e del 1960 anche per le tensioni che toccarono i rapporti fra i diversi filoni dell’internazionale comunista. Autore di un numero enorme di pubblicazioni, saggi, racconti, poesie e persino favole giovanili, è stato uno delle personalità culturali del dialogo negli anni in cui era prevalente l’integralismo nazionalista. Dal 1986 Giacomo Scotti vive tra Trieste e Fiume e ha vissuto le vicende dei cambiamenti geopolitici dei Balcani raccontandoli nei suoi libri come “Operazione Tempesta” nel 1996 e “Storie di profughi e massacri, del 2001 in cui ha testimoniato i crimini commessi dalla Croazia durante il conflitto. “Per caso e per passione” si chiude con i ricordi della sua collaborazione con associazioni umanitarie italiane nella gestione dei campi profughi a Fiume e nella gestione degli aiuti alle vittime della guerra nella ex-Jugoslavia. Una vita non banale, quella di: un testimone e un protagonista di un’epoca da non dimenticare.

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4 commenti a Presentata a Monfalcone l’autobiografia di Giacomo Scotti “Per caso e per passione”

  1. sfsn ha detto:

    Grande Scotti! Speremo che anche giacomin nostro rivi fin a 100 cussì ghe podemo far una festa come quela de Pahor! (e magari el comun ghe toca controvoia darghe un riconoscimento!)

  2. Paolo Geri ha detto:

    Ovviamente Scotti non è partito nel dopoguerra per la Jugoslavia con “i cosiddetti canterini” ma con i “cantierini” cioè le centinaia di operai comunisti di Monfalcone che vedevano nel paese di Tito la realizzazione del socialismo. Sappiamo tutti come è andata a finire dopo il Cominform.

  3. Jasna ha detto:

    Con i canterini mi sono ribaltata 😀

  4. El baziloto ha detto:

    Una mia amica era presente e mi ha fatto avere un po’ di foto. Mi ha detto che Scotti ancora alla sua età ha un impeto travolgente.

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