26 Agosto 2013

Bungalow si o no: l’equivoco di una norma troppo difficile da capire

”Non puo’ essere accettabile assimilare la presenza di roulotte e camper all’interno dei campeggi ad interventi di nuova costruzione, da assoggettare ad autorizzazioni urbanistiche ed edilizie. Se effettivamente il decreto del ”Fare” equipara camper e roulotte a vere e proprie abitazioni, la norma va prontamente corretta in quanto gli effetti sull’economia turistica, anche del Friuli Venezia Giulia, sarebbero molto negativi”. Questo dichiara pubblicamente la nostra presidente, reagendo alcuni giorni fa ad un passaggio del decreto che lei crede “ equiparando la collocazione delle roulotte, dei camper e delle case mobili nei campeggi agli interventi di nuova costruzione” renda necessari complessi adempimenti urbanistici e autorizzazioni edilizie. Ci casca anche il presidente della Regione Veneto, in effetti.
In realtà la norma dice l’esatto contrario: lo chiarisce la nostra collaboratrice Marilisa Bombi che sul quotidiano economico Italia Oggi del 23 agosto spiega come non solo camper e caravan non hanno alcun problema a starsene nei campeggi, ma è persino consentito installare bungalow sulle piazzole senza più chiedere il permesso di costruire.
Indubbiamente chi materialmente produce i testi delle leggi ha fatto scuola dall’Azzeccagarbugli manzoniano, ma bastava approfondire un po’ per venire a capo dell’oscuro dettato normativo: infatti il senso della norma è illustrato nella relazione di accompagnamento della legge di conversione del decreto Fare e qualche parola illuminante l’ha espressa anche l’ufficio studi del Senato.
Con buona pace di Serracchiani e Zaia, dunque, da ora in poi sarà lecito innalzare bungalow e dare vita a megalopoli di case mobili nei campeggi di caravan e camper. Italia Nostra denuncia la nuova invenzione normativa che, in controtendenza con quella che dovrebbe essere la politica nazionale di tutela dell’ambiente, del suolo e del paesaggio, spalanca le porte a quella che ha le potenzialità per diventare una enorme speculazione e una nuova modalità di massacro del territorio.

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2 commenti a Bungalow si o no: l’equivoco di una norma troppo difficile da capire

  1. ufo ha detto:

    »Il senso della norma è illustrato nella relazione di accompagnamento della legge di conversione del decreto«. Adesso si che mi sento tranquillo nella mia presunzione di essere in regola colle leggi della Repubblica. Facile: basta fare quello che la legge dice di fare e non fare quello che la legge dice di non fare. Moltiplicato per un totale di oltre centomila leggi vagamente vigenti, ognuna accompagnata da uno o più regolamenti attuativi e da un turbinio di circolari ministeriali e sentenze sgrammaticamente interpretative, il tutto compilato in burocratese con tracce di latinorum, traduzione a carico del cittadino: ora si scopre che per la certezza del diritto occorre anche sapere le scartoffie accompagnatorie, e un giorno magari anche i tutti i verbali di seduta e gli editoriali sulla stampa filogovernativa.

    Potremmo chiedere all’Albania se per cortesia ci invade e porta un po di serietà? Nel caso non avessero tempo, ci accontentiamo del Mozambico.

  2. Rosi ha detto:

    Il Mozambico andrebbe benissimo,
    come anche il Madagascar…

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