14 Agosto 2013

Rigassificatore di Trieste: gli ambientalisti chiedono di azzerare il progetto

‘Serve un’azione congiunta di tutti gli enti locali per chiedere al Governo l’azzeramento del progetto del rigassificatore proposto da Gas Natural a Trieste-Zaule”. Lo sostiene una nota inviata da Wwf, Legambiente e Italia Nostra alla presidente della Regione, a quella della Provincia di Trieste, ai sindaci di Trieste, Muggia e San Dorligo-Dolina, e alla presidente dell’Autorità portuale. Le tre associazioni chiedono in particolare di segnalare ai Ministri e ai Ministeri competenti (Ambiente e Beni culturali) la ”necessità di annullare il decreto Via che nel 2009, a firma Prestigiacomo e Bondi, dichiarò la compatibilità ambientale del progetto di Gas Natural”. In una memoria giuridica, le tre associazioni ambientaliste rilevano tra l’altro che il 18 ottobre scadrà la ”sospensione dell’efficacia” del decreto Via del 2009, contenuta nel decreto dello scorso 18 aprile a firma degli allora ministri Clini e Ornaghi. ”Nessuna delle due ipotesi contenute nel decreto – osservano gli ambientalisti – cioè la modifica delle previsioni del Piano Regolatore del Porto di Trieste per renderlo compatibile con il rigassificatore, e l’individuazione di un nuovo sito per l’impianto da parte di GasNatural, si è verificata”. Di conseguenza, secondo le tre associazioni, il 18 ottobre potrebbe riprendere piena efficacia il decreto Via del 2009 e ripartire la procedura per il rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione del rigassificatore. A quel punto, a sbarrare la strada a GasNatural rimarrebbero soltanto i ricorsi contro il decreto Via presentati dagli ambientalisti e dai Comuni di Muggia e S. Dorligo-Dolina, cui si è affiancato l’anno scorso anche il Comune di Trieste. (tratto da ANSA)

Tag: , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *