Ore cruciali per il rigassificatore, le cui sorti di stanno decidendo in queste ore a Bruxelles. E’ braccio di ferro fra Italia e Slovenia sul rigassificatore triestino di Zaule. ”Non c’e’ accordo” riferiscono fonti Ue, dopo la riunione Commissione Ue e Stati membri sull’energia. La Slovenia ha espresso il veto al progetto di Zaule e non ha accettato l’ipotesi di un progetto alternativo di interesse comune sempre nell’Adriatico. ”I negoziati fra Italia e Slovenia sono in corso e la Commissione europea cerca di facilitare un accordo” riferisce l’ANSA. L’esecutivo Ue dovrebbe prendere una decisione sulla lista delle nuove infrastrutture energetiche prioritarie entro i primi di ottobre; il rigassificatore di Zaule è discusso nell’ambito di gruppi regionali di lavoro.
Scrive Il Piccolo: il rigassificatore da realizzare «a Zaule o in un altro sito dell’Alto Adriatico», questa la dizione precisa, è stato inserito nell’elenco dei progetti prioritari di interesse europeo
24 Luglio 2013
xe veramente vergognoso: prima el gopverno Berlusconi, dopo Monti, dopo Letta, zerca de far sto ecomostro nonostante l’opposizion ormai de TUTTI. Viva la democrazia e la libera impresa che ghe somiglia sempre de più ala pianificazion stalinista.
Ma allora cosa è andata a dire la Regione a Lubiana?
Forse… voi lasciatemi fare un rigassificatore ed io in cambio… io in cambio…
Forse… non faccio ripartire il porto di Trieste! Così il traffico va tutto a Koper!
Federico,
el governo de Lubiana xe l’unico governo europeo a aver espresso un parere contrario alla costruzion de un rigassificator nell’alto Adriatico (notizia de stamatina), però l’UE ga auspicà un accordo tra italia e slovenia per risolver la question. Secondo mi no centra el porto de Koper, ma inveze i ghe darà ala Slovenia el permesso de radopiar la centrale de Krsko….
Giusto giusto in tempo per benedire l’ingresso della Croazia in UE: il progetto di rigassificatore a Veglia-Omisalj è pronto all’incasso. Che se lo prendano loro.
Divertente. Basta scrivere “riferiscono fonti UE” e tutti a prendere questa versione dei fatti come fosse oro colato.
Ora che abbiamo scoperto che è la regione Friuli a decidere se il porto di Camber lavora o vivacchia (come abbiamo fatto a non accorgercene sotto Tondo?), sono curioso di vedere quali altri perle di saggezza seguiranno.
Nel frattempo consiglio di leggere sulle Primorske novice l’intervista al ministro Omerzel. Istruttiva.
la democrazia è finita, i cittadini non possono decidere più della loro vita, gli interessi di pochi prevalgono su tutto, e logicamente la politica è loro complice