23 Luglio 2013

Per i 50 anni della strage del Vajont che la diga sia monumento nazionale

Vajont 9 ottobre 1963, 487 sono i bambini con meno di 15 anni morti non per incuria ma per colpa. Questo è quello che leggerai nell’area della diga, non della tragedia, non dell’incidente, non del dramma o della fatalità, ma della strage del Vajont. Poi una lunga fila di nomi, bambini mai nati, uccisi, per la violenza che l’uomo ha esercitato verso la natura per il solito becero profitto. Non hai la forza di piangere, la rabbia è talmente forte, dura, che muta ogni lacrima in silenzio, il silenzio nell’urlo, urlo che l’eco delle montagne incateneranno ogni oltre oblio nell’ululato del dolore.
2018 persone travolte dalla furia della natura. Una furia che si è accanita verso l’innocenza di un popolo senza scalfire i veri responsabili di quella strage. Vennero distrutti i borghi di Frasègn, Le Spesse, Il Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino, Faè e la parte bassa dell’abitato di Erto, Longarone Pirago, Maè, Villanova, Rivalta. Furono danneggiati gli abitati di Codissago, Castellavazzo, Fortogna, Dogna e Provagna, Soverzene, Ponte nelle Alpi, la borgata di Caorera e di Borgo Piave. Vedrai l’imponenza della diga, sorprenderti e sconvolgerti, cemento, e ruggine, strade e cavità e ciò che rimane della frana. Leggerai Enel di m…, scritto con una bomboletta color bianco, e vedrai sui cancelli che condurranno a quel mostro immobile, il cartello dell’Enel, oggi proprietaria delle strutture e dei terreni. L’Enel il 10 ottobre del 1963 scriveva “ la diga è rimasta intatta il che prova l’eccellenza del manufatto e il largo margine di sicurezza adottato. La enorme massa rocciosa franata ( …) testimonia che il disastro rientra fra quegli eventi naturali a carattere catastrofico , assolutamente imprevedibili” Sul sito del Comune di Longarone si ricorda che la “Cassazione, pur nella mitezza delle pene inflitte agli imputati, accoglieva sul piano dei principi, l’accusa: si dichiarava la prevedibilità dell’evento, per cui frana e inondazione costituivano un disastro colposo”.
Nel febbraio 2008, nel corso della presentazione dell’ International Year ofPlanet Earth il disastro del Vajont fu ricordato come un caso esemplare di “disastro evitabile” causato dalla scarsa comprensione delle scienze della terra e dal «fallimento di ingegneri e geologi nel comprendere la natura del problema che stavano cercando di affrontare» La frana monte Toc del novembre 1960 è stato un segnale, vi furono anche proteste e scioperi per denunciare la pericolosità dell’opera, ma la storia ha ben insegnato come è finita, ha prevalso il senso del profitto e la devastazione della natura che si è abbattuta poi su intere comunità spazzate via nell’arco di attimi che mai dovranno essere dimenticati. Eppure sembra che qualcuno vuole rimettere in funzione quel mostro. Qualcuno vuole sentir ruggire la violenza dell’essere disumano contro madre natura? Atto, a parer mio, di gravità inaudita. Si insulta la memoria, si insulta la storia, si insultano quelle persone uccise e ripeto uccise dal potere della società.
Si avvicinano i 50 anni della strage. Non voglio con questo scritto “scavalcare” i parenti delle vittime, però mi sento di lanciare la seguente proposta. Lo Stato italiano deve procedere all’espropriazione per causa di pubblica utilità della Diga per dichiararla Monumento nazionale.
Un Monumento che ben rappresenti la violenza dell’essere umano drogato dal profitto e dal potere esercitata sulla natura che, ahimè, ha scatenato l’ira funesta nata da tal dolore sul popolo inerme e che possa fermare, una volta per sempre, ogni tentativo finalizzato a ripristinare l’uso di quel mostro di cemento che tanta sofferenza , ancora viva e che mai patirà, continua ad imprimere nella mente e nel cuore di ogni persona non indifferente.
487 bambini con meno di 15 anni morti non per incuria, ma per colpa.
Contro l’indifferenza che la Diga sia Monumento nazionale.

Tag: , , , .

79 commenti a Per i 50 anni della strage del Vajont che la diga sia monumento nazionale

  1. sfsn ha detto:

    sarìa doveroso, xe che vizin ala diga del Vajont i dovessi far monumenti nazionali Piazza Fontana, la stazion de Bologna, l’Italicus, Piazza della Loggia, l’aereo de Ustica, solo per parlar de quele dove che lo Stato italian xe sta esecutore attivo. Se mettemo anche i passivi: Sant’Antonio Morignone, la Valle de Stava, la Moby Prince, la stazion de Viareggio… e questo solo andando a memoria…

  2. ROSi ha detto:

    alla fine, un grande monumento a forma stivale, in scala 1:1:
    qui fu l’Italia, il paese degli insabbiamenti
    dal quale è meglio emigrare prima possibile…

  3. ROSi ha detto:

    pardon,
    scappare…

  4. El baziloto ha detto:

    Oddio: se la diga fosse espropriata, tutti i costi per la manutenzione del lago, del canale sottostante e della diga sarebbero a carico dell’ente espropriatore. Una botta economica senza senso.

  5. bonalama ha detto:

    la diga tenne, siamo onesti, opera di ingegneria veramente ottima,all’epoca l’italia era all’avanguardia. Purtroppo il problema furono gli aspetti geologici non curati abbastanza. ma questo è risaputo (o no?)

  6. sfsn ha detto:

    sì, però el problema xe che chi ga volù e costruì la diga (la Sade) iera i stessi che ga fato le perizie geologiche sbagliade, senza calcolar che con l’invaso el monte se gavessi inzumbà de acqua fazendo diventar la terra sai più pesante

  7. bonalama ha detto:

    xe vero tutto però chi che ga progettado la diga ga intivà. Bello eh l’imprenditorato privato? tutti assolti o sbaglio? altra roba: “che ga fato le perizie” che ga fato FAR le perizie mancavano esperti indipendenti forse 😉

  8. dimaco il discolo ha detto:

    tuti asolti. solo el capocantier se ga suicidà. sfsn, no ga fado le perizie sbaiade, ga sbaiado de alzar la diga in corso d’opera. e forse no se sa ma l’autorizazion xe stada data dal comitato el 9 setembre 1943 se no ricordo mal. speto el venezian che vegni a coreger.

  9. sfsn ha detto:

    el venezian te dirà che la diga e la perizia iera ben fata perchè iera un’opera de pubblica utilità fata dai privati, tipo TAV. Anzi, probabilmente el te dirà che sicome la diga no xe mai crolada tuti quei morti xe sta fati fora dai slavocomunisti, probabilmente infoibai

  10. El baziloto ha detto:

    @ sfsn
    Invece ti dirò una cosa sola: l’eccesso di alcol è manifestamente pericoloso.

  11. El baziloto ha detto:

    @dimaco

    Esatto: a suicidarsi fu il capocantiere. Ho qualche notizia “da dentro” della storia del disastro, giacché mio padre lavorava da qualche anno prima alla SADE e poi all’ENEL. E i Semenza – il padre fu il progettista, il figlio invece il geologo che individuò le fratture della frana in corso – erano miei compaesani. Dove vivo io esiste tuttora la “Villa Semenza”, di proprietà degli eredi.

  12. capitano ha detto:

    http://www.vajont.info/
    Tanto per chiarirsi le idee.

    La danno ancora la coppa Volpi al festival del cinema?

  13. El baziloto ha detto:

    Certo che la danno. Proprio oggi ho acquistato il mio abbonamento per la prossima Mostra. E’ il trentunesimo abbonamento che faccio. Ho saltato solo l’anno del militare.

  14. capitano ha detto:

    E allora se in questo paese intitolano ancora premi ad un criminale fascista della peggior specie c’è ben poco rimasto da salvare.

  15. dimaco ha detto:

    tutta la storia si traduce in un amica parola: soldi

  16. El baziloto ha detto:

    @ capitano

    La Coppa Volpi venne assegnata financo negli anni ’40, quando Togliatti era ministro, e quindi in Italia non c’è niente da salvare da novant’anni: i venti di fascismo e i settanta di democrazia.

    Anzi: sono più che certo che tu non salveresti nulla fin da prima dell’unità.

    Per cui non c’è da preoccuparsi, se non per il tuo povero fegato.

  17. hobo ha detto:

    giuseppe volpi (poi conte di misurata) fu governatore della tripolitania dal ’21 al ’25, e in tale veste fu il responsabile politico della repressione sanguinosa operata da graziani contro i ribelli.

    si sono dovuti aspettare gli anni settanta perche’ in italia si cominciasse a parlare dei crimini del nostro colonialismo, ma ancora oggi in italia non c’e’ una consapevolezza critica di questi aspetti sordidi della nostra storia.

  18. El baziloto ha detto:

    @ hobo

    Hai letto la voce di itWiki, evidentemente. Che però è sbagliata. Graziani all’epoca era un semiignoto colonnello, che non si notò quasi. Le sua atrocità ebbero luogo anni dopo, quando Volpi non era più governatore.

    La campagna della riconquista della Libia – pur essendo un’operazione di guerra – non fu caratterizzata da atrocità di rilievo.

  19. El baziloto ha detto:

    Per capirsi: sto parlando della campagna del 1922-1924.

  20. hobo ha detto:

    no, non ho letto wiki. ho altre fonti. volpi e graziani furono mandati da amendoa in libia nel 1921. dopo la marcia su roma, mussolini ordino’ loro di picchiare duro, e cosi’ fecero. nel giro di due anni riconquistarono la tripolitania. senonche’ la guerriglia si sposto’ in cirenaica. nel ’25 volpi rassegno’ le dimissioni e torno’ in italia. di li’ a poco in libia arrivo’ badoglio, e comincio’ la fase piu’ cruenta e bestiale della “riconquista”, condotta sul campo da graziani.

  21. hobo ha detto:

    sulla campagna del ’21-’24, c’e’ il libro di del boca “a un passo dalla forca – atrocita’ e infamie dell’occupazione italiana della Libia nelle memorie del patriota mohamed fekini”

  22. El baziloto ha detto:

    Altre fonti? Spero che non si tratti del libro della Randazzo, pieno di errori.

    Confermo quanto ho scritto sopra: la campagna per la riconquista della Tripolitania del 1922-1924 fu una guerra, ma non particolarmente diversa da altre guerre precedenti in quel territorio. Fra l’altro, condotta con una parte dei berberi a favore degli italiani, mentre erano in prevalenza gli arabi a combattere contro. E le truppe italiane erano in massima parte formate da ascari ed eritrei.

    Graziani nell’occasione si distinse per la liberazione della cittadina di Aziza (1922) alla testa di una colonna partita da Tripoli.

    Del Boca – che di sicuro non è sospettabile di filograzianismo o di filovolpismo – non cita nessun episodio particolare in questo periodo.

    Ripeto: siamo in un contesto pur sempre di guerra: durante i tre anni di campagna militare nel periodo volpiano, i cosiddetti “ribelli” ebbero in tutto 6500 vittime.

  23. hobo ha detto:

    la mia fonte e’ del boca.

    non e’ che se dopo il ’28 sono state fatte cose bestiali (paragonabili a quelle fatte dai tedeschi in ukraina) questo rende insignificante quel che e’ successo tra il ’22 e il ’24.

    volpi diresse la repressione, istitui’ tribunali speciali, fece impiccare diversi capi dei ribelli, eccetera.

    badoglio fu peggio di volpi? si’, certo. badoglio (con graziani) in libia si rese responsabile di un genocidio.

    ma questo non rende volpi una figura di cui andar fieri, direi.

  24. hobo ha detto:

    (to be continued – maybe. domani mattina parto per le ferie)

  25. El baziloto ha detto:

    Mai detto che Volpi fosse uno stinco di santo. Io semplicemente dico che non gli si possono imputare le stragi in Libia avvenute anni dopo la sua partenza. “Dirigere la repressione”, è una frase generica. Diresse – dal punto di vista politico, di certo non da quello militare – la riconquista. “Istituì tribunali speciali”, di per sé può voler dire tutto e niente. “Fece impiccare diversi capi dei ribelli”, fa parte della stessa logica di guerra nella quale operavano sia i filoitaliani che i filoarabi. O si pensa che i filoarabi (la Libia era possesso di altri fin dai primi secoli dopo Cristo) non impiccarono o uccisero nessuno?

    Del Boca denuncia le atrocità del periodo successivo a Volpi: non di certo quelle del 1922-1924.

  26. hobo ha detto:

    ti rispondo di corsa prima di partire.
    1) non ho attribuito a volpi le stragi commesse dopo la sua partenza.
    2) il libro di del boca che ho citato tratta anche il periodo 22-24, raccontando quel che e’ successo, ne’ piu’ ne’ meno.
    3) e’ l’italia che ha aggredito e conquistato la libia, non viceversa.
    4) e’ sempre l’italia che nel ’20 ha fatto carta straccia degli accordi appena sottoscritti con le popolazioni locali. (scusa la scarsa precisione, ma sono in partenza)

    ora devo andare.

  27. capitano ha detto:

    #16 non ho capito cosa te ne tiri fuori Togliatti in questa discussione. Stavamo parlando di un personaggio chiave nella storia del Vajont e tutt’ora ricordato con un premio a lui dedicato. Sospetto che se fosse stato triestino avresti avuto un’opinione del tutto diversa ma dato che te lo ritrovi come illustre concittadino guai a parlarne male.

  28. John Remada ha detto:

    Ma come capitano? l’idolo saccente di ieri non può disporre dei propri lacchè servili?Sei tu che ti schierato con un pallone gonfiato,e ti lamenti se ti si sgonfia contro,e anche l’altro ci è rimasto male…certo non è un fascista,ma diciamo che chiude un occhio,anche due,su certi fascisti….;la caduta delle aquile? Giovanni Menon Monfalcone.

  29. El baziloto ha detto:

    @ capitano
    Sarà anche un personaggio chiave per la storia del disastro del Vajont, ma si dà il caso che sia morto nel 1947, dopo circa tre anni di demenza, avendo messo tutto il suo impero in mano all’amico Vittorio Cini.

    La domanda è: com’è possibile che questo sia un personaggio chiave relativamente al disastro del Vajont, che è accaduto quindici anni dopo la sua morte e ben diciotto anni dopo che aveva lasciato la guida della SADE?

  30. El baziloto ha detto:

    Dimenticavo: ovviamente le pippone che ti fai sul fatto che non sia un triestino ma che sia un veneziano sono il solito segno di un certo qual squilibrio nel tuo approccio al sottoscritto. Non a caso, sei l’apristrada del mio spasimante Johnnie.

    Mettetevi in fila, ragazzi.

  31. El baziloto ha detto:

    @ hobo

    Il libro di Del Boca ce l’ho. Ieri sera l’ho scorso in velocità, per cui posso averlo letto male. Se mi indichi dove l’autore punti il dito contro Volpi…

  32. capitano ha detto:

    Tranquillo ho già recuperato il feticcio vudù nel cesto della spazzatura.

  33. John Remada ha detto:

    Il triangolo isoscele è fatto di 2 lati,via il + debole…ma gli altri 2 si reggono da soli? Poi uno è in ferie,e ne rimane uno….

  34. capitano ha detto:

    #29 sul perchè guardati il video di Paolini.

    1929

    30 gennaio – la Società Idroelettrica Veneta di Giuseppe Volpi chiede la concessione di derivazione del torrente Vajont per la produzione di energia elettrica, corredata dal progetto dell’ingegner Carlo Semenza

    e successivi

    http://www.vajont.info/vajontNiccolini1.html

  35. John Remada ha detto:

    el bariloto,sono soddisfatto,quando voglio ti trovo,so dove risiedi e basta questo;uno come te si trova come trovare un pagliaio in un campo di aghi;quindi al limite potresti anche presentarti,in fin dei conti mi stai disinteressando,ma così perdi carisma con i lettori,un anonimo come si fa a acclamare?Il tuo stile narcista è paragonabile a tizi come v.sgarbi,pensa a sgarbi come anonimo,impossibile!

  36. sfsn ha detto:

    Volpi xe sta anche un bel sciacallo sulla pelle dei ebrei, visto che el xe diventà presidente delle Generali co i ga fato fora Morpurgo per le leggi razziali.
    Quanto al comento 11 de Lojze, el me ricorda sempre de più el Numero 1 del gruppo TNT: el Numero 1 iera presente all’assedio de Troia, allo sbarco de Colombo in America, e el conosseva personalmente Giulio Cesare, Cleopatra e Robespierre. Guarda caso parenti de Lojze lavorava alla Sade, conosseva Volpi di Misurata, iera presenti al sbarco dela Maledeta Barca, al attentato de Sarajevo e Lojze in persona iera dirimpetaio dela Risera!

  37. John Remada ha detto:

    Sì,Sfsn concordo,anche meglio del Numero Uno,scommetto che era presente a Little Big Horn,ma Custer non lo ha ascoltato,poi si è salvato promettendo agli indiani l’indipendenza,oltre a tanta acqua di fuoco,mentre loro pensavano il da farsi,si è travestito da bisonte e si è salvato…deve essere andata così…

  38. nick ha detto:

    Però che balle con ‘sta ossession del profitto che è un male, che è una vergogna, che è cattivo, che è colpa di tutto….che balle ‘sta roba di dover sempre attribuire le colpe, le responsabilità, anche quelle più specifiche al demonio del profitto. Peraltro, parlando di un’Italia, quella degli anni ’50, profondamente diversa da quella attuale, e dalle sue dinamiche – anche molto distorte, per carità – in tema di economia e sviluppo. Il profitto, l’obiettivo dell’utile è un requisito fondamentale per garantire l’efficienza – e quindi la sostenibilità nel tempo – delle imprese. Di qualsiasi impresa. Qualsiasi. Senza questa prospettiva – leggersi un po’ la storia, please – tutto è sempre e solo naufragato.

  39. dimaco ha detto:

    probabilmente lojze iera sula luna con Armstrong. Xe sceso prima de lui per la foto

  40. dimaco ha detto:

    @38
    avrà promesso l’isola di Manhattan e la costa orientale degli usa ma alla fine è stata una vittoria mutilata

  41. El baziloto ha detto:

    @ sfsn

    Non “parenti” genericamente intesi hanno lavorato alla SADE, ma mio padre. Assunto nel 1954. Che la famiglia Semenza abbia abitato ed abbia tuttora una casa al Lido di Venezia, lo sanno tutti i lidensi che conoscono anche per sentito dire il Vajont. Non è che Lido sia Pechino, e nemmeno Trieste: tutti conoscono tutti.

    Ma sicuramente tu ti costruirai un’interpretazione complottistico/planetaria di questi oscuri fatti.

    Ovviamente tutti gli altri esempi che hai fatto (Sarajevo ecc. ecc.) sono quel che sono, e cioè esempi della minchia.

    Dimaco s’accoda, ma come capita in questi casi il minestrone gli viene rancido.

    Ritornando a Volpi, io devo ripetere una cosa che evidentemente risulta ostica a causa di difficoltà di comprensione della lingua italiana: non ho mai detto che Volpi fosse un santerellino. Semplicemente ho scritto – e lo ripeto – che non ho trovato fonti che gli addebitino delle atrocità di guerra. E mi spiace per le vostre belle facce: mi fido di più delle fonti che delle minchiate.

    Johnnie infine continua con queste menate del “ti trovo/ti conosco/so chi sei” eccetera eccetera. Una sola risposta: frega niente.

    Veniamo adesso alle cose più serie, e cioè all’intervento di capitano. E’ vero che Volpi chiese il permesso di sfruttamento idroelettrico dell’area. Lo chiese nel 1929. Trentaquattro anni prima del disastro. Quasi vent’anni prima dell’ok da parte delle autorità statali. Che diedero l’ok quando Volpi era già terra da boccali, dopo tre anni che era impazzito.

    Adesso: pensare che Volpi fosse responsabile del disastro del Vajont – ripeto: il progetto della diga è stato fatto dopo che lui era morto; la diga è stata costruita dopo che lui era morto; il disastro è accaduto dopo che lui era morto – è cosa mediamente lunare.

    Sarebbe come dire che Giacomo Costa (armatore fondatore del gruppo Costa) è responsabile del disastro della Costa Concordia.

    Vabbé che in un blog si può scrivere quel che si vuole, ma non bisogna mica essere Hegel per comprendere il limite al concetto di causalità.

  42. capitano ha detto:

    “la concessione 15 ottobre 1943”.
    La geologia non l’hanno portata gli americani con il juke box.

  43. El baziloto ha detto:

    Ommariavergine: adesso mi tocca spiegare la differenza fra “concessione” e “attuazione”. Che “progetto” era stato “concesso” il 15 ottobre 1943?

    E non sai che la concessione fu invece accordata con DPR 729 del 21 marzo 1948 (Volpi era già morto e sepolto da un annetto, nonché fuori dalla società da oltre quattro anni)?

    E non sai che il progetto venne poi cambiato nuovamente, anche dopo la concessione del 1948, modificandolo strutturalmente?

    Oltre a ciò, Volpi era geologo? E da quando?

  44. capitano ha detto:

    Mettiamola così: tu identifichi le responsabilità di ciò che è accaduto agli spiriti maligni.
    Io invece sono un materialista malfidato che la pensa in maniera diversa su quali siano le responsabilità umane della strage.
    Probabilmente per te il petrolchimico, l’eternit, seveso sono segni del destino che devono colpire le società in cerca della redenzione industriale.

  45. El baziloto ha detto:

    Invece e’ vero esattamemte l’opposto: io imputo la responsabilita’ del disastro ai responsabili (lapallissiano), tu agli spiriti. Maligni di default.

  46. capitano ha detto:

    E per fortuna che non sei il giudice, avresti chiamato sul banco degli imputati 270 milioni di metri cubi di roccia.

  47. capitano ha detto:

    E per fortuna che non sei il giudice, avresti chiamato sul banco degli imputati 270 milioni di metri cubi di roccia.

  48. dimaco ha detto:

    il geologo era dalpiaz la successiva perizia fu commissionata al figlio di semenza nella quale spaventava una frana enorme ma fu obbligato a rivederla in favorire della Sade . successivamente vuole effettuato un test alle’istituto idrogeologico ma il risultato disastroso fu nascosto e solo successivamente un impiegato lo consegnò. alla Sade interessava vendere la diga alla enel. per questo fecero le prose di invaso. se la frana fosse caduta più tardi la responsabilità sarebbe ricaduta sulla’enel. da non dimenticarla perizia di Muller che stimo la frana a 150 milioni di metri cubi e che era un rischio ccontinuare.

  49. El baziloto ha detto:

    @ capitano
    Mi pare che tu stia sbarellando alquanto…

    @ dimaco
    Scandalose furono le miti sentenze. Anche le sentenze in sede civile – alla fine – liquidarono delle somme ridicole. A mio modo di vedere qui in Europa dovrebbe valere il criterio discrezionale valido negli USA, per la determinazione del danno. Tale per cui un morto ammazzato può anche valere dieci milioni di Euro, ed un disastro come quello del Vajont può causare pure il fallimento di una multinazionale. Da noi invece i limiti per il risarcimento sono molto più angusti. E in generale poi entrano in campo degli altri fattori (generalmente definibili “di forza”), per i quali uno dei disastri maggiori della storia (Bhopal: oltre mezzo milione di persone fra morti e danneggiati) ha portato a risarcimenti irrisori di fronte ai quali quelli del Vajont appaiono plurimiliardari.

    Per non parlare dei disastri ambientali come quello mostruoso del Golfo del Messico, che nonostante le immani devastazioni non vedrà il crollo della BP, che se la cavera con qualche miliardo di dollari di risarcimenti. Nulla, per una società che presenta più di dieci miliardi di utili ogni anno.

  50. El baziloto ha detto:

    In altre parole: le condanne penali fanno poco paura a questi qui. Bastonali su ciò che hanno di più caro – e cioè i soldi – e vedrai che staranno molto più attenti.

  51. Sandi Stark ha detto:

    @ 17 prima ancora el iera un masson, probabile contrabbandier de spagnoleti, irredentista e trapoler; el se iera fato costruir el porto de Marghera (inaugurà in tempo de guerra!) che no doveva servir solo per i petroli ma sopratutto per farghe concorrenza a Trieste, antico sogno dei veneziani che i iera incazài co’ l’Austria dal 1848 più perchè i gaveva preferì Trieste come porto, che per altro.

    De la clapa del porto de Marghera, iera el Gotha de la massoneria patriottica veneziana: Cini, Volpi stesso che iera anche de religion ebraica, Foscari, Petit. Tutti fassisti, el secondo e el terzo gaveva curriculum da processo alla corte dell’Aja, Foscari iera fondator de l’Associasione Nazionalista Italiana, volontario in Libia, Presidente della “Trento e Trieste”, amico de d’Annunzio, Sottosegretario delle Colonie nel 1916, “legionario de Fiume”, Gran Trapoler del Goveno per el Montenegro eccetera… roba da mille anni de canòn.

    Nel 1908 comincia el trapolez de Marghera, Volpi iera presidente sia de la Sade che del Porto de Marghera e de zento altre robe. El “cor business” iera l’annession de 5-6 comuni della terraferma da parte de Venezia e el sfruttamento della manodopera della “terraferma” che iera a buon mercato perchè no iera lavor, la gente emigrava e gaveva la malaria.

    Nella letteratura del periodo, i citava spesso l’episodio del marzo del 1915 quando i contadini gaveva assaltà un carro de formento a San Donà, tanto ben che i stava e tanta “civiltà” che i doveva portarne. Ma te sa come iera in Italia: 2 magnava come principi e 98 pativa.

    Secondo le voci tramandade da generazion in generazion e confermade da illustri testimonianze come Zita di Borbone Parma, alcune modernissime gru del Porto de Trieste lassava la città nel 1919-1920 con destinazion Marghera, per impignirghe el cul al conte Volpi che non pago, nel 1938 se fazeva nominàr Presidente delle Generali, e cussì el dominio ‘talian de la città iera completo, oltre che lucrosissimo per la banda della quale fazeva parte Luigi Rizzo, l’ammiraglio Camperio, el Principe Dentice, el Duca d’Aosta e tante altre sanguisughe che se gaveva fiondà in città per spartirse le poltrone de oro.

    El Vajont? Coss’te vole che sia stà per quela gente… forsi i iera anche contenti perchè col disastro se iera cancellài i loghi de la discesa de Rommel a Longarone, dove el gaveva catturà diesemila ‘taliani e proprio là, nel paese dei trisavoli de sua moglie, se iera fato festòn per due giorni tra ‘taliani prigionieri che festeggiava la fine de la guerra, jäger tedeschi e schützen nostri che festeggiava l’impresa.

  52. abc ha detto:

    Sull’argomento può interessare quanto si è detto ad estoria a Gorizia:

    http://www.youtube.com/watch?v=T6UtJKJ-Wwg

    in particolare al minuto 0:03:52 si parla dell’ordinanza di sfollamento che aveva interessato gli abitanti di Erto il giorno prima della sciagura.

    Quest’anno a estoria si trattava di “briganti”, l’argomento non era certo fuori tema

  53. El baziloto ha detto:

    Standing ovation per il post numero 51 di Sandi Stark.

    Fan-ta-sti-co!

    Mai lette tante cazzate una dietro l’altra, a partire dalla storiella de “farghe concorrenza a Trieste, antico sogno dei veneziani”. Un porto nato ottocento anni prima di quello di Trieste, come “antico sogno” sperava di “farghe concorrenza a Trieste”.

    Ripeto: fan-ta-sti-co!

  54. Sandi Stark ha detto:

    Ancora qua xe sto rompiballe che insulta el prossimo e quel che la gente scrivi? Ciò redazion, sè proprio autolesionisti. Nianche i talk show ‘taliani ciama più Sgarbi, perchè i ga scoperto che l’udience che el ghe tirava su tra i sonài sbarufanti, no fazeva pari co’ quel de la gente tranquilla che se abbonava al satellite per no sentirlo più.

  55. El baziloto ha detto:

    Dai, Alessandro: contine ancora la storia de Volpi ebreo ministro fassista e del complotto giudeo-massonico contro Trieste!

  56. El baziloto ha detto:

    Ad ogni modo, ecco un elenco delle schiocchezze che hai scritto. Si badi bene: non sto parlando di “interpretazioni”, ma di fatti che tu hai descritto e che in realtà sono F-A-L-S-I.

    1. Porto Marghera non è stato “inaugurato in tempo di guerra” (immaginarsi!): nel 1917 è stato completato il progetto cosiddetto “Coen Cagli” per la costruzione del porto, basato su piani di sviluppo a fasi, ed è stata firmata la convenzione per la concessione. Esattamente la firma è del 23 luglio 1917.

    2. I veneziani non erano “incazài con l’Austria dal 1848 più perchè i gaveva preferì Trieste come porto, che per altro”. Questa è la prima che sento, ed ovviamente è una panzana galattica. Nel 1848 Venezia si rivoltò contro l’Austria, esattamente come si rivoltarono gli ungheresi, nell’ambito di quel grande fenomeno che venne chiamato “primavera dei popoli”. Le motivazioni ovviamente sono del tutto diverse dalle schicchezze che hai scritto. Notare che l’Austria aveva ricevuto in dono i territori della Serenissima da Napoleone violando i trattati, ma ovviamente dopo il Congresso di Vienna che rimise le teste coronate sui troni si guardò bene dal rendere il furto. E così si cuccò cinquant’anni di rivolte varie – ad intermittenza – fra Lombardia e Veneto. Venezia venne ripresa dall’Austria dopo più di un anno di assedio, così come l’Ungheria venne domata dopo più di un anno di guerra con battaglie campali e decine di migliaia di morti.

    3. Volpi non era ebreo. Questa è la panzana più singolare, dato che riprende un’accusa razzista del “Voelkischer Beobachter” (il giornale nazista), che accusava Volpi di essere “servo degli ebrei”. Ma che caz..volo di letture hai nel tuo background, Ale?

    4. L’affermazione per cui Cini sarebbe stato massone non è dimostrata. Anzi: tenuto conto dei rapporti strettissimi che il conte Cini ebbe con vari ordini ecclesiastici e della sua profonda crisi successiva alla morte dell’adorato figlio Giorgio (con più che cospicue donazioni alla chiesa), si pensa che egli NON fosse massone.

    5. Piero Foscari massone? Tu devi aver bevuto oltre il lecito, mio caro. Foscari fu – con Federzoni – un nazionalista della prima ora, fra i più accaniti nemici del liberalismo e della massoneria! E questo fin da prima che nascesse il fascismo, anzi: fin da prima della Grande Guerra!

    6. Tu scrivi “nel 1908 comincia el trapolez de Marghera”. Ovviamente la cosa è totalmente inventata di sana pianta. Ho già scritto quando è stato pubblicato il progetto di Porto Marghera. Ma dirò di più: secondo gli storici l’idea di un porto e di un polo industriale in terraferma era nato a Venezia… a causa degli austriaci! Le prime teorizzazioni derivano infatti dall’inaugurazione della ferrovia Venezia-Milano, notoriamente costruita dall’Austria.

    7. Tu scrivi che nel 1908 Volpi era “presidente di porto Marghera”. Cosa ovviamente falsa, dacché il porto nemmeno esisteva, in quell’anno. In quell’anno fu presentato il cosiddetto “piano Petit”: il primo piano concreto che prevedeva la costruzione di un porto in terraferma. La prima banchina di Porto Marghera fu invece inaugurata (senti che ti dico e impara!) nel 1934: all’epoca si chiamò semplicemente “molo A”. Lo stesso anno in cui s’inaugurò il ponte translagurane automobilistico, su progetto dell’ing. Miozzi.

    8. Tu scrivi che “El “cor business” iera l’annession de 5-6 comuni della terraferma da parte de Venezia e el sfruttamento della manodopera della “terraferma” che iera a buon mercato perchè no iera lavor, la gente emigrava e gaveva la malaria”. Stupefacente ignoranza! I 5-6 comuni della terraferma intanto furono cinque comuni in terraferma (Mestre, Chirignago, Zelarino, Favaro Veneto e Malcontenta) più – successivamente – tre in laguna (Pellestrina, Murano e Burano). L’idea era quella dell’edificazione della “grande Venezia”. Il tutto però non c’entra un tubo con la manodopera di terraferma, ma esattamente l’opposto: Venezia era iperaffollata, e si cercò uno sfogo verso la terraferma per la popolazione lagunare. I conque comunie della terraferma non assommavano nemmeno ad un quinto della popolazione veneziana, all’epoca.

    9. Conosco bene la “letteratura del periodo”, ma non conosco la storia del carro di frumento assaltato a San Donà di Piave a marzo del 1915. Può tranquillamente esser vero: il Veneto all’epoca era una regione assai povera. E sessant’anni di aulico governo austriaco non l’avevano certo aiutato. Ogni stato aveva problemi di questo tipo, e l’Italia di certo più di altri stati. E’ appena da ricordare che secondo la nota denuncia al parlamento di Vienna del 3 dicembre 1910 del deputato dalmata Josip Smodlaka, il governo imperiale aveva distrutto la Dalmazia, dato che oltre la metà dei paesi del Regno di Dalmazia non aveva non solo da mangiare, ma nemmeno da bere e si costringeva a bere fango e a sostenersi con radici. Sempre secondo Smodlaka, la situazione dei paesi interni della Dalmazia – dopo un secolo di Austria – era talmente allo sbando che s’invocava un nuovo Dandolo (governatore veneziano dell’epoca napoleonica) per mettere a posto le cose. Sempre secondo Smodlaka, la percentuale di analfabetismo della regione – a dispetto di tutte le fiabe che si raccontavano a Vienna – era pari al 100% per tutti i paesini a ridosso dei Velebiti, e man mano digradava verso la costa pur rimanendo sempre elevatissimo. Infatti il censimento del 1910 aveva rilevato un tasso di analfabetismo totale superiore al 60% in Dalmazia. Ma per le donne era superiore al 75%. Stesse cose – o molto simili – si rilevano (stando alle stesse statistiche) sia in Istria che in Galizia. Un disastro. E questi fatti sono contenuti in fonti edite, non in chiacchiere da salotto condite da falsità “alla Stark”.

    10. La storia delle gru trasportate a Venezia nel 1919-1920 è una nota leggenda triestina. Non esiste nulla a sostegno, e ovviamente la testimonianza di Zita non vale un fico secco. Immaginarsi che ne sapeva lei di quel che accadeva a Trieste e a Venezia nel 1919-1920!

    11. Sorprendente che Stark non si renda nemmeno conto della contraddizione insita in ciò che scrive, quando afferma che Volpi divenne presidente delle Generali nel 1938. La cosa ovviamente è vera, ma egli si guarda bene dallo spiegare perché. Volpi divenne presidente in sostituzione di Morpurgo, che in quanto ebreo cadde sotto la mannaia delle leggi antiebraiche del regime fascista. Ma appena sopra il nostro ineffabile Stark aveva scritto che Volpi era ebreo! Quindi secondo ‘sto po’-po’ di storico un ebreo come Volpi avrebbe sostituito un altro ebreo come Morpurgo alla guida del gruppo assicurativo triestino!

    12. Ovviamente Rizzo c’entra come i cavoli a merenda: puoi immaginarti che cavolo interessasse a ‘sto qua occupare “poltrone d’oro” a Trieste, quando stava tranquillo – e ricco quanto basta – a casa sua. Ad ogni modo, quando assunse le cariche di presidenza del Lloyd e dei Cantieri Riuniti, lo fece a titolo semionorifico, rinunciando alle prebende derivanti dalla carica. Ricavandone fra l’altro nel 1943 un arresto e una deportazione da parte tedesca.

    13. Ultima nota. E’ evidente che non conosci nemmeno la zona di Longarone, giacché tuttora esiste una casa (oggi zona Longarone nord), salvatasi dal disastro, dove si possono distintamente vedere i fori di proiettile attorno alle finestre, regalo del reparto di Rommel (tedesco: i tedeschi vennero spediti sul fronte italiano in massa per aiutare gli austriaci che nel 1916/17 erano allo stremo contro quelli sfigati di italiani). Come divertente notazione di contorno, ricordo un episodio poco conosciuto della futira “volpe del deserto”. A novembre del 1917 egli col suo reparto era schierato nel teatro del Monte Grappa. Comandato ad un assalto in profondità che avrebbe dovuto ripetere – negli intenti – il successo delle puntate di Caporetto, Rommel alla fine della giornate ritornò sui suoi passi: s’era perso e aveva praticamente girato in tondo per 24 ore.

  57. John Remada ha detto:

    @Stark,la redazione sembra in ferie perenne,spariti;quanto al tizio che insulta è ben poca cosa,un mitomane o energumeno che dir si voglia….sta di fatto che chi lascia fare ha delle responsabilità precise,almeno morali;si divertiranno con il clown a fare il ringmaster…e loro spettatori.

  58. El baziloto ha detto:

    Fra mitomane ed energumeno ovviamente la definizione corretta è “energumeno”.

    Sono un energumeno che ruba la merendina ai bambini viziati e lagnosi. E li sculaccia pure.

  59. John Remada ha detto:

    Un vero gentleman,direi…sig.Luigi Vianelli!

  60. El baziloto ha detto:

    Ma che gentleman e gentleman: t’ho detto che sono un energumeno. Che qui dentro sculaccia i bambini viziati e lagnosi. E più li sculaccio, più vedo che si lagnano.

    Forza Johnnie: se non sei capace a parlare di storia, almeno impara a fare l’ometto! Unodue unodue, a letto marrrsch!

  61. Sandi Stark ha detto:

    Ciò, sto blog sta diventando proprio un cesso, nei ultimi due tre anni.

  62. John Remada ha detto:

    Hai ragione…che sia alla deriva,senza alcun timoniere?Ormai anche il veneziano ha esaurito le battutine infantili…mi sa che hobo il supereroe,difensore degli umani oppressi,non troverà più nessuno al suo ritorno…la bora spazzata da una autoraffica incontrollata!

  63. John Remada ha detto:

    Tra l’altro la definizione di energumeno è di vasto raggio;a prima lettura,uno potrebbe pensare a ub personaggio trasandato,violento,privo di educazione;la traduzione che mi risulta è”Annebbiato dalla passione”,quindi potrebbe anche essere un gentleman;giudicate voi il sig.Vianelli…tra l’altro la nebbia che ha questo personaggio è evidente nel fatto che asserisce”Forza Johnnie: se non sei capace a parlare di storia”,mai parlato di storia,la sconnessione del personaggio è evidente,ha confuso il discorso con Stark,io non mi sono mai fregiato di essere storico,neanche di minima,le mie uscite erano e sono sulla situazione attuale.

  64. El baziloto ha detto:

    Johnnie, mi spiace deluderti, ma fino a ferragosto sono in giro per i monti ad arrampicare. Ce la fai a trovarti un’altra baby sitter? Fs’ l’ometto, da bravo…

  65. michela ha detto:

    @61: quoto Sandi Stark.
    infatti quest’atmosfera così pesante ha stufato pure me.
    è la stessa storia su tutti i forum, quello dove stavo prima mi è andato bene per parecchi anni poi si sono avvicendati alcuni personaggi venefici, qui è uguale.
    per contro, invece, vedo il disinteresse generale per argomenti che hanno qualcosa di culturale.
    Litigare piace, soprattutto dietro un computer. Io non mi tiro indietro se si tratta di litigare per qualcosa in cui credo, ma dopo un po’ me ne stufo; qui invece vedo che la cosa va davvero per le lunghe.
    Spero che l’assenza per ferie di alcuni figuri, riporti un po’ di calma da queste parti.

  66. John Remada ha detto:

    Vianelli, se uno vuole divertirti con te basta che digiti su goole i nomi di Carlo Mattogno/vianelli ,la mano di bianco che ti sei preso è bella e evidente,non so se il tuo maestro Germinario è contento di te,visto che a parte questo sito che ti ospita,non compari in nessuna parte,quindi sei ben poca cosa;e poi se voglio ti trovo quando mi pare,cosa rompi con queste infantili battutine,che nessuno ti segue;sei sconfitto ragazzo,la montagna è l’ideale per la tua solitudine,magari portaci qualche libro di Mattogno…..

  67. John Remada ha detto:

    Ah,Michela,tra l’altro il fatto che si discuteva,le pansioni di ricongiungimento erano come avevo scritto io,con distiguo sul fatto che prodi non aveva messo regole,in pratica era una grande abbuffata per tutti,mentre la legge citata dal bambino nevrotico,con tanta foga ingiuriosa,era quella modificata dal berlusca,un tantino più complicata da ottenere;quindi,a parte gli invasati in cerca di sfogo,bastava poco per chiarire.Quindi 2007 fino alla modifica 2009,ma senza retro attività sui “diritti” dei beneficiari,gente che non ha mai lavorato un minuto in Italia.

  68. John Remada ha detto:

    E poi el baziloto,ovvero vianelli luigi alias luigi(veneziano) ha le spalle coperte conosce la Torcia,uno dei Fantastici 4,supereroi…sono parole sue”Se mi sfiori ti mando un mio amico,uno con la fiamma in testa”gran leone il luigi,dovrò munirmi di un estintore,o di un sifon vecchio stile..

  69. michela ha detto:

    John Remada, sapevo già benissimo quello che hai scritto tu. Ma ti pare che vado tanto a puntualizzare con quelle bestie sbavanti? lascio perdere, è meglio.
    Stare in un forum per fare la punta agli stronzi, rispondersi a colpi di link, perdere tempo a consultare codici e commentari, mi pare una cosa semplicemente ridicola. La lascio a chi non ha altro.
    Ciao John, buona giornata a te.

  70. John Remada ha detto:

    Ricambio la buona giornata,ciao.

  71. El baziloto ha detto:

    Johnnie, sei proprio fortunello! Fra michela e Carletto Mattogno (il negazionista neonazi che ti fa sbrodolare di gioia) hai trovato baby sitter e badante. I giardinetti sono tutti tuoi!!!

  72. John Remada ha detto:

    Niente montagne,infante?Non ti vogliono?Se non riesci neanche a pareggiare con un negazionista,dura la vedo per te….neonazi dici? E’permesso esserlo in Italia?In ogni caso se scrivi il suo nome in maiuscolo,devi avere un certo rispetto per lui,da quanto ho letto ti ha suonato per benino…allora sti monti,ci sono o non vuoi mollarmi?Puoi rimanere,ma ti avverto,quando la zavorra non mi serve più,il tutto,gaiandre,piombi,incudini squarciate ecc.va dritto in fonderia….buona montagna e rimani lì a lungo,che la Bora ci guadagna.

  73. John Remada ha detto:

    “Luigi Vianelli, autore di un insulso scritto intitolato “I negazionisti italiani” [2] infarcito di sciocche menzogne su di me, al quale ho inflitto una lezione talmente dura [3] che il povero sventurato non ha neppure osato rispondere.”Vedi,caro gigi?Non mi sono mica inventato io queste cose?Se avevi ragione tu, questi scritti non dovrebbero essere disponibili,ma sono sul web da 10 anni,caro esperto storico….credo proprio che sventurato sia la parola ideale.

  74. El baziloto ha detto:

    Oggi pic-nic sotto il Pelmo. La mia piccola gioca con galline, anatre, cavalli e asini. A me tocca invece il divertimento minore: tenere il mio spasimante a bada. Se la materia non fosse troppo ostica per te, ti spieherei un paio di cosette sui neonazi. Ma dovresti adattarti a leggere. Roba complessa, visto che ti risulta impenetrabile un testo legislativo. Immagina se tu dovessi compitare testi in tedesco: un incubo, Johnnie. Divertiti ai giardinetti e fa’ scorta di Orasiv.

  75. El baziloto ha detto:

    Invece puo’ interessare gli altri sapere che i neonazi nostrani hanno sempre considerato Trst “zona fertile”. Qui sono stati celebrati incontri negazionisti. Qui si cerco’ di far parlare un reduce della divisione delle Waffen-SS “Charlemagne”. Uno di quelli che si trovava attorno alla cancelleria quando Hitler s’ammazzo’. Sul perche’ Trieste sia stata per anni annorum un luogo ricettivo per i neonazisti ci sarebbe da fare un ragionamento serio. Astenersi l’accoppiata dell’amore Johnnie+Baby sitter, quindi.

  76. John Remada ha detto:

    1 2 BLACK PANTHER 56 348 2 3 5 1 4
    2 1 HERCULANUS 57 17 3 3 1 2 1 1
    3 IL GRANDE LUIGI N.P.
    4 3 LODOISKA 55 26 2 3 5 1 1 1
    5 4 SCYTHIA 54.5 – 5 6 5 0 7 <
    Vedi questa griglia di partenza,gigi? il n.3 neanche parte….N.P.= non partente!

  77. capitano ha detto:

    #73 Giuanìn così non va mica bene. Se citi ancora qualcosa di siffatta caratura intelletuale rischi di trovarti da solo, molto solo.

  78. Sandi Stark ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=KG4lnjFlAS4

    Vardè qua, sembreria che per scadenàr la guerra con la Libia, la cricca de quei veneziani massoni, nazionalisti, in seguito fassisti, nemici e saccheggiatori de Trieste, coinvolti con la diga del Vajont… gaveva fato processioni per Venezia con la pelle de Marcantonio Bragadin per farghe odiar al popolo i turchi che governava la Libia.

    El popolo mona ghe casca sempre, quele quatro legere se costruissi potere e fortune, i lecchini ghe fa propaganda gratis sperando de aver qualche in cambio qualche fregola, i post comunisti li lassa scriver per sembrar “democratici” e noi legemo.

  79. El baziloto ha detto:

    Allora: per Sandi l’ebreo massone nazionalista e fascista Volpi nel 1911 portava in giro per l’Italia la pelle di Bragadin per scatenare la guerra contro i turchi e fottere poi i triestini, gia’ pensando al Vajont.

    Il delirio…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *