11 Luglio 2013

El canton dela stroliga: ariete

“Si sa che un uomo non può essere tutto nello stesso momento: mai completo, sviluppa sempre alcune qualità a spese di altre, e la pienezza non viene mai raggiunta.” Carl Gustav Jung, Tipi psicologici

ARIETE (21 marzo – 21 aprile)
Modalità: cardinale
Genere: maschile
Domicilio di Marte e Plutone
Esaltazione del Sole
Esilio di Venere
Caduta di Saturno
Parola chiave: Io sono
Il simbolo
Rappresenta la testa dell’animale da cui l’Ariete prende il nome, ma è anche la stilizzazione del germoglio, in analogia con l’apparizione della vita vegetale e l’arrivo della primavera. Rappresenta anche la forza centrifuga, l’irruenza di una forza, quella che spinge il germoglio verso la luce della vita.
Il giro dello Zodiaco parte dall’Ariete, che è il Primo, l’Uno. Secondo lui, non c’è nessuno che lo preceda. In realtà, nel cerchio della vita e dello Zodiaco, prima di lui c’è il mare indistinto dei Pesci, il liquido amniotico da cui proviene. Ma l’Ariete non ha questa consapevolezza, perché lui è la nascita, l’apparizione, la manifestazione, il venire al mondo. Egli è energia pura, la freccia lanciata dall’arciere; è l’immediatezza, la schiettezza, l’essere diretti. Non comprende la menzogna, l’inganno, i sotterfugi, le trame oscure, semplicemente non fanno parte della sua natura. Ma essere primi significa anche essere soli, sia per la sua tendenza all’autonomia e all’indipendenza, sia per il fatto di non volersi appoggiare a niente e a nessuno.
Certo, il suo Ego è forte, fa riferimento solo a sé stesso e apparentemente è poco condizionato dagli altri, ma il suo egocentrismo non è dovuto alla freddezza di una mente strategica e calcolatrice, è invece più ingenuo e autoprotettivo, non è narcisista. Si tratta di un Ego carico di energia, di potenza, e al negativo, anche di aggressività verso ciò che non conosce ancora. Ma dietro questo fuoco primordiale, dietro questa forza prorompente, dietro quest’individuo brusco e rude, pulsa un cuore generoso, gentile, carico di sensibilità. A volte la sua sincerità spiazza, il suo entusiasmo coinvolge, il suo candore sorprende. Se l’energia e la forza si mettono al servizio dell’altro, emerge dell’Ariete la nobile figura del cavaliere, che aiuta chi ne ha bisogno senza secondi fini. Fondamentalmente, egli è schietto, candido, trasparente, incapace di nascondere e per qualcuno ciò vuol dire essere sprovveduto. In tal caso, l’Ariete può essere orgoglioso di tale sprovvedutezza.

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2 commenti a El canton dela stroliga: ariete

  1. Martina Luciani ha detto:

    Si dice che Gesù Cristo ( che ovviamente non è nato a Natale) sia nato sotto il segno dell’ariete. Nell’astrologia egizia è il guardiano dei monti e dei deserti. Ha una corrispondenza con il meridiano maestro del cuore, e con l’elemento ossigeno.

  2. michela ha detto:

    si martina, infatti si dice così. gli rimane il nome del “buon Pastore”. e la notte di Natale c’erano gli agnellini piccoli, che nascono appunto in quel periodo. Non solo, ma era il coronamento alla fine dell’ Era dell’Ariete (poi con lui siamo entrati nell’Era dei Pesci, ora dell’Acquario).

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