10 Luglio 2013

Il tip tap in piazza Vittoria

Chi percorre la parte stradale di piazza Vittoria prova una curiosa sensazione, che potremmo definire “ballare il tip tap”: la pavimentazione traballa sonoramente ormai ovunque, o quasi. Nel senso che solo le toppe in asfalto sono mute e stabili sotto le ruote di biciclette e autovetture. Ma ormai non ce ne stupiamo più, a Gorizia ne parliamo come parlare del tempo, che caldo oggi, c’è un nuovo buco in piazza.
Sull’argomento forse una nuova prospettiva di dibattito ce la offre l’ing.Bruno Crocetti, già assessore comunale all’urbanistica, sul periodico del PD “GoriziaEuropa”: e lo fa per un verso sostenendo che l’uso delle pietre tradizionali va superato in quanto non più compatibile con la tipologia del traffico e le esigenze dei trasporti, e per un verso chiedendo chi e come pagherà i lavori di ripristino della piazza, visto che la società Luci è fallita e che dalla procedura fallimentare è legittimo aspettarsi, chissà quando, solo il recupero di una piccolissima parte dell’ingente credito dell’amministrazione comunale ( il risarcimento richiesto supera i 3,8 milioni di euro). E su questo punto, c’è poco da aggiungere, se non – come fa Crocetti – ricordare che il meccanismo, inclusi i suoi tempi infiniti, è ben noto agli addetti ai lavori, commercialisti in primis, e che a questo punto il Comune qualcosa di alternativo sarà bene lo escogiti alla svelta.
Ma vediamo meglio le ragioni per cui è ormai inappropriata la pretesa della Sopraintendenza in ordine al rifacimento delle pavimentazioni nei centri storici: le sollecitazioni e il tipo di usura cui sono sottoposte oggi le pavimentazioni sono ben diverse da quelle del passato; il forte sfruttamento delle cave produce materiale che non ha il tempo di “maturare” e asciugare con le metodologie usate un tempo; sul mercato vengono fraudolentemente immesse pietre scadenti di provenienza iraniana, cinese e indiana; le imprese, per risparmiare ( la Luci vinse l’appalto goriziano con un ribasso del 41,20 per cento) usano lastre fallate o inadatte, la manodopera non ha spesso la competenza necessaria, e altrettanto vale per i tecnici incaricati del controllo dei lavori ( per anni si è asfaltato e cementificato, l’esperienza si è perduta); anche il più scrupoloso dei direttori dei lavori di fatto è impossibilitato a sospendere la posa del materiale arrivato in cantiere per effettuare prove di controllo qualità in corso d’opera.
Avremo tutto il tempo di perfezionare la tecnica del tip tap in piazza Vittoria, questo è evidente.

Tag: .

5 commenti a Il tip tap in piazza Vittoria

  1. Rosi ha detto:

    E dove si trova questo periodico
    “GoriziaEuropa”?

    In rete c’è, ma il numero più recente risale al 2011!
    http://www.circolopdgorizia.it/?page_id=36

  2. boris ha detto:

    Fermi tutti!
    Ho la soluzione!!
    Nascondiamo tutto sotto il tappeto…in stile GorizianBruxellese!
    Un bel tappeto di fiori e…. turisti assicurati che parcheggeranno in castello e scenderanno con l’ascensore per ammirare questa meraviglia:

    http://s8.postimg.org/lde1ph61h/1373458059880.jpg

  3. Rosi ha detto:

    Quindi, dopo le considerazioni senz’altro realistiche dell’ingegner Crocetti, non c’è altra soluzione che tornare all’asfalto o alla terra battuta che meglio dell’asfalto assorbe l’acqua piovana…

  4. Giancarlo ha detto:

    La Sopraintendenza mi sa indicare una via a Gorizia che avesse il tipo di pavimentazione che si è pretesa per piazza Vittoria?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *