9 Luglio 2013

La Regione FVG dice no al rigassificatore di Trieste

La Regione di centro-sinistra, a differenza da quel che accadeva solo qualche mese fa, esprime al Governo Italiano e alla Commissione Europea la sua ferma contrarietà al progetto presentato dalla multinazionale Gas Natural per un rigassificatore nell’area di Zaule a Trieste. Questa, in estrema sintesi, la risposta dell’amministrazione regionale espressa oggi dall’assessore Sara Vito ad un’interrogazione a risposta immediata del consigliere regionale della Slovenska skupnost Igor Gabrovec che ha letto in aula la lettera (in allegato) inviata proprio ieri dalla presidente Debora Serracchiani a Roma.
Nella sua IRI Gabrovec ricordava come sia a tutt’oggi acceso ed attuale il dibattito politico e civile attorno al progetto del rigassificatore nel porto industriale di Trieste. “Nonostante il parere fermamente contrario di tutte le amministrazioni locali e degli Stati confinanti sembra rimanere poco chiara la posizione ufficiale della nostra Regione anche in considerazione delle posizioni quanto meno ambigue tenute dalla precedente amministrazione Tondo” ha ricordato Gabrovec, sostenendo come il progetto, fortemente osteggiato da innumerevoli associazioni e dall’opinione pubblica, se realizzato andrebbe a pregiudicare seriamente, oltre che la sicurezza dei cittadini, ogni altro progetto di valorizzazione del porto, delle aree ad esso destinate e lo stesso futuro della città quale attrazione turistica.
“Il Presidente Tondo aveva deciso di non esprimere alcun parere su tale costruzione, sostenendo che la Regione non sia competente in merito, poiché sprovvista di un proprio piano energetico. Con questa premessa il Ministro Passera del Governo Monti, convinto sostenitore del rigassificatore a Zaule, ha patrocinato tale opera in tutte le sedi, nazionali e comunitarie. In seguito alla contrarietà del Ministro Clini, che ha deciso di fermare il procedimento di autorizzazione, Gas Natural ha cercato e trovato un’altra strada: far inserire il rigassificatore di Zaule nelle opere energetiche prioritarie comunitarie, un lista di 13 progetti denominata TEN-E. Su pressione degli oppositori al rigassificatore, il governo italiano, vale a dire il Ministero dello Sviluppo Economico retto dal Ministro Zanonato, ha spiegato alla Commissione europea di non avere indicazioni in contrasto con il sito proposto dall’Italia all’UE tramite il precedente Ministro, in quanto la Regione FVG, a loro parere competente in merito, non ha dato alcun parere, quindi neppure negativo. I pareri degli altri enti locali non vengono da tale Ministero e dalla Commissione UE valutati come rilevanti” ha sostenuto in Aula il consigliere Gabrovec. “Quindi se si vuole impedire che l’UE dia il via libera al rigassificatore a Zaule, è assolutamente indispensabile che la Regione FVG esprima al Governo italiano e alla Commissione Europea il parere negativo su tale tipo di insediamento. I tempi sono purtroppo assai ristretti, in quanto la Commissione deciderà in via definitiva sui tre siti italiani, tra cui Zaule, il 24 luglio, cioè tra due settimane” ha concluso Gabrovec.
La lettera firmata ieri dalla presiedente Serracchiani, che in questi giorni viene trasmessa agli organi competenti nazionali ed europei, sgombera il campo da ogni dubbio. Da qui la soddisfazione del Vice Presidente del Consiglio regionale ed interrogante Igor Gabrovec.

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