5 Luglio 2013

Movida riding – ovvero come ho imparato a cavalcare la movida triestina e vivere felice

Esiste o no la movida triestina? Per scoprirlo Bora.La inizia una collaborazione con Lappo El Can, viveur di fama internazionale esperto in ogni scienza connessa con il divertimento, che porterà i nostri lettori a comprendere la reale portata di questo fenomeno. Buona lettura e buona movida a tutti!

Movida riding – ovvero come ho imparato a cavalcare la movida triestina e vivere felice
di Lappo El Can

Recenti notizie di stampa, cui hanno fatto seguito discussioni e segnalazioni su blog e social network, hanno portato a far sì che il termine “movida” sul Internet sia ormai indissolubilmente legato a “Trieste”. Mai come di questi tempi, infatti, la gggente si è interessata a conoscere i contorni della vita notturna sotto l’Alabarda, per studiarne i rituali, carpirne i segreti, seguirne le tendenze, ma, soprattutto, capire se esiste davvero una “vita notturna” in una città famosa per le Case di riposo e l’età media elefantiaca.

Inevitabile, quindi, che parecchi internauti si siano messi davanti al pc e abbiano cercato affannosamente notizie dalla Rete, inserendo la locuzione “movida Trieste” su Google. Come risultato, è apparsa la classica balla di fieno rotolante, che in modo beffardo ha attraversato tutta la schermata del pc, da destra a sinistra (per par condicio, nel 50% dei casi ha comunque fatto il percorso inverso), lasciando deluse le aspettative dei navigatori.

Di fronte allo sconfortante risultato, buona parte degli internauti ha ripiegato sulla visione di qualche filmato in streaming (non siamo autorizzati a dirvi che genere di filmati, ma del resto guardate la vostra cronologia: chi siete voi per giudicare?), altri invece sono stati colti dal sospetto che la movida triestina sia semplicemente una invenzione, un mostro mitologico creato per spaventare il prossimo, come l’Uomo Nero o Giuliano Ferrara.

Niente di tutto questo: la movida triestina esiste ed è vitale; per averne una prova, basta trascorrere un weekend in centro città, che di notte viene invaso da giovani e meno giovani, pronti a prendere d’assalto i locali della zona e a vivere la serata fino alle prime luci dell’alba. L’offerta di divertimento e intrattenimento è variegata e si può dire che ce ne sia per tutti i gusti e tutte le categorie sociali… insomma, a Trieste, ogni venerdì o sabato sera, chiunque voi siate, qualsiasi lavoro facciate durante la settimana, potrete trovare il divertimento e darvi alla pazza gioia.

Qualcuno di voi forse starà pensando “certo che alla redazione di Bora.la gira roba buona eh”, ma vi possiamo garantire che vi sbagliate: non sulla qualità della roba (che è ottima) ma sul fatto che, effettivamente, Trieste è seriamente candidata a diventare una autentica Mecca del divertimento.

Basta adottare la giusta prospettiva e le cose appariranno in tutta la loro chiarezza. Proprio per agevolare il raggiungimento di questo scopo, nasce oggi una autentica guida alla movida triestina, un piccolo ma prezioso vademecum dello spasso: appunti e spunti, note di colore e di odore… tutto quello che può essere utile per invogliarvi ad uscire di casa e smettere di perdere tempo su Internet, come state facendo adesso.

La guida che seguirà nelle prossime settimane è geograficamente limitata al centro città, quella dove è più alto il rischio che il sano e sobrio costume civico venga meno, urtando la sensibilità dei benpensanti. Venerdì prossimo Lappo El Can partirà dalle basi: come arrivare nei luoghi della Movida. Nell’attesa, non fatevi cogliere con bicchieri e lattine nel cuore della città dopo le ventitré!
Lappo El Can

Hai scritto qualcosa (o fatto foto, o video, o pupoli…) di divertente/ironico/satirico su Trieste, Gorizia e dintorni? Mandacelo al Quel dela Quela! Scrivi a manna@bora.la

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6 commenti a Movida riding – ovvero come ho imparato a cavalcare la movida triestina e vivere felice

  1. capitano ha detto:

    non siamo autorizzati a dirvi che genere di filmati

    Eh no! Come rimpolpo la mia cronologia? 😉

    However son passato da Barcola una sera, c’è il chiosco di Osho (si quello un po’ new age coll’incenso e i frequentatori in infradito di canapa) a me pare una bella movida. Di che vi lamentate? Avete visto Gorizia by night negli ultimi anni?

  2. Sara Matijačič ha detto:

    Ma fin venerdì me toca spetar…

  3. valentina ha detto:

    la guida sarà limitata al centro? ma non basta il centro, ci vuole anche il viale, le rive con marina sangiusto, l’etnoblog e l’ausonia e anche sistiana con i due cantera e il cohiba..tra aperitivi lunghi, disco bar e discoteche, da martedì a domenica c’è sempre qualcosa o anche una varietà di scelte, dipende dai giorni..però mi manca il lunedì..qualcuno dovrebbe provvedere a riempire il vuoto o c’è già qualcosa che non so?

    e poi ci sono le feste private a invito..ma questa è un’altra storia

  4. Oreste Fafak ha detto:

    se superate le Colonne d’Ercole di Duino o Fernetti scoprirete un Nuovo Mondo… movida, suvvia!

  5. Fiora ha detto:

    @4
    “…movida suvvia!”embè? pure Parigge se c’avesse lu mmere sarebbe una piccola Bbbberi!
    😀

  6. Lappo El Can ha detto:

    A scanso di equivoci… La Redazione di Bora.la si è rivolta a me, in quanto viveur della trieste che festeggia, tombeur de femmes e boxeur des rues (che non c’entra niente, ma fa figo perchè scritto in francese), semplicemente per immortalare gli aspetti più vitali della movida alabardata, in seguito al rumore che si è sollevato dopo i ben noti articoli di stampa e segnalazioni varie. Sarà, quindi, principalmente un quadro socioculturale, di tendenza, demenza e decadenza, non un’agenda settimanale di appuntamenti.
    Il mio sguardo sarà quindi rivolto alla zona del Centro in quanto luogo su cui si sono focalizzate le polemiche pro/contro movida, ma questo non significa che non conosca il mondo della notte al di fuori di questi confini e anche oltre le Colonne d’Ercole del Lisert, che ho spesso oltrepassato con spavalderia. E non è detto che qualche accenno possa farlo anche a questi mondi lontanissimi… Per il momento, concedetemi di parlare del Centro, perchè i civa al fuoco sono tanti, fidatevi!

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