4 Luglio 2013

Sabato sera appuntamento con la notte dei saldi

Torna anche quest’anno l’ormai “tradizionale” appuntamento del primo sabato di luglio con la “Notte dei Saldi” e lo “shopping sotto le stelle”.
Nell’ambito della manifestazione, organizzata dal Comune di Trieste-Assessorato allo Sviluppo e Attività Economiche e sostenuta dalla Confcommercio, in collaborazione con Promotrieste (proprio per la promozione anche oltreconfine) e con la Trieste Terminal Passeggeri – e presentata stamane in Municipio -, negozi e pubblici esercizi potranno rimanere aperti fino all’1 della notte, anche usufruendo – con la formula già collaudata l’anno scorso – della possibilità di occupazione gratuita del suolo pubblico nei tratti antistanti gli esercizi stessi.
Verrà nell’occasione disposta la chiusura al traffico veicolare privato e pubblico, dalle ore 20 alle 01, di alcune tra le principali vie dell’area centrale della città e cioè dell’intero Corso Italia, di piazza Tommaseo, e delle vie Canalpiccolo, Mazzini, Imbriani, Roma (da via Machiavelli a Corso Italia), Machiavelli (da via Filzi a via XXX Ottobre), San Lazzaro, Torre Bianca (da via Carducci a via Filzi), XXX Ottobre, della Zonta (da via Paganini a via di Torre Bianca), Cavana e Madonna del Mare. In tutta l’area saranno anche istituiti divieti di sosta con rimozione e alcuni sensi unici (vedi Ordinanza di viabilità, allegata).
Il servizio di Trasporto pubblico locale – che quest’anno, a differenza dei precedenti, osserverà le stesse “chiusure” viarie previste per il traffico privato – verrà comunque assicurato sino al termine delle corse, su percorsi alternativi a quelli oggetto di chiusura, a eccezione della linea 24 che permarrà su via Madonna del Mare sino alle ore 21.

In questo ampio spazio pedonale ma anche in altre vie e piazze limitrofe, avranno luogo intrattenimenti, esibizioni musicali e momenti di animazione che interesseranno in particolare le già “comprese” piazze della Borsa, della Repubblica, Ponterosso, Goldoni, Cavana, ma anche piazza Sant’Antonio Nuovo, via Rossini, via delle Torri, via Carducci, largo Bonifacio, largo Barriera Vecchia.
All’interno di un ampio “cartellone” di iniziative per grandi e piccini, le proposte “collaterali”, in buona parte curate dalla “Greco Show Agency” e dalla “DaSpe – Danza Spettacolo” e improntate quest’anno alla riscoperta degli Anni ’50 e ‘60, spazieranno dalle lezioni di ballo in piazza Cavana (twist, rock’n roll, lindy hop ecc.) al piano bar italiano e internazionale in largo Barriera e presso il nuovo Passaggio Joyce sul Canale; dall’esposizione di auto e moto d’epoca nelle piazze Goldoni, Ponterosso e della Borsa (qui anche con il “supporto” delle ballerine della DaSpe) alla mostra fotografica “Trieste negli anni ’50–‘60” con le storiche immagini scattate da Ugo Borsatti ospitate nelle oltre 56 vetrine di Godina; dalla distribuzione di bibite offerte dal Comune, anch’esse in stile “vintage” cioè riproponendo, nei due “punti ristoro” di piazza della Repubblica e di via Carducci presso il negozio Godina, le classiche bevande che furoreggiavano nelle estati di mezzo secolo fa (cedrate, gazzose, chinotti e “sanguinelle”) all’intrattenimento per i più piccoli in via delle Torri, anche in questo caso “attingendo” ai giochi di una volta: lo yo-yo, le gare con biglie di vetro (o sc’inche), le trottole di legno. Ulteriori attrazioni e spettacoli saranno offerti “in proprio” dalle associazioni dei commercianti, nonché dall’emittente Radio Punto Zero che, dalle ore 21 alle 24, sotto la sua sede di Corso Italia angolo Roma intratterrà tutti con musica dal vivo, ballabili, tango, l’offerta di “dolci omaggi” della Eppinger e la voce del cantante Maurizio Testi.

29 commenti a Sabato sera appuntamento con la notte dei saldi

  1. sara ha detto:

    Quest’anno il tema della notte dei saldi è il vintage. Un omaggio a Trieste “Amarcord” libera?

  2. Paolo Geri ha detto:

    Deduco (e spero di sbagliarmi) che mentre le iniziative andranno avanti sino all’ una di notte, Trieste Trasporti non solo non ha minimamente pensato di potenziare e prolungare il trasporto pubblico dalle periferie al centro, ma cesserà il suo già insufficiente servizio serale-notturno alle 24. Così in centro non si andrà col mezzo pubblico ma in auto per la gioia (e l’ incasso) di Saba Italia.

  3. Fiora ha detto:

    bel bel …succede così poco da noi, che anche la notte dei saldi fa happening.
    Peccato che per gli affari andrà di notte come di giorno…come ogni giorno!
    un corvo? una cassandra? ah!una del ramo e senza illusioni. 🙁

  4. michela ha detto:

    a parte che i negozi hanno già cominciato i saldi da qualche giorno
    stamattina ero da godina, una camicetta stupenda su cui ho messo gli occhi ancora lo scorso inverno è rimasta invenduta (ovviamente: costa circa 500 €) ed ora la danno col 70 % di sconto…… diventa quasi ragionevole 🙂 io mi butterò nella bolgia non per comprare, ma per l’insolito happening come bene lo definisce Fiora.

  5. Martina Luciani ha detto:

    Personalmente non ne posso più del superfluo: basta roba, basta robe!!! Ed il necessario, quando è necessario, in saldo non lo trovi mai.

  6. gigi ha detto:

    ennesima buffonata dei commercianti

  7. giorgio (no events) ha detto:

    ma sabato matina bonòra, xe zà saldi?

  8. michela ha detto:

    Giorgio, i saldi ci sono già da oggi e forse da ieri (non so, prima ero fuori città)

  9. Fiora ha detto:

    @6
    “ennesima buffonata dei commercianti”
    ennesima sparata senza senso per il solo gusto di buttare giù una frase gratuita…beh! almeno è gratis dai!

  10. Fiora ha detto:

    dire “commercianti” con un misto di astio e di disprezzo dà la misura della scarsa consapevolezza del fatto che si sta parlando di gente che ci mette iniziativa personale, rischia del proprio che è ormai al lumicino che anticipa soldi su fatturati che probabilmente non farà e soprattutto dagli anni novanta non incarna più l’identikit del jensinaro coi soldi facili.

  11. Fiora ha detto:

    le saracinesche definitivamente abbassate sono quasi quante quelle temerariamente alzate.
    il commercio al dettaglio è in coma irreversibile.
    se n’è parlato troppe volte per riparlare di cause e rimedi…tutti inutili rifare il discorso è dunque ozioso.
    trovo di superficiale pessimo gusto parale di “buffonate dei commercianti” a fronte di una realtà sotto agli occhi di tutti.
    Mi sa che l'”ennesima buffonata” notturna difficilmente si ripeterà negli anni a venire…per mancanza di “buffoni titolari” e di dipendenti. Contento Gigi?!

  12. porto ha detto:

    gà ragiòn Fiora! ‘Nsoma dei , se te vòl te va a farte una caminada in zentro. E se no, te pòl stàr casa, no? Me ricordo che negli ani setanta i la gaveva tuti coi comercianti, ma perchè no i se gà verto un negozio digo mi, visto che se fazeva tuta ‘sta pila?

  13. Fiora ha detto:

    la deriva è inarrestabile.le altre categorie di lavoratori hanno Sindacati la cui voce suona perlomeno alta nella misura del numero di lavoratori che tutelano.
    Mentre Confcommercio e sindacati assimilati valgono come il due di picche.
    Che “i Gigi” sabato notte se ne stiano a casucci a escogitare sortite più spiritose del post 6!

  14. Martina ha detto:

    Fiora,sono stata ospite a Bolzano da amici, pochi giorni fa. Il centro storico non ha una saracinesca abbassata, e accanto alle boutique sfilano i marchi più “da battaglia”: nei dintorni della città non ci sono, per scelta e per impossibilità logistica, centri commerciali. Centro chiuso alle macchine, rete di piste ciclabili e pedonali ( separate da quelle per cani e loro padroni)che fa in modo heanche iquartieri esterni siano collegati al centro. Prezzi decenti ( non fantastici, ma decenti)ben prima dei saldi. Gente in giro, turisti, tanti tedeschi ma anche tanti italiani.
    Il mercato degli ambulanti in piazza della Vittoria, era imparagonabile – per qualità, scelta, proposte artigianali imparagonabile con quello di Gorizia ( miserevole al confronto).
    P.S.: al Museo civico si entra gratis, e quando esci c’è un espositore di cataloghi e libri da quale sei invitato a prendere gratis quel che più ti aggrada.

  15. Fiora ha detto:

    @12
    “ma perchè no i se ga verto un negozio…”
    Te ga dito una gran verità , Porto!
    solo che per zerti xè ‘ssai più fazile mover la lingua ch’el iodri. un poco come in stadio o ‘vanti al tivu. Tuti tecnichi. Tuti che dà drite al alenador e ai zogadori…stando sentai pulito e magnando pan e fritaia cola Lasko.
    tra l’altro i vari pizaioli improvisatisi comercianti drio el miragio del bizniz dei Levis made in Napuli se ga magnà i bori a Portorose e no xè più gnente de lori. né botega né pizeria.
    Semo restai i giusti,i fioi de quei “de prima” o i novi quei che no gavemo niente de sconder a l’Agenzia dele Entrate…gnanche volendo! co’l’ unica ambizion de pagar i costi de regia e scavarse una pagheta chissà se e meno del dipendente che inveze fin ch’el xè in paga, de rifa o de raffa el la beca…la paga!
    una “spiritosada”, ma amara e vera tipo autogol la vojo tirar fora mi:
    “notte dei saldi”??? CANTO DEL CIGNO,altroché!

  16. Fiora ha detto:

    mi fa piacere che a Bolzanoil quadro sia più idilliaco.
    Io vivo e mi dibatto nella mia Trieste e guardo i servizi del Telegiornale,dove in tutto il Paese è fotografata una situazione analoga a quella della mia città.
    La storia dei “prezzi alti” è una bufala. I prezzi delle “marche” sono identici dappertutto.
    Le cause le ho analizzate mille volte: disaffezione per gli effimeri acquisti di strazze, la grande distribuzione che la fa da padrona,la liberalizzione delle licenze, la concorrenza degli acquisti on line…. io stessa,maledetta la volta che mi sono attivata il paypal.
    Comunque,agli illuminati commercianti bolzanini potevi chiedere come vanno gli affari,nonostante le saracinesche coraggiosamente aperte…magari i trionfalismi extracampanile te li evitavi, Martina! sarebbero

  17. Fiora ha detto:

    …tra l’altro grossi marchi appena sotto a Benetton Lacoste e Fred Perry sono lì lì per fallire.
    Nomi? non se ne fanno,ma avevo contatti con una casa piuttosto titolata d’abbigliamento sportivo per mettermi in bottega una monomarca in franchising …puff!

  18. effebi ha detto:

    ATTENZIONE !!!
    POLIZIA SLOVENA SCATENATA AI CONFINI ITA-SLO
    ————————
    FIOCCANO LE MULTE PER GLI ITALIANI SPROVVISTI DI CARTA D’IDENTITA’ (500 EU – SCONTATI A 250 SE PAGATE SUBITO)
    ————————
    PORTATE LA C.d’I. CON VOI ANCHE SE SIETE A PIEDI O IN BICICLETTA
    ————————
    GIA’ NUMEROSE LE VITTIME DEL CORDIALE “BENVENUTI IN SLOVENIA”

  19. effebi ha detto:

    …che quel che sparagnè coi saldi no ghe lo regalè a questi…

  20. martina ha detto:

    Fiora, perché pensi siano trionfalismi? Io ero semplicemente esterrefatta, proveniendo da una città dove il centro pullula di negozi chiusi. Penso che se qualcuno fa bene, possiamo tentare di capire e fare meglio.E non sono certo io a dover chiedere agli illuminati commercianti bolzanini come fanno: sono gli agonizzanti commercianti locali che devono interrogarsi e interrogare.

  21. Fiora ha detto:

    @20″non sono io a dover chiedere…”
    se esponi una situazione vista superficialmente dal di fuori da passante per le strade di Bolzano mi viene ovvio suggerirti di chiederglielo come stiano realmente le cose.
    Le risposte probabilmente ti confermerebbero che rispetto agli anni scorsi non sono rose e fiori neppure per i commercianti di Bolzano che risentono della crisi generale del settore. Quanto al “trionfalismo” quasi avessimo da imparare da bolzano, noi città commerciale per definizione, lo scorgo ogniqualvolta si analizzi la situazione di Trieste sempre definita peggiore rispetto ad altre città ,meglio se di altri paesi o d’influenza di altri paesi limitrofi.quasi noialtri fossimo dei babbei tendenzialmente perdigiorno…
    Credimi Martina,non c’è un “meglio da fare” ormai che la crisi morde,gli acquisti sono altri e fatti in altre forme più “evolute” ed il peggio in tema di politiche “commercicide” è stato già fatto

  22. dimaco il discolo ha detto:

    il punto sono i grossisti che scaricano tutta la filiera sul dettagliante che di conseguenza la scarica sul cliente. Si è voluto liberalizzare il dedttagli ma non l’ingrosso, cosa che trovo francamente assurda perchè a sto punto il grossista fa il prezzo. tu la merce la devi comprare e per non perdere il cliente gliela vendi quasi sottoprezzo. se non alla prezzo d’ aquisto. Si fa un bel dire che la qualità paga, ma se la gente non ha i soldi compra dove gli costa meno.

  23. gigi ha detto:

    @fiora …..allora ti spiego, buffonata in quanto molti commercianti hanno già i saldi da molti giorni (e questa non è serietà) inoltre la merce in saldo a volte è già vecchia dell’anno precedente, perciò fiora gratis e senza senso le sparate le fai tu. Pensa quanto hanno incassato i commercianti a Gorizia e quanto gli stessi hanno investir…….a scusa forse tu non ci arrivi con il calcolo

  24. giorgio (no events) ha detto:

    penso che, per una città come Trieste, i negozi al dettaglio siano comunque troppi perché la rete è dimensionata sui giri d’affari degli anni settanta.
    La crisi che stiamo vivendo, inoltre, sta mietendo ulteriori vittime nel commercio.
    Ho avuto un’attività in Borgo Teresiano fino al 1992 e, da allora, ho visto decine di ex colleghi chiudere per sempre la saracinesca. Non mi permetterei mai di generalizzare: c’è chi lavora sodo ed onestamente, ma c’è anche colui che, pur di guadagnare, fa di tutto; come del resto ovunque.
    Quest’anno, da lavoratore dipendente mi son fatto tre mesi di cassa integrazione e quindi, anche con i saldi, potrò spendere meno degli anni scorsi.

    – Che po’ xe sempre preciso: cò iera bubane per tuti, iera note dei saldi, desso che xe crisi, xe note dei saldi. Inveze sarìa de far la note dei soldi: che per una note le banche te dà quel che te vol, senza interessi e senza dimandar garanzie. Cussì tuti va a spender, i boteghèri xe contenti come pasque, i va a magnàr fora e chi gà locàl taca a cior camerieri, coghi e più roba de magnar… e cussì riva ‘sta benedeta ripresa e se torna a lavorar. Cò se tornerà a lavorar se porterà i soldi in banca e sarà contenti anche i banchieri, che po’ te darà sempre de più…

  25. Fiora ha detto:

    @23
    ” allora ti spiego….forse tu non ci arrivi con i calcoli…” a soreta, Gigi!
    proprietaria di muri e licenza in centro di Trieste,ci sono dentro fino al collo, IO!
    Quanto ai commentatori seri, Dimaco, Giorgio n.e. condivido le loro osservazioni aggiungendo che il calo delle vendite è stimato del2,8% rispetto al 2012 e previsto fino ad arrivare al 8%.
    Abbiamo la tassazione tra le più alte d’Europa, passata dal 42,6al 44
    altro che”imparare da Bolzano”!
    quando leggo di discussioni a sfondo storico-etnico-politico, io dico la mia ma non m’ingallo più di tanto,la butto in ridere e poi cerco d’imparare…ma quando mi trovo sotto agli occhi i maestrini che tengono lezione di quel che è il mio pane quotidiano…beh! a’ soreta è il minimo!

  26. Fiora ha detto:

    Piuttosto auguro a speranzosi consociati una notte da leoni.
    Personalmente puntatina a Grado e poi a casa presto a seguire la cell-cronaca in diretta da Hyde Park del concerto degli Stones.

  27. Martina Lucani ha detto:

    Spiacente di averti irritato! Mi autocensuro, vabbene?

  28. Fiora ha detto:

    @27
    No ,Martina,No! ti leggo sempre con piacere e la mia bordata era soltanto di striscio verso un tuo commento che è poi quello di molti che in assoluta buonafede come te e (buon per loro di questi tempi) dal di fuori ci provano a suggerire rimedi per il “malato terminale”.
    la mia sacrosanta collera era nei confronti dei tanti “Gigi” (commento 6) che straparlano di “buffonate” a fronte di un’ iniziative commerciale quale la notte dei saldi (in cui per i straesposti motivi io non credo,ma non per questo disprezzo e irrido) tra l’altro inserita in tutto un programma di attrazioni turistiche di vario tipo, ristorazione in primis.
    Accusare i commercianti di proporre roba “già vecchia dell’anno precedente” è di una superficialità inaccettabile ,per due motivi.
    Il primo è che quella roba lì,al pari del resto è stata regolarmente acquistata e pagata
    e non rubata! pertanto un rientro economico è onesto aspettarselo. Le giacenze si mangiano il guadagno.
    Quanto ai prezzi c’è una precisa normativa da rispettare : prezzo di partenza ,riduzione di quanto %, prezzo di saldo finale.
    Il cliente che ha da obiettare sull’ effettiva applicazione di questo iter può rivolgersi alla Polizia Municipale sez. Controllo Commerciale.
    Va aggiunto che il consumatore ha memoria dei capi pre e post sconto e non è quello sprovveduto che ipotizza l’autore del post 6.
    Del resto nessuno lo obbliga all’acquisto!
    Beh! per chi ha tenuto aperto pare sia andata un po’ meglio di come ipotizzava cassandra-fiora.
    Mi telefonano che i vecchi leoni in Hyde Park hanno fatto faville per il loro cinquantenario.
    Tre generazioni a cantare Satisfaction nel bis finale.
    Notte di SOLDI per voialtri coi vostri saldi di cinquanta stagioni fa, eh mickjagger? 😉

  29. dimaco il discolo ha detto:

    con la tassaziine complessiva che arriva al 68% qualcuno forse dovrebbe dire e spiegare come si fa a stare a galla con il restante 32% che seve a coprire tutte le spese. il peoblema non sarebbw cosi grave se cenissero restiruuri i soldi pagati in più un tasse vaeie. ma il problema è che vanno via anni. ma lo stato li vuole subito. anzi se li prende da solo.mentre se ha da darli se la prende calma. centinaia di aziende hanno chiuso con crediti per decine di migliaia di euro che lo stato gli doveva. tanti sono diventati preda di equitalia perchè non avevano più soldi sul conto per pagare iva e inps. ma al contempo aspettavano la resrituzione del malrolto. io sono sicueo che se i soldi venissero restituiri in un tempo ragionevole +90 giorni+ meta dei problemi sarebbero risolti.

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