26 Giugno 2013

La polizza automatica di Irisacqua: il Forum cultura dice no

L’operazione di Irisacqua che ha introdotto, attraverso una modifica contrattuale che si attiva con la formula del silenzio assenso, una polizza assicurativa sulle perdite occulte d’acqua, addebitandola agli utenti in bolletta, non piace al Forum Cultura di Gorizia. Tant’è che in una conferenza stampa, la portavoce Daniela Careddu ha elencato perplessità, ombre, scorrettezze e interrogativi, che nel loro complesso mettono l’ente gestore della fornitura dell’acqua pubblica in una luce inquietante. O perlomeno non ci danno l’idea di stare tutti dalla stessa parte, ma l’uno contro l’altro nell’utilizzo e nella gestione di un bene pubblico.
Attualmente ( ne abbiamo già parlato: https://bora.la/2013/05/06/assicurazione-sulle-perdite-occulte-d%e2%80%99acqua-polizza-automatica-di-irisaqua/ ) Iris acqua applica una tariffa agevolata in caso di super bolletta causata da perdite occulte; dal primo settembre questa agevolazione non esisterà più, e all’utente che non abbia assentito alla polizza assicurativa verrà addebitata la tariffa per intero. Perché questa modifica decisamente peggiorativa per l’utente? Per di più presentata “ con supponenza paternalistica dal presidente di Irisacqua” – ha precisato Andrea Bellavite, visto che il cittadino se ne può stare in pace, totalmente deresponsabilizzato da questo meccanismo di tutela ( deresponsabilizzazione che da altri enti gestori in Italia è stata giudicata così negativamente da far abolire il sistema delle polizze, considerate anche eccessivamente onerose).
L’acqua è un bene essenziale, 26 milioni di italiani hanno stabilito che le relative tariffe non devono generare profitti: ma per un verso Irisacqua applica interamente, e applicherà, l’aumento del 6,5 per cento stabilito come tetto massimo dall’Autorità competente, per l’altro verso rastrellerà, attraverso l’importo richiesto per la polizza, cifre ingentissime che andranno ( tutte?) alla compagnia assicurativa.
Quindi dal Forum Cultura arriva un no secco a questa polizza automatica, no alla mancanza di tutela e rispetto degli utenti che comunque subiscono il monopolio e ben poco possono fare per reagire.
Sì invece ad una più precisa informazione e sì ad una polizza da sottoscrivere e da accettare consapevolmente. Anzi, si può far meglio: con i soldi tirati fuori dalle tasche dei cittadini ( “ ci preoccupa il peso sempre crescente sulle spalle dei cittadini” ha sottolineato Daniela Careddu) si assumano letturisti per effettuare monitoraggi più frequenti ( semplicissimo sistema per verificare le perdite occulte in tempi adeguati), o si costituisca un fondo , rivolto a coprire spese anomale o interventi di solidarietà nei confronti di chi non riesce a pagare le bollette.

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