18 Giugno 2013

Le garanzie fondamentali dell’immigrato in Europa: se ne parla in un convegno venerdì 21 giugno

Esperti in Diritto dell’immigrazione si incontreranno a Trieste il 21 giugno per confrontarsi su “Le garanzie fondamentali dell’immigrato in Europa nella prospettiva della Corte di giustizia, della Corte EDU e delle Corti supreme nazionali”.
Il convegno, che segue la giornata mondiale del Rifugiato del 20 giugno, vede la partecipazione di oratori molto qualificati provenienti da diversi Atenei italiani, dal Tribunale di Trieste, dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e dall’ASGI – Associazione di Studi Giuridici per l’immigrazione.
In occasione del convegno verrà lanciato in anteprima in Italia il manuale sul diritto europeo in materia di asilo, frontiere, immigrazione curato da FRA Fundamental rights agency , l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali.
L’appuntamento è previsto venerdì 21 giugno 2013, dalle ore 9, presso l’Aula Magna del Dipartimento IUSLIT dell’Università di Trieste, in via Filzi 14.

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67 commenti a Le garanzie fondamentali dell’immigrato in Europa: se ne parla in un convegno venerdì 21 giugno

  1. michela ha detto:

    questo convegno avrebbe un senso se il titolo fosse completo: “i diritti e i DOVERI fondamentali dell’immigrato”.
    così, non fa che ricordarmi un ragazzo albanese della cui vicenda mi ero occupata negli anni Novanta: appena arrivato con la prima ondata migratoria, rubò ad un uomo la sua bicicletta. Espulso per il furto, impugnò presso il TAR ed ebbe l’annullamento dell’espulsione. Anni dopo commise altri reati con altri compari della stessa nazionalità; venne lasciato ugualmente in Italia. Dieci anni dopo il suo arrivo, attuò una rapina a mano armata in una Banca. Ecco cosa mi fa venire in mente questo convegno. Diritti, solo diritti, di doveri non se ne parla. E adesso sbranatemi pure.

  2. hobo ha detto:

    dici cose false. i doveri degli immigrati sono ben stabiliti, in maniera maniacale, compresa la metratura degli appartamenti. se non hai abbastanza metri quadrati perdi il permesso di soggiorno. qua un esempio:

    http://www.comune.monzuno.bologna.it/news/read.asp?newsID=227

    per inciso: secondo quei criteri, quando e’ nato il nostro primo figlio lo stato avrebbe dovuto togliercelo, visto che vivevamo in tre in una mansarda di 35mq (senza riscaldamento e col tetto che perdeva). pero’ la cittadinanza italiana, che io, mia moglie e i miei figli possiediamo per *diritto di sangue* e non certo per meriti acquisiti sul campo, ci ha evitato questo spiacevole inconveniente.

  3. Fiora ha detto:

    @1
    la penso abbastanza Michela. Solo ritengo che sia una deriva inarrestabile.E non c’è ragione di sentirsi a disagio ad avere opinioni differenti sull’immigrazione. Qui c’è chi tiene banco sul fronte dell’apertura incondizionata ed altrove no.
    Pareri differenti ma altrettanto rispettabili.
    Inutile pretendere d’imporre i propri punti di vista.
    Nonostante ciò,come già detto, nel ’99 ho pagato di tasca mia un ricorso al Tar. Vinto perché il dispositivo dell’espulsione aveva una motivazione non vera: ” clandestino senza fissa dimora”. non era vera né la prima né la seconda definizione.

  4. John Remada ha detto:

    Un convegno da non perdere…..ma possono entrare anche gli italiani non di sinistra?

  5. John Remada ha detto:

    Al limite se c’è il divieto,mi guarderò una replica dell’arancia meccanica….facciamo conto che Alex sia un immigrato cattivo….

  6. Fiora ha detto:

    Johnny, sii serio! se fai dello spirito chi ti salva dall’anatema: razzistaaaa! 😀 😀 😀

  7. michela ha detto:

    questa è solo una disposizione del Comune di Monzuno. che poi vorrei proprio sapere se hanno abbastanza personale per fare controlli al fine di rispettarla 🙂 !!! qui a TS c’è un nero di trent’anni che ha sette bambini, vorrebbe dire che quando tutti i figli avranno oltrepassato i 14 anni l’ATER gli assegnerà un appartamento di oltre 112 mq? già ora sono praticamente mantenuti dalla carità pubblica, e mi viene in mente anche quella mamma romena con dieci bambini di cui uno era scappato in strada qualche mese fa, qui a Trieste… si accumulavano in una soffitta. Chi va a controllare che costoro abbiano appartamenti adeguati? è una cosa che fa solo ridere. Ma esiste una specie di carta dei doveri degli extra? tipo il frequentare uno di quei corsi per imparare la lingua italiana? quando quel padre islamico sgozzò la figlia in provincia di Pordenone nel 2009, mi colpì il fatto che la madre per dire qualcosa ai giornalisti, avesse bisogno di un interprete dopo vent’anni di vita in italia. Se esiste una carta dei doveri prestabiliti per gli immigrati, mi piacerebbe saperlo e sapere chi è tenuto a farla rispettare. Io non ho mai saputo della sua esistenza, e il comportamento di lorsignori non mi ha mai fatto pensare che vi fosse.

  8. michela ha detto:

    intendiamoci bene, so del Testo Unico sull’Immigrazione di fine anni Novanta, almeno quanto so di come venga ignorato. Niente di più efficace?

  9. John Remada ha detto:

    @6 Fiora….finchè ci sono in giro due soci come il cap e hobo è impossibile essere seri,quindi….

  10. Fiora ha detto:

    @9
    finiremo all’Inferno e loro due siederanno alla destra del Padre…o viceversa? bon indiferente!

  11. hobo ha detto:

    @7

    quella e’ una disposizione del comune di monzuno che attua una legge nazionale. qua a trst, ogni volta che c’e’ il decreto flussi, le acli, l’ ics, i patronati, eccetera, si attivano come ufficio housing per trovare appartamenti adeguati per gli immigrati che richiedono il (rinnovo del) permesso di soggiorno. spesso i padroni di casa chiedono un garante di sangue italiano, e cosi’ numerosi cittadini di sangue italiano fanno da garanti per altrettanti immigrati di sangue non italiano.

    per il resto, che io sappia esiste una cosa che si chiama codice penale, che vieta di sgozzare le mogli. pare che non venga sempre rispettato: ci sono un tot di casi in cui maschi di sangue italiano o non italiano ammazzano le loro compagne o figlie di sangue italiano o non italiano. si chiama femminicidio, un neologismo non particolarmente felice, ma diciamo che rende l’idea.

    p.s. i rumeni non sono extracomunitari, quindi nella gerarchia del sangue e della carta bollata sono considerati superiori agli africani, e quindi per loro non e’ richiesta la metratura minima dell’appartamento.

    p.s.2 pare che zaia, governatore leghista del veneto, abbia aperto sullo ius soli. ora restano contrari solo i leghisti duri e puri, i forzanovisti e beppe grillo.

  12. Kaiokasin ha detto:

    Dal 1999 l’immigrazione clandestina è diventata reato, quindi penso che il TAR non centri più. Chi ha introdotto queste novità è stato giustamente spazzato via dalla scena politica, ma gli effetti del loro malgoverno permangono.
    #3 da non-esperto direi che quella delibera del Comune di Monzuno confligge con l’art. 3 della ns. Costituzione (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Parole eccelse). Tuttavia il problema è reale. A vedere la situazione dei lavoratori dei cantieri di Monfalcone auspicherei anch’io provvedimenti e maggiori controlli sulla situazione abitativa, ovviamente rivolta a tutti cittadini e non solo ad alcune etnie. Controlli sui proprietari delle case, sulle condizioni igieniche e di sovraffollamento degli alloggi, ecc.

  13. hobo ha detto:

    @12 l’immigrazione clandestina e’ reato dal 2009, non dal 1999.

    quanto alle case, quel tipo di provvedimenti non e’ pensato a favore delle persone in questione, ma contro. chi e’ povero (italiano o immigrato) puo’ permettersi quel che puo’. lo stato dovrebbe combattere la poverta’, non i poveri.

  14. hobo ha detto:

    @12

    “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”

    tutti i *cittadini*, appunto. quindi chi non e’ *cittadino* puo’ essere benissimo discriminato (e infatti lo e’) per sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. e poiche’ la cittadinanza italiana e’ un diritto di sangue…

  15. Kaiokasin ha detto:

    Sì certo, 2009, decreto sicurezza.
    T.U. 286/1998: art. 3 Cost. vale anche per gli immigrati (almeno quelli regolari, sugli irregolari qualcosa sì e qualcosa no)…
    “Allo straniero comunque presente alla frontiera o nel territorio dello Stato sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dalle norme di diritto interno, dalle convenzioni internazionali in vigore e dai princìpi di diritto internazionale generalmente riconosciuti. (…) Lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato gode dei diritti in materia civile attribuiti al cittadino italiano, salvo che… (…) garantisce a tutti i lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti nel suo territorio e alle loro famiglie parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori italiani. (…) Allo straniero è riconosciuta parità di trattamento con il cittadino relativamente alla tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi, nei rapporti con la pubblica amministrazione e nell’accesso ai pubblici servizi, nei limiti e nei modi previsti dalla legge”.
    La legge c’è (con luci e ombre, non che sia perfetta, anzi), bisogna applicarla.

  16. hobo ha detto:

    @15

    ma va? quindi mi stai dicendo che la legge bossi-fini (e corollari) e’ incostituzionale? e magari che anche i cie sono incostituzionali? e che questi tizi qua hanno ragione?

    http://www.giuristidemocratici.it/post/20110503233234/post_html

    che robe cio’, mai no gaveria pensa’.

  17. hobo ha detto:

    “circolare manganelli”, nomen omen.

  18. michela ha detto:

    se fanno un convegno con tanti oratori qualificati sui diritti fondamentali degli immigrati, si dovrebbe fare un contro-convegno sui doveri fondamentali degli immigrati 🙂 Ho detto!

  19. hobo ha detto:

    @18

    nessuno ti proibisce di organizzarlo.

  20. John Remada ha detto:

    17@ Divertente….un mio amico,ora in altro mondo,diceva in tempi non sospetti,ovvero senza “ospiti” stranieri:”Te vedi i silos che zè alla vela(De Franceschi Monfalcone)?Nianche quei tien la biava che vignerà fora in avanti!”Appunto erano tempi non sospetti,ora non basterebbero neanche il doppio dei silos citati,perchè se così prosegue sarà una logica di quasi tutti contro l’entità opposta,visto che a mio avviso certe storie dovevano già essere risolte…al contrario sono peggiorate,e quindi….

  21. John Remada ha detto:

    Biava = Legnade(Gropi).

  22. Fiora ha detto:

    “immigrazione clandestina è reato dal 2009”
    ma quale reato, dai! quale irregolare si è mai fatto galera perchè senza permesso di soggiorno o persino perché non ha ottemperato al decreto d’espulsione? ne collezionano… carta per il chiodo del wc.! Il CIE è altra storia.
    il ricors al Tar nel 1999 cui accennavo era per la REVOCa del degreto d’espulsione ad un immigrato cui era scaduto durante una detenzione per altra causa.
    All’uscita di galera,dopo aver scontato fino all’ultimo giorno e aver rifiutato la facoltà di andarsene a metà della pena,pur di restare in Italì, s’è visto consegnare il famoso decreto,perché intanto che scontava il permesso di soggiorno gli era scaduto e s’era pure pagato l’affitto dell’abitazione a canone ridotto mentre stava in galera… quale “clandestino”? quale “senza fissa dimora”? cornuto e mazziato, praticamente.
    Beh quella volta al decreto d’espulsione ci si credeva, mica come oggi! così, siccome m’era parso troppo gli ho dato una mano!
    ma gli anni i decreti e compagnia bella sono altri ora…
    I convegni di addetti, politici e politicanti e soggetti assimilati?, li vorrei vedere sul pratico ,on the road a discernere tra velleità e volontà, tra norme e buonsenso,tra poveri diavoli e lazzaroni.
    Troppi,troppi! sempre più invadenti e arroganti, senza le nostre basi e nessuna voglia di farle loro.
    così ci si ribella mentalmente a questo stravolgimento e si cerca di farlo in cuor proprio ,in sordina…paura di “loro” e paura degli “illuminati” che ti tirano addosso un “razzista” ad ogni timida protesta.
    Benvenuti a tutti,caro hobo,ma non c’è niente da fare, a “loro” gli è mancato l’Umanesimo e non scherzo. altra mentalità.nessun valore all’esistenza. Altrui ma anche alla loro.

  23. hobo ha detto:

    ah beh, “noi” dall’alto del nostro umanesimo abbiamo deportato 10milioni di africani nelle americhe come schiavi nelle piantagioni. abbiamo conquistato le terre degli altri a suon di guerre e massacri;
    abbiamo scatenato due guerre mondiali che hanno causato complessivamente 100milioni di morti; abbiamo inventato auschwitz e la bomba atomica. scendi dal soapbox, fiora, please.

  24. hobo ha detto:

    dal “discorso sul colonialismo” di aimé cesaire:

    “Sì, varrebbe la pena studiare, clinicamente, nel dettaglio, le pratiche di Hitler e dell’hitlerismo e rivelare al molto distinto, molto umanista, molto cristiano borghese del XX secolo che egli porta in sé un Hitler del quale è ignaro, un Hitler abita in lui, Hitler è il suo demone, e se egli lo vitupera è per mancanza di logica, e in fondo, ciò che egli non perdona a Hitler non è il crimine
    in sé, il crimine contro l’uomo, l’umiliazione dell’uomo in sé, bensì il crimine contro l’uomo
    bianco, l’umiliazione dell’uomo bianco, l’aver applicato all’Europa metodi colonialistici che fino a quel momento avevano subito solo gli arabi d’Algeria, i coolies dell’India e i negri dell’Africa.”

  25. Fiora ha detto:

    Io sto parlando dei rapporti interpersonali ,della nostra quotidianità e delle difficoltà che molti di noi ,me compresa incontrano nel rapportarci con questa immissione massiccia di nuovi compatrioti.
    Ciononostante ( e per questo ho voluto citare l’esempio che mi vede co-protagonista) sottolineo come sul pratico la solidarietà e la comprensione siano presenti e operanti, pur tra innegabili diversità ataviche (perché negarlo?) perplessità e difficoltà d’adattamento.
    Please tu,hobo!

  26. hobo ha detto:

    @25 no, non stai parlando di rapporti interpersonali. hai tirato fuori nientemeno che l’umanesimo, e hai detto che “gli altri”, cioe’ i 6/7 dell’umanita’ – il complementare di quel miliardo scarso di umani che popolano europa e nordamerica – non danno valore alla vita altrui ne’ alla propria.

    prenditi la responsabilita’ delle cose che dici.

  27. Fiora ha detto:

    “prenditi le responsabilità di quello che dici” Caspita come sei “puntuale” ! mica siamo in tribunale.
    non ho difficoltà a riaffermare quanto ho detto per la verità riferendomi ai retaggi e alle carenze che sul presente vanno a ripercuotersi ma piuttosto riferiti ai paesi dell’Est dell’Europa più che al resto del mondo e limitatamente a rapporti interpersonali odierni che sono gli unici che per me contino sul pratico e che ho opportunità quotidiana di verificare.
    Tutta la tua dietrologia ed tuo storicismo ai fini del rapporto tra Italiani autoctoni ed immigrati, mi appaiono meramente accademici.
    Tengo a ribadirti,ma pare inutile ,che considero l’accoglienza dello straniero doverosa e quand’anche così io non sentissi d’acchito, la considero…INEVITABILE!
    e di conseguenza considero inutile la tua polemica inutile

  28. hobo ha detto:

    @27 infatti non siamo in un tribunale, ma stiamo discutendo pubblicamente. per cui, per rispetto degli interlocutori e di chi legge, se tiri fuori i massimi sistemi (tipo l’ umanesimo che ci renderebbe rispettosi della vita nostra e altrui, a differenza dei non europei), prenditi la responsabilita’ di aver spostato tu la discussione su quel piano, e non lamentarti se ti si risponde su quel piano.

  29. dimaco il discolo ha detto:

    Non vorrei sembrare senzacuore come in effetti sono, ma stare a fare tavole rotonde per parlare di diritti degli extracomunitari ,tralasciando i doveri ovviamente, quando i problemi sono ben altri. sinceramente sono stufo di sentire tutte ste manfrine sui poveri stranieri che comunque sono tutelati a sufficenza. io pago il 68% di tasse sul guadagno lordo, pago l’inps e ho meno della metà dei diritti che hanno loro. mi spiace, ma non posso fare finta di voler bene a tutti.

  30. hobo ha detto:

    @29

    ma e’ ovvio che a te non te ne freghi niente, perche’ per te chi non ha sangue italiano non fa parte della comunita’.

  31. dimaco il discolo ha detto:

    peccato che io di sangue italiano non ne hjo nemmeno una goccia.

  32. hobo ha detto:

    al n.11 avevo scritto:

    “pare che zaia, governatore leghista del veneto, abbia aperto sullo ius soli. ora restano contrari solo i leghisti duri e puri, i forzanovisti e beppe grillo.”

    ora aggiungo: i nazionalcomunisti.

  33. hobo ha detto:

    @31 eh, questa e’ una contraddizione che devi risolverti da solo. ti trovi a difendere una divisione dei lavoratori basata sull’italianita’ del sangue. ti trovi dalla parte “giusta” perche’ nel 1918 i tuoi avi sono stati dichiarati italiani d’ufficio.

  34. dimaco il discolo ha detto:

    effettivamente hai ragione, non me ne frega nulla. come ho gia scritto gli extracomunitari dovrebbero entrare solo per un determinato periodo, niente pensione, niente agevolazioni ecc. lavorano prendono il pattuito e spariscono da dove sono venuti. hobo il modello svedese ha fallito in lungo e in largo. trovo fastidioso il voler fare i paladini dei extracomunitari a ogni costo. è ridicolo.

  35. hobo ha detto:

    sai com’e’, a me invece non me ne frega niente di risultare fastidioso a te, fiora, remada e michela.

  36. hobo ha detto:

    p.s. non me ne frega un klinc nemmeno del modello svedese, che notoriamente e’ fondato su un razzismo differenzialista ingentilito da una patina di welfare.

  37. Fiora ha detto:

    ma no hobo caro che non mi risulti fastidioso…io penso semmai viceversa.
    Ti appaio troppo superficiale e ovviamente prevenuta. ma non studio per apostola,io!
    io come tanti, quelli che tu disprezzi.
    ma tant’è! non puoi impadronirti del cervello del prossimo per farlo ragionare come ritieni giusto.
    Io penso che tu sia un teorico e che all’atto pratico siamo tutti uguali. né buoni né cattivi.
    In confidenza ,a parte i proclami, che esperienza diretta hai di frequentazione e condivisione reale con immigrati?
    io quel tanto che mi fa ripetere che non mi ci ritrovo di mentalità, neppure di umorismo condivisi.
    Nonostante ciò rispetto ed accetto. Vuoi che ti aggiunga “con entusiasmo” Beh! sarei bugiarda. E’ tutto!

  38. michela ha detto:

    oh per me non c’è problema: certe persone per essere sé stesse e parlare fuori dai denti, risultano inevitabilmente fastidiose per altri. Hobo lo è per me come io lo sono per l’accolita delle sugar babies o spicy babies o come diavolo si chiamano quelle signorine dell’altro thread. è normale e non c’è problema. dopotutto che gusto ci sarebbe in un forum dove tutti sono d’accordo? ho visto appassire ed afflosciarsi l’altro forum che ho frequentato per molti anni, dopo l’uscita di una persona stuzzicante e traboccante di voglia di comunicare come Fiora. certo che inevitabilmente si dà fastidio a qualcuno, ma fa parte del gioco.
    Per completare il pensiero di Dimaco ai punti 29 e 34, dico solo che a me hanno girato e girano le palle ad elica perché sono disoccupata eppure per quest’anno non mi spetta l’esenzione dal ticket sanitario: da marzo ad ora ho avuto problemi di salute che mi sono costati in totale 300 euro di vari ticket. Quando sono andata ad informarmi se mi spettava un’esenzione, ho visto una buona cinquantina di persone -soprattutto donne e bambini- in abiti esotici e dai tratti non europei, ai quali posso presumere l’esenzione viene concessa. Per me personalmente non è una tragedia, perché posso far fronte alla situazione: ma penso a quelli come me, senza lavoro, ai quali magari NON è stata versata la liquidazione e che devono campare col sussidio di disoccupazione finchè c’è, ben inferiore allo stipendio, e pagarsi ripetutamente ticket da 46 euro a botta, che vedono esentati tutti questi personaggi mentre loro non lo sono. Ecco, i privilegi concessi agli stranieri e rifiutati agli italiani sono una cosa difficile da digerire… credetemi.

  39. hobo ha detto:

    @37 guarda che a me non importa niente di convincere te, dimaco, michela o remada. questo e’ un dibattito pubblico. voi portate avanti delle posizioni politiche, io (e altri) ne portiamo avanti altre.

  40. Fiora ha detto:

    @Dimaco
    Te ga pagà i aconti del Unico e l’Imu de botega, ah?!… ‘desso per magnar se vedemo ala Caritas ? 😉

  41. hobo ha detto:

    @38 le esenzioni vengono concesse a chi ne ha diritto sulla base di leggi che non tengono conto dei tratti somatici e dell’abbigliamento, ma della posizione lavorativa e contributiva delle persone. quindi non c’e’ nessun privilegio. chiedere al contrario che il welfare diversifichi le prestazioni in base ai tratti somatici e all’abbigliamento significa chiedere dei privilegi su base etnica.

  42. Kaiokasin ha detto:

    Distinguerei i due piani (se l’emerito professor Hobo me lo consente):
    una cosa sono i diritti degli immigrati, che in Italia sono carenti a causa di una pessima legislazione e – peggio – di una cattiva applicazione della stessa (vedi quanti immigrati stanno a riempire le carceri!): su questo bisogna intervenire per poterci dire un paese civile.
    Dopo c’è la vita quotidiana di cui diceva Flora. Basta farsi un giro a Monfalcone: gli immigrati sono tantissimi, non tutti lavorano (lavoro a chiamata, quando c’è da chiudere una nave, ecc.) e se ne stanno tutto il giorno per strada e in piazza (un po’ perchè è nelle loro abitudini ma molto perchè non hanno abitazione ma solo un posto letto e quindi non avrebbero proprio dove stare tutto il giorno) a bere birra, giocare a carte, smanettare sui telefonini. Al mattino la città è piena di bottiglie e lattine lasciate ovunque, spazzatura varia fuori dai bottini della differenziata, aromi di pipì e popò, perchè se stanno per strada la fanno dietro gli angoli. Gli “Hobo” locali (RC, SEL, che io voto, perchè sono i meno peggio) negano qualsiasi problema, difendono i lavoratori immigrati a spada tratta. La gente, non solo John Remada ma i pochi abitanti del centro che non si sono ancora trasferiti in villette a Pieris o Fiumicello, sono esasperati dall’avere questi gruppi di persone seduti tutto il giorno sui gradini di casa. E’ un problema questo o no? L’amministrazione deve affrontarlo? Chi chiama questi lavoratori deve anche pensare a dare un alloggio decente, insegnargli la lingua, istruirli alle regole vigenti da noi o può trattarli come bestie da soma? Non sono contro gli immigrati (2 anni fa ho seguito un corso dell’ASGI e vari loro seminari, spero di andare anche a questo), ma è innegabile che i problemi ci sono.
    (Hobo dirà di nuovo, ma va? che scoperta!)

  43. hobo ha detto:

    @37 p.s. che io sia un teorico lo dici tu, io non mi metto certo a sbandierare in giro cose che riguardano persone terze.

  44. Fiora ha detto:

    quando t’ingolfi con tanta veemenza è eidente che vorresti impadronirti dei cervelli di chi non la pensa come te…per lobotomizzarli 😀
    ma non mi hai risposto sulle tue reali frequentazioni di immigrati.
    violo la tua privacy con un uesito così innocente e non ozioso? sai a teorizzare buoni tutti. A trovarceli dappertutto, asili, ospedali, negozi, bar, vicinato, e chi più ne ha più ne metta, a far sentire noi “del sangue” (che ridere sto tuo insistere,ma è pur sempre un criterio valido)stranieri in patria, beh è questione di pratica quotidiana…non di grammatichetta.

  45. hobo ha detto:

    @42

    infatti dico: ma va? che scoperta.

    e aggiungo: quando si fanno le ordinanze antipisciata, i frequentatori di pub e discoteche gridano alla porfiriata. quando si fanno le ordinanze antischiamazzi, i frequentatori di pub e discoteche gridano alla porfiriata. solo che il piscio autoctono puzza come quello straniero, e gli schiamazzi patochi rompono i coglioni come quelli stanieri.

  46. michela ha detto:

    a me piacerebbe che le esenzioni tenessero conto INNANZITUTTO di chi è nato qui, ha lavorato tutta la vita qui, ha pagato le tasse sempre e soltanto qui, ha decine di anni di contributi, e si trova involontariamente in un momento di grave difficoltà. E’ chiedere troppo, certo.

  47. hobo ha detto:

    @44 ma che te ne frega delle mie frequentazioni. ho due figli in eta’ scolare, che frequentano scuole pubbliche, fanno sport, eccetera. faccio un lavoro in cui vedo un sacco di gente di tutti i tipi. ho amici stranieri, anche extracomunitari. questo e’ quanto.

    del sangue parlo perche’ in italia la cittadinanza e’ un diritto di sangue, e quindi invocare discriminazioni sulla base del possesso della cittadinanza significa invocare discriminazioni sulla base del sangue.

  48. hobo ha detto:

    @46 quindi un trentacinquenne italiano, o una casalinga italiana divoziata, che *non* hanno decine di anni di contributi, non dovrebbero avere esenzioni?

  49. Fiora ha detto:

    @43″sbandierare in giro cose che riguardano persone terze”???!!!! stai scaturendo ,Hobo!
    Se alludi all’esempio tra l’altro dei lontani anni novanta che ho portato, si tratta di una scelta precisa di portare una testimonianza che inquadri chiaramente il mio pensiero e azione.
    senza minimamente palesare dettagli che potrebbero svelare un’identità.
    Trovo malignità gratuita da parte tua liquidare la questa testimonianza alla stregua di un babezo…
    Mi auguro che altri che leggano non ne diano analoga riduttiva lettura.
    Se si scade a questi livelli ,preferisco leggere il vangelo secondo hobo piuttosto che scrivere alcunchè a scanso che si travisino come lui le mie intenzioni.

  50. hobo ha detto:

    @49 boh, mi pare che tu sia un po’ egocentrica, come dire. non e’ che qualsiasi cosa si scriva abbia te come argomento, eh.

  51. michela ha detto:

    @48: sono sicurissima che tutti abbiano capito cosa intendevo dire nel mio commento n.46. non mi ha neppure sfiorato il pensiero che hobo ritiene sia mio e prontamente mi attribuisce.
    quando una persona è impastata di malafede a questi livelli, sarebbe meglio non dialogarci e infatti in questi mesi ho sempre evitato di partecipare a discussioni in cui troneggiava Hobo l’Onnisciente.
    Attaccarsi al dettaglio delle decine d’anni di contributi, è voler schivare il nocciolo del discorso in maniera pretestuosa quando è chiaro ciò che intendevo dire: PRIMA GLI ITALIANI IN DIFFICOLTA’.

  52. Kaiokasin ha detto:

    Hobo, ma i problemi di integrazione ci sono o no? E se ci sono come pensi si possa affrontarli? Io ho fatto degli esempi terra-terra, non ho toccato il problema religioso, il velo, il ruolo delle donne, ecc.ecc., ma su questo la sinistra italiana è totalmente assente (sentivo stamattina la rassegna stampa di radio3 di Norma Rangeri che a chi le rivolgeva la classica domanda sull’abolizione dei CIE, rispondeva “ci vuole umanità, bisogna trattarli da persone”. Va bene, ovvio, ma in pratica poi cosa si fa di loro? I giuristi discutono per la loro parte e va bene, come dicevo ho già avuto modo di apprezzare il lavoro dell’ASGI, ma la politica dov’è? La sinistra?).

  53. hobo ha detto:

    @51 guarda che ho capito benissimo. infatti la domanda era una domanda retorica. e’ del tutto evidente che nel tuo discorso la quantita’ di contributi non conta niente, se non come paravento. l’unica cosa che conta e’ l’italianita’. beh, come ha detto kaio sopra, sarebbe incostituzionale.

  54. michela ha detto:

    se non ho da aspettarmi dal mio Paese un aiuto in un momento di difficoltà, aiuto che non ho mai chiesto in tutta la mia vita, da chi me lo devo aspettare? che senso ha essere italiani ormai, quando si vedono simili cose… ce lo chiediamo in tantissimi, mentre tocca perfino trovarsi davanti la malafede e la cattiveria di chi farebbe meglio ad andare a spalare le deiezioni dei pachistani a Monfalcone anziché passare le giornate nel web, ad offendere chi non la pensa come lui.
    Mah, che dire, se non che personaggi come il nostro Hobo fanno cattivo gioco proprio a chi vorrebbe difendere?

  55. hobo ha detto:

    @52 vediamo di non mescolare le cose. i cie sono carcerazione senza processo, non dovrebbero esistere e basta. la bossi-fini e’ una legge che genera illegalita’ e andrebbe abrogata. andrebbe istituito il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro, in modo da non costringere gli immigrati alla famosa trafila: permesso di soggiorno turistico, lavoro in nero, attesa del decreto flussi, eccetera. andrebbe eliminata la norma che lega il permesso di soggiorno al contratto di lavoro, in modo da sottrarre i lavoratori immigrati al ricatto dei datori di lavoro, che innesca l’asta al ribasso sui salari.
    poi ci sono le questioni culturali e religiose. gli enti locali dovrebbero avere a disposizione dei fondi per i corsi di lingua e per i mediatori culturali. questo riguarda gli adulti, perche’ i bambini nati qua non hanno problemi con la lingua e frequentano le scuole. le questioni religiose riguardano la sfera delle liberta’ individuali, fino al momento in cui non entrano in conflitto con altre liberta’ individuali. per quanto mi riguarda, difendere l’operaio bengalese dai ricatti e dallo sfruttamento del suo datore di lavoro non e’ affatto in contraddizione col difendere sua moglie dai maltrattamenti che magari lo stesso operaio le riserva in casa. in entrambi i casi si tratta di prendere posizione per la parte che subisce un torto.

  56. hobo ha detto:

    @54 tu non chiedi che lo stato ti dia una mano. tu chiedi che lo stato non dia una mano a chi pur facendo parte della comunita’ non possiede la cittadinanza italiana.

    sorvolo sulle accuse di “cattiveria”, perche’ qua stiamo parlando di politica e non delle persone che partecipano alla discssione.

  57. hobo ha detto:

    pero’ michela, su una cosa non sorvolo. ti chiederei cortesemente di fare l’elenco delle offese che avrei rivolto a chi partecipa a questo thread.

  58. michela ha detto:

    le offese non sono fatte di una sequela di parolacce, ci mancherebbe.
    se hai bisogno di un elenco di frasi offensive sei messo male.
    ma male davvero.

  59. hobo ha detto:

    non ho parlato di parolacce, infatti.

  60. John Remada ha detto:

    Ecco la parte riguardante l’immobile.

    Cristiana Morsolin, assessore alle Politiche sociali del Comune di Monfalcone.

    La sede di via Duca d’Aosta, indicata da alcuni come moschea: a cosa serve e quanto costa all’amministrazione comunale?

    Quasi 5 anni fa, l’amministrazione ha cercato un primo dialogo con gli immigrati, e si era arrivati alla costituzione del Coordinamento Immigrati, organo non elettivo ma che riuniva i rappresentanti delle varie etnie presenti, e che si è poi costituito in associazione. Il comune ha preso in affitto degli spazi per quest’associazione, e li ha usati per svolgere i corsi d’italiano. Dunque l’amministrazione, dato che erogava dei servizi in questi spazi, ha scelto di prendersi carico dell’affitto dell’immobile, mentre l’associazione ne paga le utenze. L’anno scorso i corsi di lingua sono stati spostati, perchè il numero di iscritti è aumentato moltissimo, si arriva a 150 partecipanti. Sono stati spesi 54.000 euro in 5 anni. In questo immobile, c’è uno spazio in cui il coordinamento poteva scegliere di svolgere le attività che desidera, come riunioni, feste tradizionali e momenti di preghiera. Ora che andiamo verso la consulta, sposteremo tutta l’attività in via Vecellio. Il contratto per la sede di via Duca d’Aosta scade nel 2011, e ovviamente non verrà rinnovato. Quì finisce l’intervista…..quindi corsi di italiano,un tantino costosi….ma poi si poteva fare cosa si voleva,in realtà….Diciamo che i bengalesi,nonostante questi “sforzi”non si sono inseriti chissà che….almeno al vedere di molti.

  61. John Remada ha detto:

    Quello che voleva dire Michela è un fatto preciso,accaduto anche a un mio conoscente,se un italiano è veramente in diffilcoltà non è automatico che gli danno una mano;per il resto,hobo,a me non dai fastidio,prima o poi i fatti stessi ti smentiranno;fai ridere ora,poi ancora di più,alla realtà non si scappa.

  62. hobo ha detto:

    “se un italiano è veramente in diffilcoltà non è automatico che gli danno una mano”

    lo stesso vale per uno straniero. anzi, e’ anche peggio. questo lo sai benissimo, e lo sanno benissimo anche tutti gli altri che hanno scritto.

  63. hobo ha detto:

    @60 ah si’, 54000 euri in 5 anni significa 11000 euro all’anno, meno di 1000 euro al mese per pagare l’affitto di un locale abbastanza grande da poter ospitare diverse decine di persone per i corsi di lingua, oltre agli uffici della consulta. dire “un tantino costosi” e’ una forzatura e lo sai benissimo. il periodo in cui il locale non e’ stato utilizzato per i corsi di lingua e’ il biennio 2009-10, perche’ il comune aveva spostato i corsi in un locale piu’ capiente.

  64. michela ha detto:

    @56: partecipando a questa discussione in cui si parla di politica e non di persone, le persone manifestano sé stesse.
    è normale che si creino simpatie o antipatie come in qualsiasi gruppo umano, è normale -lo ripeto- che ci siano personaggi come hobo. ogni chat ha il suo troll, ogni piattaforma di blog ha i suoi disturbatori, ogni forum ha i suoi “professori emeriti” come scrive Kaiokasin ad @42, che trattano gli altri utenti dall’alto in basso e sentono di avere la Verità sulla tastiera. Non c’è problema, è il mondo del web.
    Di solito nella vita reale questi personaggi sono dei timidoni.
    Buona giornata a tutti, sfrutto uno dei pochi vantaggi dell’essere disoccupati e me ne vado al mare 🙂

  65. hobo ha detto:

    “trattano gli altri utenti dall’alto in basso”

    detto da una che si lamenta perche’ lo stato non le garantisce la soddisfazione di vedere quelli con tratti somatici non europei trattati peggio di lei.

  66. valentina ha detto:

    prima gli italiani? per me dobbiamo essere tutti uguali perchè siamo tutti individui con gli stessi diritti e il fato di nascere qua o figli di non dà diritti maggiori come una volta il sangue ‘blu’
    anche se in realtà non siamo per niente uguali neanche tra italiani perchè chi si è tenuto per sè il vecchio sistema pensionistico e l’ha tolto a noi giovani ha un sangue ‘blu’ basato sull’età

  67. maja ha detto:

    di’ la verità, valentina. in realtà tu sei negra, vero?

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