10 Giugno 2013

La città delle idee: le proposte dei cittadini

Maggior utilizzo del volontariato, condivisione tra enti, informazione sul rispetto delle regole, coinvolgimento del cittadino, difesa e valorizzazione del territorio: questi i punti fondamentali che sono emersi dall’Open Space Techonology la ”Città delle idee”, la due giorni di riflessione sul futuro di Monfalcone tenutasi venerdì e sabato scorsi.

In particolare, nel corso della mattinata di sabato 8 giugno una quarantina di operatori economici, rappresentanti del mondo del volontariato, culturale e ambientalistico, di enti economici e istituzionali si sono dati appuntamento per riflettere sul futuro della città. Sei i grandi macrotemi individuati: ”La città inclusiva: accoglienza e integrazione”, ”Offerta artistica e culturale a Monfalcone”, ”Politiche ambientali e di riqualificazione urbana”, ”Cittadinanza attiva e senso di comunità”, ”Economia”, e ”Su cosa puntare per lo sviluppo dell’area vasta”.

Molte le idee interessanti uscite dai gruppi di riflessione. Per esempio, la ”Città inclusiva” ha proposto una maggiore informazione e sensibilizzazione sul mondo del volontariato, e l’aumento di condivisione di interventi tra Ass Isontina, Istituzioni e agenzia culturali nella salute dei giovani. Per l’offerta artistica si è proposta la riqualificazione della Consulta Cultura per farla diventare un vero momento propositivo ed esecutivo, nonché il ”fare sistema” con altre istituzioni artistiche e la creazione di un sito web collettore di tutti gli eventi culturali. Per le ”Politiche Ambientali” si è ricordata l’importanza di un piano regolatore con consumo di suolo 0, il censimento di edifici da riqualificare individuando nuove strategie economiche, e un’informazione sul rispetto delle regole dedicato soprattutto alle nuove generazioni e alle comunità straniere. Il gruppo della ”Cittadinanza attiva” ha proposto un coordinamento tra miglioramento degli spazi urbani e azioni di tipo culturale e partecipativo, nonché di accrescere il ruolo del cittadino con strategie nuove, non solo istituzionali, come appunto è stato quello odierno. Il gruppo ”Economia del mare” ha riflettuto sul ruolo del porto e dell’Azienda monfalconese in una governance di ambito regionale, auspicando una responsabilità sociale dell’Azienda e un rapporto negoziale costante con la grande impresa e gli operatori economici. Infine,il gruppo di riflessione sull’Area vasta ha richiesto un rapporto più equilibrato tra Fincantieri e il territorio, la realizzazione del Parco naturale del Carso, e la mobilità rapida tramite servizi metropolitani, promuovendo la cultura e in particolare il teatro.

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