4 Giugno 2013

La storia infinita dell’ ascensore al Castello di Gorizia: a che punto siamo?

Come dice Manuela Botteghi del Movimento 5 Stelle quello dell’ascensore al Castello è un nervo scoperto della nostra città: “ L’impianto di risalita – si legge in una nota è una grande opera per la quale si contendono la palma del merito, (o la responsabilità del demerito), le Amministrazioni comunali guidate da Valenti, Brancati, Romoli e noi, e crediamo anche tutti i goriziani, vorremmo capire in diretta a chi tra questi ,(o se a tutti , in concorso) , dovremo dire grazie , o lagnarci ,per la brillante idea. Per provare ad arrivare a tanto, organizzeremo un incontro con i cittadini dove ognuno dei protagonisti potrà dire la sua, magari accompagnato dal suo Assessore ai Lavori Pubblici, (a parte Romoli, che è uno e trino).” L’appuntamento è per lunedì 24 giugno nella sala del Consiglio comunale.
La questione è tornata alla ribalta sia per quanto concerne la quantificazione esatta del costo dell’impianto, sia per quanto riguarda l’attribuzione della paternità: perché solo con un esame del DNA, permettete il gioco, capiremmo chi sono i genitori dell’ormai cresciuto pargolo, che cresce impavido sul colle del Castello, indifferente al fatto che i suoi creatori si scherniscono e si sottraggono in vario modo alla propria responsabilità.
Sui costi: nel suo ultimo intervento Giuseppe Cingolani, Partito Democratico, precisa come la cifra di 9 milioni e mezzo di euro, peraltro fornitagli dagli uffici comunali, riguardasse l’intera qualificazione di piazza Vittoria e non il solo impianto di risalita. E allora: “I costi per l’inutile opera dell’ascensore al castello si avvicinano ai 4 milioni e mezzo tenendo conto anche delle spese tecniche, degli espropri (223mila euro) e della bonifica dagli ordigni bellici (70mila euro): un importo esorbitante anche preso separatamente, praticamente il doppio di quello che Romoli ha sempre raccontato, che cresce di molto se aggiungono i costi impliciti, come quello dei dirigenti e tecnici comunali impegnati per troppi anni a seguire l’opera. Risulta dal verbale del Consiglio comunale del 1 dicembre 2010 lo scontro tra il sindaco e l’allora consigliera Di Gianantonio: quest’ultima prospettava un costo di oltre 4 milioni di euro per gli ascensori al Castello, mentre Romoli negava che si sarebbero superati i 2 milioni e mezzo, e garantiva la conclusione dei lavori entro 18 mesi. 30 mesi dopo, con i lavori lontanissimi dalla conclusione, Romoli ammette che l’opposizione aveva ragione: ben venga il dato complessivo riportato nei giorni scorsi ( i 9 milioni e mezzo nda) , se ha spinto il sindaco a concederci finalmente qualche barlume di verità.”
Dal Forum cultura Gorizia giunge la voce di Andrea Bellavite che scrive sul blog: “La questione degli ascensori si risolverebbe facilmente:
a) Convocando un’assemblea pubblica (alle precedenti organizzate dal Forum, unica occasione nella quale è stato presentato e discusso con i cittadini il progetto, il sindaco non ha mai voluto partecipare) e spiegando le voci di spesa, in particolare il raddoppio dei costi (da 2 a 4,5 milioni di euro, ovvero oltre il 100% in più) rispetto al 2011 (quando il sindaco dava degli esagerati ai cattivi del Forum che prospettavano una cifra inferiore a quella oggi tranquillamente ammessa da Romoli).
b) Presentando una previsione dei costi di gestione diversa da quella finora fornita, un biglietto della spesa compilato dieci anni fa dai precedenti amministratori.
c) Presentando uno studio (se esiste) relativo alla proiezione costi/benefici.
d) Presentando lo studio di riqualificazione della collina del Castello dopo i lavori (ammesso e non concesso che questi verranno ultimati).
e) Presentando il piano culturale (se esiste) di rilancio del Castello di Gorizia.
Semplice no? Ma dal momento che le richieste in questo senso risultano inevase e nessun amministratore si è preoccupato di fornire tali “dettagli” fino ad oggi, pur auspicandolo non si vede perché improvvisamente la situazione dovrebbe cambiare. E si capisce perché il sindaco, toccato su un nervo dolente, si arrabbia tanto con Cingolani invece di dare risposta alle domande sue e della maggior parte dei cittadini goriziani.”
Rimane da approfondire la scarsissima considerazione data ad una norma (art.5, comma 42) della finanziaria regionale del 2005 che autorizzava a ridefinire i limiti di impegno decennale già assegnati al Comune di Gorizia, a seguito della richiesta di aggiornamento del programma straordinario per il millenario della città. In sostanza la montagna di soldi regionali poteva essere destinata alla riqualificazione del centro storico. Questo in parte è stato fatto dalla giunta Brancati, che aveva spostato parte delle risorse dell’ascensore sulla riqualificazione di via Rastello, ma non era andata oltre. E rimane ancora da chiedersi perché nessuno ha mai pensato ad un intervento sul piano regolatore del Castello, così da destinare ove possibile i piani terreni degli edifici ad attività commerciali e artigianali: accanto alla programmazione culturale, poteva essere un percorso da valutare per la creazione di un polo di attività e quindi di attrattività.

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7 commenti a La storia infinita dell’ ascensore al Castello di Gorizia: a che punto siamo?

  1. biancoalbanco ha detto:

    Ma era cosí indispensabile quell’opera a gorizia?

    Sapete che ci sono dei costi di manutenzione esorbitanti per questo mezzo di trasporto? E non solo: revisioni , collaudi, tagliandi, formazione del personale…etc etc etc.
    ..o si pensa che con le scolaresche che si portano il panino da casa, si rientrerá sempre nei costi di gestione???????????????????

  2. andrea luciani ha detto:

    Alla fine della fiera pacherà sempre Pantalone.
    Questo sarà probabilmente il risultato finale di questa opera.
    Una vera desolazione…

  3. cita demone ha detto:

    se vede una bela scala per l’ascension…e ‘che la dopri!cussì i studenti ciccioni dela generazion del mc donald’ podrà digerir i panini sani portadi de casa per la gita(se qualchedun ghe li fa ‘ncora..).

    a ocio e croxe coi schei che gira se fermerà il tuto al primo tagliando,ga ragion il biancoalbanco.casomai chiedeghe a quel ex asesor gorizian che cambiava le gome del’auto coi rimborsi regionai dove chel ‘ndava:magari colla convenzion del concesionario gaverà sconti anca il comun…
    hic.

  4. fabry ha detto:

    Quindi complimenti a Romoli e al suo acume contabile (ma non era commercialista?)
    Non è ancora tropo tardi per sistemare le cose: visto che ormai lo scempio della collina è stato fatto invece di piazzare le (inutili) cabine dell’ascensore si puo’ fare un sentiero-scalinata stile Rilke circondato da alberelli…

  5. Paolo Nanut Standrez-Gorica-Gorizia ha detto:

    Manie di grandezza, è un opera che non serve a nulla, Fabry ha ragione nel dire che si potrebbe fare come il sentiero scalinata Rilke. poi è stato fatto uno studio per eventuali smottamenti della collina offesa dalle ruspe, se dovesse piovere a dirotto e lungamente? Non è che ci troveremmo fango e ascensore in piazza Vittoria?

  6. Silver ha detto:

    Un’opera inutile, ma quanto costerà il biglietto dell’ascensore che naturalmente non sarà gratis.

  7. gigi ha detto:

    tutti in sala consiglio il 24 giugno……….con le uova

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