3 Giugno 2013

Architetti vicini e lontani: Lasciac e D’Aronco raccontati da Diana Barillari e Diego Kuzmin

Mercoledì 5 giugno, alle ore 17, a Gorizia presso la Fondazione CaRiGo di via Carducci, si terrà, a cura di Italia Nostra, una conferenza che porrà a confronto l’architetto goriziano Antonio Lasciac (1846-1956) e l’architetto gemonese Raimondo D’Aronco (857-1932), ambedue friulani, coetanei, ed attivi rispettivamente al Cairo e ad Istanbul, quali architetti di corte per i regnanti di allora inj quei paesi d’oltremare.
Organizzata da Italia Nostra, la conferenza di Diana Barillari e Diego Kuzmin racconterà di due importanti architetti della nostra Regione, il goriziano Antonio Lasciac e il gemonese Raimondo D’Aronco, friulani ambedue e attivi rispettivamente al Cairo e ad Istanbul, in uno sguardo verso l’Oriente mediterraneo, dal quale entrambi trassero fecondi stimoli per le rispettive progettazioni.
DIEGO KUZMIN descriverà il percorso del progetto di ricerca per il XVII ciclo della Scuola di Dottorato in Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura dell’Università di Trieste, orientato a indagare le opere realizzate da Antonio Lasciac, a cavallo tra Otto e Novecento in Egitto, Turchia, Grecia e Italia, con particolare riferimento alla villa costruita per sé nel 1914 nei dintorni di Gorizia, caratterizzata da quel singolare minareto che spunta tra gli alberi del bosco sulla collina del Rafut.
DIANA BARILLARI illustrerà la piccola moschea di piazza Karakoy  Istanbul, che Raimondo D’Aronco progetto nel 1903 e che, dopo esser stata demolita nel 1958, verrà ora ricostruita a opera della Municipalità di Istanbul. Per compiere l’opera di ricostruzione, sono risultati preziosi i disegno originali dell’architetto, conservati presso le Gallerie del Progetto di Udine.

6 commenti a Architetti vicini e lontani: Lasciac e D’Aronco raccontati da Diana Barillari e Diego Kuzmin

  1. Marilisa ha detto:

    A ciascuno la propria storia. Ma la storia collettiva ha bisogno di cultori e, personalmente, saro’ per sempre grata all’arch. Kuzmin per il certosino lavoro che da decenni sta svolgendo per dare alla citta’ l’onore dei figli della nostra terra. Grazie a lui scopro, spesse volte, angoli di Gorizia che avevo visto miglaia di volte ma che, realmente, non avevo mai guardato. Ma nella fugacita’ di ogni giorno, anche un portone, un’edicola o uno stemma possono rappresentare l’effigie di un mondo da salvare, sopratutto quando mille occhi che non l’avevano mai vista si alzano a guardarla e, quindi, esiste. Ed e’ gia’ un passo avanti per la sua salvezza.
    Rimane, ahime’, ancora il desiderio di visitare Alessandria d’Egitto ….. citta’ magica, ma lontana, anzi, vicina-lontana. Alessadria ….. un nome che evoca epiche battaglie, viali di palme ed un porto a cui attraccavano, si racconta, le navi che da Trieste portavano il ghiaccio. Alessandria d’Egitto …. un mito, un luogo dove andare, dove fermarsi …..

  2. elio candussi ha detto:

    non è molto corretto dire che Lasciac è friulano! è vero che nasce a Gorizia, in borgo S.Rocco e che scrive anche in friulano.
    Ripeto anche, perché suo padre era sloveno, nativo di Rocinj vicino Canale d’Isonzo. Vero è invece che Lasciac era un goriziano (e all’epoca multilingue) ma di sentimenti italiani.

  3. Carlo Ghio ha detto:

    Per la verità erano sloveni entrambi i suoi genitori: Peter Laščak e Jožefa Trampuš. Quindi di friulano aveva decisamente poco…

  4. Rosi ha detto:

    Antonio Lasciac, scriveva anche poesie e questo è l’inizio di una di queste, dedicata all’Isonzo:

    L’AZUR LISUNZ
    Il biel flum trasparent azur
    di Guriza il tic-tac dal cur.
    Beleza vaporosa Jè,
    si proclama fedel so sposa.
    L’un e l’altra, feriz e mutilaz,
    son staz da ‘uera sntificaz.

  5. fiorella ha detto:

    Buon giorno

  6. fiorellaloppel ha detto:

    Buon giorno Diego sono fiorella so che ti interessi molto di storia locale avrei necessità di scriverti un email personale in merito alla libreria paternolli , il palazzo paternolli e la casa di via verdi che ora è di proprietà delle banca slovena ti ringrazio anticipatamente della risposta Fiorella

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