1 Giugno 2013

Silvano Gaggioli: l’accorpamento di Cervignano non risolve il problema della sopravvivenza del Tribunale di Gorizia

Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Silvano Gaggioli, qualche tempo fa, parlando su Il Piccolo dell’insufficienza di magistrati al Tribunale di Gorizia, e del fatto che la richiesta integrazione da 11 a 12 non è avvenuta, ha ripreso il discorso del disinteresse dei politici sulla questione.
Ha chiamato in causa in primis l’on.Giorgio Brandolin e poi la governatrice Debora Serracchiani. Quest’ultima in un recente incontro con il ministro Cancellieri si è occupata della sopravvivenza quale sede autonoma del Tribunale di Tolmezzo e non dell’accorpamento di Palmanova a Gorizia. Eppure, proprio la Serracchiani, in uno degli ultimi appuntamenti della campagna elettorale, aveva pubblicamente dichiarato che il Tribunale di Gorizia non è in discussione, a prescindere dall’esistenza degli enti provincia, e che anzi lo si deve rafforzare accorpandogli tutti i territori che utilizzano il sistema tavolare. E poi c’è stata l’interrogazione del consigliere regionale Rodolfo Ziberna.
L’avvocato Gaggioli tuttavia non è per nulla soddisfatto, non riconosce efficacia e nemmeno concretezza alle prese di posizione di cui la cronaca ci ha informato.

Avvocato Gaggioli, l’on.Brandolin, rispondendo sulla stampa al suo ultimo intervento, ha dichiarato che “Troppo spesso i goriziani, invece di agire, si piangono addosso quando le decisioni sono ormai già state prese.” Lei si sente incluso nel gruppo dei lacrimevoli?
Le lacrime da versare sono quelli dei politici, incluso il PD, unici responsabili dello stravolgimento dell’originario progetto che prevedeva l’accorpamento del Tribunale di Palmanova a quello di Gorizia e che era un virtuoso esempio di applicazione della legge, come affermato dallo stesso Consiglio Superiore della Magistratura. I goriziani non si sono mossi? Il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Gorizia si è attivato ben prima che fosse emanata la proposta di revisione. I politici goriziani invece si sono sempre dimostrati molto poco informati ( ricordo che in una intervista legata alle sorti del tribunale, l’on.Brandolin raccomandò la collaborazione transfrontaliera, che nell’ambito del diritto è impossibile ) e prima di focalizzare la gravità del problema ce n’è voluto! E il consigliere Ziberna prima di rivolgersi alla presidente Serracchiani parli con i suoi referenti di partito a Udine: poiche è lì che sta il problema, come per il PD! Anzi, il drammatico non sono le esternazioni dei politici locali, che lasciano il tempo che trovano, sono gli accordi romani tra PD e PDL.

Non le pare che la prospettiva politica del dibattito sulle sorti del Tribunale di Gorizia appaia riduttivamente articolata sugli aspetti e gli interessi dell’esercizio della professione forense?
Certo che appare! Perché i politici lo affrontano da questa prospettiva, mentre è in realtà l’esistenza e l’efficienza del Tribunale hanno conseguenze dirette sulla vita della città, e in primo luogo sul settore commerciale, incluso il favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali ( certamente invogliate dal sapere che possono far conto su un tribunale che funziona bene), E poi, venendo a cadere le province, com’è giusto che sia a parer mio, le città si qualificheranno in quanto poli amministrativi: perdere i presidi di natura amministrativa è in prospettiva assolutamente negativo.

La carenza di magistrati come influirà sull’inchiesta delle morti per amianto?
Innanzitutto vi anticipo che la situazione dell’organico è ancora più grave di quanto ho avuto modo di descrivere poco tempo fa: dei cinque sostituti 2 se ne andranno a fine estate e altri due il prossimo anno nel mentre per quanto riguarda i magistrati giudicanti su undici di ruolo 2 sono già stati trasferiti, il Presidente a brevissima scadenza se ne andrà a Trieste ed altri tre sono in congedo . Questo determinerà l’impossibilità a proseguire l’inchiesta sulle morti per amianto ed anche dove queste fossero concluse vi sarà la quasi impossibilità di formare un Collegio di tre giudici per emettere le sentenze. Il rischio prescrizione per questi processi e tutti gli altri sarà enorme. Già oggi i rinvii in sede penale sono quasi di un anno fra un udienza e l’altra.

Le soluzioni per cui battersi?
La proposta di accorpare Cervignano a Gorizia non è sufficiente : aumenteremmo di 40, 50 mila unità il bacino di utenza del nostro Tribunale, e non avremmo comunque i numeri per ottenere la revisione della pianta organica necessaria a creare una struttura realmente efficiente. Dobbiamo puntare ad avere un bacino di 250 mila persone, dobbiamo pensare ad una omogeneità logistica e funzionale rispetto cui lavorare: ad esempio, la specializzazione del nostro Tribunale, come quello di Trieste, in ordine alle problematiche legate ai traffici di confine e alle relazioni transfrontaliere; e ancora, la specializzazione in diritto della navigazione è subordinata al permanere delle competenze giurisdizionali da Monfalcone fino a San Giorgio di Nogaro, i cui porti del resto finora fanno capo ad un’unica capitaneria, che è quella di Monfalcone, quindi, sotto la competenza del Tribunale di Gorizia. E mi permetta un’ultima considerazione. La legge sul riordino della geografia giudiziaria è nata con l’intento di far risparmiare lo Stato. Bene se Palmanova fosse stata accorpata a Gorizia i costi sarebbero stati praticamente nulli (un po’ di arredi per i nuovi uffici) nel mentre la creazione del maxi Tribunale a Udine già oggi comporterà una spesa di circa 2 milioni di euro. Da dove arriveranno questi soldi dalla Regione? Alla faccia della spendig rewieu.

Tutti questi discorsi hanno una tempistica cui far riferimento?
Certo, e i tempi sono strettissimi. Sono costretto a sperare che passi quanto prima il decreto del Parlamento con il quale si sospende la riforma della geografia giudiziaria. Se nel frattempo i nostri politici si rendessero conto che la tesi dell’Ordine degli avvocati corrisponde alle reali esigenze di sviluppo di Gorizia e sostenessero con i fatti e con i numeri ( inclusi quelli che dimostrano il vantaggio economico di utilizzare nella sua interezza il Tribunale di Gorizia per ampliarne l’attività, piuttosto che attrezzare Udine) : bene, se tutto ciò accadesse, credo avremmo il tempo e l’opportunità di far rivivere l’originario progetto, quello di veder estesa la competenza di Gorizia a 255 mila persone, dalle attuali 140 mila, e da 466 a 1242 chilometri quadrati di territorio. Se così non fosse, il 13 settembre, data in cui l’attuale decreto deve diventare definitivo, avremmo perso ogni speranza.

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4 commenti a Silvano Gaggioli: l’accorpamento di Cervignano non risolve il problema della sopravvivenza del Tribunale di Gorizia

  1. Alessandro ha detto:

    Complimenti per l’intervento di Gaggioli.
    Manca forse una considerazione sull’edificio che ospita il tribunale.

  2. Roby ha detto:

    Peccato che Palmanova e dintorni si siano già dichiarati con forza e apertamente contro la strampalata idea di trasferire il circondario giudiziario di Palmanova sotto il tribunale di Gorizia.

    Ma perchè non ve ne state a casa vostra?

  3. nicolò Fornasir ha detto:

    Bravo e lucido Gaggioli, condivido che la vicenda sia una realtà quasi tutta politica in ambito regionale, ovviamente con i necessari ed indispensabili riferimenti nazionali.E’ chiarissimo il vantaggio per tutta la comuninità della soluzione “goriziana” ma, come troppa parte del nostro Paese, siamo vittime e colpevoli dello sfacio provocato dalla chiusura sugli interessi particolari. Per quanto posso condivido e sostengo.

  4. aldo german ha detto:

    Il Tribunale di Gorizia è destinato a chiudere fra pochi anni, qualora non riuscisse ad accorpare l’intero territorio del tribunale di Palmanova, questo lo dicono i giudici. Servizio è dare ai cittadini una giustizia di prossimità. La chiusura di Gorizia significa perdita di posti di lavoro e di indotto per questa zona, e spese inutili per la Regione (due milioni), solo per gli appetiti di Udine, che insiste su di un territorio enorme. Don Milani diceva che se da un problema si esce insieme è la politica, altrimenti è l’avarizia. Aldo German, Monfalcone

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