30 Maggio 2013

Lo scempio della Val Rosandra a Bruxelles

Si è svolta ieri pomeriggio a Brusselles la cerimonia di consegna della petizione sottoscritta da diecimila cittadini per chiedere al Parlamento Europeo di aprire una procedura di infrazione in merito a quanto avvenuto nella Val Rosandra nel corso dell’operazione “alvei puliti” del marzo 2012.
I delegati del Comitato, Alessandro Severi e Massimiliano Morelli accompagnati dall’Europarlamentare Andrea Zanoni, hanno recapitato il plico nelle mani della Presidente della Commissione UE per le Petizioni Erminia Mazzoni illustrandole i fatti. Il Comitato auspica ora che la Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia avvii un’indagine – affiancando il processo penale che inizierà il 10 giugno prossimo – affinchè l’eventuale salatissima sanzione che potrebbe irrogare la Corte di Giustizia delle Comunità Europee non ricada sulla generalità dei cittadini. A pagare dovranno essere i responsabili di quanto avvenuto.
Il Comitato chiede inoltre alla Regione Friuli Venezia Giulia di rivedere urgentemente la legge regionale sulle aree protette nella parte in cui affida ai comuni la gestione delle riserve naturali. Al di la delle eventuali responsabilità che gli organi della giustizia europea e nazionale configureranno, appare del tutto evidente come i comuni non abbiano al loro interno le risorse tecniche e culturali per gestire una materia così complessa quale la tutela della biodiversità. Molti altri errori , oltre alla vicenda della Val Rosandra, dimostrano l’urgenza di intervenire sulla materia. Da ultimo quanto avvenuto pochi giorni fa nella Riserva Naturale delle Foci dell’Isonzo (Isola della Cona), dove è stato effettuato un intervento di pulizia rasando a zero canneti e cespugli in pieno periodo di nidificazione, danneggiando la riproduzione di specie quali l’usignolo di fiume e la cannaiola.
Se è assolutamente doveroso che le comunità locali ed i comuni siano attori principali nella gestione delle aree protette, è altrettanto fondamentale che la Regione garantisca una regia tecnico-scientifica in tutta la materia della tutela della biodiversità. Solo in questo modo si potrà garantire che scempi come quello della Val Rosandra non si ripetano più.

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4 commenti a Lo scempio della Val Rosandra a Bruxelles

  1. cita demone ha detto:

    avistado in centro pedonal a bruxel l’incachiado ex asesor ciriani con motosega accesa e intenzioni belicose contro i alberi che ostruiva il pasagio per l’afronto direto dei manifestanti… freddy krueger de nightmare eroico neo-eletto consiglier regional del novo corso lo fermava giusto in tempo con quatro scappelloti sula capocia …
    l’attrezzo infati iera suo e iera ‘sta ciolto senza permeso!
    hic.mare!

  2. bonalama ha detto:

    certo che non c’è limite al peggio, quella della Cona dove è stata pubblicata? grazie

  3. hobo ha detto:

    che c=3 e’ successo alla cona???

  4. cita demone ha detto:

    in efeti lo scandalo della cona,xe come una bola de savon biodegrabile tall’isonzo e xe evitabile per fortuna ns. dala lungimirante bona e competente profesionalità dela virtuosa region fvg:agiungo che se dovessi preveder anca la sopresion de quei bruti cavai randagi che insozza tuta l’area natural,dele vache vagabonde che certo no qualifica la riserva,e pol eser potenzial intralcio al progeto de congiungimento dela zamparini city al futuro mirabile progeto ecologico dela “ikea laguna” dove se prevederà de far merenda a fritaja del posto coi ovi de quei uccellaci autocnoni (scusè la parolaccia)che non sa dove ficarli?… e aquistar i gioghi pei nostri fioi fabricadi dai putei pakistani no profit a prezi mamuli…..
    ..naturalmente gioghi fati col legno dela Val Rosandra. 🙂
    hic.

    p.s. mica me dirè che il casin da denuncia del’usignol xe bel sentirlo talla magia de una tangenzial?

    p.s.s. una difida anca ala canaiola naturalmente
    .

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