El canton dela stroliga: Giove

Per gli antichi era il padre degli dei; nella mitologia greca, egli è Zeus, per i latini Jupiter. Il nome Zeus deriva dalla parola indiana “djaus” (“giorno”, “Cielo”). Jupiter viene dall’indiano “djaus-pitar” (“padre del giorno” o “padre del Cielo”), il che ci fa vedere come l’idea stessa della divinità si connetta con l’idea di luminoso, di Alto.
Pianeta della collettività, Giove simboleggia l’ordine, l’autorità, la religiosità, la grande fortuna, il giudizio, l’ottimismo, il gioco, la magistratura, i tribunali il rispetto della legalità.
La sua posizione in un tema natale indica il “grado di ottimismo” dell’individuo, la sua abilità nel far quattrini e la sua abilità nell’usare l’eloquio. Le sue dimensioni – è il pianeta più voluminoso finora scoperto nell’ambito del sistema solare – fanno emergere anche i significati di espansione, crescita, abbondanza (soprattutto materiale). Sempre a Giove è correlata la simbologia di “legge”, non intesa come giustizia (questa appartiene a Saturno). La tradizione lo associa alla ricchezza e alla fortuna, lo definisce come “grande benefico” dello Zodiaco e ciò si evince anche dai vocaboli che derivano dal suo nome: giovamento, giovialità, giovare. E’ certo che una buona dose di ottimismo, fiducia in se stessi e fascino personale siano di grande aiuto nel raggiungimento dei propri obbiettivi. La ricchezza, tuttavia, può esser non solo materiale ma anche spirituale, interiore. Si potrebbe dire che da esso dipende la felicità individuale, che è uno stato d’animo più che una condizione materiale.
Il suo glifo è rappresentato da una forma curva e una croce attaccata posta a destra sull’asse orizzontale aperta verso sinistra, concerne la relazione tra anima e corpo dove questa si eleva al di qua della croce della materia.
Il suo domicilio diurno si trova nel segno del Sagittario, quello notturno nel segno dei Pesci, la sua esaltazione in Cancro, il suo esilio in Gemelli e in Vergine e la sua caduta in Capricorno.