In queste ore è in corso in Piazza Oberdan il consiglio regionale.. All’ordine del giorno la discussione delle linee programmatiche della Serracchiani. Assumendo la presidenza dell’Aula, il vicepresidente Igor Gabrovec, dopo aver illustrato ai consiglieri le modalità che consentono loro di esprimersi in sloveno, friulano e tedesco, ha anticipato che quando sarà lui a dirigere i lavori, lo farà anche in sloveno. Una novità che intende introdurre gradualmente, ma fin da subito.
Concluso il suo intervento, ha dato la parola, nuovamente esprimendosi in sloveno e in italiano, al consigliere successivo e così si è comportato anche per gli altri interventi.
28 Maggio 2013
Consiglio regionale: il vicepresidente Gabrovec conduce i lavori anche in lingua slovena
Tag: Igor Gabrovec.
ah sì? e bon ah!…magari con sul viso un’espression più cordiale 🙁
nol ga miga anuncià magnerete aio tuti,no?
mi sembra poco funzionale; sa parlare perfettamente l’italiano; non capisco perchè dover ricorrere alla traduzione……mah
Anche in friulano. Che pagliacciata inutile e che forzatura senza senso. Non è così che si difendono multiculturalità, minoranze e tradizioni. Si passa solo per babbei fomentatori.
Se va avanti così….dovrà imparare il bengalese.
Altri commenti??
Italianissimi con il cognome che finisce con cich, dai ke ce la fate dai, su. esprimetevi…..
La paga la riceve scritta in italiano o la rimanda indietro fino a che non gliela traducono? Il vitalizio che prenderà? La pensione?
@6
🙂 volevo metter un più cospicuo segno de ilarità ,perché la xè obietivamente “buona e giusta”, ma no me va de atizar sti fogheti,che ‘ncora più insignificanti i me apari a fronte del thread “de là”, ‘ndove se sta parlando de imigrazion massiccia e de conseguenti novi concitadini de disparata madrelingua che ne riva de ogni parte del mondo e legeria in sto senso anche el commento de John Remada.
@5
Alla c.a.del “n.h.” sta per nobil uomo !…prima che te me quereli, ciò!
Leggo con deferente attenzione i Vs post non trovandovi MAI alcunché al difuori di astiose provocazioni di parte…ma non dispero! Col tempo se fa anca le nespole.
…dei post come del porco : no se buta via gnente. Cussì dala provocazion del monotematico Lojzek “dei cognomi che finiscono in -cich” ciapo spunto per sugerir la letura dela racolta dei cognomi triestini che vien fora a dispense sul picoglio.
Reclame? jessususmaria , NO! solo per dir che le scoperte sule provenienze dei “autentici patochi” meteria i bolenti spiriti a bagnomaria.
Ah! contentissima,perché go trovà che go perfin el stema gentilizio…’desso che so poderò ‘ndar più carighela nei loghi! 😀
ognidun ga le sue priorità…
lui ga le sue.
Gabrovec? La foto dice tutta la differenza che sta fra gli sloveni rossi e quelli bianchi…io faccio parte dei prinmi.
ecco, no se femo mancar niente…
E’ un suo diritto. A qualcuno dà fastidio che le persone esercitino i loro diritti?
@9
“priorità” effebi? Limiti,diria mi. e parlo per Lojzek e tuto somà anca per l’acciglià dela foto.
queli che oltre l’ex dazio è espatriare,oh yeah!
mi conto 2 commentatori slovenofoni contro 7 commentatori italofoni. se i altri utenti bilingui o de madre lingua slovena se astien dal commentar, no ve vien in mente che forsi semo un cicinin stufi de scoltar sempre le stesse floce da 60 ani a sta parte?
sempre i stessi comenti senza magari gaver leto nianca una riga seria sul bilinguismo e la tutela dele minoranze: e i sprechi de soldi, e i privilegi, e “mi no son costreto a imparar, ma te son ti che te devi parlar talian”, e “se no te piasi torna in yugo” ecc. che bale, ciò. feve una ragion e deve/dene pase.
ah, si’, in ossequio al plurilinguismo:
fatevene una ragione e lasciateci in pace.
sprijaznite se in pustite nas pri miru.
get over it and give us a break.
l’inglese no pol mai mancar, ovvio. qualche volentoroso per il gnoco e il lanfur?
@14 “noto due commentatori slovenofoni CONTRO sette italofoni”
e “contro” xè la parola giusta. Per quel che me riguarda, xè propio quel “contro” che avverto ogni volta che se tochi sto tasto. un “contro” dipinto in quell’espression ingrugnida sul viso de Gabrovec nela mentre enuncia : e mi parlerò sloven!
..e bon ah! go replicà mi al post uno…basta no rabiarse.
Che po’ semo in sete italofoni a comentar…come te vol lassar cascar l invito-diktat del sempre vario e imprevedibile (????!!!) Lojzek al post 5?
Te convegnerà spero, che a leger al post 10 de “differenze fra sloveni rossi e bianchi” e pensar che sè quatro de lori in tuto, me scampi de rider e de pensar come che me ga insegnà mia nona s’ciava (sì s’ciava come Pepi. mi son meza .mi sepòl!): ” anca i sorzi ga la tosse!”
“lasciateci in pace”, Maja? maché mai ! a stuzigarse come fradei e in fondo a lassarve in pase, no ve sentissi isolai?!
“commentatori slovenofoni ” come pellerossa nella riserva?…sì ma el feminismo no xè passà indarno…Majanostra xè una valorosa squaw capa! Un soriso 🙂 e un abracio,dei!
@16 Non mi sembra un’esternazione polemica da parte di Gabrovec dire che parlerà in sloveno… sinceramente.
@5
ah Lojzek, bisa Maria de puta de cognome la me fazeva Gabrovich…
Je dovolj? come quarti de sangue e numero de comenti intendevo.
e fra “Padric e Trebic” no digo e no conto con quanti Carli che semo mezi imparentai…
come che disevo… sempre le stesse floce da 60 anni a sta parte.
anche de più…maja… anche de più…
Fanno ridere coloro che evidentemente dichiarandosi aperti alla
“multiculturalità, minoranze e tradizioni”
recriminano sulla scelta di Gabrovec con un “non è così che si fa”.
E come si dovrebbe fare allora?
Come se nel Sudafrica – finiti i tempi dell’apartheid – un sostenitore dell’integrazione razziale si scandalizzasse alla vista di un nero salire su un autobus fino ad allora riservato per soli bianchi… perché fomenterebbe l’odio razziale!
Secondo me chi passa per babbeo qui non è certo il Gabrovec!
Resta inteso che è suo diritto parlare in sloveno, legittimo diritto di parlare la propria lingua : Sempre meglio di Fontanini che ciacara in lanfur.
Negli anni che ero nel consiglio circoscrizionale San Rocco a Go. Divagavo anch’io in dialetto, lo sloveno con alcuni rappresentanti lo parlavo nei momenti in cui la riunione era sospesa, ma solo fra noi.
@24
in un commento solo hai evidenziato due grandi cause dello stato di precarietà della minoranza linguistica slovena nel FVG:
1) incapacità di allearsi politicamente con altre minoranze(?) linguistiche nella Regione
e
2) complesso di inferiorità nei confronti dell’italianità.
Come se non bastasse nel commento precedente ne hai evidenziata una terza:
3) odio tribale tra i “rossi” e i “bianchi” che spinge gli uni a disfare tutto quello che fanno gli altri (e viceversa) affinché non risultino “meritevoli”.
Notevole…
@25
ironizzavi Victor Bergman? perché se parlavi davvero,ti quoto…in toto.
cara Maja,
da triestino figlo di esuli istriani che vive in slovenia e che è padre di una bimba africana,
mi permetto proprio di dire ” che balle ” davanti ad evidenti forzature strumentali ad opera dei soliti politicanti per cui provo solo vergogna.
Perchè di questo si tratta.
Le persone comuni non perdono tempo di fronte a certe cavolate. Hanno problemi seri a cui pensare.
caro Maximilian,
ti sei rivolto direttamente a me e per cortesia ti rispondo.
vediamo di chiarire un punto. gabrovec è alla seconda legislatura regionale e già nella precedente era intervenuto più volte in consiglio in lingua slovena. se è stato riconfermato con un numero di preferenze inferiore soltanto ad altri due candidati (dipiazza e codega), vuol dire che c’è un certo numero di elettori del FVG che *non* considera il suo gesto “un’evidente forzatura strumentale”. o secondo te è tutta gente fuori dal comune che perde tempo con le cavolate e non ha altri problemi seri a cui pensare?
ovviamente tu sei libero di esprimere le tue opininioni, ma questo sono: considerazioni tue personali, non un dato oggettivo. essendo anch’io libera di esprimere le mie, di opinioni – in italiano, per carità de dios – dico che quanto hai scritto sopra per me è solo l’ennesima flocia trita e ritrita che avrò sentito un migliaio di volte e di cui sono francamente stufa.
(non ho capito poi che cosa c’entrino i genitori esuli, la casa in slovenia e la figlia africana. boh.)
nasvidenje, dragi.
@maja
la casa in slovenia e’ l’equivalente patoco della casa in abruzzo:
http://www.youtube.com/watch?v=QrZP1bJKKsA
pa še to, maximilian. drugič se lahko pogovarjava kar v slovenščini, glede na to da živiš v sloveniji in si se uradnega jezika gotovo brezhibno naučil. prepričana sem, da ne bo nikogar motilo, saj sva doma v modernem, svetovljanskem mestu.
Caro Maximilijan e simili
Che balle…, sempre quel…, sempre sti discorsi slavofoni di parte…, ecc.!
penso ke tutto questo finirà quando gli italofoni non si scandalizzeranno più se si troveranno una tabella stradale con su scritto “OBVOZ”, o quando un Gabrovec parlera in sloven nel consiglio regionale. Come gia scritto: no xe speranze.
cara fiora
La bella raccolta del piccolo secondo un mio pensiero è un po vaga. mancano tanti cognomi triestini veri. cmq leggendo i le varie spiegazioni si capisce subito da dove viene l’italianità de trieste.
i Carli ghe ne xe, i Kralj un po meno. purtroppo.
manca uno in particolare.
Se la Legge lo permette, Gabrovec ha ragione e diritto di parlare nella sua lingua madre. Altro discorso è quello politico e la sostanziale differenza pur essendo entrambi sloveni fra lui della SSK e io del PRC.
@32
Sulla vaghezza ed incompletezza dell’elenco dei cognomi gratuitamente elargito dal quotidiano locale,lietissima di concordare con te caro Lojzek ( sono più per convergere che divergere…io). Che inizialmente Carli facesse Kralj non è mistero… che molti new Carli non se ne curino più che tanto non ti appaia disaffezione alle proprie radici, ma piuttosto spirito pratico che può averli fatti desistere da complicate manovre burocratiche atte a ristabilire una grafia…e come dargli torto?
a proposito della “livella” che forzosamente tagliava i -cich non è mai abbastanza ricordata l’irresistibile replica del Primario Slavich (chissà se Chanel la conosce?)alla proposta (ai Grandi non avevano osato imporre!) di ‘taglianizzarsi il cognome:
E come no, me ciamerò…TAGLIANCICH!
E non è una Maldobria! la so da un discendente.
Dell’idioma che scelga Gabrovec per parlare in pubblico, come già detto a me non molto mi cale.
l’importante è FARE…e farsi capire, senza puntigli all'” Inglese”, che pretendono di farsi capire dal resto del mondo e che(loro sì, ohimé!)se lo possono permettere,con quella grossa mano che numericamente gli hanno dato gli Americani.
chissà se il gerarca di turno avrà sorriso…fatto sta che sono rimasti Slavich, come i Tripcovich, i Gerolimich ecc.ecc.
oddio! ho avuto tirata di orecchi familiare. Altro che Gabrovich!…faceva Gabrovec ,la mia bisa Maria!
io sono stata dietro al filone familiare maschile…e cussì go capelà! 🙁