24 Maggio 2013

Gorizia, la grande guerra a “Cantine aperte”

Esiste un frangente storico più importante degli altri per l’isontino, basta guardarsi attorno tra monumenti e luoghi d’interesse per capire che la grande guerra è stata particolarmente cruenta in questa zona, fortificazioni, trincee e gallerie sono presenti dovunque.

Il territorio isontino è per questo terra di memoria della Prima guerra mondiale. Questa provocò ingenti perdite umane, ma lasciò anche grandi segni nel patrimonio storico ed artistico delle comunità isontine. Numerose sono le opere a ricordo della Grande Guerra: il sacrario di Redipuglia, che raccoglie le salme di 100.000 caduti italiani, il sacrario di Oslavia, il Museo del Sacrario, il cimitero austro- ungarico, le trincee e i ricoveri sul Carso, le seconde linee di trincee nelle pianure isontine, i cippi e i monumenti commemorativi, il Museo di San Michele e il Museo della Grande Guerra di Gorizia. Questo percorso si conclude idealmente a Medea, al monumento dell’Ara Pacis realizzato nel 1951, dove sono raccolte le zolle di tutte le terre e le acque di tutti i mari teatro dei combattimenti sanguinosi della seconda guerra mondiale.

Quest’anno in occasione di cantine aperte, manifestazione che avrà luogo sabato 25 e domenica 26 maggio dalle ore 10 alle 18, Alessio Fiegl conoscitore e appassionato del periodo storico in argomento e co-titolare della omonima cantina Fiegl esporrà manifesti originali di propaganda dell’Impero nella Grande Guerra e, contestualmente, le opere in ferro battuto dell’artista De Santa Alessio che per l’occasione presenterà alcune sue creazioni.

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