23 Maggio 2013

Zanzara tigre a Gorizia

La guerra è cominciata: obiettivo zanzara tigre. Una guerra costosa ( pensate ai soldi pubblici spesi per i trattamenti e a quelli privati, investiti in prodotti repellenti, spray protettivi di ogni genere, elettro emanatori, zanzariere, dopo puntura e via dicendo), cui dobbiamo il merito al commercio globale che, dai primi anni 90,  ha scaricato nei nostri porti tonnellate di pneumatici usati sufficientemente infestati da cambiare le nostre estati.
Una guerra che richiede una strategia: prima fra tutte la prevenzione, nelle aree pubbliche, e una serie di strumenti per assicurare analoghi interventi nelle aree private, incluse quelle produttive ( dai cantieri ai cimiteri delle vecchie auto, passando per artigiani e commercianti). Ma quando le persone sono già in difficoltà per gli attacchi dell’inarrestabile insetto, vuol dire che le colonie sono già perfettamente organizzate attorno a noi.
E a Gorizia siamo già in fase di belligeranza dichiarata. Non ce la passiamo bene: quello che da sempre è stato un pregio paesaggistico e ambientale – il verde urbano, i folti giardini privati, le aree naturalistiche – oggi è un potenziale incubatore di generazioni e generazioni di zanzare. Perché non sono solo i tombini delle strade, le grondaie che non scolano, i sottovasi non svuotati da un po’, ad essere luoghi prediletti per la tigre, ma anche gli incavi degli alberi, le zone incolte e abbandonate, le siepi ombrose, le ascelle delle foglie: ovunque una minima quantità d’acqua si conservi per almeno tre giorni  e consenta alle uova deposte di schiudersi, ovunque una fresca oscurità dia riparo all’insetto nelle ore più calde.
Non abbiamo per ora notizie delle iniziative prese quest’anno dalla municipalità goriziana, che probabilmente ripeteranno il blando protocollo dell’anno scorso di interventi sulle caditoie pubbliche; né tantomeno di una significativa campagna informativa e di sensibilizzazione verso i cittadini, e neppure di una mappatura della situazione e dell’individuazione dei siti maggiormente sensibili.
Girando a caso nei portali pubblici, scopriamo che a Bologna così come a Ferrara hanno cominciato il 15 aprile e finiranno il 31 ottobre ( forti di un piano regionale), che a Sommacampagna sono partiti ai primi di maggio e proseguono due volte al mese, che a Pordenone prevedono anche interventi d’emergenza con insetticidi nelle aree verdi pubbliche, attorno agli asili, vicino agli ospedali. e che le amministrazioni più sensibili si tengono pronte ad intervenire su segnalazione dei cittadini nelle zone dove la situazione è critica. Il piccolo Comune di Staranzano ha in programma, come l’anno scorso, 9 trattamenti sulle caditoie stradali e la mappatura dell’infestazione.  Fioccano le ordinanze con cui si impongono criteri di lotta e comportamenti virtuosi : a Rimini il 18 aprile scorso , a Perugia il 21 marzo, a Roma il 28….a Gorizia ce n’è una del 2006, che ricorda la necessità di effettuare i trattamenti larvicidi ogni 15 giorni: ma se, l’anno scorso, ne abbiamo visto fare uno al mese, per 5 mesi, nei tombini pubblici è tanto.  Speriamo in meglio, e nella reale collaborazione tra Comune e privati ( che vuol dire anche intervenire nelle situazioni ormai insostenibili con gli stramaledetti ma a volte inevitabili insetticidi); e mettiamoci anche le istituzioni ( come le scuole) e gli enti pubblici sparsi in città. che spesso ignorano totalmente qualsiasi prevenzione negli spazi di loro proprietà. A proposito, la foto è di una fontana decorativa in un’area di forte passaggio pubblico, in pieno centro città: l’acqua vi ristagna da tempo, potete farvi una cultura entomologica osservando il brulicare di larve tra i marciumi e i rifiuti. La cosa curiosa è che si trova attaccata ad una sede locale dell’Arpa: Agenzia regionale che in Emilia Romagna collabora, con i propri laboratori, al monitoraggio della zanzara tigre ( che sia perché da quelle parti hanno avuto i casi di Chikungunya e Dengue e son prevenuti?)

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5 commenti a Zanzara tigre a Gorizia

  1. capitano ha detto:

    Eh la zanzara tigre…
    Eh le nutrìe…
    Eh la scimmia…

  2. bonalama ha detto:

    le ascelle delle foglie???? cossa sarìa? no bastassi el deodorante?

  3. cita demone ha detto:

    “zanzara tigre a gorizia”…
    la xe mica ospite dela prosima e iminente manifestazion “e’ storia”?
    gavessi piaxer de incontrarla e presentarghe i miei amici sandokan e ianez.
    hic.c,c.

  4. claudio venturelli ha detto:

    Complimenti per la bella analisi e per la chiara modalità di descrizione del problema. Un buon controllo parte dalla prevenzione e quindi la fontana andrà svuotata o trattata. I trattamenti contro lel larve progragrammati dal Comune nello scorso anno sono un buon modo per gestire il problema.Importante il messaggio che viene lanciato con l’articolo: integrare l’operato del comune con i buoni comportamenti dei privati. Altrimenti gli sforzi rischiano di essere vanificati.

  5. Rosi ha detto:

    La fontana nella foto, si trova in via Buonarroti ed è una fontana privata, di proprietà del condominio nel cortile del quale si trova.

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