E’ morto ieri all’età di 89 anni Lino Carpinteri, giornalista e scrittore triestino, che insieme a Mariano Faraguna aveva creato la pagina satirica della “Cittadella” e il fortunato ciclo delle “Maldobrie”.
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Arriva il libro dedicato al Gatto Max, mascotte di Miramare
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continuerò ad ad esprimermi nell’ argot che ci hanno insegnato lui e Mariano Faraguna… ma con la malinconia di aver perso un Maestro.
Un maestro vero, mi ricorderò per sempre le pagine de La Cittadella su Il Piccolo, era un appuntamento irrinunciabile…i scrive ste robe per insempiar la gente… così scrivevano i due grandi Maestri
Un grande autore ma anche un reazionario, anticomunista e anti-sloveno.
a mi più che altro el duo C.&F. me ga coltivà l’amor per la Defonta.
Una Defonta de cartolina un’Austria felix, ma in quei aspetti fedelmente ritratta e che me resta dentro. Quando che ne parlo, me ritrovo a doprar i stessi termini istroveneti che me ga “imparà” lori.
Sono profondamente affranto per la scomparsa di Carpinteri.
@Fiora: fin che se ricorderemo le fiabe e le parole che i ne gà contà, i sarà sempre vivi.
@Paolo: le opere in cui si individua la sua opinione politica sono quelle dimenticate da tutti. Personalmente, è l’unico reazionario che mi abbia divertito.
@5 ” i sburta radicio tuti dò”, sior Giorgio, ma come che gavè dito vu, fin che a noialtri ne resterà in amente, viverà la favola bela e viva l’A e po bon de tuto el resto che no ghe entra!
@ 3 PAOLO GERI :
“reazionario, anticomunista e anti-sloveno.”
aggiungerei anche ” antindipendentista”
che però ha fatto comodo a tutta quell’area politica che era favorevole alla cessione
di Trieste all’Italia, sia con la saga
di ” Druze Mirko (già Mirko Drek) ” che con il loro libro contro l’amministrazione Anglo-Americana “Sotto due bandiere”.
Poi la saga delle Maldobrie ha stemperato quel momento .
@Gimpaolo Lonzar
Insoma se vol per forza che “tuto el resto ” ghe entri…d’altronde anche per Cecchelin cussì e no posso che inchinarme, fermo restando che ala magior parte de noi de quel “reazionario”, oservator atento e fedele ripetitor dei tic dela citadinanza su “La Cittadella” resterà el soridente ricordo del mondo dei Arciduchi del Sangue dei Comandanti (Lloyd Austriaco natural!)bevandele e cotoleri, dei paroni de barca, un mondo paternamente retto dal Povero Nostro Franz…
Alora no! gnente passerella “Carpinteri Faraguna” per Pontecurto.
Nosepol!
Sarìa sta intivà intitolarla ai autori dele maldobrie ,visto che la dà sul Borgo Teresiano, ma guantemosela col nome del ilustre Foresto, basta no sbarufar ciò!
chissà se a Dublino they know Cherpaintirai and Fereigunei ?
#5. giorgio n(noevents)
Sulle “opere dimenticate” ti ha risposto Lonzar. E comunque basta rivedersi tante vignette della “Cittadella” per capire quali fossero le sue idee.
#8.fiora
“Alora no! gnente passerella “Carpinteri Faraguna” per Pontecurto.
Nosepol!”
“No se devi” ! A TRieste ne basta via Almerigo Grilz e Scala Granbassi.
Arrivederci, Lino, e grazie.
Non amo i tuoi momenti reazionari, ma il morbìn e la mitica atmosfera delle Maldobrie sono un’eredità che voglio tenermi stretta e passare avanti.
Bon, se xe tanto importante che el iera reazionario i lo seppellirà ne la parte destra del cimitero. E no c’entra che sia lui che Faraguna gabbi domandà scusa de Mirko Drek disendo che iera momenti storici particolari.
Ma San Piero che xe anche lui reazionario come tutti i Santi meno San Giacomo che quartier proletario el ghe dirà: Stoj gospod Carpinteri, imate propusnica? E lui: “Hier ist der Pass für Paradisiem!” E San Piero: “Come pomodori dei, quando mai se ga visto pomodori sul pesse”? E i se magnerà un San Piero in fersora nel fritolin celeste co’ un dopio de malvasia cantando:
“Andemo in Paradiso col caless
a farse una magnada de bon pess
e se magnando el pess
un spin ne va per tress
faremo gargarsimi de petess!”
e bon ah! tignimose Pontecurto col nome del ilustre Foresto, basta no sbarufar.
Pecà però perché el ponte dela discordia el dà propio sul Borgo Teresiano e ciamrlo ponte dele Maldobrie (eco là senza ‘dentrarse su fati e “misfati” dei ) per mi fussi stà intivà noma che ben!
Ps : chissà se a Dublino i conossi Maldobrie de C. & F.? 🙂
ahio ! go svilupà la stessa monada che gavevo scrito al numaro nove!
questo nassi co’ no compari un klinc subito,po’ se va far danni in giro per… ponti e co’ se torna no se varda più in su del propio naso!
chiedo venia per sicureza 🙁
3
Paolo Geri
ma per le idee non si può condannare nessuno.
per la satira nemmeno.
se la sinistra può condannare un uomo per il suo pensiero, allora che differenza vi è tra destra e sinistra?
un uomo si condanna per le azioni concrete, tangibili. non per le idee.
che possono essere condivise o meno.
oggi pe questo abbiamo il PU. partito unico.
uniamoci in un fascio unico, gli estremi si toccano!
“Non sono d’accordo con le tue opinioni, ma difenderò sempre il tuo diritto ad esprimerle.”
Voltaire (François Marie Arouet)
siamo ancora lontani, anche a sinistra!
@15
ciamé la neuroooo! 😀 😀 😀
Maurice caro,co’ go leto el tuo nick per un atimo me xè vignù un sospeto. Ara ch’el ne sgnaca quela del P.U. anca qua…ma no,me son dita. c’entrassi come el cavolo a marenda…forsi me troverò un bel necrologio in stile Maldobrie… macchè!
Insoma per ti ultimamente solo Delenda Carthago, alias piove ,governo ladro….mah!
@mauri
cio’, anche tu con sto vittimismo cul. nessuno ha condannato nessuno. paolo geri ha detto una cosa ovvia, e cioe’ che carpinteri e faraguna erano due reazionari, antislavi e anticomunisti. due reazionari di talento, che hanno scritto delle cose divertenti (e altre meno divertenti, diciamo cosi’). bipartisan? nemmeno un poco. entrambi di parte fino in fondo. meno melassa, e si accetti l’idea che si puo’ piacere a qualcuno qualche volta, si puo’ anche piacere a qualcuno tutte le volte, ma non si puo’ piacere a tutti tutte le volte.
perfetto, nessuno condanna quindi l’essere antisloveno o anticomunista. è ona scelta lecita.
è la prima volta in questo sito.
ovvio che e’ una scelta lecita. anzi, direi che a trieste e’ la scelta piu’ consigliabile, per avere una vita sociale piena ed appagante.
altrettanto lecito e’ dire che si tratta di una scelta cul, pensar male di chi la fa, e contrastare con la dialettica la sua propaganda. anche questa seconda scelta porta ad avere una vita sociale piena ed appagante, solo un po’ piu’ faticosa.
Scelta lecita != scelta intelligente
@20 != tradotto in LaTex e’ \not= ?
@ VARI : Allora sarebbe più opportuno dire
che il duo rappresentava una specie di neo-irredentismo ; anche perche’ durante il loro periodo universitario prestavano la loro collaborazione al giornale il “Caleidoscopio”, erano , assieme ad un altro giornalista ,che quando il foglio venne chiamato ” La Cittadella” si aggrego’ a loro,
era antifascista , credo che morì qualche anno prima della chiusura del foglio.
Durante il TLT/FTT si schierarono contro il
comunismo di Tito e contro il loro collega
Cergoly direttore del ” Corriere di Trieste” e contro il GMA /AMG in favore della cessione di Trieste alla amministrazione italiana, la creazione del personaggio “Mirko Drek”creò qualche problema perchè oltre che essere in posizione anticomunista era antislava in modo razzista in quanto ridicolizzava tutti gli slavi, indistintamente,come ignoranti, grezzi, contadini e poveri ( venivano raffigurati nelle vignette di Kollmann sempre scalzi );
da qui il nome venne trasformato in Druze Mirko ( Compagno Mirko al posto d Mirko Drek
che voleva dire Mirko Merda).
Dopo il subentro amministrativo Italiano a quello Anglo-Americano , furono invitati a una posizione più conciliante ed allora fu abbandonata la satira politica di stampo anti-tito, anti-jugo.
In seguito vi fu una ristampa delle storie Di Druse Mirko in un volunetto unico , che per aggirare la rchiesta di abbandonare questa satira ,venne pubblicato con il nome
di:
Druze Mirko ;
“Opera Omnia ” che vol dir che xe per omini e anche per done,
Edizione speciale per L’Australia.
La fervida mente di Faraguna inventò il mondo dei marittimi ex-A.U. dovuto alle sue discendenze lussignane, mentre Carpinteri era di discendenze meridionali, scelta
più appagante da un punto di vista finanziario e più ben accetta dai triestini
che riconoscevano questo mondo per lontane discendenze, per il dialetto e l’amore
per il mare che li portava nelle crociere estive nei posti che facevano da sfondo
alle avventure dei vari Bortolo e poi un “VIVA L’A” non si nega a nessuno.
Questo a grandi linee la loro storia.
diomio quel reazionario e conservatore di LaTeX erano secoli che… si è \not= 😉
Un ciapo de persone se trova davanti a San Piero che ghe legi el curriculum. Purgatorio, niente de grave. Ma uno de lori frizi e San Piero ghe disi: “Hobo, perchè no te se adegui alla pace eterna?”
“Vederò el Padreterno?”
“Come, ti che te son ateo?
“Sicuro, ma devo saver se Dio xe de sinistra o de destra.”
“Metite pur el cuor in pase, el xe qualunquista!”
@24 no gavevo dubi che el fossi qualunquista.
Io sapevo che era negra 🙂
cossa volè che ve digo.In familia da tre generazioni le Maldobrie ne tien ligai in una complicità de lessico familiare e de tute le parti che la vita ne porta…do’ gemeluzi nostri bei come el sol se ga trovà afibià el nomignolo de ” gemei Filipas coi oci celesti e el naso a spontier” el comandante Nacinovich che ga portà la molie al Kursaal asicurando che per lu’ iera ” la prima volta “‘ndove che inveze tuti lo conosseva, co’ l’ungarese che ghe ga butà la cotola per omagio,quanti che gavemo conossù!…insoma quel microcosmo che ancora oggi ne porta a cominciar la batuda e saver che l’altro la finirà esatamente…
No averto retrogusto…solo complicità.
Se Villagio picassi a sinistra ,no me ga mai fregà.La creatura Fantozzi ga ciapà el volo e ne ga cambià el linguaggio.
Me sento de far la stessa valutazion per C.&F.
una sola domanda a “voialtri” Una volta che gavè apurà che la magior parte de la gente Li ricorda esclusivamente per quela produzion inocua e che NO li ricorda CONTRO nissun, ma semai a pro de un sogno domacio che li ga iutà a sognar e sorider insieme, cui prodest sto vostro puntiglioso ricordicidio?
@28 FIORA : I mii comenti jera per inquadrar
el “duo” nel contesto general dal dopoguera a ogi ; de quel che i ga fato go tuti i opuscoli,libri in tute le edizioni che xe vignude fora.
A mio aviso i xe stadi piu’ strumentalizadi
de quel che lori gavessi pensà.
Prima i li ga fati molar la saga de Mirko, po’ co el Picolo gà cambià proprietà praticamente con sta aria de Viva l’A che
i gaveva fato tirar ,i li ga messi in parte,
e praticamente i ga fato sparir “La Cittadella” che comunque a certi la ghe jera scomoda.
La natura ga fato el resto xe prima morto un e l’altro xe morto ‘desso.
I articoli che xe stadi fati ,xe un ato dovuto !!! Sto diretor ,fussi sta per lù
no gavessi messo niente; antitriestin come che el xe !!!
A la fine i xe stai bipartisan , neoiredentisti prima e austriacanti dopo,
anche lori nel suo l’Ialia li gaveva forse delusi , o solo veci ???
Im una dele Maldobrie me ricordo i gaveva cità Fogazzaro , me par ?!?!
” No xe che’l jeri xe mejo del’ogi,; xe che’l
jeri jera gioventù !!! “
Carpinteri e Faraguna iera due conservatori e reazionari, ma le Maldobrie e (purtropo) Mirko Drek xe capolavori de comicità.
Comunque desso poderemo dir – riferindose ai due – “che tempi, che ridade, che funerai famosi!”
@28 le maldobrie sono innocue – per certi versi, per altri no – e comunque sono simpatiche e fanno ridere. mirko drek per qualcuno e’ da ridere, per altri (per esempio per me) e’ una vera porcheria. in ogni caso si tratta di un’opera militante. perche’ non bisognerebbe parlarne? se carpinteri e faraguna polemizzavano con cergoly, perche’ non bisognerebbe parlarne? sono pagine della storia di questa citta’.
ogi più che mai:
– Ma reazionario xe più de conservatore? –
– Mi credo che i scrivi ‘ste robe solo per insempiar la gente…”
@Giampaolo Lonzar
A la façon de…:ma cossa me disè benedeto omo. mi no parlavo de vu, che me gavé per la verità fato un servissio informativo de prim’ordine…grassie de cuor anzi!
xè de “quei” altri che ne vol smorzar la ridada a tuti i costi per far dietrologia rancorosa e che a parte lori no vedo che ghe ne freghi un klinc a quei e semo i più che del duo ga solo un ricordo de ridade condivise, mirko drek incluso.
Mortus est no più buligaribus che resti el soriso, che xe merce più rara del rancor .
Amor fa amor e crudeltà distruge!
@33 FIORA :
a C & F come che i usava firmarse intanto
un R. I. P. me piasi ricordarli con questa
storia da ” Co’ ierimo putei ” :
MITTELEUROPA
Picio che ancora iero e iera ancora schei gavevo l’abitudine de andar coi mii fradei e mama in treno a Udine,peò col passaporto,perchè el defonto impero no iera ancora morto.
Gorizia-Montesanto iera una stazion con grando movimento : signori col baston con manigo de argento e mai man senza guanto e scarpe con gomasse che saludava siore,tute de prima classe.
Consilieri segreti e giudici in pension col Virginia o l?avana diseva : ” I mii rispeti” cavandose la cana de soto del vagon con posto riservato per Viena via Lubiana.
GNENTE CONFIN DE STATO ,NE DOGANE NE DAZI DE QUA FIN AI CARPAZI
………………….
comunque prendevano in giro anche i soliti
opportunisti mai fuori moda .
dal libro BORGHESIA EROICA .
Il giorno delle elezioni :
-Se vinciamo noi, caviale e vodka per tutti e se invece perdiamo ,
Aragosta e champagne …..
@30
…e i “poveri noneti” (C.&F.) i ne lassa qua soleti!
Grazie Giampi per l’amarcord.
De picio per mi quela iera Trieste, i xe stadi i noni de tuti e tuti se li porteremo con noi
Bon… indiferente
@31 Hobo
” se Carpinteri e Faraguna polemizzavano CON Cergoly” Apunto, ” CON”!
do’ Grandi che “polemizava ” con un Imenso .( per mi roba de Nobel el “Complesso dell’Imperatore”. Roth ,Singer, messi insieme. Prosa sì, ma poesia pura.) tuti NOSTRI e po’ bon!
Con tuto el rispeto, no te volerà miga meterte a livel e a posteriori, scopo casin?
Cergoly: ara che sarìa un’ideona intotolarghe el Pontecurto!
@ Giampi Lonzar,
Compitin per ti:Sul finir no’l stava in Borgo Teresiano, Cergoly? Me par ma no son sicura. speto conferma…o smentita,ciò!
@ FIORA : Podessi anche star come nome, visto che lù gà scrito un libro de poesie in dialeto triestin che se ciamava ” Ponterosso ”
Pò el ga scrito insieme a F. Foelkel
“Trieste città imperiale ”
No so dove el stava quando el xe tornà a Trieste dall’esilio de Parigi, se trovo
te informo.
In ogni caso C.& F. i lo gaveva criticà per el suo schierarse con el T.L.T.
e i ghe gaveva dedicà questi versi :
A Trieste e nei dintorni
nel passato furon visti
filoslavi e comunisti
ma passarono quei giorni.
Oggidì la brava gente
che teneva tanto a Tito
più per lui non muove un dito
si dichiara indipendente
Tricolori con le stelle
ormai chi più vi guarda ?
E’ di moda l’alabarda
fra i titini del T.L.
Niente più bandiera rossa
(a cantarla non c’è gusto )
Oggi è l’inno di San Giusto
che li guida alla riscossa.
Ma al dilà della frontiera
Gli Sloveni gridan forte :
A Trieste ,oppurla morte !
Mentre Tito aspetta e spera.
Dura la vedo per el nome !!! 🙂
Cergoly vs .C.&F ?: ” a livella” ga paregià i “a chi del vu”…
Ne resta el “Complesso”, ne resta Maldobrie.
Orgoglio patòco,afeto patòco.
Un Reque Materna e viva l’A. *
* che in mi xè la civeteria del so di nulla sapere .Tuto, meno che semplicioto.
nota per hobo! 😉
E de note iero andà pulito a piturarghe la casa del Federal, che la voleva de un bel color rosso scuro mattòn. E gavevo i due stagnachi, un de pitura rossa e un de pitura nera. Fata la miscela via mi, e prima che rivi l’alba gavevo finì e iero andà a pescàr che iera ora. Quando torno vedo tuto el paese intorno de la casa che rideva: Siora Nina la iera nera perchè gavevo confuso i due stagnachi de pitura. El federal Petazzi nero de rabia, più de la casa, che i ghe diseva: “Cossa, ve xe morto el gato che ve sè piturà la casa de nero?”
“… diseva che go l’asma,
ancora el dotor Deste,
però quela Trieste
ogi la xe un fantasma !”
El Noneto, ripensando tristemente -con tremendi groppi alla gola che tolgono il respiro- a tutto un mondo che se ne va, a causa dell’inesorabile discesa della sabbia nella clessidra del tempo.
Beh, la poesia xe almeno ben scritta 🙂
Barba Checo ga guantà fin novantaoto, tredise più de Linonostro.
‘Ntel suo leto de casa e col oio santo,tuto pulito e in masimo ordine… e sì ch’el gaveva dormì a Miramar, cola maledizion de Carlota sul gobo” Qualcheduno che abiterà soto questo teto muoia come il mio consorte: lontan dala Patria, lontano dagli affeti,di violenta morte ,in pecato mortale”
Eh vado,vado” el ga dito, “sento che vado: maledeta quela volta che go dormì a Miramar”
C & F Continua … :
durante il TLT la loro satira era prolifica
L’INTERNAZIONALE
Si rispecchia il sole inglese
nell’azzurro mar francese
cantar senti in italiano
un bel ritmo americano.
Quando un tal ti dice “Zdravo” !
Credi tu sia jugoslavo
No, si tratta di un armeno
che ti prende per sloveno.
Il teatro è requisito
dall’esercito di Tito
e la posta e’ sequestrata
dalla Slavna Quarta Armata.
E se tu scocciato , alfine
vuoi cacciarti in qualche cine:
Se non l’hanno ancora invasa
credi a me vattene a casa.
Ma t’aspettan le sorprese
dentro il bagno c’è un inglese
ed in camera da letto
un signor dal truce aspetto
Che vorrà ,Gesù,Gesù!
Lei stia zitto : Ghepeù!
(polizia segreta Sovietica)
Fuggi tu pien di terrore
e ti cacci in ascensore.
Ma ci trovi li abbracciati
quattro donne e tre allleati
(sulle scale intanto allegri
fan baccano sette negri)
Arrabbiato e stanco morto
cerchi allora il passaporto
per lasciar questa infernale
tua città internazionale.
Scritta da Angelicus e Ruben
qundo nei primi numeri della Cittadella
C & F usavano questi pseudonimi
C. & F. vari :
Il partito indipendentista si chiamava all’inizio :
Fronte per l’indipendenza per il libero stato giuliano.
Fronta za enovidnost Primorskego ždrave
Indipendence front for the free julian state.
ed allora il ” Corriere di Trieste ” non fu risparmiato perche il direttore firmava con tre grafie Cergoli,Cergolj,Cergoly.
Nel terribile mbarazzo
diventar mi sento pazzo
sarà Cergoli il soggetto
del mio breve discorsetto?
O qualcuno me l’ha fatta
e di Cergolj si tratta
le disgrazie sono molte
forse Cergoly è alle volte?
Se sapessi questo almeno:
E’ italiano oppur sloveno ?
Come mai devo chiamarlo:
Karel,Carolus o Carlo?
Uno sembra; invece è trino
appelar si fa in latino
scuserete il dubbio mio
non sarà mica il buon Dio?
D’un giornale è direttore
ma nessun gli legge in cuore
qualche giorno e’ buono e bravo
altre volte è floslavo.
Affittato ha certamente
il cervello indipendente
cosa pensi puoi sapere
comperandogli il “Corriere”
Angelicus & Ruben
@giampaolo
per curiosita’, esisti qualche roba de cergoly in risposta? 😉
@ 46 HOBO :
Si ! Bisogna consultare “Trieste Sera” che
poi cambiò nome in ” Il Corriere di Trieste”.
C. & F. avevano sempre avuto un senso impreditoriale in quanto poi riunivano antologicamente quanto pubblicato sia sui
giornali che le trasmissioni radiofoniche
in libri, opuscoli etc. e messo in vendita.
Cosa che non e’ stata fatta per i giornali
dell’epoca, tipo ” Il Lavoratore ” “, Il nostro avvenire ” , “Il giornale Alleato ”
” Blue Devil” comunque consultabili in Biblioteca Civica “..
Io del Corriere di Trieste e del Giornale Alleato ho delle copie delle notizie chiave,
del Blue Devil ( in inglese ) quasi tute !
Trieste Sera era l’organo del Fronte dell’Indipendenza mentre il Corriere di Trieste simpatizzava con l’idea e apoggiava sia il Fronte che il Blocco Triestino.
@ 47 e 48:
purtropo bona parte dei articoli de Cergoly sul Corriere di Trieste no xe firmai.
Ma penso che no iera nel suo stile risponder a attacchi personali.
ops, scuseme, el comento qua de sora iera una risposta a Hobo.
@sfsn
infati go messo la schizada de ocio 🙂
imagino che gavera’ risposto a livel politico, no personal.
eh, bisognassi spulciar tuti i coriere di trieste… a meno che no sia scrito in «Il “Corriere di Trieste” tra propaganda e realtà. Un’interpretazione dell’indipendentismo nel Territorio Libero» de Alberto Grassi, che no son ancora rivà a leger!
@ 48 DALMATIAN : ha ragione “Trieste sera “venne dopo ed era quidicinnale.
nel libro i Giornali triestini è al no.31 ,la nascita e’ riportata come 9 novembre 1948.
Lo ho erroneamente sostituito con !”Il nostro avvenire ” che era il giornale in lingua italiana durante l’occupazione titina ,
per ovvie ragioni cessò le pubblicazioni ,
sulla sua chiusura nacque il “Corriere di Trieste.
@52 SFN : io l’ho letto ; riporta un analisi
del periodo di pubblicazione, parti di articoli e relativi commenti e l’indirizzo dato da Cergoly ( scritto con “y” finale),
le direttive date dal socio Belihar anche come direttori responsabili seguiti da Laurenti assieme a Cusin colto ,storico e stimato ricercatore universitario.
Tre interviste di personaggi dell’epoca di cui una molto interessante con l’ex sindaco Cecovini che fa capire che stimava Cusin per la sua conoscenza storica, mentre Cergoly lo considerava solo un giornalista.
@ 37 FIORA : el mulo Cergoly quando el jera
diretor del ” Corriere di Trieste” el stava
in Via Milano 31 .
Co el xe tornà a TS no go agiornamenti.
Ciauuu
@54
Savevo che te ieri quel giusto,Giampi! Prezioso, grassie!e ‘lora bati con quel che savevo un circumcirca mi, che me pareva via Valdirivo. Facile che là el sia tornà!
Zia che me gaveva passà el ” Complesso dell’Imperatore”, ingalada de amirazion contava che la ghe gaveva telefonà.
” Passerela Carolus Cergoly”
Anche dopo ste collocazioni logistiche, più che ghe penso, più me convinzi. Come nome sona anca solenne, quel giusto che riscata l’aspeto dimesso dela strutura.
Zà me par de sentirli i turisti rrrromani de rroma : Carolus? aho! ma questo era un gladiatore bbarbaro? mmejo de Spartacus, de ppiù de Rassel Cro?
@56 FIORA : Anche se in un recente passato qualchidun gaveva pensà de darghe qualche
merito per le sue poesie e el ga avù qualche rivalutazion, ma la xe morta là.
Mi dificile la vedo che a Trieste i lo ricordi
uficialmente !
El suo passato indipendentista no ghe lo perdona nissun , adesso pò che se sta movendo ‘ sti altri , te te pol imaginar !!!
Xe più facile che i ghe lo intitoli a Dracula ! ( visto che la cità tra cici e rumeni xe piena)
e,bon ah, Giampaolo che resti paserela del Dubliner che no se rabia nissun.
No che gabio gnente contro de lu’ ma me dà frustrazion cior in prestito glorie foreste (anche se de casa qua de noi)co’ gavessimo tanta grazia de dio locale…come el radicio.
..divagando e svolazando fra i nomi ilustri e Goffredo de Banfield? de Cattaro el ne iera nativo,ma l”Aquila di Trieste” el ne xè diventà…el volo becassi quela paserela scrausa con un nome cussì..senza bisogno de clonar onori a “Quel” dela statua.
..de picia lo go visto. Sentà drio el pulto ala Tripcovich che tuti lo ciamava barone. che riguardo, ara! Un gran signor e lui ” modestamente lo nacque”!
ciò,
ma visto che tra 5 ani el pontecurto i lo tirerà via, perchè i dovessi intitolarghelo a qualchedun?
@60 FIORA : mi lo go conossudo e gò rivà farme firmar con dedica sia el libro in italian che quel in tedesco .
L’Aquila di Trieste e Der Adler von Triest
Meterò su e-bay all’asta 🙂
@61 SFSN :
… allora ponte ‘ssai, ‘ssai curto …!!!
@60 FIORA : in ogni caso jera un personagio
forse più valtado dai stranieri per el suo
passato de pilota.
Me ricordo che co’ el jera ancora vivo i
comandanti dele porta-aerei Usa i lo voleva sempre a bordo e farse contar le sue esperienze, i lo scoltava a boca verta ,
e un altro che uno no se nianche imagina che el jera ospite ambito jera Enriquez.
Robe de ” inside Trieste ” che pochi sa.
@ 64 : errata corrige
valtado = valutado
@60 FIORA : ecco cussì scrivendo me xe viniù
el suo nome ENRIQUEZ , lui se lo meritassi
perche’ el gà salva uno dei ponti che jera
ala entrata del canal ( no so dove che’l xe )
e pò el ga speso tuta la sua fortuna per lassar a la cità un racolta de ogeti inimitabile al mondo e pò se ghe devi a lù la racolta de tuti i mesagi lassai dai
prigionieri in Risiera, altro che Joice !!!
@66 bon, de henriquez xe un personagio interessante, ma mi no ghe dedicassi strade o ponti. xe sta’ un personagio ambiguo, anfibio, trope robe su de lu’ le xe ancora circondade dal mistero. per esempio la storia dei sui raporti coi neofassisti nei anni sessanta/setanta, la pistola che (secondo el fio) el ghe gaveva procura’ a ciccuttini, le robe che saveva su peteano (“credo di conoscere gli elementi ultimi coinvolti in questa strage (…) io li ho sempre aiutati a fin di bene e mai a fin di male”)…
@ 66 HOBO : De Henriquez dir che jera un personagio interessante xe ridutivo, mi lo go conossù e anche parlà tante volte; jera un omo de una cultura superiore ala media, una memoria picomirandolesca, una conossenza de persone e fati minori de Trieste che ogi se podessi dir gossip maniacale.
Lui conosseva robe e fati de personagi apartenenti ai soliti noti estremi, no me par che uficialmente sia mai stado sentido
dai giudici, a casa sua andava e viniva gente che no me meraviglio che i ghe gavessi podù cior anche una pistola jera tuto in vista, xe sparide robe de notevole valore storico e ancheparte dei sui diari.
Una volta el gaveva dito se mi mostrassi col dito quei che ogi camina in Corso e xe nomi in cità che conta ,dovesi dir con che divisa che i girava per Trieste ,tedesca e titina.
Secondo mi el xe morto dela sua curiosità ,
anzi la sua morte xe ambigua,
guarda caso durante el processo della Risiera , pertanto dir che el se la faseva coi fassisti de parte , me par ardito, lui senz’altro se la faseva con tuti per le sue
curiosità personali. Jera un omo mite e anche timido, pacifista no per niente el suo sogno jera con robe de guera far un museo contro.
Mi le persone le valuto per quel che cle fa o le ga fasto non per come le pensa, lui xe sta un benefatore gà rinuncià a una vita comoda per un sogno.
Pertanto no’l merita un nome a una “cagada”
de paserela ma un monumento.
Un esempio per questa banda de politici carrieristi e variopinti che culturalmente no
i val nianche le sue zavate.
@68 Grazie, Giampaolo per questo ritratto informale ma approfondì e quel che più conta de prima man de una persona de cui conossevo solo i resoconti superficiali del giornal più che altro correladi alla collezion delle armi…me ispirava un misto de curiosità e timor. No gavevo capì gnente!
‘lora quel iera coinvolto de qua ,quel altro de là, per l’Aviator e per el Colezionista la xè poca roba, Insoma sta paserela che se la guanti mr. Joyce?… 😉
@giampaolo
te segnalo ‘sto articolo de claudia cernigoi su de henriquez.
http://www.cnj.it/documentazione/diego.doc
premessa: la cernigoi la scrivi
“Vincenzo Cerceo, che ha preso visione di alcuni di questi diari, ne ha ricopiato delle parti ed estratto degli appunti, che volentieri pubblichiamo, sia per contribuire a ricostruire le vicende di questa città, sia come una sorta di omaggio alla memoria di un uomo misterioso ed affascinante, che meriterebbe secondo noi di essere ricordato e rivalutato, e sul quale invece pare essere sceso un oblio anche da parte delle istituzioni. Infatti non è mai stata intitolata una strada di Trieste a de Henriquez, né il suo nome viene fatto nel corso delle proposte per le nuove intitolazioni.”
dito questo, a mi legendo l’articolo me vien un pochi de brividi, perche’ sto omo gaveva frequentazioni a dir poco inquietanti. el meno che se possi dir xe che per seguir una sua ossession personale no se faseva scrupoli de missiarse con chiunque, e no parlo solo del tempo de guera ma anche del tempo d pase. per far un esempio, sara’ sta’ un ingenuo, sara’ sta’ srumentaliza’, pero’ nei anni *setanta* gaveva messo in contato coi traficanti de armi i mati dela strage de peteano.
per mi ghe xe trope ombre per dedicarghe una strada. inveze per renderghe omagio saria meio render consultabili ai storici tuti i sui diari, perche’ la’ dentro ghe devi esser dele robe ‘sai interessanti, ma ‘sai ‘sai interessanti, su alcuni angoli bui dela storia de trieste.
@ 71 HOBo : A suo tempo gavevo za leto ‘ste robe e pò ultimamente xe stà publicà anche
su “La voce di Trieste” le ricerche de Cerceo.
Se lui gà acesso i diari no vedo perchè no i gà de publicarli,
Pò de tuto sto estrato e “collage” xe tuto
mi go sentì, lù el gà parla, el conosseva quel e quel’ altro e suo fio gà dito ..!!!
La prova ” finestra” dove la xe ???
E se la tua sintesi su queste circostanze xe che el jera un complice , la xe tua !
La mia xe che se el jera in odor de collabo’ durante i 40 giorni el saria sparì inveze dale circostanze suelencate el dialogava coi
partigiani , ma anche la mia sintesi xe sogetiva.
Quel che se pol dir xe che el fazeva parte
del esercito £” Genio e sregolatezza” e certo che un che dormi in una bara nose pol concluder che sia un !anima serena .
De questo a dir che nol se merita un nome publico me par esagerato , ghe xe nomi in giro a gente che mi no ghe gavessi dado nianca a una caponera.
@giampaolo
cerceo ga podu’ consultar solo una minima parte dei diari. la gran parte xe “secretati”. evidentemente la’ dentro ghe xe robe che no se devi saver. quei diari andassi studiai da storici professionisti, ghe volessi un fact checking rigoroso, e i dovessi publicarli in edizion filologica.
mi no go parla’ de complicita’, e no go de portar prove de njente. mi go dito che per mi una figura cussi’ ambigua, per quanto interessante e afascinante, no la me par la piu’ adata, disemo cussi’, per darghe el nome a una strada. che po’ meta’ dele strade de trieste le dovessi cambiar nome, son assolutamente d’acordo. gavemo scala grambassi, via grilz, via timeus, e no gavemo njanca un vicolo dedicado a osiride brovedani, tanto per far el nome de un su cui in teoria nissun gavessi njente de dir.
@ 74 : Fussi per mi le strade no gavessi de ‘ver nomi ma numeri come in USA , a parte che anche là i comincià a darghe nomi a gente che nianche i americani sa chi che i jera !
Come secondo che i ghe torni i nomi storici alle vie che con la filosofia coloniale italiana i gà cambia dal 1920 in su .
Come che i decidi i nomi in comun xe mejo lassa perder , basta pensar che no savendo come far tra via torino e piazza venezia esisti un “Largo A. Mario” che no gà numeri civici e no se nianche trova sule mape.
(El gà scrito La legenda del Piave)
In ogni caso no gò domandà prove ma gò dito che no xe prove.
Pò co se missia Heinichen , giali se fa con colpevoli miga con inocenti se no el libro xe fini prima de cominciarlo.
Pò el ponte dovessi ciamarse Trento-Trieste
perche’ el finissi in Via Trento e a tuti ghe podessimo dir ” Eco el famoso ponte Trento-Trieste” el esisti per bon.
Viva l’A.