26 Aprile 2013

Serracchiani: “Il patto Tremonti-Tondo va rinegoziato”

La neopresidente Fvg Debora Serracchiani guarda ”a quello che sta accadendo a Roma in queste ore con grandissimo interesse, da presidente di una Regione a statuto speciale, che ha bisogno in fretta di avere a Roma un interlocutore per parlare di patto di stabilita’ e rinegoziare il patto Tremonti-Tondo”. Lo ha detto al congresso Fvg della Cisl. Sul governo: ”Sono convinta che quella di Enrico Letta sia l’ultima chance”. ”Non si tratta di un governissimo, ma di un governo del presidente”.

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17 commenti a Serracchiani: “Il patto Tremonti-Tondo va rinegoziato”

  1. hobo ha detto:

    governo del presidente o governissimo, lo chiamino come vogliono, ma fa comunque schifo. e piu’ cercano di imbelletarlo, piu’ diventa ributtante.

    http://www.youtube.com/watch?v=t84cdG-rEA4

  2. John Remada ha detto:

    Ho notato due cognomi degli interpreti,Grana e Porcelli….due indizi?

  3. Luca ha detto:

    hobo dacci un’alternativa valida al governo che sta cercando di allestire Letta. L’Italia non può permettersi di cincischiare ulteriormente ed il parlamento deve prendere atto dei risultati delle elezioni. Piacciano o non piacciano. Tornare alle urne ora non risolverebbe niente poiché si tornerebbe ad una situazione nella quale nessuno ha la maggioranza al senato grazie all’attuale legge elettorale.

  4. John Remada ha detto:

    Mi sembra che il Belgio esista ancora sulla carta geografica…..speri forse che questi facciano una legge che chi vince governa?Con il pd che sta implodendo?

  5. hobo ha detto:

    @4

    bisognerebbe chiedere a stephen king.

  6. hobo ha detto:

    ma neanche. agli sceneggiatori di lost.

  7. capitano ha detto:

    Prendo solo quelle sul diretto interessato:

    «Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile» (Enrico Letta, 8 aprile 2013).

    «I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali» (Enrico Letta, 29 marzo 2013).

    http://www.ciwati.it/2013/04/26/la-famosa-linea-del-pd/

    Dall’alto in basso ci ritroviamo: un migliorista, un democristiano doroteo che piangeva in politichese già nella culla, una presidente di regione OGM creata in laboratorio (si, lo penso da quando ho visto il famoso discorso su iutub)… se il PD è morto qualcuno lo cremi per favore.

  8. Paolo Geri ha detto:

    #4.luca

    “hobo dacci un’alternativa valida al governo che sta cercando di allestire Letta”

    Un governo di scopo, a termine (cinque mesi) con il compito di riformare la legge elettorale, cancellare (o modificare) il finanziamento pubblico ai partiti, varare quelle misure urgenti in economia che rifinanzino la cassa integrazione in deroga, i fondi per gli esodati, elimini (trovando altre fonti di finanziamento) l’ aumento IVA previsto a luglio. In cinque mesi si può fare e poi si vada al voto in autunno.

  9. John Remada ha detto:

    @Geri…certo che si può fare,ma questi già sul primo punto cominceranno a tirarsi ortaggi tra loro;sul finanziamento sarebbe la cosa più semplice,la legge c’era già,ma poi se la sono girata a modo loro…

  10. Mauricets ha detto:

    PU Partito Unico.

    ecco la verità.

  11. El baziloto ha detto:

    @ capitano
    Giochino invero puerile e senza senso, quello delle citazioni “chi-ha-detto-che-cosa”. O vogliamo rivangare cosa ha detto un tempo Rodotà su Grillo o Grillo su Rodotà? Bossi su Berlusconi? Berlusconi su Bossi? Chamberlain su Hitler? Roosevelt su Stalin? Stalin su Mussolini?

    Gli stessi giornalisti che si divertono a rovistare negli archivi a cercare queste cose, potrebbero essere impiccati a frasi dette giorni, mesi o anni prima.

  12. capitano ha detto:

    #12 guarda la data dei nostri commenti e quello delle frasi citate.
    Bossi non ci ha messo così poco a cambiare idea su Berlusconi.

  13. capitano ha detto:

    E poi di quelli che citi ho seri problemi a trovarne uno da prendere sul serio.

  14. hobo ha detto:

    e’ interessante il modo in cui i lettori de “il giornale” hanno preso la nomina di una ministra “negra”:

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/chi-c-cile-kyenge-primo-ministro-colore-912216.html

    (leggere i commenti)

    e’ interessante che mentre a sinistra la nomina di cecile kyenge viene considerata una mossa ruffiana, un modo per nascondere o legittimare le politiche razziste che il governo mettera’ comunque in campo, a destra invece viene considerata un’onta per il popolo italiano bianco e italianissimo italiano.

    questo e’ un conflitto reale che attraversa il paese, e adesso anche la base elettorale del governo. cosa comportera’ la rimozione apparente di questo conflitto? si rendono conto i fautori delle larghe intese di quale mostro ibrido hanno assemblato?

  15. Paolo Geri ha detto:

    #15. hobo

    Sarà anche un amossa ruffiana ma il significato simbolico è molto forte (e positivo, ovviamente). Basta vedere le reazioni che ha scatenato a destra.

  16. hobo ha detto:

    @paolo geri

    mah, secondo me se davvero letta presentera’ in parlamento la proposta di legge sulla cittadinanza ai figli degli immigrati, il governo cadra’. la destra ha nella sua base elettorale quelli che scrivono quei commenti sul “giornale”, quindi non votera’ mai una legge del genere. e d’altra parte il pd non ha la schiena abbastanza dritta per dare battaglia su questi temi. i piddini si cagano in braghe e sono culturalmente subalterni alla destra. la loro analisi del fenomeno dell’immigrazione non va oltre a un solidarismo di facciata, e non tocca minimamente il nesso immigrazione-lavoro, che invece e’ fondamentale. per questo, secondo me, la scelta di cecile kyenge, per un ministero senza portafoglio, rischia di essere una foglia di fico e niente piu’. ben piu’ pesante sara’ il ruolo della cancellieri, per dire, che come ministro del governo monti aveva confermato gli accordi italo-libici, con tutto quel che comportano (campi di concentramento nel deserto inclusi).

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