8 Aprile 2013

Monfalcone, bilancio del Comune: stallo per il patto di stabilità

Bilancio immobilizzato, impossibilità di pagare le ditte che devono o hanno già fatto lavori, rischio di stop a tutti i progetti (vedi voucher per i giovani) in programma: queste le conseguenze del silenzio della giunta regionale sul patto di stabilità, che si era annunciato di rivedere entro la data del 31 marzo, così da dare ai Comuni la possibilità di redigere il bilancio 2013. «Termini che sono stati abbondantemente sforati – denuncia il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran – dal momento che siamo alla fine della prima settimana di aprile e da parte della giunta regionale non è giunta alcuna indicazione. E questo è scandaloso».

Il Comune di Monfalcone, come tutti gli altri Comuni virtuosi che hanno saputo gestire i loro bilanci, si trova nella situazione assurda di non poter adempiere ai pagamenti pur avendo i fondi necessari. «Ci troviamo con i soldi fermi in banca – conclude il sindaco Altran – e con le ditte che stanno attendendo il loro giusto compenso per lavori già fatti. Dietro a queste ditte, lo sappiamo bene, ci sono i lavoratori, e dietro di loro le famiglie. Lasciare che questa situazione permanga è da irresponsabili. Tanto più che le proposte di Comuni e Province per uscire da questo stallo sono state del tutto ignorate». Conferma l’assessore al Bilancio Francesco Martinelli. «Questo continuo rallentamento, come era avvenuto lo scorso anno con il trasferimento compensativo ex Ici, danneggia fortemente gli enti locali, che devono operare in bilancio provvisorio per mesi. Senza contare che, se si usano gli schemi di bilancio dello scorso anno, che non tengono conto del forte calo delle entrate, il rischio è di trovarsi a metà anno senza risorse disponibili».

Tutto questo ha ovviamente delle ricadute immediate sull vita di tutti. «Parliamo delle imprese che non ricevono i pagamenti ma anche di altro – conclude Martinelli – .Nel nostro caso, per fare un esempio, potremmo non essere in grado di attivare i voucher per i giovani, se non riusciremo a chiudere il bilancio entro giugno. E tutto perchè la giunta regionale non vuole prendere decisioni prima delle elezioni».

13 commenti a Monfalcone, bilancio del Comune: stallo per il patto di stabilità

  1. John Remada ha detto:

    Ma non se ne stanno immobili,credete…..fuori del cantiere una sessantina di auto,in sospetto divieto,sono state sanzionate….quindi la giornata di lavoro devoluta al comune.

  2. Gilberto Mattei ha detto:

    E’ facile ed ormai pratica comune trovare modo di scaricare le proprie responsabilità ed incapacità su altre persone, od in questo caso leggi. L’immobilismo programmatico di questa Giunta è delirante; un problema si analizza si trova una soluzione che si realizza. Queste? Solamente banali scuse.

  3. Francesco Martinelli ha detto:

    Gentile Sig. Mattei,
    apprezzo la decisione e la fermezza con cui afferma che si tratta solo di “banali scuse”. Mi fa molto piacere anche perchè denota una conoscenza della materia che evidentemente lei trasuda. Resta il fatto che le nostre “banali scuse” sono condivise da tutti i sindaci e colleghi della Regione, di destra e di sinistra. Quindi, forse, un fondo di verità, piccolissimo, potrebbero avercelo. Leggo che lei invece ritiene che si tratti di immobilismo programmatico e ne prendo atto.
    Cordialità

  4. capitano ha detto:

    Lasciamo da parte Monfalcone, ma il rischio dell’effetto scaricabarile c’è.
    Posso confermare che altri sindaci della regione usano sistematicamente questa argomentazione per giustificare buche nelle strade o altri disservizi e contemporaneamente non si accorgono di sperchi colossali che potrebbero ammortizzare le uscite.

  5. John Remada ha detto:

    Martinelli chiedete i danni alla giunta precedente dei lavori stile “Piazza pizzolitto”…oppure al sig.persi adriano,autore dell’acquisizione dell’ex Inps,rudere invendibile o fatevi tornare i soldi regalati ai bengala per l’appartamento di via Duca D’aosta,uso “Imparo l’Italiano”;certo tu non c’eri,ma la longa manus del pd e company era sempre presente,ne convieni?

  6. John Remada ha detto:

    Prendiamo atto che il sig.Martinelli non ha nulla da eccepire sul commento n.5;probabilmente l’imminente appuntamento elettorale crea deconcentrazione,visto l’impegno dei vari team a riconfermarsi….

  7. Franz ha detto:

    Più che altro, può prendere serenamente atto del fatto che non sono tenuto a replicare a risposte che invece di parlare di un tema (oggetto dell’articolo) tirano fuori tutti gli argomenti della storia dell’umanità (l’acquisizione dell’ex INPS, per capirci), men che meno se condite di banalità (“I soldi regalati ai BENGALA”, peraltro credo non stia parlando dei petardi…).
    Sempre per la cronaca, io non sono impegnato in alcun appuntamento elettorale.

  8. John Remada ha detto:

    Più che storia dell’umanità si tratta di storia recente di Monfalcone,e in particolare di sballate operazione che hanno contribuito alla situazione critica del vostro bilancio…quindi,il che non mi sembra fuori argomento,casomai è argomento che scotta e non ne volete parlare…le condite banalità,dici Franz?Ebbene se mi dai un attimo ti mostro che di banale sono solo le vostre solite chiacchiere politiche.Non ho detto che tu sei impegnato,ma sicuramente cercherai di sponsorizzare qualcuno dei tuoi.Fine I°round.

  9. John Remada ha detto:

    Ecco la parte riguardante l’immobile.

    Cristiana Morsolin, assessore alle Politiche sociali del Comune di Monfalcone.

    La sede di via Duca d’Aosta, indicata da alcuni come moschea: a cosa serve e quanto costa all’amministrazione comunale?

    Quasi 5 anni fa, l’amministrazione ha cercato un primo dialogo con gli immigrati, e si era arrivati alla costituzione del Coordinamento Immigrati, organo non elettivo ma che riuniva i rappresentanti delle varie etnie presenti, e che si è poi costituito in associazione. Il comune ha preso in affitto degli spazi per quest’associazione, e li ha usati per svolgere i corsi d’italiano. Dunque l’amministrazione, dato che erogava dei servizi in questi spazi, ha scelto di prendersi carico dell’affitto dell’immobile, mentre l’associazione ne paga le utenze. L’anno scorso i corsi di lingua sono stati spostati, perchè il numero di iscritti è aumentato moltissimo, si arriva a 150 partecipanti. Sono stati spesi 54.000 euro in 5 anni. In questo immobile, c’è uno spazio in cui il coordinamento poteva scegliere di svolgere le attività che desidera, come riunioni, feste tradizionali e momenti di preghiera. Ora che andiamo verso la consulta, sposteremo tutta l’attività in via Vecellio. Il contratto per la sede di via Duca d’Aosta scade nel 2011, e ovviamente non verrà rinnovato. Quì finisce l’intervista…..quindi corsi di italiano,un tantino costosi….ma poi si poteva fare cosa si voleva,in realtà…Caro Franz,se le banalità le classifichi al livello di 54.000 euro,vuol dire che dovresti girare in Ferrari se uno segue il tuo discorso….Au revoir,Franz.

  10. John Remada ha detto:

    Fine II°round….ovviamente non sei tenuto a rispondere….

  11. John Remada ha detto:

    K.O.tecnico.Franz?Ah,sì complimenti per la non vittoria….con il 50% in meno di votanti non si può stappare bottiglie pregiate….mezza regione non vi ama,si potrebbe dire…

  12. Franz ha detto:

    Mi avevi serenamente autorizzato a non rispondere, quindi mi ero avvalso di questa facoltà. E ripeto, se parlo del patto di stabilità, affrontiamo quel discorso. Se invece vuoi parlare di tutto, parliamo di tutto. Ma questo non è nè un forum libero, nè il mio ufficio.
    Con questo, ti informo che concludo. Così non ti preoccupi di un mio eventualel KO tecnico. ;D

  13. John Remada ha detto:

    Benissimo….ma ora che sono arrivati i vostri in regione risolverete il tutto,se la colpa era di Tondo…peccato per il tuo collega Greco,difficile che si ripeta un’altra occasione,la prossima voterà il 30%,e così via,fino a che arrivete al maximo inciucio,in fase di collaudo a Roma con l’inaugurazione di bersani e silvio.

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