Il suo simbolo è un triangolo equilatero col vertice rivolto verso l’alto (il luogo dell’aria) e attraversato da una linea parallela alla base.
A questo elemento sono associati i concetti di comunicazione, di scambio, del pensiero, del movimento, della velocità, dell’espressione, dell’abilità e della creatività intellettuale. E’ il soffio vitale, il respiro della vita, il prana per gli induisti e il chi dei taoisti. Essa è in perenne movimento, trasporta i suoni, i profumi, crea spazi, ci distacca dall’esperienza immediata della vita quotidiana, ci permette di entrare in contatto con il mondo esterno per conoscere e per comunicare. Quando viene compressa, diventa una forza potente ed esplosiva. Rappresenta il pensiero, la creatività, il mutamento, l’espansione, l’immaginazione, l’idea non ancora diventata forma. L’aria è fluida, leggera, permette una visione chiara delle cose, non ha una forma precisa, collega tutto e tutti, ed è per questo che si fa riferimento al concetto di comunicazione e di conseguenza ad un altro concetto importante, quello del linguaggio. Dal punto di vista psicologico, junghiano, è collegata alla funzione pensiero.
La triplicità dell’aria comprende i Gemelli, la Bilancia, l’Aquario.
L’aria del segno dei Gemelli è una brezza leggera, è giovanile, frizzante, curiosa, a volte pungente come a volte lo possono essere le sue parole.
L’aria della Bilancia è il distacco che ci permette di vedere le cose da una prospettiva esterna, è la ricerca dell’equilibrio, dell’accordo, dell’armonia.
L’aria dell’Aquario non conosce mezze misure, essa solleva la polvere che non fa vedere le vere forme, spazza via tutto ciò che è fermo, stantìo -anche con violenza se necessario- al fine di conoscere la verità.
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Ultimi commenti
ma l’elemento aria no xe quel che vien fora co se magna fasoi?
In quel caso tuta sta grande comunicazion e scambio no li go mai visti: de solito scampa tuti!
co un accendin, quel pol eser anche fogo!
In un pupolo con un triangolo traversà de una strica quanta roba che se pol veder, ara! Me genufleto davanti a tuta sta imaginazion,ma con tuto el rispeto “mi scappa da ridere”.
…epur ‘sta stroliga no la go propio vista petezar in betola l’altra sera…saria sta’ interesante filtrar e ciacolar con una studiada.
ga comunque gavù ‘dever un bon balon per veder cussì tante robe ‘ta un triangolo stricà.
ma se vedeva dopio alora…
hic!
Sfsn, se te ghe da fogo el risultato el xe proprio quel che xe la definicija dela strologia: aria frita.
Bellissima l’identificazione dell’aria nei tre segni…se sottoponiamo quesiti tecnici su situazioni astrali l’autore ci può rispondere?
Ovio che sì. Cossa ghe vol, anca i fioi de asilo xe boni risponder anca le domande più remenghizade.
Xe intivar e risponder giusto che podessi esser un atimin più impeniativo…
@7 bel mio, “risponder giusto” in sto campo no me par difizile. Come tirar una freceta a caso e disegnarghe ‘torno el cercio.
Te fa centro sempre, no?!
Be’ io ci provo. Luna in Scorpione non è una situazione felice. In che maniera è coinvolto il segno che sta opposto, cioè il Toro? Fiora e Ufo ste boni che xe una roba serissima…
Va beeen… ma no xe giusto… 🙂
@9no rabiarte Martina e no zitirne 😉
co’ se scrivi publicamente el ris’cio che se cori xè l’incomprension con qualche lieve sfottò…sempre educato, ciò ghe mancheria!
“roba serissima” …tuto xè relativo e tuto xè de dimostrar ma co’ xè a gratis xè tuto rispetabile…anca el dissenso,però!
Talvolta Martina col mio pragmatismo e negazione del soprannaturale mi sento un’insulsa e mi trovo quasi ad invidiare chi ci vede e crede “oltre”.
Che vuoi farci, ognuno è com’è e c’è spazio per tutti. maggioranza,opposizione e…CINQUE STELLE.
Solo cinque ? ma noooo! tutto il firmamento 🙂
..e po’ a dirla ciara se in questa, a diferenza dele aroventade discussioni storico- etnico-citadine che totaliza zinquezento post,su una dozena de comenti,undise xè conotadi de (sempre!) amabili sfotò, no dovessimo paradosalmente concluder che tali sfotò ga una funzion sinergico-divulgativa?
El piato pianzi. Evidentemente meno male che sfsn,ufo e sotoscrita xe! 😉
il quesito posto da Martina è interessante e mi fa capire che sa perfettamente cosa significhi una Luna in Scorpione.
a parte ciò, su cui non desidero discettare, vi faccio osservare una cosa: voi schernite le spiegazioni che vengono date sul triangolo attraversato da una riga, e santa pazienza mi sta pure bene. ma ricordatevi che sui simboli si può discorrere molto a lungo, pensiamo alla Svastica di Hitler, pensiamo al simbolo della Regione Lombardia (la stella camuna, sulla quale ho letto un intero libro) e non ultima la Croce cristiana, sulla quale si discute (o si farnetica a seconda dei punti di vista) da duemila anni. Buona pasqua a tutti.
@Michela
io come detto mille volte non sono credente ma ho ben chiaro perché innegabile, che la croce è un chiarissimo concretissimo simulacro a rievocazione del martirio di un un uomo per taluni un Uomo-Dio che su quella croce è storicamente morto.
Che analoga concretezza è possibile annettere al triangolo attraversato dalla riga orizzontale di cui si tratta qui sopra? siamo su due piani diversi.
E no, cussì no val – xe tuti testimoni che no volevo farme trassinar in sta barufa, ma qua i me acusa diritura de eser contro la giometria! No pol eser: mi go masimo rispeto per tute le giometrie anca non euclidee, go perfin un toco de carta che disi che son bravo in trigonometria sferica! Xe le strigonerie che me fa indrizar i cavei, sia quele domace tera tera che quele ufizial-vescovili.
Tera no xe piata, no xe sol che sorgi ma xe tera che se ribalta, no xe spiriti cativi che porta malatie e noi Capricorni no se lassemo inzinganar cussì facile. Giuro.
…E i leoni? I sarà anca ingenui e vanitosi, ma col persuto i preferissi far marenda che fodrarse i oci.
‘ogni modo per mi via libera a un inocuo divertissement che no rivo a condivider fin che resta senza pretese de detignir el verbo e sopratuto a gratis.
Chi se ricorda de quando che un certo “Divino” divinatore de sete colpi,per motivi coreladi all’arte sua xè sta ospite del domacio colegio de via Coroneo ?
‘desso con una nova verginità che ghe gaveva rifatto Maurizio Costanzo e che vira sul cialtronesco autoironico el xè sta sdoganà, prototipo in negativo e quindi dissuasivo.
E ME VA BENON!
ullallà flora mi solletichi la curiosità… non riesco a capire a chi alludi!!! no davvero anche se penso di conoscere abbastanza bene la cronaca nera cittadina… ahahaha il domacio collegio…. però non guardavo mai Maurizio Costanzo, troppo tardi la sera per me! la mattina mi alzo presto.
ullallà flora mi solletichi la curiosità… non riesco a capire a chi alludi!!! no davvero anche se penso di conoscere abbastanza bene la cronaca nera cittadina… ahahaha il domacio collegio…. però non guardavo mai Maurizio Costanzo, troppo tardi la sera per me! la mattina mi alzo presto.
Eh eh,Michela più che canale 5 sulle “divine” impresedel “divino” in trasferta nella nostra città, ti potevano illuminare gli articoli del Piccolo,intorno agli anni novanta…
Beh! comunque l’omino bardato in mises pittoresche che tuttora fa le sue comparsate televisive la sua condanna la sta scontando ancora.Ci ha pensato Costanzo,destituendolo di ogni credibilità residua e trasformandolo da mago pro domo sua, in buffone!
Se ‘ncora no te ga indovinà… consulta la stroliga! 😀 😀 😀
A proposito del “divino” operato in terra Tergestina: 643.
Numeri magici? nonono, Michela! articolo del codice penale 😉
Sarà, ma per mi la risposta continua eser 42.
Ufo ,ara che in base a quel articolo del Codice Penale che go cità,el Nostro( “nostro” cussì per dir…) xè sta condanà e ga onorà dela sua presenza la locale Casa Circondariale.
…E intanto che noi demo i numeri el grotesco omarino conta i bori ch’el continua a guadagnar nela sua nova mutazion da mago in clown
Me sa che se gavemo stracapido: el mio 42 saria quel che rendi superflui tuti i strologi e i trapoleri del creato.
Ufo,orpo ciò co’ sta numerologia mejo che Nostradamus e la Sibila noi dò! 😉
Seriamente, grassie de l’otimo drita altroché!
niente da fare, il 643 non mi risveglia niente! anche perché viene infranto spesso e volentieri, da Vanna Marchi in giù. Non so proprio a chi alludi, grrrrr…….
cara flora, con l’aiuto di Google ho trovato… strano, la notizia non mi era giunta all’epoca!!! personaggio davvero curioso, tanto stupido non dev’essere se è riuscito a laurearsi due volte. non credo che all’Università di Genova vendano lauree come a Tirana e in altre città nostrane delle stesse latitudini. Mah!!! quante cose sfuggono!