Quando il denaro non viene dalla propria tasca, ma si tratta di denaro pubblico, bisogna rendere conto di come le somme stanziate a bilancio sono state spese. Ed è quello che ha fatto la Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia che vuole vedere chiaro sui lavori di costruzione del canile municipale di Gorizia. Ne ha dato informazione ufficialmente ieri il Sindaco, nel corso della seduta del Consiglio comunale. Per ora nessuna inchiesta formale ma una richiesta di informazioni dalla quale potrebbe partire il successivo procedimento. La Corte dei Conti, infatti, ha competenza giurisdizionale nei giudizi in materia di responsabilità amministrativa degli amministratori e dei pubblici funzionari i quali sono chiamati a rispondere del loro operato in caso di danni patrimoniali all’amministrazione derivante da comportamento doloso o colposo. Nello specifico, l’azione è esercitata dal procuratore generale il quale, prima dell’esercizio dell’azione, invia al soggetto interessato un invito a presentare in un tempo non inferiore a 30 giorni deduzioni o documenti. Ed è quanto è stato fatto nel caso del canile comunale. Acquisita la documentazione con la quale viene di fatto esercitato il diritto di difesa, il procuratore ha 120 giorni per esercitare, eventualmente, l’azione giurisdizionale. Sulla questione canile aveva presentato un’interrogazione il capogruppo del Pd Giuseppe Cingolani, il quale aveva inserito il problema canile anche nel programma elettorale. “La vicenda è sconcertante”, aveva affermato Cingolani nella sua interrogazione. Ciò in quanto a prescindere da condotte discutibili e caratterizzata dal vertiginoso aumento dei costi e dall’estenuante dilatazione dei tempi. “Secondo la variante 19 al piano regolatore, 13 dicembre 2006, il nuovo canile doveva sorgere in un’area a Lucinico di circa 10 mila mq, ma il Consiglio di quartiere si oppose, anche perché nelle vicinanze era prevista la realizzazione di un agriturismo, di cui a tutt’oggi non c’è traccia”
Su questo argomento Bora.la si era soffermata ampiamente in occasione della presentazione dell’interrogazione (https://bora.la/2012/11/12/il-nuovo-canile-che-ancora-non-c%E2%80%99e-di-gorizia-sprechi-malagestione-ombre-e-sospetti/) che, a quanto pare, non aveva avuto ottenuto risposta alcuna. Ma se il regolamento consiliare a proposito delle risposte alle interrogazioni è vago, con la Corte dei Conti non è il caso di tergiversare.
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