20 Febbraio 2013

I candidati rispondono su tribunale,sanità, Pozzuolo: resoconto semiserio e disilluso

Ridotto affollato al Kulturni Dom, l’altra sera, per l’incontro organizzato da SalviAmo Gorizia e dal coordinamento delle Associazioni e comitati per la salvaguardia della sanità isontina: i candidati locali a Camera e Senato sono stati chiamati a rispondere sulle questioni del tribunale, delle sorti dell’Azienda sanitaria e del punto nascita, del trasferimento della brigata Pozzuolo.
Lunga la tornata delle risposte, che hanno visto avvicendarsi quasi tutti i politici scesi in lizza: significativa l’assenza di Giorgio Brandolin. Troppo preso o troppo sicuro di sé?
Significativa anche la situazione anagrafica della serata: Stefano Cosma, Rodolfo Ziberna, Marco Gergolet i più giovani, e decisamente anche i più preparati dal punto di vista tecnico ( tra l’altro a nessuno dei due difetta l’eloquenza, che in politica non guasta e perlomeno allevia la fatica dello stare ad ascoltare il politichese puro o, peggio, gli svarioni grammaticali e lessicali che così facilmente ci perdoniamo l’un l’altro). Gli altri ben li conosciamo, sono invecchiati assieme a noi: alcuni onestamente hanno riconosciuto che in fondo tutti si sono alternati al governo della città e della provincia negli anni passati ( Sergio Cosma ha ricordato che nel 1977 sedeva in consiglio provinciale) e che quindi la responsabilità del non aver fatto abbastanza qualcuno se la sente addosso. Non tutti, in verità, perché è sempre di moda attribuire alla malavoglia e al disinteresse dei goriziani la regia del dramma di una città impoverita e incapace di risollevarsi.
Qualche spunto, pescando nel fiume delle dichiarazioni, oltreché dei sopra citati, di Igor Komel, Laura Fasiolo, Dario Baresi, Claudio Tomani, da una parte, Genj Furlan, Fabrizio Oreti, Silvano Gaggioli, Mario Brancati, dall’altra.
La parola Europa non è stata tra le più utilizzate , tutti vogliono la Pozzuolo a Gorizia, la nostra città non satirare le fila di una lobby di potere, il trio Saro-Maran-Strizzolo invece si, eccome, e sono riusciti ad impedire che il tribunale di Palmanova fosse accorpato a quello di Gorizia, Tondo e Maran dovranno vedersela con gli elettori goriziani, essere transfrontalieri è necessario ( purchè si faccia con calma e tutti diventiamo bilingui), altrettanto necessario è il Centro Amianto, nascere a Gorizia non ce lo dovete togliere ( possiamo anche partorire a San Pietro purchè questo non risulti sull’atto di nascita). Ancora: mentre inorridiamo sulla situazione delle palestre nelle scuole elementari di Gorizia, si parla di prevenzione e sviluppo della motricità fin da bambini; se si fa un’unica azienda sanitaria regionale ci stiamo, se ne fanno solo tre, noi vogliamo tenerci la nostra; speriamo nel Gect; solo puntare alle eccellenze risolleverà il nostro declino ( chi comincia?)…….
Silvano Gaggioli, più serio che faceto, ha concluso la maratona di parole, promesse e proclami dicendo: “ Credo proprio che in sede elettorale consegnerò la mia scheda al presidente di seggio chiedendo sia annullata”. Già, veramente ansiogeno il scegliere chi rappresenterà Gorizia, “ luogo dell’incertezza” ( troppo efficace questa definizione di Laura Fasiolo! ) quasi come decidere dove andare curarsi ( per le tonsille Claudio Tomani consiglia Vienna) e partorire. A proposito, lo sapevate che a Postumia fanno 3500 parti l’anno?

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30 commenti a I candidati rispondono su tribunale,sanità, Pozzuolo: resoconto semiserio e disilluso

  1. cita demone ha detto:

    cossa??
    3500 parti al’ano a postumiaa??
    e de quando in qua il proteo xe diventà più prolifico dei cunici e dei criceti???
    hiic.

  2. isabella ha detto:

    Ma si può davvero rifiutare la scheda elettorale?
    Finora l’ho fatto solo ai referendum.

  3. dimaco il discolo ha detto:

    Si isa puoi farlo. Deve essere verbalizzato e la scheda non viene conteggiata come quelle bianche e che vengono divise tra i partiti

  4. marco ha detto:

    Le schede bianche divise tra i partiti: è un mito senza alcun fondamento.

  5. marco ha detto:

    Il rifiuto di ritirare la scheda può anche essere verbalizzato dal presidente di seggio. Ma poi non risulterà da nessuna parte nelle statistiche elettorali, non sarà conteggiato, nessuno potrà dire QUANTI lo abbiano fatto. In altre parole: non serve a niente.

  6. boris ha detto:

    quoto marco… notizie del genere sono state diffuse solo per creare caos ai seggi e far bestemmiare gli scrutinatori.
    C’è gente che evidentemente si diverte con poco…
    Oggi con i social network basta davvero poco per creare/diffondere viralmente il caos…perché pochissimi controllano ciò che da bravi pecoroni condividono.
    L’involuzione della specie è solo agli inizi

  7. boris ha detto:

    cmq in rete ci sono tantissimi inviti a farlo… uno a caso:
    http://www.signoraggio.com/pdf/rifiutoschedaelettorale.pdf

    Per sdramatizzare… a me ha fatto morire dal ridere questo:

    a. Se tocchi la scheda puoi dire “Scheda TUA!” toccando qualcun altro e allora saranno cazzi suoi.
    b. Non vale toccare la scheda e tenere le dita incrociate.
    c. Non vale fare rialzo un piede sull’altro.
    d. Si può dire ARIMO, ma il Presidente di Seggio può gridare ARIVIVERE.
    e. Se arriva un delegato del M5S, e se questi raggiunge la cabina elettorale senza farsi vedere, può gridare ELEZIONE LIBERA TUTTI! e la tornata elettorale è tutta da rifare.
    f. Sta sotto chi arriva ultimo.

  8. marco ha detto:

    GRANDE!

  9. dimaco il discolo ha detto:

    @5 guara che c’è una legge in merito al rifiuto della scheda. Le verbalizzazioni sono atti ufficiali

  10. boris ha detto:

    @dimaco:
    bene…adesso per cortesia spiegami bene la differenza tra RESTARE A CASA e chiedere la verbalizzazione del rifiuto.
    Te prego

  11. tino84 ha detto:

    @ boris:
    se te resti casa, no lo sa nessun se no ti.

    se te va votar, rifiutando la scheda, te compari come votante, senza aver votà

  12. boris ha detto:

    @tino84
    ma te ga mai sentido parlar della “percentuale di astensionismo”?

  13. boris ha detto:

    invito tutti a un bel ripasso:
    http://www.camera.it/files/pdf/documenti/MANUALE_11marzo2008.pdf

    do un premio a chi in questo documento mi trova la casistica del rifiuto della scheda

    certo..è vero che il presidente di seggio è tenuto a verbalizzare il rifiuto/le proteste, anche in base a questo articolo:
    “Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o
    di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a
    tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.”
    Certo…peccato che vi prendete anche la responsabilità legale dell’annullamento di una scheda elettorale, quando i delegati dei partiti sconfitti non aspettano altro per fare ricorsi sulla regolarità del voto.

  14. boris ha detto:

    in sostanza io la vedo in questo modo:

    In termini di risultato elettorale NON vi è alcuna differenza tra il non presentarsi al seggio e inscenare la pantomima da cittadino frustrato.

    Pregherei chi è di parere opposto di linkare documenti ufficiali che discriminino le due casistiche.

  15. tino84 ha detto:

    @boris

    tu hai chiesto che differenza c’è.
    la percentuale di astensionismo non la scrivi sui verbali.
    se invece rifiuti la scheda, compari nel conteggio totale dei votanti.

    se poi vogliamo discutere se questa differenza è utile o meno, è un altro paio di maniche

  16. boris ha detto:

    ecco bravo!
    io per “differenza” intendevo “differenza utile” al risultato elettorale.

    Cmq nelle istruzioni di quest’anno ho trovato menzione anche del rifiuto:
    il link è questo
    http://elezioni.interno.it/pubblicazioni/documenti/Pubb_06_politiche_Ed.2013.pdf

    e la menzione è questa:

    “Nel caso in cui l’elettore, dopo la sua identificazione e registrazione, rifiuti
    di ritirare le schede, non potrà essere considerato come votante e non dovrà quindi
    essere conteggiato tra i votanti della sezione all’atto delle operazioni di cui ai
    successivi paragrafi 88 e 89.”

    Tutto vero… ma A CHE SERVE SE NON A CREARE IL CAOS E A FAR BESTEMMIARE ANCHE GLI ELETTORI DIETRO DI TE IN FILA?
    A cosa serve?

  17. boris ha detto:

    trall’altro tu tino affermi che invece il rifiutante risulta nei votanti…cosa smentita dal mio link precedente…

  18. tino84 ha detto:

    scusa boris, ho capito male io, io mi riferivo a questo caso:

    “nel caso in cui
    l’elettore, dopo la sua identificazione e registrazione e dopo avere ritirato le sche-
    de, prima ancora di entrare in cabina, le riconsegni al presidente senza alcuna
    espressione di voto, si configura l’ipotesi ex art. 62 del testo unico n. 361 del
    1957, con l’effetto di dichiarare la nullità delle schede, ma considerando tale
    elettore come votante e quindi conteggiandolo tra i votanti della sezione all’atto
    delle operazioni di cui ai successivi paragrafi 88 e 89”

    ho confuso il rifuto delle schede con il rifuto del voto

  19. boris ha detto:

    @tino…non ti devi mica scusare… la confusione su questo punto è totale…soprattutto su come gestire la cosa al seggio

    L’unica cosa che invece non è oggetto di confusione è che l’astensionismo attivo produce i seguenti effetti:
    1)rallenta le operazioni di voto
    2)allunga le file e aumenta le bestemmie, probabilmente causa anche la dipartita di gente in fila e quindi aumenta l’astensionismo passivo
    3)mette a rischio l’elettore di denuncia per ostacolo alle operazioni elettorali (se oltrepassa la sottile linea…della decenza)
    4)NON modifica in alcun modo il risultato elettorale

    Sbaglio?

  20. tino84 ha detto:

    ecco appunto, la circolare è proprio quello che ho detto alla fine 😛

    boris, da scrutatore ti dirò.. dipende.

    io parto dal concetto che son li a soddisfare la volontà di voto dell’elettore. il rifiuto del voto è una possibilità, e non richiede chissà che sforzi/attenzioni. invece il rifiuto della scheda non è contemplato come caso. l’elettore sicuramente è libero di farlo, non so il seggio invece se sia costretto ad accontentarlo o meno. in ogni caso, a parer mio, credo che molti che confondono i due casi, vogliano semplicmente dire che andrebbero al seggio per poter dire che “nessun candidato o lista mi rappresenta”. probabilmente qualcuno gioca su questo equivoco..

    PS: se sia utile o meno, non lo so, sta di fatto che perlomeno il rifiuto del voto -non della scheda- è un’espressione di voto -fine a sè stessa- ma tale. farebbe perdere più tempo la reale attuazione del divieto di introdurre telefoni con fotocamera…

  21. marco ha detto:

    @9 dimaco il discolo: se uno rifiuta la scheda viene verbalizzato, ma QUANTI hanno rifiutato la scheda NESSUNO LO SAPRà, perché NESSUNA statistica elettorale riporterà il fatto. Solo chi faccia richiesta di leggersi i verbali di tutti i seggi e prenda appunti potrà sapere QUANTI hanno rifiutato la scheda elettorale. Ad esempio il voto di un cieco con accompagnatore viene verbalizzato: hai mai sentito da qualche parte QUANTI sono stati i casi di questo genere? Quindi confermo: il gesto di rifiuto della scheda resterà totalmente invisibile, non servirà a nulla

  22. VICO ha detto:

    Accidenti che coraggio! presentarsi davanti al pubblico mostrando il nulla che hanno fatto e mostrando il nulla che hanno in mente di attuare!!!!
    forse ha ragione Bisio, dovremmo chiedere ai norvegesi di venire a votare al posto nostro. Loro gli avrebbero mandati a……

  23. dimaco il discolo ha detto:

    Invece credo che qiesti fati dovtebbero risultare nelle statistiche. Anche perchè fanno vedere sotto un profilo diverso le elezioni. Il rifiuto a ritirare le schede dovrebbe essere contegggiato e anche motivato. Se io non voglio votare dpiego anche il perchè onde evitare di finire nella categoria fegli astenuti.

  24. marco ha detto:

    Credi che dovrebbe essere fatto. Ma non sarà fatto, perché non è previsto. Anche io credo che ogni politico dovrebbe fare le cose onestamente per il bene di tutti, ma…

  25. dimaco il discolo ha detto:

    Ul punto è che dire c’è un astensione del 60% è una cosa mentre ben diverso èdire il 60% non vuole la classe politica presentata alle elezioni. È questo si dovrebbe fare conteggiando iverbali o inserendo altre caselle nelle schede. Io credo che voterebbe molta piú gente. Non voti nesuno anzi esprimi un parere contrario alla politica imposta.

  26. boris ha detto:

    @dimaco
    il punto invece è che con i “si dovrebbe fare” non si manda a casa la casta. La legislazione attuale si basa sui “si fa”. Questo stiamo cercando di dire io e Marco.

    L’assurdo più totale è anche che, mentre la percentuale di astensionismo è un dato noto a tutti da subito… chi fa astensionismo attivo, se rientra tra i votanti, non fa parte di questa percentuale… e il numero di questi casi lo sa appunto solo chi legge i verbali…NESSUN’ALTRO.

    Se per assurdo il 99% dei votanti fossero astensionisti attivi il governo sarebbe comunque formato dai voti del restante 1%
    La famosa frase che si legge nelle condivisioni su fb:
    (“Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un certo numero la casta avrebbe ‘qualche problema’ nell’assegnare i seggi vuoti”)
    non ha alcun fondamento giuridico, o almeno io facendo una ricerca non l’ho mai trovato.

    Se qualcuno mi linka la legge che prevede che superata una certa soglia di astensioni attive si invalida le elezioni o si modifica la ripartizione dei seggi gliene sarei grato. A me non risulta.

    Che poi diciamocela tutta… con il porcellum le elezioni sono una farsa allucinante… le vere elezioni si sono già svolte quando si sono “decisi” i nomi delle liste, e noi NON vi abbiamo partecipato.
    Come dite? C’erano le primarie? ahahahahahaha

  27. dimaco il discolo ha detto:

    Ii invece credo si debba fare cosi

  28. boris ha detto:

    auguri

  29. Fabio Mosca ha detto:

    Che far del Porto Vecio?
    I listajoli lo agitava come bandiera, prima de sparir. Xe resta solo el vecio Gambassini a ricordarlo…
    Ma oggi su Il Piccolo go letto che un giovine del M5S volessi farlo ri-viver. Ma nol disi come.

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