18 Febbraio 2013

Rosolen e Bandelli: “Tondo si pronunci una volta per tutte sul rigassificatore di Trieste”

Trieste come San Ferdinando? Se lo sono chiesti Franco Bandelli e Alessia Rosolen, consiglieri di Un’Altra Regione in una conferenza stampa indetta oggi a Trieste. Nelle ultime settimane il dibattito sul rigassificatore sembra essersi spento. “Mancano pochi giorni alla fine del periodo dl istruttoria supplementare VIA, decisa da Clini a gennaio. Il tempo passa, Roma si muove e ci sembra che Tondo e i suoi stiano a guardare, in attesa del verdetto finale.” Hanno esordito Franco Bandelli e Alessia Rosolen.
E’ cronaca di questi giorni e l’ha confermato Pino Romeo, esperto in Valutazioni Ambientali che da tempo segue da vicino le vicende del rigassificatore di San Ferdinando: il Decreto Sviluppo Monti (passato al Senato nell’agosto del 2012 con 216 voti favorevoli, 33 contrari, 4 astenuti) e in particolare l’articolo 38 hanno di colpo accelerato l’iter approvativo dell’impianto di rigassificazione di San Ferdinando, baipassando le obiezioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che per ben due volte aveva bloccato l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto, vista la mancanza di un autorizzazione VAS e la natura altamente sismica dell’area.

“In cinque anni di governo il Presidente Tondo e la sua Giunta – per quanto concerne il Rigassificatore – non hanno mai agito attraverso atti amministrativi (unico e solo campo da cui si misurano le azioni di una Giunta). Al contrario i Comuni, fra cui quello di Trieste, hanno preso chiara posizione. Ora tocca alla Regione. Soprattutto in prossimità delle elezioni regionali chiediamo a Tondo una chiara posizione in merito all’impianto voluto da Gas Natural.”
Come sottolineato nella mozione urgente presentata a dicembre 2012 dai capigruppo del consiglio comunale il rigassificatore fa parte di un progetto complessivo di polo energetico regionale, poiché è collegato ad altri impianti altamente a rischio: gasdotto (parte da Zaule e si collega a Villesse, attraversando tutto il golfo di Trieste), turbogas, elettrodotto (attraversa tutto il Carso e si collega all’elettrodotto aereo di Redipuglia), cabina di lancio (centrale a gas che gestisce la distribuzione di gas nella rete nazionale), impianti che interessano non solo Trieste, ma tutta l’area regionale. “Delle sue azioni, o meglio delle sue non azioni Tondo dovrà dunque rispondere non solo agli elettori triestini, ma agli elettori di tutta la regione. Ricordiamocelo, quando sarà il momento di votare alle regionali.” Ha concluso Franco Bandelli.

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10 commenti a Rosolen e Bandelli: “Tondo si pronunci una volta per tutte sul rigassificatore di Trieste”

  1. Slowfoot ha detto:

    Gasdotto, rigassificatore, turbogas ed elettrodotto….
    Mettendo in conto anche l’elettrodotto aereo Redipugla – Udine Ovest è chiaro che si mira a trasformare il porto di Trieste in polo energetico a beneficio degli industriali friulani. Questi, liberi di utilizzare i porti di San Giorgio e Monfalcone, diversificherebbero – si – le fonti di approvvigionamento: quelle elettriche [non quelle di gas….], potendo scegliere tra A2A (Monfalcone) e Lucchini Energia (turbogas di Trieste).

  2. Slowfoot ha detto:

    Hai qualche argomento più argomentato, oltre al tuo idealismo altrettanto criticabile quanto il mio ?

  3. tomato ha detto:

    slowfoot ma chi te son? Da come te scrivi non se capisi. Cos te ga? Per mi xe un bel comunicato. Almeno qualcuno se movi. E scrivi cossa xe da scriver.

  4. Slowfoot ha detto:

    @4. Il comunicato e’ corretto e lo condivido. Nel mio commento volevo andare un po’ oltre, e mettere sui piatti della bilancia il futuro del nostro porto a confronto della richiesta di diversificazione delle forniture di energia reclamate dagli industriali friulani. Vedi tu poi da che parte sta Tondo…

  5. Redazione ha detto:

    I commenti giudicati offensivi sono stati cancellati.
    gianni e Slowfoot, si rientri in topic, grazie.

  6. gianni ha detto:

    Nostro porto?non sicuramete tuo ne tanto meno dell’Italia.
    non mi sembri una persona al corrente dei fatti,su cosa e un rigassificatore ne tanto meno dei danni che provocherebbe.
    Prima di parlare ci si unforma

  7. Slowfoot ha detto:

    @ 6. Proprio come dici, Gianni: prima di parlare ci si informa. Porto “mio” perché ormai vivo qui da tanti anni, tabri quanti la tua età, ma forse anche parecchi di più. Poi, che sia dell’Italia o di Trieste, non é questa la questione. Comunque c’ero anch’io nel corteo di Trieste Libera.
    Su cosa sia un rigassificatore, su come funziona e su quali siano i rischi ed i potenziali danni all’ambiente, credimi, ho scritto tanto e ne ho parlato in pubblico in molte occasioni: la prossima sarà stasera a Muggia….

  8. gianni ha detto:

    Ottima risposta..di questi tempi troppa gente parla per parlare.
    Il rigassificatore tra siot e terriera sarebbe la porcata delle porcate.

  9. Davide Sulcic ha detto:

    Tondo essendo a favore del rigassificatore delega tutto a Roma perchè Monti&co questo impianto lo vogliono fare a tutti i costi e facendo questo il Pdl pensa di non perdere voti. E’ semplicemente vergognoso. In carnia dice una cosa e qui un’altra: questi sono i soliti giochetti del solito partito. Bandelli e Rosolen avanti così!

  10. Slowfoot ha detto:

    A Tondo, Passera e Monti dei rischi che ci accolliamo qui, non gliene può fregare niente. E neanche a Dipiazza, secondo il quale “il gas non esplode” (tanto lui sta a Grignano….)

    http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/china/9594009/Tanker-explosion-kills-five-in-China.html

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