14 Febbraio 2013

Articolo 14 della finanziaria regionale 2013: licenza di uccidere l’economia

I gruppi consiliari del centro sinistra di Gorizia presenteranno, lunedì prossimo, una mozione con cui si chiede alla Regione di modificare la norma della legge finanziaria 2013 che rende di fatto impossibile ai Comuni conseguire un saldo pari o positivo per il bilancio 2013, in particolare per la parte in conto capitale, con conseguenti sanzioni e riduzioni di trasferimenti dei trasferimenti ordinari l’anno prossimo.
La mozione richiede che i pagamenti finanziati tramite mutui, alienazioni e contributi già incassati negli anni precedenti, o tramite avanzi economici e di amministrazione, non siano conteggiati unicamente come uscite, provocando inevitabilmente, con il meccanismo delle norme attuali, lo sforamento nel patto di stabilità; ma siano invece esclusi dal calcolo finale del saldo.
Nel corso di una conferenza stampa dei gruppi del centrosinistra è stato spiegato che, allo stato attuale, il saldo finanziario di competenza mista – ovvero l’equilibrio tra entrate ed uscite – per la parte riguardante gli investimenti terrà conto solo degli incassi e dei pagamenti effettivamente realizzati nel 2013. Saranno dunque esclusi dal conteggio delle entrate i soldi già incassati negli anni precedenti e quelli derivanti dall’accensione di mutui. Se denaro di questa provenienza sarà impiegato per effettuare pagamenti, finirà conteggiato solo tra le uscite, portando inevitabilmente ad un saldo negativo.
“ Norme deliranti che avranno conseguenze catastrofiche per l’economia del territorio”, si legge in una nota stampa, a causa delle quali gli enti pubblici saranno costretti a diventare inadempienti e a comportarsi scorrettamente verso le imprese private. Infatti, in base al famigerato art.14 della finanziaria regionale ( “ è incredibile – commenta il comunicato – che proprio una Regione di centrodestra abbia deliberato simili norme”) anche i Comuni virtuosi e dotati di disponibilità, per non subire le penali dei tagli ai trasferimenti nell’anno successivo saranno costretti a non pagare le ditte per i lavori già compiuti o in corso d’opera, o a ritardare l’avvio delle opere pubbliche previste.
“ Fallimenti e chiusure di imprese, licenziamenti, disoccupazione, disagio sociale, famiglie in difficoltà, opere incompiute e cantieri abbandonati saranno le conseguenze inevitabili”, ed inoltre “ a tutto ciò si uniranno le richieste di risarcimento da parte delle ditte, se non altro per gli interessi dovuti ai ritardati pagamenti, con conseguente danno erariale imputabile ad amministratori e tecnici. Inoltre vi sarà una riduzione delle risorse per Stato, Regione, Autonomie locali, derivante dai minori gettiti tributari.”
La mozione conterrà alcune ulteriori puntuali richieste. Tra queste quella che la Regione conceda i contributi in conto capitale erogandoli per stato di avanzamento dei lavori entro 30 giorni dalla richiesta degli enti, così da far coincidere l’incasso da parte dei Comuni con il pagamento delle imprese.
Interessante, lunedì prossimo, il risultato del voto in consiglio comunale, ricordando che Romoli è anche presidente del Consiglio delle autonomie locali – Consiglio che sui criteri della formazione dei bilanci è già intervenuto tempo fa senza ottenere risposta; mentre Valenti è anche presidente della Commissione bilancio della Regione. E ricordando anche che ordini del giorno con le stesse richieste sono già stati approvati da un centinaio di Giunte comunali della regione.

Tag: , .

4 commenti a Articolo 14 della finanziaria regionale 2013: licenza di uccidere l’economia

  1. Alessio ha detto:

    0 commenti. Indicativo di quanto e quanti capiscono la gravità del problema.

  2. michele crassani ha detto:

    Semplicemente credo chemon c’è nulla di nuovo. Ma prova tu a non pagare l’ imps o le tasse comunali.

  3. Ale ha detto:

    Come dici bene Alessio il problema è gravissimo. E’ anche vero che cosa possiamo commentare? I comuni su questo hanno poche responsabilità. Nonostante non provi una grande simpatia per Romoli e come presidente dell’ANCI, secondo me, sia un pò troppo tiepido su questo problema, non è certo colpa sua. Speriamo solo che la Regione faccia presto qualcosa.

  4. Alessio ha detto:

    Infatti nè Romoli nè qualsiasi altro sindaco della Regione di qualsiasi colore esso sia ci può fare nulla. E’ oramai da mesi che i primi cittadini stanno lanciando l’allarme inascoltati. Per fare un esempio, oggi sul Piccolo c’è scritto che il Comune di Cormons ha 3,5 milioni di euro in cassa che non può spendere a causa del patto di stabilità. E questa cifra doveva essere pagata per lavori e servizi già effettuati da varie ditte appaltatrici. Se queste ultime non verranno pagate in tempi brevi ci saranno molte famiglie di lavoratori sul lastrico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *