30 Gennaio 2013

“Trieste la contesa”: l’omaggio di Elisabetta Sgarbi al capoluogo giuliano

Sarà proiettato giovedì 31 gennaio, alle ore 18.30, alla Sala Tripcovich l’ultimo film di Elisabetta Sgarbi “Trieste la contesa”, presentato in anteprima assoluta al pubblico triestino. La proiezione avverrà alla presenza dell’autrice e sarà introdotta dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini. Durante la serata interverranno Giorgio Rossetti, Paolo Rossi, Raoul Pupo, Mauro Covacich, Marija Mitrovic, Andrea Segrè, Miran Kosuta, Lucio Ulian, Mauro Giacca, Mauro Tabor, Elena Marco, Barbara Fornasir ed Eugenio Loi; alcuni degli interlocutori che hanno accompagnato Elisabetta Sgarbi in questo caratteristico viaggio cinematografico.
Il lungometraggio, prodotto da betty wrong in collaborazione con Rai Cinema, porta la firma di Elisabetta Sgarbi sia per la regia sia per la sceneggiatura, curata assieme ad Eugenio Loi; direttori della fotografia Andrei Arce Maldonado e Elsio Bisignani, scenografia Luca Volpatti e le musiche sono state composte dal maestro Franco Battiato.
“Trieste la contesa” è il secondo film della Sgarbi girato e dedicato a Trieste, il primo “Il viaggio della signorina Vila” ha aperto, quest’anno, la 24esima edizione del Trieste Film Festival, durante un appuntamento particolarmente affollato. “Trieste è una Porta. Luogo di confine, soggetto e teatro di snodi storici, religiosi e culturali i cui segni permangono ancora e con evidenza nelle strade, nella lingua, nella letteratura di questa città, costantemente posta al confine. Stretta fra l’Adriatico e l’Europa Centro-Orientale, a Trieste si è incarnata con vigore l’identità mitteleuropea e insieme fortemente italiana, capace di accostare alla vocazione intellettuale quella imprenditoriale, e di costruire con il suo contesto naturale un legame sempre culturale: a Trieste, il mare, il vento e il Carso sono elementi costruttivi del carattere, dell’arte e della storia che l’hanno plasmata – così si legge nella scheda di presentazione dell’opera- Il progetto di questo film mira a cogliere l’anima di questo luogo metaforicamente capace di raccontare molti altri, attraverso lo sguardo e le parole di chi a Trieste ha vissuto sin dalla nascita o di chi l’ha incontrata solo più tardi, subendola come una passione, seguendola come un richiamo.
Per informazioni: biglietteria Teatro Verdi Tel: 800 090373.

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39 commenti a “Trieste la contesa”: l’omaggio di Elisabetta Sgarbi al capoluogo giuliano

  1. capitano ha detto:

    Trieste è una Finestra. Luogo al centro, comparsa e oblio di snodi storici, religiosi e culturali i cui segni cancellati senza evidenza nelle strade, nella lingua, nella letteratura di questa città, costantemente posta in mezzo. Stretta fra l’Adriatico e l’Europa Centro-Orientale, a Trieste è evaporata con vigore l’identità mitteleuropea e separatamente italiana, incapace di accostare alla vocazione intellettuale quella imprenditoriale, e di demolire con il suo contesto sintetico un legame sempre banale: a Trieste, il mare, il vento e il Carso sono elementi decorativi del carattere, dell’arte e della storia che l’hanno plasmata Il progetto di questo film mira a cogliere la carne di questo luogo metaforicamente incapace di raccontare se stesso, attraverso l’audizione e i silenzi di chi a Trieste non ha mai vissuto o di chi l’ha incontrata troppo presto, subendola come un solletico, seguendola come un rimprovero.

  2. Fiora ha detto:

    @ 2
    Ciaro che una paroleta de scherno xè meno impegnativa che una “controdescrizion” articolada

  3. maja ha detto:

    fiora
    giuro che ‘sto giro go per bon difficoltà de comprension linguistica.
    cossa te volevi dir, esattamente?

  4. Fiora ha detto:

    facile criticar,più dificile far mejo…o el tuo iera un aprezamento al toco publicà e ripetù al numero 1?

  5. maja ha detto:

    aprezavo la version parodistica de capitano, ovvio.

    (in ogni caso, credo de gaver tutto il diritto de critica nei confronti della *mia* città.)

  6. capitano ha detto:

    “Stretta fra l’Adriatico e l’Europa Centro-Orientale” -> “Stravaccata sull’Adriatico e l’Europa Centro-Orientale”

    grazie maja 😉

  7. Tergestin ha detto:

    Sempre ‘ste pippe da (presunti) intellettuali. Come se contassimo piu’ de una scoreza soto acqua. Ma bon, tanto i patochi bevi e se bevi de tuto.

  8. Fiora ha detto:

    semo piuttosto singolari noialtri patochi.
    Se i foresti no i ne c**a se lamentemo, se i prova a decifrarne stemo subito a stroncarli tacciandoli de pseudointellettualismo ovvietà e scarsa penetrazion.
    in fondo ne rompi che i se missi 😉

  9. sfsn ha detto:

    come disi Schiraldi: “ma cossa rompi le bale sti turisti”

  10. Alessandro Vuan ha detto:

    Amico fidato, ha visto il lungometraggio. Era tanto lungo, non e’ riuscito a vederlo tutto. Pare sia una cagata senza fine.

  11. Fiora ha detto:

    @11 La nostra Corazzata Potemkin? 😉

  12. ufo ha detto:

    Corazzata Nosepolkin?

  13. Fiora ha detto:

    @13
    😀 😀 😀 Standing ovation per Ufo!

  14. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @9 FIORA : ..però bisogna dir che Trieste xe
    l’unica cità dove studiosi italiani vien a studiar i Triestini nei lori usi,costumi,architetture,artisti,scrittori, etc. etc. e dopo i disi voi triestini dovete essere cussì e culì,dovete pensare cussì e culì , cioè i ne spiega come dovemo diventar italiani come lori.
    Intanto semo come come in un “safariland” e co’ domandemo qualcossa i ne buta pistaci!!!
    🙂

  15. Fiora ha detto:

    Ah,cussì la xè? Bon!…e noi continueremo a tirarghe indrio le scorze de pistaci in testa, Giampi! 😉

  16. effebi ha detto:

    che i cicoli, che i ciacoli… xe poco de babar…

  17. Fiora ha detto:

    che pesti che semo noialtri….pensar ch’el fradel cussì solecito, come ch’el se gaveva impegnà quela volta dei colibrì… 😀

  18. Fiora ha detto:

    In quela volta, fin i ne batiza…. l’usel e noialtri ghe tiremo le scorze dei pistaci.
    INCOREGIBILI, semo!

  19. ufo ha detto:

    Voio anca mi la mia giusta parte de pistaci, no ste maniarveli tuti.

  20. capitano ha detto:

    I soliti egalitari. 😉

  21. Tergestin ha detto:

    Xe che xe sempre quel. Che i ne fazi svilupar el Porto, che i eviti de ciavarne i cantieri, invelenarne con discariche, isolarne con reti de trasporti da terzo mondo. Quel servi. No le solite ciacole e convegni fini a se.

  22. ufo ha detto:

    Pistaci sarà che noi no saremo (in grado de alzar el brazo fin al banco per ciorli)

  23. Fiora ha detto:

    Forsi col spirito giusto ,al mistero de Trieste (ma nooo! cossa “i Misteri de Trieste” dei! subito pronti a butarla in morbin noi!) se ga acostà Jan Morris ,scritrice Inglese transessuale ex piloto autrice de ” Trieste and the meaning of nowhere”… Loghi e atmosfere vissudi in prima persona (come Joyce del resto) e col distaco british che magari ai taliani ghe difeta e i li fa scader ntel’ oleografia de maniera che a noialtri ne dà cussì fastidio.

  24. sfsn ha detto:

    secondo mi la diferenza xe che morris xe andada in osmica e se ga becà una bala con qualche triestin, inveze la sgarbi, degna de su fradel, sarà andada con Magris e Pupo a farse un capucino talian al san marco, senza capir un cazzo

  25. Fiora ha detto:

    @22 Tergestin,”la vose dela mia cosienza” (dito seriamente)
    Parole “evangeliche”,le tue,solo penso che parlando del lavor dela Sgarbi semo in un altro campo e limitatamente a quel ambito sarìa de mover critiche.
    A scanso de no trasformarse in tanti Catoni domaci, come quel Catone bacuco che a qualsiasi discorso, anca su che tempo che fazeva el rispondeva invariabilmente “DELENDA CARTAGO” 😉

  26. Tergestin ha detto:

    @ Sfsn

    Verissimo, no go altro da zontar

    @ Fiora

    El pericolo xe apunto che in tanti triestini continui a bearse de questa Trieste intellettual, colta e multiculturale che no esisti piu’ (da quando ghe xe una certa aministrazion a tre colori) e che ga da sessanta ani tuto un altro tessuto.

    Xe una cita’ ATTUALMENTE in declino, se non adiritura in caduta rapida e a ogni livel: sociale, economico, culturale…..no podemo andar ‘vanti a bearse de quel che no semo piu’ perche’ qualche scritor o inteletual vien qua ogni tanto a far saloti poetici ma dovemo far noi stessi in modo da fermar una certa discesa e solo allora podaremo tornar a esser quel de cui se vantemo e che no semo piu’ dato che anca questa nostra “unicita’ particolare” per quanto duri parecchio, se affievolira’ prima o dopo. E la sara’ l’oblio. El terzo e forse definitivo dopo altre due famose date del secolo scorso.

    (Che cupo che stago diventando, me stago sule bale da solo a volte)

  27. sfsn ha detto:

    dragi tergestin,
    xe che la sgarbi inveze che andar a intervistar quei che se sta sule bale da soli (che xe i più interessanti), la xe andada a intervistar quei che ghe sta sule bale a tuti…

  28. Sara Matijacic ha detto:

    ma qualchedun de voi va a vederlo? mi son sai curiosa, ma no ghe la fazo proprio. Se si e se gave voia, mandeme un do righe. 🙂

  29. Fiora ha detto:

    @29 “no ghe la fazo proprio”…in che senso ,Diretora? in senso “orario” e te sarìa giustificada o come capacità de “guantamento”?
    Eh eh nela seconda ipotesi bisognassi domandare se guantar l’inguantabile no rientri nei tui compiti istituzionali,ciò! 😉

  30. ufo ha detto:

    Fiora , el tuo @26 iera forsi un riferimento a un frequentator de questi lidi che ogni secondo post vien fora con un delenda Koper e dintorni?

  31. Fiora ha detto:

    @31
    YOU ARE TROPAROBA,UFO! 😀 .D .D

  32. Fiora ha detto:

    bon dei, indiferente! ‘desso i foresti gaverà de ricamar anca sora “un aereo ponte, d’ardua perché instabile percorribilità, metafora del sottile interscambio mille volte negato, eppure pulsante nelle vene della città”
    Visto ciò?! basta meterse… e con un capo in b. in circolo, magari me vigniva ‘ncora…PEZO! 😉

  33. Fiora ha detto:

    “metafora del sottile interscambio ETNICO CULTURALE…” natural!
    ….e scorze de pistaci a biondodio come un boomerang anca sula sotoscrita patoca, se la se zoga a scriver monade come una foresta!
    😀 😀 😀

  34. Fiora ha detto:

    @16/20/23/34…l’irresistibile similitudine “al pistacchio” de Giampi Lonzar sta avendo el meritado successo…”NOSTRA” oramai! Brevetarla te dovessi, Giampaolo! 😉

  35. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @35 FIORA : grz !!! ghe farò un pensierin !

    forse saria de zontar ossi de sarieze !

    🙂

  36. ufo ha detto:

    Flora, devo ricambiar el complimento: l’aereo ponte metafora del sottile interscambio me ga colpido. Vol dir che lori i ne presta i Schützen e i Knödel e noi ghe mandemo partizani e jota, o me son confuso con un altro aereo?

  37. El baziloto ha detto:

    No ste farla piu’ granda de quela che xe. Chi che ga scrito che xe l’unica
    cita’ dove che riva i foresti e te studia e te spiega, me sa che no ga alba de tre cita’. O pense’ che i lohi comuni val solo par la Caralcuore? No gave’ mai pensa’ a quanti riva dove che stago mi a dirte come e qualmente ti dovaressi cagar? No in aqua come noialtri: xe evidente che dove sta sti sapienti la merda la vien sparada in orbita co i razzi…

    E quei che “Bea, beissima Venexia, ma mi no he vivaria mai! Ti ga idea de dover andar a la Coop a pie, co i scartozzi in man su e xo par i ponti?
    Mariaverginebenedeta!”

    Ogni logo de la tera vien oserva’ e giudica’. Ma no xe che Rumiz e parfinMagris scriva robe fantasmagoriche geniali ochebelnoghegavevomaipensa'”.

    Visto che semo qua, prpve’ voialtri a descriver la cita’ de San Giusto e del Formagin. Ve lezaro’ co mooolta atenzion.

  38. Fiora ha detto:

    @ Ufo “aereo ponte” iera PONTECURTO ,dei! cussì sutil e precario el par sospeso ntel aria…”aereo” po’! orco tron ciapa qua magna pistaci e butime le scorze come a inteòetuala foresta…
    Eh,Baziloto caro ,almeno in fato de loghi comuni semo sula stessa..gondola! anca ala povera Serenissima i foresti ghe ne peta parechi..corajo dei!

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