28 Gennaio 2013

“A Gorizia sconosciuta la norma che impone ai Comuni un piano del traffico e il relativo periodico aggiornamento”

I Comuni sopra i 30mila abitanti sono obbligati per legge, dall’articolo 36 del Codice stradale in vigore dal ’92, a varare il piano del traffico e ad aggiornarlo ogni due anni. Questo non è il caso di Gorizia. Lo sostiene Giuseppe Cingolani in una nota stampa.
“Romoli invece non ha mai applicato il piano del traffico vigente, che risale al 2004, e si è sempre rifiutato di aggiornarlo, ponendo la sua amministrazione fuorilegge. Così ha impostato il traffico urbano a casaccio, ad esempio chiudendo al traffico alcune vie, come previsto nel piano del 2004, ma senza costruire i parcheggi che erano considerati complementari a quelle pedonalizzazioni, danneggiando così il commercio. Non solo: Romoli ha pedonalizzato Corso Verdi alla cieca, con un provvedimento non previsto in precedenza, senza uno studio delle conseguenze e una riorganizzazione complessiva del traffico. Insomma tutta la sua politica sulla mobilità procede a tentoni, per raptus disordinati più che per progetti ad ampio respiro”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale e capogruppo del PD Giuseppe Cingolani, che precisa anche: “ La realizzazione da parte del Comune del piano della mobilità urbana, con uno studio dei flussi di traffico, è fondamentale proprio per armonizzare diversi obiettivi: scorrevolezza, sicurezza, riduzione dell’inquinamento e dei consumi, bellezza e vivibilità della città, incontro ed aggregazione dei cittadini, facilità di accesso ai servizi e alle opportunità anche commerciali”.
Così i commercianti sono costretti a correre ai ripari, accollandosi ciò che spetterebbe al Comune: in occasione del gesto simbolico di consegna al sindaco delle chiavi dei negozi, il presidente della Confcomemrcio cittadina ha dichiarato che coinvolgerà il livello nazionale della sua organizzazione affinché uno staff di esperti verifichi l’efficienza dell’attuale sistema della mobilità cittadina, per proporre eventuali miglioramenti.
“Dunque – commenta Cingolani – l’iniziativa della Confcommercio, in sé apprezzabile, è di fatto una vera e propria supplenza nei confronti di un’amministrazione negligente. Ormai non ci aspettiamo più da Romoli iniziative straordinarie, ma pretendiamo che faccia per la città almeno ciò che gli impone la legge. Un Comune che multa giustamente chi non rispetta il Codice della strada, come può permettersi tranquillamente di violarlo?”
Il centrosinistra presenterà a breve una mozione consigliare per chiederel’aggiornamento del piano del traffico e una sua rapida applicazione.

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1 commenti a “A Gorizia sconosciuta la norma che impone ai Comuni un piano del traffico e il relativo periodico aggiornamento”

  1. Giordano Vintaloro ha detto:

    Il piano del traffico è una direttiva organica, che analizza i flussi lungo l’intero comune. Se si applicano solo parti, o se si fa un provvedimento non previsto, è chiaro che non funziona come dovrebbe.

    Purtroppo c’è sempre qualcuno che si lamenta perché gli viene “tolto” qualcosa (comodità, parcheggi, passaggio di persone) e allora un’amministrazione prona a qualsiasi piccola lamentela disapplica subito i provvedimenti “scomodi” e lascia solo quelli “comodi”.

    Salvo poi lasciare nel disagio chi non ha tempo né voglia di lamentarsi, com’è il caso di alcune vie pedonali del centro che non hanno i parcheggi interni perché ci sono case vecchie senza posto auto, e non possono lasciare le auto in strada in posti assegnati.

    Solo per fare un esempio, ma sono sicuro che tutti ne hanno uno. Redigere e applicare un piano del traffico efficiente dovrebbe essere fatto subito in una città che proprio nella mancanza di “traffico” commerciale e di vita cittadina ha uno dei suoi problemi principali.

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