Riceviamo e pubblichiamo l’appello rivolto al Presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, in merito alla questione del rigassificatore di Zaule e sottoscritto da sette consiglieri regionali triestini.
Illustre Signor Presidente,
per millenni queste terre hanno avuto destini affiancati o comuni all’interno di quel mosaico di popoli che, nell’Impero, ha in qualche modo prefigurato l’Europa moderna.
Il ’900 ne ha fatto poi strane, contrapponendo con violenza le identità etnico-linguistiche, le ideologie, i sistemi economici e i perimetri statuali. Tutte le spinte negative che ne sono discese hanno sfogato qui i maggiori danni.
Oggi, con i tanti mutamenti verificatisi in Europa e con l’avvento dell’Unione Europea, il retaggio del “secolo breve” appare finalmente dietro le spalle e si aprono scenari diversi fatti anche di possibili obiettivi comuni.
Uno di questi, chiaro e immediato, è al momento sotto gli occhi di tutti. L’ultimissimo tratto dell’Adriatico è minacciato dal possibile insediamento di un rigassificatore, la cui presenza nuocerebbe pesantemente all’ecosistema marino. In merito, solo pochi giorni fa sono state espresse delle dichiarazioni inequivocabili e all’apparenza irrevocabili dal ministro italiano allo Sviluppo economico Corrado Passera.
Tra l’Istria e il Veneto (dove già il Po scarica il portato della pianura padana) c’è molta meno acqua di quanto si possa pensare: l’area delimitata tirando una retta tra Chioggia e Promontore contiene lo 0,4% dell’intero volume idrico dell’Adriatico. E vi esiste già un impianto di rigassificazione, quello di Porto Viro, l’unico esistente in questa parte del Mediterraneo. E’ al largo, a ciclo aperto, con scarico in mare di acqua gelida e di pesanti quantità di cloroderivati (allegata una foto delle schiume prodottesi e depositate sulla costa, a 17 km di distanza).
Di questo quattro per mille, solo una ridottissima parte è quella compresa tra Grado e la punta di Salvore, dove, quasi baricentricamente, verrebbe collocato un rigassificatore che prevede di utilizzare quotidianamente 800 mila metri cubi d’acqua. I gravi e comuni danni all’ambiente che ne deriverebbero sono stati esaminati da un Tavolo tecnico transnazionale di cui fanno parte anche scienziati dell’Istituto “Jožef Stefan” di Lubiana.
Le chiediamo, signor Presidente, di aiutarci a difendere il Nord Adriatico, adoperandosi in tal senso in sede europea (in quest’ottica sarebbe auspicabile un ragionamento in termini di strategie energetiche e ambientali di tutti gli stati che vi si affacciano, includendo anche la Croazia, che vorrebbe realizzare un rigassificatore nell’isola di Veglia).
Crediamo comunque non debba venir realizzata un’opera progettualmente obsoleta, pesantemente impattante, e fuori da ogni logica sia di collocazione, sia di strategia energetica (visto il prossimo arrivo del gasdotto South Stream). Le chiediamo conseguentemente la disponibilità ad incontrare una piccola delegazione di rappresentanti istituzionali del territorio perché Le possano illustrare meglio gli aspetti negativi della questione.
Grati per la sua attenzione, La salutiamo con stima.
I sottoscritti consiglieri regionali del FVG
Stefano Alunni Barbarossa
Franco Codega
Igor Gabrovec
Igor Kocijančič
Sergio Lupieri
Alessia Rosolen
Edoardo Sasco
8+
La lettera di questi sette fenomeni vale meno della carta scottex usata … la posizione della Slovenia era già fermamente contraria al rigassificatore … questa lettera è stata scritta (o anche no) in tutta fretta solo per consentire alla stampa di divulgare l’idea consistente nel far credere che nel tema “rigassificatore” soprattutto gli ex-compagni abbiano avuto una qualche voce in capitolo, solamente in funzione propagandistica pre-elettorale.
Dato che ci siamo: domani (25/1) mattina, ore 10:30 in corso n.13, conferenza stampa di resoconto su quanto avvenuto a Bruxelles,
disponibile anche in diretta streaming qui: http://ustream.tv/channel/movimento-trieste-libera
Senza nulla togliere al lodevole impegno dimostrato da Trieste Libera nella battaglia contro il rigassificatore di Zaule, a me sembra molto positiva questa iniziativa sia per la sua trasversalità, che per la chiarezza e l’essenzialità della lettera.
Avversare l’idea scellerata di un rigassificatore a Trieste richiede l’unione di tutte le forze contrarie quindi, per favore, non monopolizzate la questione e continuiamo a combattere INSIEME.