21 Gennaio 2013

La”porta d’Italia” del raccordo autostradale Villesse-Gorizia: una grande opportunità in periodo di crisi?

di Sonia Kucler

La porta d’Italia sul raccordo autostradale Villesse-Gorizia è un’opera che fa discutere, non c’è dubbio. Indipendentemente da una serie di osservazioni sul suo valore e disvalore artistico, tecnico o paesaggistico già espresse sulla posta de Il Piccolo da alcuni conoscitori del territorio, vorrei porre l’attenzione su alcuni punti che credo siano condivisi dal sentire comune:
1. sulla rotonda di Sant’Andrea, dove attualmente stanno terminando i lavori complessi di trasformazione in autostrada del raccordo Villesse-Gorizia, è difficile orientarsi e i disagi permangono da troppo tempo;
2. la struttura ad arco che sovrasta il ponte sull’autostrada è qualcosa di troppo grande, sproporzionato rispetto al territorio circostante, quello che banalmente si dice un “pugno nell’occhio”: struttura di 40 metri che pesa 84 tonnellate complicata da travi reticolari e piane per ulteriori 150 tonnellate;
3. per tale opera, che non presenta utilità ma ha funzione di puro abbellimento, sono stati spese somme ingentissime, che ricadranno su tutti i cittadini e sulle tariffe autostradali;
4. quasi a fine lavori verranno introdotte modifiche (dispendiose) alle uscite e agli accessi alla rotonda di Sant’Andrea e alla zona dell’autoporto per un passaggio ciclo-pedonale che farà, cito dalla stampa, “la soddisfazione di pedoni e ciclisti, e degli abitanti del quartiere di Sant’Andrea soprattutto”. Praticamente si erano dimenticati del rapporto tra la città e il cimitero, ora irraggiungibile in sicurezza sia a piedi che in bici.
Risparmio al lettore tutte le problematiche esistenti tra Autovie Venete, Friulia (la Finanziaria della Regione FVG) e la banca a cui è stato chiesto il prestito per completare la terza corsia, problematiche rintracciabili quasi esclusivamente sugli organi di stampa da cui il cittadino può vagamente conoscere i dati dei ricavi e dei debiti inerenti l’opera e dimenticarsene a breve, visto anche nuove modifiche e costi aggiunti in corso d’opera. Tenere i conti, per i cittadini non addetti ai lavori, è quindi arduo.
A cose ormai fatte, è forse meglio concentriamosi sul significato profondo di un’opera faraonica di tal fatta. Porta d’Italia non è certo un nome scelto a caso. A diversi anni dall’entrata della Slovenia nella UE è ancora necessario ribadire che l’Italia è l’Italia e la Slovenia è la Slovenia, per cui è vitale erigere monumenti e distinguo. La conseguenza logica è l’installazione di opere simboliche di grande impatto visivo com’è di fatto il ponte autostradale sulla rotonda di Sant’Andrea che, va ricordato, sta sulla direttrice che parte dalla torre-fortezza slovena costruita pochi anni fa sul monte Cerje (sopra Merna) e termina sul Sabotino. Quindi Gorizia, adagiata fisicamente sulla Porta d’Italia, è costretta a prolungare nel tempo la sua ambigua ombra di città-simbolo. Un contentino dato dalla Repubblica Italiana a Gorizia che, deprivata del commercio al dettaglio a pro della grande distribuzione (decine i negozi che chiudono), delle strutture militari (tra poco la brigata Pozzuolo) e ospedaliere (l’ultima sarà il Punto nascita) e di molto altro ancora, è destinata a vivere solo del suo passato, del suo valore di baluardo contro remote ed improbabili invasioni? Di Gorizia rimarranno ai posteri solo due grandi maniglie, una bianca e una rossa? Oppure la Porta d’Italia va interpretata come una grande opportunità in un periodo di crisi generale? Se le carte del successo e della sopravvivenza si misurano solo dall’immagine esteriore allora Gorizia potrebbe sperare.

Sonia Kucler

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41 commenti a La”porta d’Italia” del raccordo autostradale Villesse-Gorizia: una grande opportunità in periodo di crisi?

  1. capitano ha detto:

    Come il ponte sul Versa poco fuori Mariano.
    Robe che neanche nell’ultima repubblica socialista della steppa…

  2. Julius Franzot ha detto:

    La Brigata Pozzuolo era forse una “ricchezza”?
    A parte questo, concordo sull´inutilita´di quella decorazione e mi chiedo a che amichetto di quale politico sara´andato l´appalto 😉

  3. AnnA ha detto:

    Mi vergogno ogni volta che passo di là (=quotidianamente), ogni volta è un pugno allo stomaco, non mi ci sono mai abituata.

  4. Bistar ha detto:

    quotissimo all’articolo ed ai commenti precedenti.

    Sono solo opere di megalomani con la sindrome della dimensione del ****

  5. albino suligoj ha detto:

    Soldi spesi male di cui una buona parte finiti nelle tasche di personaggi noti ma non noti che delle sorti di Gorizia se ne sono strafregati

  6. Kaiokasin ha detto:

    “ha funzione di puro abbellimento”… se fosse un’opera artistica, pur in tempo di tagli e crisi, sarebbe accettabile, ma che pregio possono avere quei tuboni di ferro? Un assurdo obbrobrio, una vergogna!

  7. Mitja Primosig ha detto:

    Ma piuttosto…se non ricordo male, la rotonda era stata inaugurata da Romoli più o meno sei mesi fa…ed è ancora piena di transenne e segnali messi un po’ a caso mentre non si vede mai nessuno lavorarci. A quando la fine dei lavori? E Romoli per l’occasione farà un’altra inaugurazione? O sarà un anniversario?

  8. isabella ha detto:

    Concordo completamente.

  9. Giorgio ha detto:

    #7 Mitja Primosig
    Ma sai che ad ogni inaugurazione si spendono soldi e se magna…lascio a te pensare quante inaugurazioni devono ancora fare su quel raccordo….

  10. Giorgio ha detto:

    Sulla rotonda una bruttura unica e magari 50 metri prima o dopo uno che deve cambiare i serramenti o tinteggiare la casa deve sottostare a vincoli di decoro ambientale….e dove abito io ne so qualcosa…

  11. dimaco il discolo ha detto:

    quella roba è costata 5 milioncini di euro.

    julius forse non sai che romoli è andato a roma a cercare non solo di evitare che la pozzuolo se ne vada, ma addirittura per far mandare più militari. sembra che avere truppe in città è l’unica maniera di far girare l’economia

  12. Anomalo Goriziano ha detto:

    A me la nuova rotonda piace…

  13. Paolo Nanut- Standrez ha detto:

    @10 non sei l’unico, io potrei scriverci un libro sui vincoli che mi hanno imposto. Tanto per dirti una, casa tutta su un piano, non ho potuto fare la soffitta abitabile perchè la casa veniva troppo alta. Nota che abito in linea d’aria a 70 metri dal magazzino della Sweet, quello che si vede a occhio nudo dall’Ara Pacis

  14. cingolano ha detto:

    Perchè l’Ospedale “rosso” di Nova Gorica è un bell’esempio di impatto ambientale?

  15. dimaco il discolo ha detto:

    e anche blu cingolato.

  16. giovanni ha detto:

    la porta d’Europa, un traguardo per le migliaia di furgoncini romeni, ungheresi, ucraini ecc con i loro dubbi carichi…
    Ma quante auto usate stiamo esportando???

  17. Mario ha detto:

    Ma grande opportunità per cosa? In che modo l’autrice pensa che mettere opere grandiose per distinguere l’Italia dalla Slovenia possa essere un’opportunità per Gorizia?

    Per la maggior parte della gente, che a Gorizia ci vive o che ci lavora, questa è semplicemente un’opera ridicola, fuori contesto e inutilmente costosa.

    Gorizia purtroppo non è più una città simbolo da decenni. Non può essere un ponte a ridarle una dignita’ che sta perdendo giorno dopo giorno.

  18. Dragan ha detto:

    è un’oscenità morale, estetitica ed economica. una struttura insensata, oltre che immotivata nelle spese, che nulla ha portato (in termini di lavoro e manovalanza) e nulla porterà. inoltre, come detto nell’articolo, impoverirà ancora di più il territorio. tra l’altro è inspiegabile il tempo che ci stanno mettendo pari a quello utilizzato per erigere le piramidi, ma sono passati un paio d’anni da all’ora.

    la brigata pozzuolo era si una ricchezza, e chi non lo comprende ha grossi problemi logici.

  19. viceversa ha detto:

    se no ve piasi, se pol sempre doprarla per tajar patate, zuchete e melanzane. Tal buso in mezo te ghe piazi 4 panche e un pochi de gazebi e via cola sagra.
    PS: e po me piasi ‘sai le rampe de imision.. nianche Cocevia la zuca così: co te rivi dal vecio bloco de S. Andrea e te ga (obligatoriamente) de imeterte sula rotonda x ‘ndar verso Gorizia te ga de far un “gran premio della montagna”… mai i pialerà almeno el “scollinamento” 😉 mah… misteri dela fede

  20. capitano ha detto:

    #18 mi indicheresti la via per la logica corretta?

  21. Julius Franzot ha detto:

    @18. Perche´i militari dovrebbero essere una ricchezza? Per le osterie? Quanti “foresti” sono finora arrivati a Gorizia in divisa ed hanno instaurato una “cultura parallela”?

  22. Dragan ha detto:

    @20 e 21
    piccolo foglio di calcolo su excel.
    nella prima colonna si mettono le famiglie di militi che hanno preso in affitto una casa.
    nella seconda colonna si mettono i proprietari
    nella terza si sottrae e si calcolano le case che rimarranno vuote.

    altro calcoletto semplice lo potete fare ipotizzando una spesa a famiglia di 2 persone di, e sto sottoquotando,70 euro a settimana moltiplicandola per il numero di famiglie che se ne andranno. il risultanto sarà la perdita.

    poi non so se voi siete chiusi e preoccupati dal conoscere altre persone, ma io non sono così. e di militari ne ho conosciuti e tutti questi spendevano a gorizia. la mettete voi la differenza?

    @21
    e le osterie da chi sono gestite
    la cultura parallela che tu vedi è figlia di una visione distorta. non per forza lo “spenditore” deve integrarsi con tutti gli abitanti di un territorio, basta che ne accetti regole e sistemi, che si integri per una parte sostenibile e che spenda.

  23. capitano ha detto:

    #22 di solito si fanno due colonne: entrate e uscite.

  24. fabry ha detto:

    Io sono curioso di vedere il “dispendioso passaggio ciclo-pedonale”… Da S.Andrea al LIDL adesso è da paura, sia a piedi che in bicicletta 😀

  25. dimaco il discolo ha detto:

    pensi forse che i mikitari spendano soldi per benzina sigarette carne ecc in italia? vanno come tutti in slovenia.

  26. El baziloto ha detto:

    Piccola domanda: costituisce verità quanto si afferma nell’articolo, e cioè che l’arco “non presenta utilità ma ha funzione di puro abbellimento”? A me risulta che regga il ponte: ci sono o no i tiranti aull’arco? Questa a me pare la tipicissima struttura chiamata “Tied-arch bridge”, della quale esistono migliaia di esempi nel mondo (si veda ad esempio questo qui: http://www.mywmu.com/s/1428/images/gid2/editor/news_images/story_images/i-94_tied_arch_bridge.png.

    E se fosse così, tutta la tirata sulla struttura per cui “è ancora necessario ribadire che l’Italia è l’Italia e la Slovenia è la Slovenia, per cui è vitale erigere monumenti e distinguo” mi parrebbe sgonfiata alquanto. Anzi: un’invenzione.

  27. sonia kucler ha detto:

    ringrazio Il baziloto 26 per la precisazione. Certo che l’arco è strutturale,ma il ponte poteva venir risolto in modo meno vistoso e “spendoso”. Le opere infrastrutturali dovrebbe inserirsi e quasi “sparire”, si fa per dire, nel Paesaggio, lo dice chiaramente anche Autovie venete nel suo sito. Per logica, se il “Tied-arch bridge” è ormai uno stampo usato globalmente, riutilizzarlo sul confine come costruzione originale e conferirgli il nome di “Porta d’Italia” peggiora la cosa:schema tecnico stravisto per ideologie strasfruttate.

  28. dimaco il discolo ha detto:

    luigi, non aveva motivo di essere custruito cosi visto che si é semplicemente dovuto allargare le corsie della rotonda. se non vado errato é stato proprio il comune a volere quela roba. i tiranti hanno la funzuone di impedire la deformazione dell arco ma strutturalmente non hanno incidenza sui ponti. hanno scopo puramente estetico.in solito strutture simili si posano per controbilanciare il peso di un aktra struttura, ma visto che non vi é nullada controbilanciare sono inutili. ah verranno dipinti con i colori rosso buanco verde

  29. dimaco il discolo ha detto:

    come si vede nella foto postata da liugi, la struttura ad arco sostiene il ponte, nel caso della rotonda di gorizia no. da notare nella foto vi sono due campate pet ponte. a gorizia no, i tiranti sono solo da un lato e non sostengono nulla . ,i sa cheli hanno coglionati alla grande facensogli credere chissa cosa.

  30. El baziloto ha detto:

    @ sonia
    Grazie a te per la risposta. Quindi non è un elemento architettonico “ad cazzum”, ma un elemento strutturale. Certo: potevano tirare un ponte senza alcuna velleità architettonica, e invece hanno fatto questo ponte a tiranti, sorretto dall’arco di colore rosso. Dove sta il problema, non lo capisco ancora. Anche perché ci sarà stato senz’altro un concorso per la progettazione, comprendente mille trafile fra le quali la VIA messa a disposizione di tutta la popolazione mesi prima per le opportune eventuali valutazioni. Qualcuno aveva fatto osservazioni? Tu avevi fatto osservazioni? O tutti quanti se ne sono accorti il giorno in cui hanno portato l’arcone rosso “in situ”?

    Un’altra cosa: chi è che ha battezzato questo ponte “porta d’Italia”? Autovie Venete? Qualcuno lo sa?

    @ dimaco
    Quindi quella struttura ad arco con tiranti (la si veda secondo il rendering progettuale qui http://www.ilmiocamion.it/wp-content/uploads/2011/10/2882.jpg) secondo te non sostiene nulla. E da quando in qua sei anche ingegnere? Ad ogni modo, mi riesci a produrre i calcoli che dimostrano questo tuo assunto?

  31. Martina Luciani ha detto:

    Abbiamo in tanti segnalato l’orrore ancora quando si stava a poco a poco formando.E comunque non era servito a nulla. E’ la stessa storia dell’ascensore: ormai è troppo tardi. Bisognava metterci una mina quando lo stavano tirando su, quel mostro-monumento all’idiozia. Ora ce lo teniamo e basta.

  32. abc ha detto:

    Hanno costruito prima i ponti e poi hanno messo i tuboni, come mai nel frattempo non sono crollati i ponti privi delle strutture di sostegno?

  33. El baziloto ha detto:

    Mai sentito parlare di prove di carico? Che poi sia un orrore, qua siamo veramente sull’opinabile. Leggo vari articoli di elogio, e francamente a me non dispiace per nulla. Oltre a tutto, leggo pure che l’ingegnere che l’ha progettato e’ uno dei maggiori esperti di ponti al mondo. Ragazzi: ci fosse una-notizia-una che non scatena il lamento, qui dentro!

  34. isabella ha detto:

    Il gusto è una questione molto personale.
    Che sia utile, che abbia la sua funzione a livello di struttura, nessuno di noi può dire il contrario, che sia un obbrobrio lo stiamo dicendo in tanti.

  35. Marilisa ha detto:

    Mi avete fatto voglia di riproporre una lettera che avevo inviato al Piccolo un paio di anni fa , a proposito del ponte (passerella) tra Gradisca e Sdraussina. Il fatto, a mio avviso, fermo restando che come dice Isabella “il gusto è una questione molto personale” che la saggezza popolare ha sintetizzato nell’aforisma “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace” delle strade se ne occupano gli ingegneri e raramente vengono coinvolti gli architetti. Con le conseguenze inevitabili.

  36. Lia ha detto:

    Vada per la maniglia… Nessuna porta d’Italia, solo una maniglia bianca e rossa che é un pugno in un occhio per noi e un gruzzoletto in tasca per qualcun altro.
    (E IO PAGO!)

    Peraltro mi è stato detto dall’amico dell’amico dell’ingenger X (per cui prendere con le pinze) che pare sia già sprofondato di 5 cm, vorrei poter citare una fonte certa ma ahimè, potrebbe anche essere una leggenda metropolitana… se però qualcuno ha modo di verificare…?

  37. Dragan ha detto:

    @23
    si, quando si parla di valori economici (soldi). se parli di biscotti, pigne, case o formazioni di fantacalcio anche no.

  38. Mr. X ha detto:

    Ho letto solo lamentele…come tutti gli italiani non fate che lamentarvi…sia quando non si fa nulla sia quando si è fatto. Mi vergogno di essere italiano per questo. Farei un appunto per quanto riguarda il punto 3 sulle ricadute dei costi extra per l’abbellimento inutile. Inanzitutto è stato fatto in progetto di finanza…vuol dire niente o pochi soldi pubblici,bensi paga il privato che si rifà con i biglietti (è vero). Ma dato che chi scrive e si lamenae come voi è gente che vive nei dintorni di Gorizia per quegli aumenti non si deve lamentare proprio visto che percorrerà gratis un’autostrada da villesse a gorizia…questo non lo dite vero???mi fate rabbia, perchè fa comodo criticare dimenticandosi anche dei pregi,dato che non paghere il tratto che si percorrerà a breve a 130 km/h invece che 80 attuali e dato che arriverete prima al lavoro o meglio a casa.Perchè vi lamentate e basta? Ovviamente chi come me che x lavoro fa km e ci passa tutti i giorni per di la è l’unico che vede i pregi…non pago il biglietto dell’autostrada e ci metto di meno per andar a casa o al lavoro in sicurezza (cosa che prima non era possibile.) In più gli stranieri sono quelli che per la maggior parte pagheranno i costi dell’opera all’autovie venete con i biglietti…AVETE FORSE IGNORATO LE MIGLIAIA DI TARGHE RUMENE E E DELL’EST CHE FANNO SU E GIU TUTTI I GIORNI SEMPRE DI PIU’ DA QUANDO NON CI SONO CONFINI? Per cui prima di criticare e basta…riflettete prima un pochino e non siate FALSI ECOLOGISTI O IMPROVVISATI ECONOMISTI. Si chiama buon senso.

  39. Mr. X ha detto:

    Chiedo scusa per gli errori di scrittura ma ero di fretta e non ho avuto modo di rileggere…

  40. capitano ha detto:

    Leggo certi ragionamenti…
    Il mausoleo di Lenin serve a conservare un cadavere. Ma, come dice qualche anticomunista, qua siamo veramente sull’opinabile.

  41. Rosi ha detto:

    Mr. X,
    ma ti rendi conto diquello che dici?

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