19 Gennaio 2013

Lungometraggi impegnati alla seconda giornata del TTF

di Gianfranco Paliaga

Seconda giornata del Trieste film festival all’insegna dei lungometraggi impegnati e a tinte forti.
Si aprono le danze al pomeriggio con l’austriaco “What is love” di Ruth Mader che ci trascina sul sottile filo che divide la desolazione dalla felicità. Cinque storie di solitudine e di rassegnazione che la regista prende direttamente dalla quotidianità raccontandole in tutta la loro struggente banalità e facendoci riflettere sul significato più profondo della vita di ogni giorno. Qui il trailer.
Si prosegue con la sorpresa della giornata: “Avanti” di Emmanuelle Antille. Lea cerca di ristabilire un rapporto con la madre, malata di mente, attraverso un breve viaggio di immagini,sensazioni e ricordi che le porterà al raggiungimento di una libertà instabile; sempre a limite fra la serenità ed il tracollo. Film delicato e con attori di livello che riescono a rendere bene dei ruoli tutt’altro che semplici.
Si conclude questa giornata con l’opera prima (miglior film al festival di Rotterdam) della regista serba Maja Milos: “Klip”.
Film a tinte forti che utilizza scene carnali esplicite e volutamente disturbanti per denunciare la situazione adolescenziale contemporanea.La regista insiste sulla contrapposizione fra una confusa nuova generazione ed una vecchia generazione, troppo distante per comprendere i capitali cambiamenti sociali in atto e la disperata ricerca d’amore dei giovani che spesso naufraga nell’autodistruzione.

Gianfranco Paliaga

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