8 Gennaio 2013

“L’amministrazione Romoli è svogliata e senza idee”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Giuseppe Cingolani.

Nella classifica annuale di gradimento dei sindaci per il 2012 Romoli perde due punti rispetto all’anno precedente e si attesta al 51%, ultimo tra i sindaci dei capoluoghi regionali e 66° nella classifica nazionale.

Personalmente ritengo che sia un consenso ancora eccessivo rispetto alla qualità dell’amministrazione di Romoli in questi 5 anni e mezzo, ma se mi chiedessero come mai il nostro sindaco perde consensi risponderei senza esitazione: perché assiste inerte al declino della città. È vero che i motivi della crisi di Gorizia non sono tutti attribuibili a Romoli, ma la sua è un’amministrazione pigra, svogliata, senza idee, che se si muove lo fa sistematicamente in ritardo, cercando di tappare le falle quando ormai la nave sta affondando, incapace di una progettualità organica e lungimirante.
Quello che colpisce in particolare è l’incapacità amministrativa. Due esempi: qualche mese fa il sindaco dichiarò candidamente di aver ignorato che i soldi spesi per l’ascensore al castello potevano essere invece impiegati per riqualificare vie e piazze del centro storico, e recentemente il Comune si è lasciato scappare un finanziamento di addirittura 10 milioni di euro per i lavori pubblici. In periodi di crisi economica questi sono errori imperdonabili.
Gorizia dovrebbe fare della qualità della vita una punta di diamante, mentre negli ultimi due anni siamo passati dalla settima alla quarantaquattresima posizione nelle classifiche nazionali. Anche se gli indicatori sono provinciali, Gorizia ha un ruolo fondamentale in questa retrocessione: quando Romoli ha tentato di scaricarne la responsabilità su Monfalcone è stato puntualmente smentito. Continuiamo a perdere punti negli indicatori dell’ecosistema urbano, in cui dovremmo eccellere se l’amministrazione avesse una sensibilità adeguata.
Manca una visione organica della mobilità sostenibile. Gorizia ha un piano del traffico che Romoli non ha mai applicato, in barba a quel che prevede la legge. Anche per questo il sindaco ha portato avanti le pedonalizzazioni senza realizzare contestualmente i parcheggi, danneggiando notevolmente il commercio, e in città ci sono solo pezzetti sparsi di piste ciclabili che nascono e finiscono nel nulla.
Sulla sanità le responsabilità di Romoli sono pesantissime. Un solo esempio: oggi che il punto nascita è con l’acqua alla gola, con una grave carenza di personale che mette a rischio la sicurezza, anche il sindaco si mette a parlare di punto nascita transfrontaliero. Ma tre anni fa, nel febbraio 2010, quando l’aveva proposto il Pd dopo un incontro con il direttore dell’ospedale sloveno di San Pietro, Romoli disse testualmente: “si tratta di un’ipotesi che respingo risolutamente”. In questo modo Gorizia perderà tutti i treni importanti.
Sul fronte dell’economia i dati sono allarmanti: a Gorizia sono stati chiusi 295 negozi in meno di due anni, il bando per il Centro commerciale integrato è andato deserto, e non c’è un progetto convincente per organizzarsi in modo da reggere alla concorrenza del Centro commerciale in costruzione a Villesse. I motivi di attrazione, in cui Gorizia si anima, continuano ad essere troppo rari e sporadici.
Romoli ha capito molto in ritardo che l’aeroporto Duca d’Aosta poteva essere una risorsa anche per il rilancio economico, con il polo aeronautico, e le difficoltà che si prospettano sono grandi: appena due mesi fa la Regione ha ceduto al Comune le proprie azioni dell’Aeroporto, sigillando così il proprio disimpegno. Ora è palese che la Regione non sgancerà un euro per realizzare un efficace piano di rilancio dell’Aeroporto di Gorizia.
Circa la promozione del turismo storico-culturale, il Museo di Santa Chiara chiude poco dopo la sua trionfale apertura in campagna elettorale, e non si muove foglia sul fronte del museo diffuso del ‘900, ad esempio per la valorizzazione degli ex valichi di frontiera. Siamo in ritardo e rischiamo di fare tutto all’ultimo momento anche sui progetti per le commemorazioni della Grande guerra, perdendo così un’ulteriore occasione di finanziamenti europei.
Su questo fronte il GECT potrebbe essere una grande occasione. Ma con un direttore part-time e senza uno staff che lavori a tempo pieno per elaborare progetti transfrontalieri, il GECT rischia di restare un contenitore vuoto. In fondo è questa la Gorizia di Romoli: un bel contenitore vuoto, che perde costantemente occasioni e abitanti, con tante potenzialità inespresse, da cui i giovani sono costretti ad andarsene per trovare lavoro.

Tag: , , .

9 commenti a “L’amministrazione Romoli è svogliata e senza idee”

  1. Pippo ha detto:

    leggo volentieri la lettera di Giuseppe Cingolani, che non ha tutti i torti!
    Solo che su questo sito, mi sa, votano quasi tutti Romoli : )
    Cordialmente.

  2. dimaco il discolo ha detto:

    notizia.incredibile. cingolani ha scoperto l’acqua calda

  3. marco ha detto:

    … e non sarebbe male se l’acqua calda la scoprissero anche i 10.000 goriziani che hanno rivotato Romoli…

  4. JACOPO ha detto:

    io non ho votato Romoli, ma a me piacerebbe vedere Cingolani sindaco…facile parlare da fuori.
    Fare il sondaco non è una boiata, anche perchè quando accontenti qualcuno scontenti qualcun’altro…c’è chi parla del basket, chi del punto nascita, chi delle rotonde ecc ecc

  5. luigi(goriziàn) ha detto:

    Dai commenti su questo sito sembra sempre che la colpa sia di chi denuncia quello che sta sotto gli occhi di tutti. Ma allora se non si denuncia quello che non va ‘SIETE ASSENTI’ se lo si denuncia ‘AVETE SCOPERTO L’ACQUA CALDA’ Ma allora l’opposizione cosa deve fare, stare zitta? Se quello che viene proposto viene regolarmente ignorato dalla maggioranza e dal Sindaco cosa può fare la minoranza consiliare? Nulla eccetto che denunciare le incapacità ed inadempienze di chi è al governo di questa città da quasi 6 anni. Certo che non c’è controprova che Giuseppe & C. avrebbero fatto meglio, altrettanto dicasi di chi era all’opposizione con Brancati.
    Chi è al governo ha la responsabilità di quello che avviene, soprattutto dopo alcuni anni di gestione.
    Mi sento solo di dire che dal punto di vista prettamente contabile la gestione è stata ed è sicuramente apprezzabile – con buona pace di chi non apprezza la dirigente preposta.
    Ma non basta. Allora non serve sindaco e consiglio, basta un buon contabile. Sono mancate e mancano scelte politiche e su questo Giuseppe giustamente e correttamente interviene.
    Ciao a tutti.

  6. capitano ha detto:

    “Ma io lo so che cosa devo fare. La vede questa strada? Ogni cento metri ci sono cinque buche e un lampione. Io metterò cinque lampioni e toglierò tutte le buche. Questo vuol dire fare il sindaco. Se avessi voluto fare il bellimbusto in politica, mi sarei fatto eleggere deputato”.

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/02/ultima-partita-di-ilie-il-cattivo.html

  7. Jasna ha detto:

    ” rischiamo di fare tutto all’ultimo momento anche sui progetti per le commemorazioni della Grande guerra, perdendo così un’ulteriore occasione di finanziamenti europei”.

    In un momento come questo non mi concentrerei tanto sui finanziamenti per la cultura o le commemorazioni, ma su cose utili ai cittadini.

    L’appunto sulla mancanza di uno staff a tempo pieno del GECT mi pare, da esterna, l’ipotesi più plausibile per la sua (almeno apparente) inattività. Che peccato.

  8. dimaco il discolo ha detto:

    basta vdedere chi é asessore alla cultura.

  9. Vico ha detto:

    “la giunta è svogliata e senza idee”
    beh….come lo è sempre stato dal 1948 fino ad oggi….quindi? dove è la notizia?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *