L’ultima settimana di lezioni alla scuola alberghiera Ad formandum prima delle vacanze natalizie è iniziata con un momento storico: a far visita agli allievi lo scrittore triestino più conosciuto in Europa, Boris Pahor. Nell’incontro, che si è svolto nell’auditorium della casa dello studente S. Kosovel, il professor Pahor ha risposto alle domande postegli dal direttore dell’ente Massimiliano Iacono e dalla docente di sloveno Polona Strnad.
Un’ora e mezza di un intenso racconto di vita vissuta, di storie, aneddoti e analisi, lucida e puntuale, sullo sviluppo della società e delle comunità, cui lo stesso Pahor ha vissuto. “Vorrei lasciarvi con un insegnamento per la vita: abbiate carattere, forgiatelo, facendo esperienze, acculturandovi continuamente” è stato l’invito del professore, rivolto agli allievi, cui ha anche esposto il suo concetto di nazionalità, legato alla lingua e al fatto che vivere un modo globalizzato non significa dimenticare le proprie origini, la propria lingua, la propria cultura.
“Alla scuola alberghiera i giovani imparano un mestiere, ma non solo: acquisiscono anche nozioni di cultura generale. Ed è in questo senso che abbiamo invitato il professor Pahor a raccontare ai nostri giovani la storia e le esperienze che egli stesso ha vissuto e che oggi espone con estrema precisione. È un piacere ascoltarlo”, ha commentato Massimiliano Iacono, direttore di Ad formandum.
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