5 Dicembre 2012

Passera: “Non esistono motivi ostativi alla prosecuzione dell’iter per la realizzazione del rigassificatore”

Allo stato non esistono motivi ostativi alla prosecuzione dell’iter amministrativo» per la realizzazione di un impianto di rigassificazione in provincia di Trieste, anche se «la sua conclusione potrà avvenire solo dopo l’acquisizione dei pareri espressi da tutti i soggetti interessati e ove prevalga un orientamento favorevole». Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera rispondendo in question time alla Camera dei deputati al deputato triestino Ettore Rosato. Rosato ha chiesto chiarimenti sul progetto del rigassificatore di Zaule portato avanti dalla spagnola Gas Natural.
Segue il video dell’interrogazione.

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8 commenti a Passera: “Non esistono motivi ostativi alla prosecuzione dell’iter per la realizzazione del rigassificatore”

  1. sfsn ha detto:

    una città intiera contraria, consigli comunali e provinciali contrari no xe motivi ostativi?
    Significativo della considerazion che ga passera (e sto governo in general) dei cittadini.

  2. dimaco il discolo ha detto:

    no xe nianca motivi ostativi a mandarli in stramonazza coi forconi.

  3. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ OSTATIVI :

    Qualchidun su feisbuk gà scrito che in

    Triestin PASSERA xe sinonimo de MONA !

    Chi sa ? Parli !

  4. giorgio (no events) ha detto:

    dice che acquisirà i pareri espressi da tutti i soggetti interessati: quindi facciamoci sentire che poi, dopo Nick & Tondo, anche lui cambierà idea:
    Passera passerà!

  5. Federica ha detto:

    Ma sta gente, ci e’ o ci fa? Mi viene il dubbio. Se fosse valida la prima ipotesi, poveri noi: governati da deficienti. Se fosse vera la seconda: poveri noi ugualmente, governati da corrotti. Se poi fossero vere entrambe, cosa da non escludere…..siamo mal messi

  6. gianni ha detto:

    beato lui che non capisi un caz…
    son contento che la gente se sta sveiando e se rendi conto che semo in man a dei MONE!!!
    non vedo l’ora che arivi le elezioni,cosi co i vegnera a par proclami taco cantar(za che l’italia xe un popolo de cantanti e sonadori) SERBI O DIO Là e vedemo quandi che vien drio!
    comunque se non gave paura dela neve e gave a cuor trieste:
    http://triestelibera.org/it/2012/12/2403/

  7. ufo ha detto:

    Lo hanno chiamato un governo di tecnici, ma è passato molto tempo dall’ultima volta che ha fatto sfoggio di una qualsiasi competenza tecnica; piuttosto i “tecnici” non ci hanno messo molto ad imparare dai predecessori “non tecnici” l’arte di supplire coll’arroganza alle proprie carenze sia intellettuali che morali. Questo Passera, nella fattispecie, mi ricorda molto quell’altro bellimbusto di nome Castelli di ferroviaria memoria. Ve lo ricordate? Ogni volta che veniva a trovarci esternava sull’inevitabilità della pista da go-kart e l’inutilità di opporvisi. Cinque giorni prima che il suo ministero rinunciasse al tracciato più disgraziato d’Europa era ancora qua in giro a proclamare che chi si opponeva allo scempio era “un nemico del porto di Trieste”. Guarda caso, cinque giorni dopo, e senza il minimo imbarazzo, cantava le lodi del nuovo tracciato in altipiano e si vantava di quanti soldi si risparmiasse in quel modo. Ci mancava poco che reclamasse il merito del ‘controordine, compagni’. La morale della favola è che spesso, e specialmente in caso di interessi economici non disposti a comparire in prima persona, dietro alle facciate di questi villaggi Potemkin dalla impeccabile decorazione istituzionale c’è il vuoto, appunto sia morale che intellettivo, e basta una spallata fortunata per scoprire che ci mettono poco a crollare.

    Al seguito dell’esito fortunato dell’affare pista da go-kart ci si sono messi praticamente tutti a voler andare in giro ammantati da vincitori e a proclamare quanto avessero contribuito allo scannamento del drago – tranne uno, mi pare. Chiunque sia stato, direi che la palma di vincitore morale spetti all’anonimo che ha coniato l’espressione ‘pista da go-kart’. Da quell’istante la strada del mostro è diventata improvvisamente in salita, come se qualcuno avesse gridato “il re è nudo”: chiunque pretendeva di farci prendere sul serio l’ecomostro si trovava l’onere di giustificare prima di tutto l’esistenza di un progetto evidentemente e palesemente ridicolo.

    Secondo me è di questo che ora abbiamo bisogno: un nomignolo sprezzante, facile da ricordare e da citare con cui bollare a fuoco questa avventura. Quelli in buona fede che hanno prestato attenzione li abbiamo già convinti con abbondanza di argomenti razionali; quelli in mala fede sono tempo perso, perché non c’è peggior sordo di chi ha interesse a non sentire; restano da convicere quelli in buona fede che finora non hanno prestato attenzione. Dichiaro aperto il concorso d’idee: l’obiettivo è quello di sputtanare a sangue il rigassificatore e affogarlo nel fango del ridicolo come merita.

  8. the wave ha detto:

    prooottt natural, l’unico gas di cui abbiamo bisogno.

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