3 Dicembre 2012

I soldi pubblici ci sono ma a Gorizia non li vogliamo

Ne parlano persino gli studenti delle superiori nel corso delle assemblee d’istituto che si stanno svolgendo in questi giorni: il Comune di Gorizia e la Provincia non hanno attivato l’iter necessario ad assicurarsi una fetta della torta di 10 milioni di euro stanziata dalla Regione con la legge n. 14 del 2012 e destinata alla riqualificazione del patrimonio immobiliare degli enti pubblici, edilizia scolastica inclusa.
Ne aveva avuto sentore, qualche giorno fa, l’Associazione Essere Cittadini, che ha prodotto una nota agganciandosi alla questione della sicurezza nelle scuole, sollevata anche dal consigliere comunale Giuseppe Cingolani con una interrogazione presentata il primo ottobre.
Cingolani, ricordiamo brevemente, aveva chiesto quali scuole non sono ancora in possesso del certificato prevenzione incendi e del collaudo statico degli edifici; se sia previsto un monitoraggio delle condizioni statiche degli edifici, ed eventualmente a carico di quale ente; se l’Amministrazione ha intenzione di elaborare un piano organico per la messa a norma della scuole di Gorizia, mettendo a bilancio i relativi importi; per quale motivo il Comune non ha provveduto prima a realizzare i lavori per la messa a norma della scuola Ungaretti di via Cipriani, dato che l’esposto dei genitori che segnalava le criticità sulle norme di sicurezza risaliva al 22 dicembre 2010.; infine, dato che l’esposto sulla scuola Ungaretti è stato mandato per conoscenza alla Procura della Repubblica, perchè non è stato fatto lo stesso per l’esposto relativo alla scuola Ferretti di via Zara, anch’esso dell’aprile 2012.
Trascorsi i 30 giorni canonici per architettare una risposta, il presidente di Essere Cittadini Stefano Cosolo scriveva : “ Mentre non sappiamo ancora se il Sindaco Romoli abbia o meno risposto alla dettagliata interrogazione del consigliere Cingolani sulla situazione della sicurezza nelle scuole comunali a Gorizia, ci sorge un altro terribile dubbio, ovvero se il Comune di Gorizia ha presentato o presenterà nei termini un progetto per usufruire di qualche “soldino” dei 10.000.000 euro, a carico del bilancio regionale, che la Regione, con la Legge 25.07.2012, n. 14, art 4 commi da 31 a 36, autorizza a spendere per il patrimonio immobiliare degli enti pubblici, quindi anche per le scuole per conseguire“il miglioramento della stabilita’ strutturale degli edifici, l’adeguamento a specifiche disposizioni normative, in particolare in materia di efficienza energetica, miglioramento delle strutture di accesso agli immobili…”.
Dubbio legittimo e purtroppo fondato: le notizie di questi giorni confermano che Gorizia, insieme a Trieste, ha dimenticato di presentare la domanda. Come abbiano fatto non si capisce , visto che l’argomento dell’inadeguatezza dell’edilizia scolastica locale è sulla bocca di tutti, ed è pure al centro delle proteste degli studenti di questo periodo.
Sull’eccezionale e costosissima dimenticanza interviene con un comunicato Cingolani: “Mentre Gorizia affonda nelle classifiche sulla qualità della vita e viene spogliata progressivamente di tutti i servizi, il sindaco e la sua Giunta non perdono la calma e continuano a dormire sonni tranquilli, facendosi scappare sotto il naso le poche occasioni di finanziamento per i Comuni in tempi di crisi.” E prosegue: “ Il tentativo del sindaco Romoli di scaricare la responsabilità sui è goffo e improprio. I fondi infatti sono stati assegnati su proposta dell’assessore regionale Riccardi in base a segnalazioni d’interesse o a condizioni già conosciute dall’Amministrazione regionale. Ora è incredibile che Romoli non sapesse nulla di questo ingente finanziamento, dati i rapporti privilegiati con l’Amministrazione regionale che egli ha sempre vantato. I famosi “agganci” del sindaco a livello regionale si sono dimostrati inesistenti.”
I fondi regionali avrebbero potuto essere sfruttati non solo per la messa a norma e la sicurezza delle scuole, una priorità per un Comune, ma anche per interventi di efficienza energetica, per la tutela e conservazione dei beni arcitettonici, il miglioramento della viabilità ed altro ancora: ad esempio, quindi, anche per terminare la ristrutturazione di Corso Verdi, per la quale corre voce non ci siano più quattrini. Fatto sta che 712mila euro andranno al Comune di Camino al Tagliamento per ampliare la scuola elementare, 450mila a Dignano per riqualificare la piazza centrale, 500mila a Manzano per terminare l’impianto sportivo, 470mila a San Daniele per l’illuminazione pubblica, 300mila a Tarcento per il campo da tennis, 250mila a San Vito al Torre per l’asfalto sulle strade, 200mila a Tricesimo per ristrutturare la casa di riposo. E noi niente.
Cingolani chiude la sua nota con un’altra stoccata alla giunta in carica: in Consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione della consigliera Korsic, l’assessore alle pari opportunità Silvana Romano ha ammesso che non è stato presentato alcun progetto per accedere ai fondi regionali finalizzati all’accesso al lavoro, alla formazione e alla riqualificazione professionale delle donne. Il bando scadeva a giungo scorso.

10 commenti a I soldi pubblici ci sono ma a Gorizia non li vogliamo

  1. gigi ha detto:

    sicuramente ci sarà un dirigente responsabile, allora DEVE dimettersi oppure Ettore mandalo via tu

  2. Rosi ha detto:

    Mi sembra un battage eccessivo.
    Richieste di contributi dimenticate nel cassetto, capitano in tutte le amministrazioni.
    Anche in quella provinciale…

  3. cita demone ha detto:

    @ rosi 2….’llora val il “va ben bon dai capita”….eh no,qua xe schei publici e dirigenti publici de mezo, me sembra anca strapagadi con tanto de grassi extra bonus incasadi ogni ano pei vari obietivi ragiunti,….,
    ….e se invece i capela (come tuti i eseri umani) forte scalemo dale buste paga?licenziemo?femo causa che va ‘vanti dodici ani?val la pena?
    quatro calci tal de drio e un mese a pala e pico a tapar busi per strada?(..almeno per sodisfazion digo mi!)

    no vero?

    imposibile tuto ciò perchè dopo con ‘sti qua scata malatie strategiche con tanto de certificati psico e avocati pronti ad afilar le armi e i blocheti dei asegni…..
    ala fine dela fiera risponde sempre e cmq quel bubez de pantalone col suo tristo e ormai svodo portafoio a forza de colpi de spred no ga più nianca un per contar due pel biglieto dele giostre del fio….
    …ma non solo lui: ricordemose anca dela comunità sfigada de cui tuti faxemo parte e che ciapa de mona i legitimi servizi dovudi dalo stato imbroion de cui gavessi legitimamente diritto.

    l’alteza del’asticela te la poni massa in basso,me sembra,tropo facilmente superabile (o agirabile a seconda) dall’essenza de chi la pensa de eser impunemente autorizado dala crisi dela socieà a eser più sgaio dei altri.
    xe lassamente comodo il tuo pensiero.
    chi xe pagà per tenir responsabilità ga de tenirsela anca pei casini e pel steso motivo!massessà che qua paga il fine mese l’eser più carogna senza scrupoli.
    ma alzar le mani e tirar su bandiera bianca perchè semplicemnte in italia funzia così spuza massa de ascela tattica,permetime rosi!
    ..e con bona paxe de quela machieta de charles darwin e la sua teoria del’evoluzion!
    ‘deso torno a posto,ma no guido tropo che devo bever!
    bone robe rosi,
    hic!

  4. sara ha detto:

    Dovevano essere “soldini” per i nostri figli,eh!
    Chi e’ responsabile di cio si dimetta!

  5. dimaco il discolo ha detto:

    quei soldi servono a cambiare le lampadine sul sabotino.

  6. dimaco il discolo ha detto:

    beh non potete pretendere che il sindaco si ricordi di ste cose.non aveva tempo. doveva andare a roma a implorare di far restare i mlitari della pozzuolo.

  7. bonalama ha detto:

    a ts cx, è successa la stessa cosa e ciò è sospetto:ipotesi non mi faccio avanti così non ti rompo le scatole? e in cambio: CHE COSA? vi sembra probabile? vedo nebbia

  8. ufo ha detto:

    Va bene che di questi tempi non ci si può più stupire di nulla, ma mi sembra comunque inusuale che:
    1) due province su quattro e due comuni capoluoghi di provincia su quattro si scordino di chiedere soldi per una delle loro funzioni principali;
    2) i funzionari addetti a ricevere le richieste (che presumo conoscano le principali concentrazioni di edifici scolastici in regione) non mostrino alcuna curiosità rispetto a queste assenze e passino avanti la pratica come nulla fosse, senza neanche una telefonata di cortesia per vedere se la richiesta si fosse persa nei meandri di Poste Italiane.

    Confesso: rinuncio a capire.

  9. dimaco il discolo ha detto:

    ciò, ufo, no te sa che xe più facile mandar avanti la pratica che meterse a telefonar per chieder. el ghe toca lavorar.

  10. Dragan ha detto:

    da quando ho letto la notizia non ho ancora smesso di ridere. da un’amministrazione retta da un anziano che pensa ai suoi orticelli con una schiera di amministratori ed assessori inadeguati anche a fare i pali di una porta di calcio che cosa vi aspettavate? che facessero qualcosa di utile? sono stati votati e li avete voluti.
    provate a mettere in fila quanti locali hanno serrato per o non riaprire mai o trasferirsi da quando il vecchio romoli la fa da padrone a gorizia. fate il conto di quanti studenti in meno ci sono, di quanti soldi pubblici non sono stati richiesti, di quanti cazzo di cantieri sono stati aperti e mai chiusi, di quante opere pubbliche inutili sono state portante avanti, di quante promesse mai mantenute.
    ecco ora avrete un valore economico dei danni che hanno fatto loro con l’approvazione di molti goriziani, questi soldi li devo mettere anche io, in tasse. pertanto mi sento in diritto di non spendere negli esercizi di chi so abbia votato per questi disagiati e se mi va anche di lanciare qualche sano insulto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *