23 Novembre 2012

Menis e Patuanelli (M5S) sul rigassificatore: è ancora possibile parlare di “democrazia”?

La notizia in merito alla Conferenza dei Servizi del 22 novembre nell’ambito del procedimento per l’ottenimento dell’A.I.A. inerente il rigassificatore di Zaule, pone drammatici spunti di riflessione. Lo sostengono Paolo Menis e Stefano Patuanelli, consiglieri comunali M5S, chiedendosi se “è ancora possibile parlare di “democrazia” quando un organo amministrativo sovverte i pareri espressi da altri enti ad esso certamente non subordinati? Ha ancora un senso, in questa Regione, parlare di autonomie locali quando gli amministratori regionali si arrogano il
diritto di decidere fregandosene del territorio?”

In secondo luogo, sostengono, “va analizzato nel dettaglio ciò che è accaduto nelle segrete stanze della conferenza dei servizi. In quel contesto si è consumato il ricatto dei politici regionali, timorosi di perdere facile consenso elettorale, nei confronti dei tecnici e dei dirigenti della Regione. Nella consapevolezza che una decisione politica, di giunta, favorevole all’impianto di rigassificazione avrebbe portato ad un ulteriore crollo di appeal e credibilità, Tondo & friend’s hanno costretto i tecnici a forzare ogni procedura democratica pur di esprimere un parere unanime, seppur espresso con due voti contrari. Sembra il teatro dell’assurdo!
Il movimento 5 stelle chiede ora, a tutti i cittadini, di unirsi nell’organizzazione di una manifestazione di protesta sotto la sede del Consiglio Regionale.
Chiediamo un atto concreto anche ai rappresentanti di tutti i partiti e
delle liste civiche che hanno manifestato contrarietà all’impianto,
affinché la loro posizione non resti solamente un mero atto
amministrativo.”

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5 commenti a Menis e Patuanelli (M5S) sul rigassificatore: è ancora possibile parlare di “democrazia”?

  1. sergio zerial ha detto:

    basta fissare una data, io sono con voi, la mancanza di democrazia in questo paese fa schifo, i nostri politici pagati profondamente non accennano a nessuna risposta, cosa paghiamo a fare queste persone, la prossima volta è da lanciarli, il loro silenzio ha mandato in malora la città, ben venga una protesta ma sentita da molte persone, cosa che da parte di questa nuova generazione di triestini con la coda sarà difficile, ma questo Giust ha il potere di decidere per noi sapendo e sono sicuro che la maggior parte dei triestini non è d’accordo ma come si permette nonostante anche il 2 a 1 del convegno, mi puzza di bruciato questa situazione ci sono molti interessi in campo

  2. sergio zerial ha detto:

    ci alettano con la promessa di circa 60 posti di lavoro, ma la mia domanda chi assumeranno ?Nell’eventualità logicamente i dirigenti e capo ufficio saranno penso spagnoli per gli altri ci sono poche probabilità che vengono assunti triestini, ma poi il danno del porto dove lo mettiamo ora che c’è una società che si spera faccia riprendere il lavoro perso in tutti questi anni di mala amministrazione

  3. Triestin - No se pol ha detto:

    no lo volemo e basta, in una intervista Maneschi sul bugiardel del 29 luglio el ga dito :I politici dovrebbero dichiarare strategiche le attività portuali e il rigassificatore va spostato. Cosa dovrebbero fare i politici a
    favore del porto di Trieste?
    Dichiarare strategiche tutte le attività portuali, cioé i servizi marittimi, la dogana, le operazioni di banchina e i trasporti sia su gomma che via ferrovia,
    così come è stato fatto nei maggiori
    porti Nord europei. Ciò anche per evitare che richieste legittime dei lavoratori si traformino in fermate non preavvisate nei tempi e nei modi che fanno fuggire i clienti internazionali.
    E anche il tanto discusso rigassificatore
    potrebbe essere
    utile per il porto di Trieste?
    Al contrario, lo ritengo un’opera importante per la politica energetica italiana, ma non
    nel golfo di Trieste dove il traffico di gasiere, petroliere e portacontainer non sarebbe conciliabile. Vedrei bene un impianto
    off-shore, ma in un altro punto della costa del Friuli Venezia Giulia, lontano dai centri abitati.

  4. gianni ha detto:

    …lontan dai centri abitati con un fondal decente..
    il golfo de trieste profondita massima siamo sui 24-25 metri!!
    MA CHE CAVOLO DE RIGASIFICATOR VOLE FAR,BRUTI LADRI USURPATORI!!!

  5. Lorenzo Colautti ha detto:

    Che fine ha fatto il principio di precauzione, così come presente nella legislazione europea?
    Qui qualche riga:

    “I responsabili debbono essere pienamente consapevoli del grado d’incertezza
    collegato ai risultati della valutazione delle informazioni scientifiche disponibili.
    Giudicare quale sia un livello di rischio “accettabile” per la società costituisce una
    responsabilità eminentemente politica. I responsabili, posti di fronte ad un rischio
    inaccettabile, all’incertezza scientifica e alle preoccupazioni della popolazione,
    hanno il dovere di trovare risposte. Tutti questi fattori devono quindi essere presi
    in considerazione.”

    http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2000:0001:FIN:IT:PDF

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