20 Novembre 2012

Sindaci del mandamento contro la Finanziaria regionale

«Con il 1 gennaio 2013, stando così le cose, i Comuni si troveranno a dover bloccare i pagamenti alle ditte. Ma le progettazioni saranno già state fatte. E la Corte di Conti a chi imputerà i costi? E i lavoratori delle ditte che si troveranno senza paga? E gli imprenditori che si troveranno alle prese con Equitalia?»
Il fosco panorama è quello che viene dipinto dal sindaco di Ronchi dei Legionari, Roberto Fontanot, convocato assieme ai suoi colleghi del mandamento dal sindaco di Monfalcone Silvia Altran per elaborare un ”fronte comune” sulla questione della Finanziaria regionale. Posizione univoca di tutti gli amministratori è: con queste premesse, i sindaci vengono di fatto commissariati.
«Ci siamo riuniti, come sindaci del mandamento, per esaminare le ripercussioni delle politiche regionali e statali sui nostri bilanci – spiega il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran – e siamo molto preoccupati. Vogliamo, con tale azione, prendere una posizione condivisa per tentare di far cambiare rotta alla Regione, perché il prossimo anno, tra patto di stabilità e elementi, la situazione si fa molto critica».
«Quello che è drammatico, a parte i tagli – è intervenuto Fontanot – è che con il patto di stabilità di fatto bloccheremo tutte le opere pubbliche sul territorio, e parliamo di scuole, interventi sulla sicurezza e così via. Ci rimetteranno i nostri cittadini. Di fatto, saremmo commissariati», come sostiene anche il sindaco di Turriaco, Alessandra Brumat, sottolinando tagli «che arrivano anche al 20%».
Il sindaco di Doberdò, Paolo Vizintin, ha sottolineato che «gli effetti ricadranno come sempre anche sui Comuni virtuosi, che hanno mantenuto i conti a posto», e il sindaco di Staranzano, Lorenzo Presot ha ricordato che «i Comuni a cui va addebitato il 3% del debito si trovano a sostenerne il 20-25 per cento. E questo per via di una cieca applicazione di regole di ragioneria. A che serve allora il sindaco? A inaugurare? E a inaugurare cosa, che non avremo più opere pubbliche?».
Sconcertante è stato giudicato dal sindaco di Sagrado, Elisabetta Pian, «che la Regione non ascolti i Comuni», mentre l’assessore Fausto Visintin del Comune di San Pier ha sottolineato che le amministrazioni si troveranno a fare da esattori per conto della Regione». Infine, il sindaco di Fogliano ha rivolto un appello alla Regione, che lo scorso anno «riuscì a tutelare in qualche modo i Comuni: che si adoperi in ogni modo a fare altrettanto adesso».
Adesso, i Comuni attendono l’incontro del 22 novembre con l’assessore De Anna per capire gli sviluppi della situazione, e poi valuteranno se adottare iniziative trasversali.

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